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05 - Luce ... colore e contrasto
feb 20 2014 01:00 |
Max Aquila
in Corso di Fotografia
Voglio poi trattare insieme,
direzione della luce
ed ombre
prima di tutto perche' li ritengo due aspetti di una stessa vicenda, la modulazione della Luce in ragione del suo utilizzo fotografico.
Poi perche' se nella fotografia a colori il contrasto e la gamma cromatica possono prendere il sopravvento, di certo nella pratica del bianco e nero direzione della luce ed ombre sono fondamenti caratterizzanti in maniera preponderante la "terza dimensione", la profondita', della foto scattata.
Quale miglior esempio in questo campo allora, se non quello di colui che a mio parere e il miglior interprete contemporaneo di questo aspetto della fotografia, profondamente connesso alla percezione della luce nel bianconero, cioe'
Sebastiao Salgado:
Maestro nell'utilizzo della direzione delle sorgenti di luce (che per lui e' sempre ed eminentemente quella naturale e disponibile), sia che si tratti di luce frontale o laterale, che provenga dall'alto o dal basso o da piu' direzioni,
controluce compreso...
Importante considerare come la direzione della luce incidente influenzi il rapporto tra luci ed ombre della scena inquadrata:
quanto piu' frontale sara' l'illuminazione (il massimo e quando provenga da "ore 6", cioe' dalle spalle del fotografo), tanto piu' estese saranno le parti illuminate rispetto a quelle che restano in ombra (da cui il vecchio consiglio ai principianti di scegliere prevalentemente questo schema direzionale di luce).
Viceversa, quanto pia andremo verso il controluce pieno (il massimo si ha con direzione della luce da "ore 12")
tanto piu' presenti saranno le parti in ombra dell'inquadratura, rispetto quelle illuminate...
Parrebbe essere una banalita', ma questa semplice equazione influenza e di molto l'intento del fotografo nella realizzazione di un'immagine in "high key" (in chiave di alte luci) per la quale sara' preferibile un'illuminazione quanto piu' frontale possibile, rispetto al suo opposto, una foto in "low key", per la realizzazione della quale si utilizzeranno controluce piu' o meno accentuati.
Fondamentale nella fotografia di ritratto la scelta precisa della direzione della sorgente luminosa principale, a determinare la caratterizzazione dell'inquadratura scelta, che sara',
realistica e dura con un direzionamento della luce dall'alto verso il basso, per ottenere forti contrasti di illuminazione sul soggetto;
oppure, morbida e aperta nella "lettura" del particolare, scegliendo per una diffusione tale delle sorgenti luminose utilizzate, da annullare praticamente del tutto le ombre, cosi da indurre una sensazione luminosa ed "avvolgente" del soggetto ritratto;
ancora..., tagliente e dinamica con un direzionamento in semicontroluce che, pur evidenziando con le ombre una parte del soggetto, miri piu' a delineare che ad interpretare lo stesso.
A questo punto, parlando di ombre, dobbiamo distinguere l'ombra "portata", quella che genera forme tanto autonome, da diventare soggetto a loro volta,
dall'ombra "scoperta", intesa come diminuzione della naturale luminosita' di una sorgente di luce, oscurata da qualcosa (fosse anche una nuvola di vasta dimensione) che si frapponga tra la luce ed il soggetto: prevalentemente scura, diffusa (e pertanto priva di proiezioni), cromaticamente non indenne da slittamento...
Le ombre "portate" si differenziano per la nitidezza dei margini ed il tono in termini di profondita', aspetti non per forza differenzianti, anzi spesso correlati in tutti quei casi in cui si influisca sulla sorgente luminosa per concentrarla o, al contrario, diffonderla.
La dimensione di un'ombra portata dipende poi da diversi fattori, tra i quali la distanza tra sorgente di luce e soggetto (minore la distanza, maggiore la dimensione dell'ombra e viceversa) ed anche la distanza tra soggetto che proietti un'ombra e la superficie sulla quale questa ombra vada a cadere (maggiore questa distanza, maggiore la dimensione dell'ombra, stavolta), con l'eccezione delle ombre proiettate da sorgenti luminose a distanze "celesti", come il Sole, che variano soltanto in relazione alle relative leggi fisiche.
Inoltre, le ombre "portate" se proiettate su superfici che non si trovino ad angolo retto rispetto all'asse della luce incidente, possono provocare curiose distorsioni tanto piu' evidenti in quanto originate da forme analogamente irregolari, proprie degli oggetti che le proiettano, come nel caso di questa bottiglia
oppure ancora, ingenerare delle colorazioni connesse alla non opacita' del soggetto che le proietta, unitamente alla propria intonazione cromatica, come nel caso di questo normografo, particolarmente piu' evidente per l'accostamento cromatico con il suo complementare
fino ad arrivare poi del tutto all'effetto opposto, se proiettate in forte controluce, tale da lasciare percepibile unicamente una silhouette, questa volta quasi del tutto acromatica...
Tavole e riferimenti bibliografici per questa sezione:
A. Feininger - Luce ed illuminazione nella fotografia
M. Langford - Fotografia professionale
J. Itten - Arte del colore
G. Castagnola - Sviluppo e stampa del colore
Max Aquila per Nikonland 2007...proudly!!!
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