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Matrimonio fai da te?....Ahi, ahi, ahi...



e siamo alla capacità commerciale...

da non confondersi con la faccia tosta di saper chiedere un prezzo semplicemente ... esagerato spacciandolo come contropartita per una prestazione "altamente professionale", come troppo spesso ho visto fare a "colleghi" e amici i quali, a seconda della convenienza, sono soliti diversificare il prezzo fino al livello massimo sopportabile (a loro infallibile giudizio) dal malcapitato committente.

Come il titolare di attività professionale che, di fronte alla possibilità di perdere il servizio, è pronto a stariffare riducendo della metà il prezzo fatto ad altra coppia di sposi per le medesime prestazioni professionali tanto, nella media il guadagno è ugualmente assicurato!
E a nulla valgono le "scuse" circa la necessità di dover portare a casa la pagnotta o quelle relative al fatto che "io devo pagare le tasse perchè ho l'esercizio commerciale": indipendentemente dalla dichiarazione dei redditi, comportamenti del genere sono davvero esecrabili come indice di scarsa attitudine professionale, nonostante siano consacrati invece come atti di grande furbizia commerciale...



Nella realtà dei fatti, il succo del lavoro del fotografo di cerimonia, consiste in un'attività di notevole responsabilità, giusto il fatto di essere gli unici a scattare foto in quell'evento e quindi, in mancanza del nostro lavoro,con tutte le conseguenze relative al pericolo di non riuscire a portare a compimento il lavoro... giacchè ben difficilmente si può ovviare ad un errore che ad un altro professionista, come per esempio un fotografo di moda o di still-life, porterebbe "solamente" il fastidio ed il costo di ulteriori giornate di lavoro.

Una grande responsabilità dunque, ma nulla di riconducibile ai prezzi che ho spesso visto praticare per un servizio di matrimonio dalle mie parti, dove tali cerimonie sono viste spesso ancora come eventi davvero molto importanti da documentare!

Serietà professionale vorrebbe che si adotti un unico codice deontologico che porti alla determinazione di un preciso listino e alla stipula di precisi patti vincolanti per entrambe le parti, a scanso di pretese fuori luogo anche contro lo stesso fotografo, a cose fatte e nell'impossibilità di dimostrare eventuali patti verbali.

Mi riferisco per esempio al lavoro che da anni svolge l'associazione italiana fotografi professionisti "Tau Visual" nel cercare di moralizzare in entrambe le direzioni il settore, troppo spesso lasciato in balia di provvedimenti legislativi della prima metà del '900.
A questo link:
http://www.fotografi...i.htm#cerimonia
trovate per esempio delle bozze di contratto davvero utili in diverse occasioni tra le quali quella per cui scrivo, la fotografia di matrimonio, ma non soltanto.
Servono, leggendole (e poi facendole sottoscrivere ai committenti), a renderci conto delle responsabilità connesse a quella che troppo facilmente viene definita una professione, solo perchè esercitata all'ombra di una partita IVA e di una insegna, ma senza alcuna cognizione di come si debba fare, non soltanto a tutelare il cliente, ma sopratutto a salvaguardare la propria attività da successive pretese onerose:
perchè il tempo del ... "volemose bbene" è tramontato da molto prima dell'acido acetico...


In buona sostanza teniamo per certo che in era digitale, molto spesso, costerà più l'album che gli sposi vogliano organizzare piuttosto che le stampe, professionalmente trattate dal più paziente, serio e accreditato laboratorio per professionisti della vostra città (risparmiare sulle stampe sarebbe come castrare le potenzialità delle vostre attrezzature... i costi li paga il cliente, mica voi...).

Abituatevi a scattare nelle migliori condizioni possibili (meglio in NEF) e a gestire le inevitabili correzioni cromatiche PRIMA di portare il cd con le copie da stampare (opportunamente già decompresse DA VOI in .jpg) al laboratorio.
Col quale laboratorio è bene abbiate già instaurato una prassi di collaborazione, abituandolo alle vostre esigenze in termini qualitativi anche con la stampa di provini ed ingrandimenti di immagini non derivanti dall'attività professionale, per capire reciprocamente potenzialità e limiti rispettivi.
All'interno di questa prassi dovrebbe esser compresa la taratura reciproca delle sorgenti valutative, quindi sia del corretto profilo colore sulla reflex (è inutile scattare in Adobe RGB se il laboratorio prima di stampare converta in sRGB... lo standard purtroppo più usato...), sia del monitor (operazione questa sinceramente più complessa...ma determinante ai fini della comparabilità tra quanto vedete voi a casa e... loro!)

Chiedete preventivamente agli sposi che genere di supporto cartaceo desiderino (satinato, lucido, metal... misto) e che genere di album e colore di pagina preferiscano: è profondamente doloroso ristampare un servizio perchè ci si è intesi male e la sposa... quelle foto lucide non le sopporta proprio (chissà perchè, poi...)

Determinati i costi del servizio (compresi quelli legati agli eventuali spostamenti e/o affitti di attrezzature particolari, come obiettivi, stativi etc, nonchè il compenso dell'assistente), aggiungete quello che desiderate sia il vostro ricavo, sempre guardandovi dentro come allo specchio e quantificando il valore del lavoro che vi apprestate a proporre agli sposi: nessun arbitro sarà più severo di voi stessi!!!

Stabilite e SCRIVETELO su una scheda, ogni particolare che nei vari incontri preliminari possano riferirvi gli sposini: sarà prezioso mesi dopo quando avrete dimenticato nell'ordine:
-orario delle partecipazioni e... ritardo presunto della sposa
-orario al quale presentarsi a casa della sposa per eventuali foto dei ...preparativi
-nome e ubicazione della chiesa/comune/cappella/posto dove si sposeranno
-nomi e numeri di cellulare degli sposi (fondamentale quando, all'arrivo in chiesa è il fotografo che informato dell'imminente arrivo della sposa, fa entrare gli invitati in chiesa...e da il LA agli eventuali musicanti presenti)
-un numero di cellulare per emergenza del guidatore dell'auto della sposa
-quantità pattuite di immagini e loro destinazione (uno o più album, tipologia e fattura degli stessi) qualità delle foto (colore, B/N, tipi di carta etc...)
-tempi di consegna, considerando l'eventuale viaggio di nozze ed un'appuntamento per la selezione finale delle immagini con gli sposi
-prezzi da praticare ed eventuali sovrapprezzi in presenza di incognite (quantità maggiore di foto di quella originaria, album aggiuntivi)
-varie ed eventuali: qualsiasi!

Provate negli incontri preliminari al matrimonio a scattare qualche foto non impegnativa ai due malcapitati: serve a farsi un'idea dei caratteri in gioco e della capacità fotogenica (o il suo contrario) degli stessi.

Se tutto questo vi diverte ancora, continuate a farlo: probabilmente le vostre foto continueranno a fare felici molte più persone di quante voi stessi non sospettiate!
Immagine Allegata: BIS_3398.JPG






2 Comments

Foto
Max Aquila
feb 26 2014 15:17
ripubblico questo articolo a distanza di quasi sette anni ben convinto che sia ancora attuale sia nell'esigenza di mettersi a ragionare sui passi da compiere per affrontare col giusto approccio un opportunita' fotografica tra le piu' comuni anche per un non professionista
(spesso chiamato per risparmiare sui professionisti consultati...ahi ahi ahi)
sia nella considerazione che, pur essendo passata un'era geologica da quando mettevo tutti quei flash, corpi macchina e dorsi pellicola in due specie di valigie armadio, ancora oggi, quando un microcorredo mirrorless con un paio di flash adeguati potrebbe risolvere il tutto eminentemente,
ebbene...
invece che con quello, continuiamo a scattare con un borsone che contiene ferro e vetro per una decina di chili di peso. :bigemo_harabe_net-89:

Hasta la schiena tenga...!

Immagine Allegata: 001 _DSC8335 26022014  Max Aquila photo.JPG

Dove di diverso c'e'
-il taglio delle schede...ormai siderale per assecondare la sete di giga dei nuovi sensori
(penso infatti di "regredire" ad una seconda D3 per i matrimoni, ...relegando la D800 a compiti piu'...studio-si)
-gli zoom che adesso sono due: il 24-70 per il grosso delle situazioni ed il 17/35 per i casi limite e le foto d'insieme e di effetto
- i fissi che sono un 50mm e l' 85/1,4 a cui ho definitivamente delegato tutto cio' che e' luce ambiente e ritratto piu' o meno stretto (mi muovo io)
 
Il resto a pesare in borsa e' il "nonsisammai":
- 70-200 VR II
- 20/2.8 AFD
-15/3.5 per...farmi compagnia e perché...nulla e' come lo vede Lui http://www.nikonland...r-15mm-f35-ais/

AHIAHIAHI
:bigemo_harabe_net-175:
Foto
Max Aquila
feb 27 2014 00:56

Io sono dell'idea che il servizio fotografico per un matrimonio lo dovrebbe sempre fare uno specialista del settore. ...
...
...
Insomma se ci si improvvisa anche essendo buoni fotografi a 360° spesso si possono fare disastri.

Proprio come da titolo...

ahiahiahi

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