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Peter Lindbergh : nur frauen


Immagine Allegata: 5433-500w.jpg


Peter Lindbergh, tedesco nato Peter Brodbeck nel novembre 1944 in una cittadina al confine tra Slesia e Polonia , con i russi alle porte e la Germania di Hitler all'ultimo atto.
La famiglia si sposta in Germania Ovest, insieme alle centinaia di migliaia di sfollati tedeschi cacciati dall'invasione, per andare a vivere e lavorare in mezzo all'acciaio e al carbone dei Krupp in Renania.
Da ragazzo studia arte e pittura spostandosi tra la Svizzera e la Germania, pagandosi gli studi serali facendo il vetrinista.
Va anche spesso ad Arles, sulle orme del suo idolo Vincent Van Gogh.
E dalla pittura alla fotografia il passo è per lui breve.
Il suo primo editoriale viene pubblicato da Vogue Italia nel 1972. Nel 1978 si trasferisce a Parigi (residenza ufficiale attuale) per intraprendere la carriera di fotografo internazionale. Sempre per per Vogue, prima per la versione italiana, poi per quelle francesi, inglesi e americana.
Lavora comunque per tutte le riviste più importanti, da Vanity Fair ad Harper Bazaars.
La sua carriera si sviluppa e raggiunge il suo massimo contemporaneamente al periodo di massimo splendore delle super-top model (la generazione di Linda Evangelista, Nadja Auderman, Naomi Campbell, Eva Herzigova, Cindy Crawford, Helena Christensen per citare le prime che mi vengono in mente ...) con cui ha la possibilità di lavorare per editoriali e campagne pubblicitarie.
Ha all'attivo con loro due edizioni del Calendario Pirelli, tra le più delicate di sempre.
Il suo stile è riconoscibile e legato all'ambiente in cui è cresciuto, la Germania industriale del dopoguerra.
L'aspetto delle sue opere è caratterizzato da un bianco e nero non troppo deciso, in cui le creature che riprende sono a metà strada tra la terra e il cielo.

Lavora in modo abbastanza convulso. Scatta moltissimo ed è capace di portare decine di kilowatt di illuminazione su una spiagga assolata o ventosa per poi scegliere di scattare su un set improvvisato con un telone nero, un tavolato o una sedia.
Oppure tra le quinte, in mezzo a stativi ed illuminatori.

Le bellezze riprese sono per lo più al naturale, senza troppo orpello, la selezione delle foto sembra voler portare alla luce tra gli scatti, quelli che magari sono sfuggiti durante la ripresa ma che estraggono dal corpo la bellezza interiore, quella che non è a portata di occhio di tutti.

Su Youtube si possono trovare filmati con il backstage di alcuni suoi servizi. Quanto di più lontano dal glamour e dalla ricercatezza di altri grandi della fotografia. Il suo occhio, l'obiettivo della sua Nikon, il soggetto, la sua idea. E tanti click-clack.

In questa sequenza, un rullino da cui selezionati alcuni fotogrammi dallo stesso autore.

Immagine Allegata: 686.jpg

riprendono una giovanissima Mini Anden, ancora protagonista oggi di pubblicità patinate, quasi scarnificata, ridotta all'essenziale dove conta l'equilibrio tra volto, braccia, mani.

Immagine Allegata: 689.jpg Immagine Allegata: 690.jpg

Immagine Allegata: 976.jpg Immagine Allegata: b112818if0.jpg


c'è un fondale nero, una sedia di legno appena appena inquadrata, gli occhi, le mani.
Il resto del corpo quasi fa da quinta.

E' un clichet ripetuto in altre occasioni, con reminiscenze anni '20, qui con Milla Jovovich :

Immagine Allegata: storiesmilla06.jpg

o qui con una giovane Naomi Campbell allegra e vivace come una novella Josephine Baker :

Immagine Allegata: scan0328~0.jpg

ma non solo in progetti personali, anche con la libertà del grande fotografo che può seguire il suo estro per una pubblicità di una grande casa, sia questa Yves Saint Laurent o David Yurman.
E' il caso del tema dell'angelo, con Amber Valletta in una New York che sembra la Metropolis di Fritz Lang :

Immagine Allegata: ambervalletta3angelfinn5br.jpg Immagine Allegata: ambervalletta6angelfinn5km.jpg


o con Linda Evangelista, in una New York certamente più vicina a noi :

Immagine Allegata: fash8493.jpg Immagine Allegata: fash8494.jpg

la donna e l'angelo, la donna che si fa angelo.

Sono tutti angeli le donne di Lindbergh. Anche quando mostrano un ghigno un pò satanico :

Immagine Allegata: bmillajovovich7fc4rk.jpg
anche quando non sono più nel fiore dell'età :
Immagine Allegata: peter_lindbergh_249020875_north_883x.jpg Immagine Allegata: ystZA-865.jpg
Immagine Allegata: charlotte.jpg


anche senza trucco

Immagine Allegata: 02spm.jpg
o difficili da ricoscere se tolte dal contesto :

Immagine Allegata: ysyYS-865.jpg
Sono innumerevoli le donne riprese da Lindbergh, praticamente tutte le top model e le grandi attrici degli ultimi trent'anni, non solo le più belle :

Immagine Allegata: bellucibelluci02.jpg Immagine Allegata: 6aiu4jxd_640x500.jpg
che vengono trasformate dall'obiettivo e dalla stampa di Lindbergh. Le sue muse probabilmente Milla Jovovich ed Helena Christensen. Ma lista è interminabile.

Ho citato i due calendari Pirelli, chiudo con l'unica foto a colori di questo articolo (Lindbergh non è solo b&n naturalmente, le esigenze editoriali richiedono anche il colore), e l'unica che ritrae una coppia, felice, un tempo, in una scena che racconta una storia come pretesto per pubblicizzare un prodotto che passa del tutto in secondo piano :

Immagine Allegata: 31_adv_3622.jpg

cercate le sue foto sulle riviste o su Internet. Le riconoscerete subito e probabilmente esclamerete ... ah, ecco, è di Peter Lindbergh ;)

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30 Comments

Foto
happygiraffe
dic 08 2016 14:38

Basta ascoltare l'intervista a Lindbergh nei primissimi minuti del video per capire diverse cose:

"the rules has been changed for this year of the calendar, so i can do a certain one...it was just a great motivation to do more than just nice pictures...why don't we try to do a calendar with women with something to say?...we don't do naked anymore, so this is another kind of naked, different from body naked and you are really showing us the way you are...all this fake making up of the person is something which is not the person. That cannot be beautiful, it's just ridiculous".

 

Insomma, se non si fosse capito già dall'edizione precedente, il committente (Pirelli) ha cambiato le regole (ad es. niente nudi). E a Lindbergh queste nuove regole vanno molto a genio.

 

Le foto, che si vedono negli ultimi 2 minuti del video, le trovo bellissime.

Foto
Silvio Renesto
dic 08 2016 15:38

Ho guardato senza audio, ma da quel che scrivi, mi pare che  ci ho preso abbastanza ...

:)

E' cambiato il proprietario di Pirelli (ChemChina) e all'acquisizione era stato detto che il calendario Pirelli non interessava la nuova proprietà (si è sussurrato che abbiano usato termini piuttosto crudi).

Poi sono arrivati ad un compromesso promosso da Tronchetti Provera che ha mantenuto la VicePresidenza di Pirelli.

 

A parte questo, Lindbergh negli ultimi anni ha cambiato registro (no fotoritocco, rughe, grana, donne mature, amiche). Lo hanno chiamato per questo.

Foto
Dario Fava
dic 08 2016 23:13
Io credo che Lidbergh non abbia mai avuto, la vocazione glamour per così dire. Io suo stile è sempre stato molto spontaneo, vero che ha fotografato belle donne, le più belle forse, ma le sue preferite sono quelle che adesso hanno una certa età e non perché non ne esistano di belle ma perché quello che lui cerca dalle sue foto, sta sotto agli strati, risiede nel carattere.
E per ottenere quelle cose ci vogliono donne dal carattere forte, quasi mascolino, ma con una grazia innata che non hanno bisogno di ostentare, perché ci pensa lui a cogliere.
È da quando lo seguo che vedo scatti imperfetti, mossi storti con fuochi anche imprecisi, oggi addirittura il trucco non ha lo scopo di migliorare i difetti ma di sottolineare gli sguardi, senza lasciarsi distrarre dalla bellezza.
Le sue migliori modelle sono diventate grandi amiche, se volete vedere un capannello di modelle (soprattutto ex) basta andare ad un'inaugurazione di una sua mostra.
Un tempo era più un compromesso tra ciò che era il suo stile e la commitenza, oggi può permettersi di fare a modo suo, perché lo stile glamour a mio avviso ha tediato, la perfezione non esiste ed è inutile proporla attraverso medelline carine che non hanno null'altro da espreimere, la bellezza è destinata a perdersi, se non si possiede altro, il carisma resta per tutta la vita.
Io condivido, il cambiamento del calendario Pirelli, così come ho sempre stimato Lindberg per il suo stile, stessa cosa vale per la leibowitz che a prescindere dai tratti "provocatori" ha sempre avuto una capacità di sintesi pazzesca.

Per la collezione "di fedeltà al marchio", Lindbergh ai tempi della Nikon D1x

 

Immagine Allegata: lindbergh_kamera_BM_776339a.jpg

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