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Sigma 180mm F2,8 Macro OS : un concorrente temibile
dic 30 2013 01:00 |
Bruno Mora
in Obiettivi Sigma
Quando ne lessi le caratteristiche all'uscita, ci feci un serio pensierino, ma il costo mi aveva frenato.
Ho trovato però un'occasione in questi giorni e non me la sono fatta scappare.
Questo è il secondo obiettivo Sigma che entra nel mio corredo, dopo l'85 f/1,4.
Caratteristiche salienti :
Costruzione in 19 lenti su 14 gruppi
Angolo di campo : 13.7º
Diaframma a 9 lamelle
Apertura minima : f22
Distanza minima di messa a fuoco : 47 cm
Passo filtri : 86 mm
Massimo Rapporto di Ingrandimento : 1:1
Dimensioni : 95mm x 203.9 mm
Peso : 1638g
Stabilizzatore Ottico, motore ipersonico HSM, serie EX, ottimizzato per il digitale
Obiettivo molto grosso, e pesante, praticamente è come avere un 70/200 f2,8.
(qui a confronto i due, per capirci, con e senza paraluce):
Costruzione incredibilmente robusta, ma non tropicalizzato, almeno a leggere l'avvertenza della casa madre che raccomanda di non esporlo a spruzzi d'acqua.
Paraluce piuttosto ingombrante, ma leggerino, debolino e in plastica, se lo si stringe tra due dita si ovalizza facilmente, unica nota stonata in una sinfonia di solidità e robustezza, ma almeno se dovesse cadere non si farebbe nulla.
Confezione imponente, e curata: Sigma ne fornisce a corredo due di paraluce, uno per l'uso su fotocamere FX, l'altro, più corto, per le reflex DX.
Nella borsa in cordura, bella e robusta, ci sono due cuscinetti imbottiti di forma quadrata, per proteggere meglio il contenuto.
Le finiture sono davvero molto buone, in linea con le recenti produzioni Sigma. Non più la vecchia finitura EX che si sfaldava facilmente, questa sembra di gran lunga più durevole.
Il collare di attacco al treppiedi, un anello di metallo solidissimo e pesantissimo, ruota ovviamente di 360° ed è rimovibile con un pratico sistema di sgancio a molla.
La lente frontale, imponente:
I comandi si concentrano in tre interruttori:
- selettore superiore con 3 limitatori di campo di messa a fuoco: FULL, da 0,67 m. a infinito, da 0,47 m. a 0,67 m.
- selettore centrale, AF e M.
- selettore inferiore dell'OS, OFF, OS1(da usare normalmente), OS2 (per soggetti in movimento).
L'OS funziona in maniera efficace, e si inserisce con certezza, non sento ronzii durante il suo inserimento, forse un lievissimo fruscio, ma bisogna davvero avere orecchie aguzze per avvertirlo.
Alcune veloci prove in casa con la D800E, 2000 ISO:
f/4,2, 1/160 sec.
f/7,1, 1/8 sec. OS1 inserito.
f/3,8, 1/50 sec. OS1 inserito. (messa a fuoco sulla lancetta dei secondi)
f/5,6, 1/80 sec. OS1 inserito.
Ieri, via sul campo, a provarlo nel suo regno, la macro. Una scorribanda di tre ore in giardino. Non ci sono più molti soggetti animati in questa stagione, ma qualche insetto ritardatario sono riuscito a scovarlo. Oltre 500 scatti, tutti a mano libera, tutti verso la minima distanza di lavoro, con OS1 attivato, su D800E, per vedere come reagisce sui sensori ad alto affollamento.
Una prima uscita con molti scarti, ma senza treppiede ci si stanca presto, e la mano non è più molto ferma. In molto casi la messa a fuoco può avermi tradito perchè ho utilizzato il limitatore di maf tra 0,47 e 0,67 m, facile che alcuni scatti siano andati a vuoto col movimento del fotografo. Inoltre il tempo con cui ho scattato, 1/320 sec. senza stabilizzazione non sarebbe affatto sicuro, ma i risultati seguenti dimostrano che svolge molto bene il suo dovere.
Questi imenotteri sono grandi la metà di un'ape.
1/320 sec. F/11, 800 ISO:
Crop:
1/320 sec. F/9, 800 ISO:
Crop:
Gli scatti di cui sopra sono stati aperti con LR4, applicando lievi curve di contrasto.
Su quest'ultimo però ho messo lo "zeroed", di LR4, quindi lo vedrete totalmente appiattito...
crop:
Va da sè che con un poco di post produzione fatta alla buona si ottiene:
e su quest'altro, sempre con regolazioni curve, livelli, nitidezza locale, senza esagerare e un po' di ritaglio, si ottiene questo:
Dimenticavo, molto buono anche per riprese generiche...
Prossimamente intendo confrontarlo con il 200 Micro Nikon AFD, che è rimasto nel mio corredo.
Ne farò una disamina approfondita.
Non so chi la spunterà sul piano delle prestazioni macro, ma l'impressione al momento è che questo Sigma abbia un raggio d'azione più ampio, che lo vede ottimo anche come obiettivo per scorci, vedute, ritratti. Il suo autofocus sembra anni luce avanti rispetto all'elefantiaco 200 Micro AFD. Solo il peso non depone a suo favore.
Per adesso è tutto, grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui.
Bruno Mora
Nikonland, Dicembre 2013
Test:
Yes
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51 Comments
Cavolo Bruno, unchiloeseietti ? Alla faccia del caciocavallo...
Speriamo piuttosto che in un prossimo futuro Sigma o Nikon propongano un medio tele per chi non fa macro, moderno e di qualità che non ci costringa a "stuprare" questi gioielli (penso anche al 150 Sigma e al 105 Nikon) che sono stati pensati per altri scopi.
Ottimo articolo, esauriente ed interessante, Leggendoti si deduce che questo 180, oltre all'apertura massima rispetto al predecessore f3.5 ha una migliore resa alle lunghe distanze, dove il f.3.5 perdeva contrasto in modo sensibile.
Avevamo fato una foto identica di paesaggio con il 180 f3.5 Sigma ed l'80-200 Afs, quella fatta con il Sigma sembrava scattata in un giorno diverso, con la nebbia (esagero, ma per dare l'idea).
Questo sigma invece si pone come obiettivo polivalente di qualità, non nego che che mi aveva tentato moltissimo, ma mi hanno frenato sia il prezzo che l'ingombro.
Aspetto con interesse il confronto con il 200 micro AfD.
Anch'io ho il 200 micro AFD e ne sono sostanzialmente soddisfatto, però mi piacerebbe vederne un confronto col Sigma 180
IL 200 micro AfD è molto meno versatile, ma più portabile e più "macro oriented", poi per la qualità ottica aspettiamo Bruno .
Se devo "dare i numeri" come ha anticipato Mauro.... è presto fatto, a parità di qualità e di RR quello che importa operativamente sul campo è la distanza di lavoro (distanza lente frontale/soggetto), più ce n'è meglio è.
Il 180 OS qui recensito ha una distanza di lavoro di 22,5cm
il precedente 180 f3.5 ha una distanza di lavoro di 23,5cm
IL 150 f2.8 OS ha una distanza di lavoro di 18,5cm
IL 200 micro Af ha una distanza di lavoro di 26cm
Qui, come direbbe un noto Rocco, i cm contano...
Detto questo il 180 f2.8 OS peso a parte sembra poter svolgere tranquillamente il ruolo sia del tele macro che del tele per gli altri usi, il 200 micro (come il precedente 180 f3.5 ) invece avrebbero dei limiti.
Mi permetto di fare una precisazione al riguardo che ovviamente esula dalla minima distanza di messa a fuoco e dal rapporto di ingrandimento ma dalla luminosità massima alle distanze "da ritratto" (60-100 cm) che raramente scendono sotto ad F3.5-F4 per questi obiettivi. Un vero mezzo-tele da ritratto dovrebbe invece avere le caratteristiche dello Zeiss 135/2 (F2, 80 cm di distanza minima di messa a fuoco, peso e prezzo similari a questo Sigma).
Unitamente alla loro risolvenza ed intrinseco contrasto - parlo dei macro - il risultato è che possono essere sempre usati ma proficuamente nella riproduzione delle persone solo in luce controllata (meglio flash, con soft-box) e a diaframmi medi (F8-F13).
Giusto perchè chi legge abbia il parere delle due ... campane
Grande Bruno!
Certo che è grossino.
O lui o il 70-200 nello zaino: tutti e due lo vedo molto improbabile.
Passo filtri 86, accidenti!! Siam sicuri che sui 60 cm di messa a fuoco perda tutta sta luminosità come dice Mauro, perchè sta lente frontale è gigantesca ... per un 180/2.8
ciao
Hai ragione Valerio,
Un vero dinosauro di obiettivo, e ha subito anche una sorte simile:
Decenni fa vedevamo i dinosauri lenti e goffi:
Oggi li vediamo forti e prestanti:
Il sigma 180 f2.8 era lento e goffo
Ora è svelto e prestante
Scusate avevo questo paragone in testa e non ho saputo resistere.
cribbio, ci azzecca!!!!
:-)
Troppo forte Silvio ... ci sta, ci sta ...
E questo signore qui che focale effettiva ha ? A distanza minima e diciamo intorno al metro e mezzo di distanza dal soggetto
Non possedendolo non posso dare le variazioni di focale alle varie distanze. solo alla distanza minima. Avendo RR 1:1 basta dividere la distanza minima in mm per 4 (470:4= 117mm) più o meno come il vecchio f3.5. (vedi miei articoli).
Ma perchè ti interessa così d'improvviso?
PS mi pareva di aver scritto qualcosa di generale sulla riduzione delle focali effettive, un articolo forse.
In questo momento mi serve un 200 mm circa moderno ed efficiente.
Effettivamente chiedevo ai proprietari dell'oggetto, in modo da avere un risposta che non fosse oggetto di congettura
E poi fa gioco smuovere vecchi ed assopiti topic per stimolare la lettura di articoli magari passati inosservati
Non ho più il 200/2 VR dall'estate scorsa
Mah se non fai macro il 180 Sigma pur bello che sia mi sembra un po' ingombrante (più lungo del 200 f2)
Mi sa che se vuoi 200mm che siano effettivi o quasi anche da vicino e anche di grande apertura e pure moderno, hai pochissima scelta
Dovresti recuperare un altro 200 f2.
Il 70-200 f2.8 VR vecchio se non ti importano troppo i bordi si restringe meno di quello nuovo. Più o meno come il 70-200 f4.
Se ti basta f4 il 70-200 f4 è molto valido.
Non ricordavo... Prenditi un AI-S 200/2, costa meno.
Ha scritto che lo vuole moderno ed efficiente.
Se no era un'idea.
il 180 e ' fermo li daglo anni 90 con il suo bel gracchiare di ferraglia e precisione di mf con grande tolleranza
TOUCHE'....
Come dice Silvio, a minima distanza....
Focale effettiva = distanza di messa a fuoco in mm / (1/R + R + 2)
Uno scatto di 5 minuti fa, a 47 cm circa...f/8.
che non dice tuttavia molto, la testa del Grendizer è comunque grande come una moneta da 1 euro.
a distanze maggiori provo nel weekend coi primi fiori, ti va bene Mauro? Qui le modelle non abbondano .
Ma se ne sopporti la "secchezza", potrebbe regalarti soddisfazioni.
Grazie a tutti.
L'opzione zoom non è percorribile. Già trovo da ridire sul 70-200/2.8 e comunque ribadisco ancora che io e gli zoom non siamo fatti per trovarci.
Idem per il fuoco manuale. Lo Zeiss 2/135mm è una eccezione perchè è un obiettivo eccezionale (e secondo me, superiore al Nikkor 200/2 di qualsiasi versione).
Non parliamo del Nikon 180/2.8 che ho avuto in tutte le versioni : è un fossile e di quelli conservati male.
Ecco che tra le ottiche moderne residua solamente questa. Che perfetto per lo scopo non è (dovrebbe essere F2, non essere macro, avere un autofocus più veloce) ma che se a distanza da ritratto resta un 180mm può fare il suo dovere in attesa che esca qualche cosa di dedicato.
PS : Bruno, l'unica modella italiana che fotograferei tutti i week-end è nata dalle tue parti e sta a Torino
Tu organizza una sessione, e io ti porto il Sigma a provare.
Per saperlo
Dovrebbe esssere indicato nella finestrella il RR alle diverse distanze, se indicato basta sapere qual'è a 1,6m e si calcola subito.
Da un'immagine pescata in internet sembrerebbe avere un RR di 1:10 alle distanze che ti interessano, per cui sarebbe (notare il condzionale) tra 150-160mm effettivi, non si capisce bene perchè le distanze sono molto ravvicinate da 50cm a infinito . Ma l'idea è quella.
Deciso, preso in Germania ad un prezzo - nuovo - che è concorrenziale con un 70-200/4 Nikon.
Non vedo l'ora di vederlo dal vivo e di paragonarlo ai vari APO, Lanthar, Elmarit & Co.
Arrivato via DHL in due giorni lavorativi.
Oggetto di gran classe ma .... minchia! .... il paraluce è grosso come un elmetto da paracadutisti ! Mette in soggezione ...
Primo scatto di prova ad 1/50'', TA. Quasi fermo, messa a fuoco approssimativa.
In pratica è grande come il 70/200 f2.8.