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La nascita di Nikon (Nippon Kogaku) e la Marina Imperiale Giapponese

storia Nikon

Rilettura della fondazione di Nikon, sviluppo e massima espansione 1917-1945 - I Capitolo
 

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All'origine di tutto c'è Mitsubishi.
No, non esattamente. All'origine di tutto ma proprio tutto il Giappone moderno c'è la famosa spedizione del Commodoro Perry nella baia di Edo (Tokyo) l'8 luglio 1853.
 

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Non proprio una gita, dato che l'incontro fu tutt'altro che cordiale e le quattro pirofregate dipinte di nero di Perry minacciarono di bombardare la città se i rappresentanti locali non avessero aperto i porti al commercio con l'Occidente, fino ad allora consentito (limitatamente) solo con i mercanti olandesi dall'inizio del '600.
 
L'ingresso dei gaijin in Giappone provocò grandi tensioni, in particolare tra i conservatori della cerchia nobiliare e chi invece vedeva nell'apertura all'occidente grandi occasioni di sviluppo.
L'imperatore regnante Osahito rappresentante della tradizione, per tutta la sua vita non volle incontrare alcuno straniero. Morì ufficialmente di vaiolo nel 1867 ma fonti accreditate rilevano come egli non ebbe in vita mai malattie. Più probabilmente, all'età di 35 anni, venne accompagnato a miglior vita con il veleno.
Lo sostituì l'imperatore Meiji che invece fu un grande innovatore.
Sotto il suo regno che durò dal 1868 al 1912 il Giappone si modernizzò e si aprì all'occidente : venne abolito il regime feudale; le prefetture sostituirono gli antichi feudi e si aprì l'era industriale per il paese (senza passare per una vera e propria rivoluzione industriale come successe in Europa e negli Stati Uniti) che farà del Giappone una potenza mondiale sia in campo economico e commerciale che militare.
Sin dal 1868 venne concessa la libertà religiosa; nel 1889 venne promulgata una costituzione ispirata a quella delle monarchie parlamentari europee. L'imperatore mantenne i poteri esecutivi e militari mentre alle due camere fu demandato tutto il resto.
Il Rinnovamento Meiji favorì radicali riforme che portarono nuovi concetti filosofici e scientifici trasformando completamente il Giappone.
 
Ciò che ne seguì fu una rapida modernizzazione (non indolore) del Giappone ancora semi-feudale e l'apertura non solo dei porti e dei commerci ma anche alle merci interne.
 
Commercio significa innanzitutto navigazione e spedizione. Nel 1870 venne fondata da Yatarō Iwasaki per l'appunto la società di spedizioni Mitsubishi il cui simbolo fu sin da subito il famoso logo con i tre diamanti.
 

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Yatarō Iwasaki

 
Spedizioni, polizze di carico, assicurazioni marittime, trasporti. In una parola diversificazione.
Il passaggio verso il 1890 a conglomerata di interessi più variegati fu breve, tanto che già nel 1881 Mitsubishi acquisì una miniera di carbone per alimentare la sua flotta di vapori.
Cantieri navali per costruire queste navi a vapore da utilizzare sulle rotte per l'America e l'Europa.
E una banca, per anticipare le somme destinate all'importazione e all'esportazione (1919).
Vetro per le lampade per l'illuminazione dei porti.
E mezzi di trasporto terrestri per la consegna delle merci da e per i porti.
 
Mitsubishi diventò la Mitsubishi Corporation che ancora oggi è tra le principali conglomerate multinazionali giapponesi (trasporti, industria pesante, mezzi di trasporto, finanza e assicurazioni, elettronica, strumenti di precisione, audio, video, tv e monitor, fotografia e qualsiasi altra cosa faccia business compresa l'industria della difesa) solo nel 1950, alla fine del periodo di occupazione alleato in Giappone, ma già dall'inizio del secolo è di fatto un insieme di realtà diverse accomunate da intenti comuni, il cosiddetto Mitsubishi Keiretsu, di fatto un circolo finanziario
 

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la sede del Mitsubishi zaibatsu a Tokyo fino al terremoto del 1923

 

i cui 25 primi membri tendono ad incontrarsi ogni primo venerdì del mese.
Tra i membri del Mitsubishi Kin'yōkai, o "Club del venerdì" c'è ancora oggi, Nikon Corporation :)







10 Comments

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danighost
feb 24 2015 12:52

Grazie mille :) ...

Grazie dell'articolo; solo una domanda (se possibile): è pensabile farne un pdf da scaricare?

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Leonardo Visentìn
feb 24 2015 14:17

Grazie Mauro! Ottimo ed interessante articolo, che rileggerò più volte con calma!

 

Per il pdf, basta word e un copia incolla...

STREPITOSO grazie 1000.

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Gianni_54
feb 24 2015 16:39

Trattato storico sintetico, ma di notevole spessore. Ringrazio l'autore e resto in fiduciosa attesa della prossima puntata. 

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happygiraffe
feb 27 2015 22:32

Grazie Mauro. Letto con grande interesse!

Grazie dell'articolo; solo una domanda (se possibile): è pensabile farne un pdf da scaricare?

 

 

Abbiamo una mezza idea di farne un ebook a fine ciclo. Un libro storico di Nikonland pubblicato a futura ... memoria.

Uno di quei lavori che in qualche modo potrebbero giustificare l'esistenza di questo sito più di molte chiacchiere senza costrutto.

 

Vedremo se ci si riesce. Siamo solo in due disposti a dedicare qualche ora del nostro tempo a questo progetto. Ma per me ne vale la pena ;)

Secondo me ne vale MOLTO la pena.

 

Non solo per pura curiosità, ma perché conoscere l'evoluzione di un'idea e poi di un prodotto che ha cambiato la tecnica di ripresa per decenni aiuta a capire meglio gli strumenti che utilizziamo adesso e, forse, quelli che avremo in un prossimo futuro.

Per fortuna, una cosa il nuovo presidente Nikon Ushida la riconosce :

 

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al di là degli slogan di marketing, il valore storico di Nikon, tanto che già nei commenti al bilancio di quest'anno ha cominciato a parlare delle celebrazioni del centenario della fondazione di Nikon (ne abbiamo parlato a lungo in questo articolo, se qualcuno lo ha letto e nella sezione dedicata alla storia qui) che cadrà il 25 luglio 2017.

 

Il primo passo è l'aver deciso di adibire un intero piano (il secondo) del QG Nikon a museo la cui inaugurazione avverrà il 17 di questo mese di ottobre 2015 :

 

Immagine Allegata: Nikon-Museum-6.jpg

 

in circa 580 mq c'è l'esposizione di tutte le fotocamere Nikon dal 1948 ad oggi (450 pezzi), oltre ad obiettivi, strumenti di misura, microscopi, telescopi e qualsiasi altra cosa che Nikon ha progettato in campo civile.

 

L'ingresso è libero. Obbligatoria la visita da parte di ogni nikonista che passasse dal giappone :)

 

Ma aspettiamoci altri eventi celebrativi e ... (spero all'altezza dell'occasione) prodotti commemorativi di qui al 2017 ;)

Sarebbe molto bello e carino se facessero un qualche cosa per chi non può andare sino al QG...  io lo acquisterei al volo.. senza problemi..  cosa ne pensi?  non dico cartaceo.. sarebbe il massimo della libidine..

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