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Firmiamo le nostre foto
feb 25 2016 01:00 |
gpb01
in Software, post-produzione, ritocco
digimarcUn problema che spesso si pone a chi pubblica foto su internet o a chi trasmette foto a terzi, e quello di proteggere i propri diritti relativi a dette immagini.
Cerchiamo allora di fare un po' di chiarezza su come realizzare ciò al meglio ed in modo legalmente valido, esaminando sia il lato più semplice dell'identificazione dell'autore tramite gli apposita campi previsti all'interno della struttura di un file di immagini, sia quello più complesso che prevede l'uso di algoritmi che appongono una "firma" elettronica sulla foto.
In Italia, la legge sul diritto d'autore prevede che, affinché una foto sia "protetta", essa debba essere in qualche modo "firmata" ...
... facile finché si tratta di una stampa (si, va bene apporre la propria firma sul retro della stampa indicando le generalità dell'autore), un po' meno facile quando invece si tratta di immagini digitali in formato elettronico.
Un primo strumento ce lo mette a disposizione Photoshop attraverso il menu File -> File Info dove, nelle apposite sezioni Description e IPTC, é possibile inserire tutti i propri dati, le informazioni relative alla foto e quelle relative al copyright.
Ovviamente non si tratta di una protezione "fisica" della fotografia (qualsiasi malintenzionato può illegalmente modificarli), ma soddisfa i requisiti di legge sulla obbligatorieta' della firma degli esemplari delle fotografie. Inoltre, l'inserimento dei dati relativi al copyright, permette di evidenziare il simbolo di © accanto al nome del file, nel quadro di visione dell'immagine.
Come detto, queste informazioni non sono protette e chiunque potrà copiare la nostra foto ed alterare detti dati facendo risultare se stesso come autore, ma ... se poi si potrà dimostrare che in realtà la foto è nostra, questa sua azione sarà considerata legalmente aggravante !
Un secondo strumento che abbiamo a disposizione per marcare la paternità delle nostre foto è quello del meccanismo di Watermarking ovvero di marcatura Visibile o Invisibile dell'immagine con delle informazioni relative all'autore.
Software che permettono di applicare il Watermak Visibile su una foto, ce ne sono tantissimi, sia gratuiti che a pagamento e basta fare una ricerca con Google per scoprirne un'infinità.
Lo stesso Lightroom, da molti nostri lettori utilizzato, ha in fase di Export una apposita casella da selezionare per l'applicazione automatica di un Watermark, con il copyright impostato dall'autore, su tutte le foto esportate :
dando come risultato :
Tale tecnica può essere più o meno intrusiva (scritta più o meno grande, piazzata in più posti, piazzata strategicamente in modo da "rovinare" l'immagine, ecc. ecc.) a secondo di quanto si vuole rendere complicata la vita all'eventuale "plagiatore" che vuole "rubarci" l'immagine per i suoi scopi.
Nel caso essa venga usata in modo discreto, come l'esempio proporsto, risulta ovviamente piuttosto facile, attraveso lo strumento di Crop di Photoshop, l'eliminazione di tale Watermark Visibile, senza alterare il senso dell'immagine :
Ovviamente, nel caso esso venga invece apposto in modo molto più intrusivo, l'eliminazione può essere molto più complessa di un semplice Crop, ma comunque non impossibile !
Come allora proteggere ancora meglio le nostre foto così da rendere la vita sempre più difficile hai "ladri" di immagini ?
Ancora una volta ci viene incontro il software, ed in particolare un plug-in che è sempre stato fornito assieme a Photoshop e che troviamo nel menu Filter -> Digimarc . Purtroppo, così come viene fornito, ovvero NON personalizzato, tale filtro è completamente inutile e la sua personalizzazione prevede il pagamento di un canone annuo alla società che lo ha realizzato, la Digimarc.
Il costo di tale canone annuo è funzione di ... chi siamo ...
... un privato sceglierà probabilmente il canone più basso (Portfolio), mentre un professionista probabilmente opterà per le due soluzioni di costo maggiore (Collection e Gallery) che offrono qualche servizio in più.
Sottoscritto l'abbonamento annuale, si riceverà un proprio codice personale ed un pin di validazione che potremo immettere nal filtro di Photoshop per personalizzarlo.
Ok, ma cosa fa in pratica questo filtro ???
Semplice, tale filtro manipola i singoli bit della nostra immagine alterandone in modo impercettibile (o quasi, in funzione della durabilità richiesta) i livelli di colore così da "scrivere" in tutta la foto, in modo invisibile, il nostro codice personale, codice che, sempre da manu Filter -> Digimarc di Photoshop, può essere in qualunque momento verificato.
La potenza di tale software stà proprio in :
- Alterare in modo poco visibile la notra immagine che dobbiamo pubblicare su WEB (ma comunque noi conserveremo l'originale non alterato per eventuale vendita o stampe);
- Iniettare il codice non in un solo punto dell'immagine, ma su tutta la superficie dell'immagine, proteggendo così anche dei Crop;
- Essere un software a senso unico; ovvero, una volta alterata l'immagine, non vi è più modo di tornare indietro (non esiste alcun software che possa ripristinare l'immagine come era prima dell'applicazione del Digimarc);
Apriamo la nostra foto con Photoshop e selezioniamo il menu Filter -> Digimarc -> Embed Watermark :
... appare la mascherina (come vedete personalizzata con il MIO codice 403838) che ci permette di selezionare alcune cose che vogliamo vengano "iniettate" nella nostra foto, tra cui l'anno del Copyright, gli usi che consentiamo (o non consentiamo) e la "durevolezza" del Watermark (più è alto il valore più è protetta la foto, ma più è visibile il "disturbo" introdotto che appare come una specie di "grana").
Confermando con l'OK, l'immagine viene alterata e noi possiamo salvarla su disco e pubblicarla :
... se Voi ora prendete questa foto, la salvate su disco e, con Photoshop CS4 (con la CS4 la Digimarc ha cambiato l'algoritmo e le versioni precedenti non sono in grado di leggerlo) fate da menu Filter -> Digimarc -> Read Watermark, ottenete :
... ovvero le informazioni che avevamo "iniettato" al passo precedente. Notare che se si fa click sul bottone "Web Lookup", il plug-in software si collega al sito della Digimarc, identifica i miei dati tramite il mio codice personale e vi rimanda al mio sito web (ovvero a quello dell'autore della foto)
Abbiamo detto che tale tecnica è resistente anche alle alterazioni della foto. Vediamo allora un paio di esempi di Crop che dimostrano quanto su detto ...
Tagliamo in una prima fase una parte ancora abbastanza grande della foto :
e verifichiamo con Photoshop cosa succede :
Come si vede, il Watermark è ancora presente e correttamente identificabile. Ma ... se stringiamo ancora di più tagliando un pezzo ancora più piccolo ? Vediamo :
e, ancora, verifichiamo con Photoshop cosa il plug-in della Digimarc riesce a leggere :
... le informazioni sono ancora ben presenti (addirittura con forza maggiore che nel Crop precedente) e la paternità dell'immagine ben definibile.
Bene, abbiamo dimostrato che in caso di Crop la marcatura Digimarc è molto resistente, ma ... se ridimensioniamo l'immagine, cosa succede ???
La nostra immagine di partenza è di 1280 x 850 pixel.
Con Photoshop ho ridotto l'immagine a 640 x 425 pixel (quindi del 50% che corrisponde ad un numero di pixel pari ad 1/4) :
... ed ho verificato se il Watermark e ancora leggibile :
Ebbene SI, il filtro é ancora in grado di identificare l'autore dell'immagine nonostante la notevole riduzione di pixel coinvolti !
Digimarc dichiara che il meccanismo é resistente anche ad altri tipi di manipolazioni (rotazioni, ingrandimenti, ecc. ecc.) ed in effetti, da prove da me effettuate, si é rivelato molto robusto, specie se lo si utilizza al suo massimo livello (livello 4), livello che però introduce un "rumore" un po' più visibile.
Ovviamente, tutto ha un limite, e se l'immagine viene tratta con filtri di "post produzione" che ne alterano pesantemente la struttura ... non c'è Watermark che tenga !
Attualmente (e da anni, visto che io sono registrato dal 2005) non esiste nessun altro concorrente che produca un plug-in per Photoshop simile a quello prodotto da Digimarc che, sembrerebbe, essere leader del settore.
Bene, si conclude qui questo piccolo articolo sulle tecniche di "Firma" digitale delle nostre foto. Resto comunque a disposizione per qualsiasi informazione.
© 2009-2010 Guglielmo Braguglia per Nikonland
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31 Comments
Volevo aggiungere un paio di particolari, che forse non sono chiarissimi.
Le macchine pi? recenti consentono di inserire direttamente il Copyright direttamente in fase di ripresa, attraverso il menu della fotocamera (D3/x, D700 e D300 certamente).
Aprendo un file generato da una di queste macchine, viene visualizzato il simbolo di ? nella finestra, ed anche LightRoom si "accorge" che c'? un tag su quella foto.
Ma questo non basta per risolvere i problemi di diritti in un eventuale giudizio o diatriba.
Al di l? della possibile manomissione o meno, tecnicamente possibile ma sanzionata in maniera differente dall'appropriazione di un diritto, il fatto che ci sia un tag come quello che inserisce direttamente la Nikon non ? sufficiente da un punto di vista legale.
Infatti, il copyright messo dalla fotocamera non scrive nulla nella sezione IPTC (International Press Telecommunication Council), ma solo nello spazio generico "Description", diverso dall'IPTC.
Giusto per chiarire che ci sono diversi spazi nell'header di una foto, e vanno riempiti tutti, per tutelarsi.
Poi, appunto, aggirare questi dati e falsificarli ? facilissimo, ma anche il simbolino ? sulla foto che metto on line ? certamente meglio di nulla.
a_
e prendo spunto da questo tuo intervento per aggiungere un paio di cosette ...
1. Se scattate in RAW ... legalmente avete un'arma in più. In caso di giudizio, Voi potete dimostrare di possdere il "Negativo Digitale", chi ha rubato il .jpg sul WEB, NO
2. Se scattate in RAW con le ultime fotocamere Nikon dotate dell'apposita voce in menu "Autenticazione Foto" potrete "Autenticare" i vostri RAW :
... questo significa che la fotocamera, scattando in RAW, una volta preparato il .NEF (quindi dopo averci inserito dentro tutti i dati relativi all'esposizione, al copyright, al No. di matricola della fotocamera, ecc. ecc.) lo "Autentica" calcolando un Checksum che è verificabile con l'apposito software che Nikon vende (purtroppo a caro prezzo e protetto con chiave hardware, ma in caso di giudizio ... sicuramente soldi ben spesi).
Qualsiasi modifica, anche di un solo bit del NEF, invalida il Checksum. Ancora più facile quindi in tribunale dimostrare la proprietà del NEF.
Guglielmo
? un problema che mi sono posto e che poi ho abbandonato fino a poco tempo fa, quando ho interpellato un ragazzo per creare un sito archivio
on-line stile agenzia, il quale mi diceva che ci sono altre cose molto piu bastarde, addirittura mi diceva che se uno cerca di copiare la foto gli si imballa il pc
e mi diceva che il problema ? risolvibile in diversi modi.
Ora il vero problema ? catalogare e inserire tutte le dida per le foto che andro a inserire...
... prima di tutto devi tenere peresente che esistono diversi ambienti (Win, Mac, Linux, ...) e che una soluzione trappola adatta ad uno, non è detto che funzioni in un altro; c'è poi un altro grande problema, comunque la metti, se l'utente può visualizzare la foto sullo schermo, può anche "catturare lo schermo" e farla in barba alle varie trappole che uno può avere inserito (layer trasparente sovrapposto all'immagine, javascript che inibisce il tasto destro, ecc. ecc.).
L'unico che regge a queste cose ... è proprio il Digimarc, perché, comunque tu catturi l'immagine ... il Watermark è insito in essa e quindi non eliminabile
Guglielmo
P.S. ... off topics: Comunque concordo con te ... la "catalogazione" è il vero incubo, che ho parzialmente risolto in due modi: fornendo la maggior parte delle informazioni nella fase di "Import" in Lightroom e utilizzando il GeoTagging per referenziare geograficamente le foto.
Grazie gpb01, per la bella spiegazione...
Davvero un problema sulla faccenda firme e web...
Difficile da gestire..di furbacchioni in giro purtroppo ve ne sono a centinaia
ma le tue stesse ragioni le ho elencate a lui e mi ha detto che tutto ? bypassabile
infatti se usi stamp mi dice che si pu? far spegnere il pc e idem con mac, sembra che ci sia un modo per tutto, cosi mi ha detto sto tizio.
Ad ogni modo ? interessante sapere che alla base ce qualcosa che puo servire.
Anche perch? la realt? dei fatti ? che la rete ha provocato una anarchia assoluta, troppo spesso vedo grafici rubare a destra e a manca e la giustizia ti ride in faccia quando cerchi di far valere le tue ragioni...
Io ho intentato causa a uno che ha fatto una guida turistica usando le foto sul sito del comune per cui ho lavorato, ha preso le foto dal sito ovviamente non libere di copy, e questo mi ha riso in faccia, dopo un anno mi sono visto recapitare una lettera che mi informava che la societ? era fallita...
Potrei metterne a josa di esempi..
Facebook ? un ottimo archivio gratis, come flirk ecc
purtroppo si posta non sapendo che dietro ce gente che guadagna con quelle foto postate...
Ho visto un pieghevole con foto prese da FB con le foto delle luminarie di una citt?...
... pochi utenti si leggono le condizioni contrattuali; se lo facessero scoprirebbero che mettendo uan foto su Facebook automaticamente si cedono i diritti di sfruttamento a loro (almeno fino a quando la foto rimane sul loro sito). Riporto testualmente dalle loro condizioni alla data di oggi (10 Dic 2009) :
"... l'utente fornisce a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sublicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, che consente l'utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook ("Licenza IP). La Licenza IP termina nel momento in cui l'utente elimina i Contenuti IP presenti sul suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati. ..."
Guglielmo
La differenza mi pare abissale !
Complimenti, tutor utile ed esaustivo.?
Una domanda: alcuni siti/forum fotografici consigliano o obbligano a postare foto di dimensioni ridotte (600 /800 px lato lungo) in modo che eventuali fruitori abbiano a disposizione una immagine piccola con la quale possono farci ben poco : corrisponde al vero?
Mah ... certo che pi? piccole sono, meno sono sfruttabili. Considera per? che una 800 pixel, con l'aiuto di "Genuine Fractal Pro" pu? essere portata a 1600 pixel senza grossa perdita di definizione e probabilmente sufficiente per la stampa su riviste non particolarmente di qualit?, quindi ...
Considera invece che una immagine protetta con Digimarc, proprio perch? la protezione ? nei livelli di colore dell'immagine stessa, conserva spesso la sua "identit?" anche se rubata da web e stampata. Basta fare una buona scansione della stampa e con Photoshop verificare la marcatura.
Guglielmo
Giusto giusto...
Hai mai fatto una prova?
O conosci un sito indipendente che abbia fatto delle prove?
Perch? tutto funziona perfettamente a livello digitale (ed in caso di giudizio pu? essere sufficiente, visto che si devono esibire gli "originali"), ma tutto sommato ci pu? anche essere il caso in cui si rende necessaria la "prova su carta".
a_
In anni che navigo e studio queste cose, non ho incontrato uno che un sito dove fossero implementate le dette trappole.
Ho invece pi? volte incontrato trucchi semplicemente aggirabili, come l'uso di javascript per bloccare il tasto destro o la soprapposizione di un livello trasparente sulla foto, ma nulla di pi? complesso
Guglielmo
da quel giorno scatto sempre in raw(non solo per questo motivo) pur riempendo sempre tutti i vari campi di LR.
... se osservate le caratteristiche di quella pi? alta, ovvero "Gallery", da 500 US$/anno (non sono pochi, ma dipende dal valore e da quante foto si mettono su web), comprende un potente servizio di "ricerca" sulla rete delle proprie foto.
Ovvero, la Digimarc ha attivi tutta una serie di "crawler" che analizzano circa 230 milioni di pagine web al mese, alla ricerca di immagini marchiate con il Digimarc. Il titolare di un abbonamento "Gallery" ha una sezione del sito di Digimarc dove pu? andare ad esaminare un report, che riporta se i "crawler" hanno trovato foto con il suo codice personale e in quali siti !
Una funzione che pu? essere veramente utile
Guglielmo
I nuovi plugin verranno rilasciati tra poco pi? di 24 ore, intanto ...
... un breve filmato che spiega il funzionamento : QUI
Guglielmo
... date un occhiata al filmato QUI
Guglielmo
scommetto che qui non lo trovi il mio logo ... he he !!
Segnalo inoltre che ... hanno rivisto anche i prezzi ... al ribasso
Guglielmo
Un problema che spesso si pone a chi pubblica foto su internet o a chi trasmette foto a terzi, e quello di proteggere i propri diritti relativi a dette immagini.
Cerchiamo allora di fare un po' di chiarezza su come realizzare ciò al meglio ed in modo legalmente valido [...]
© 2009-2010 Guglielmo Braguglia per Nikonland
Clicca qui per leggere l'article
il problema principale .... in Itaglia per i Professionisti ... è che cmq, anche se si ha ragione, e si vuole far rivalere il diritto d'autore ... non si arriva mai da nessuna parte ... con ingenti costi per avvocati ... esperienze personali ...
a mio avviso non c'è obiettività.
parliamo di difesa del nostro diritto d'autore ed abbiamo i computer pieni zeppi di software pirata.
pretendiamo riconoscimenti in caso di utilizzo di nostre immagini ma scarichiamo musica da internet in barba a ogni diritto degli altri.
esigiamo correttezza a senso unico. Con questo approccio non si va da nessuna parte.
Bè, io, in generale .... non generalizzerei
Signor Roberto, Lei parli per se, senza generalizzare.
Per quanto mi riguarda, ad esempio, utilizzo per il PC programmi non piratati (fatture e ricevute a disposizione) e quando gratuiti, se gli sviluppatori hanno richiesto un contributo a piacere, ho fornito anche quello. La mia collezione musicale è tutta composta da CD ufficiali (marchiati SIAE) e la musica liquida (FLAC) è acquistata dietro regolari fatture.
Pertanto, se mai dovessi chiedere il copyright per le immagini di mia proprietà, credo di averne tutti i diritti.
Saluti
Gianni
In generale penso che questo problema affligga molto di più gli amatori che i professionisti.
Io sono per una cultura libertaria e non mi dà nessun fastidio se le mie immagini vengono usate da altri anche senza permesso. A dir la verità mi è successo una sola volta e mi sono sentito lusingato.
Perchè fondamentalmente, vendere foto non è il mio mestiere (che è invece quello di stampare le foto degli altri e non vendere le mie).
A dir la verità trovo che nel 99% dei casi, ci sia un autocompiacimento dei dilettanti nel voler valorizzare le loro immagini come se fossero tanti piccoli Salgado. Non hanno mai venduto niente a parte qualche stock, ma guai se una foto viene ripresa anche solo per un sito non commerciale.
Se navigate sui forum troverete milioni di ragazzotti che tentano di fare della fotografia un secondo lavoro, ormai è un'epidemia fuori controllo.
Di giorno ingegneri, impiegati, muratori, commessi. Di sera e nel WE...tutti fotografi!!
Quasi mai hanno partita IVA e quasi mai pagano le tasse, ma se qualcuno gli prende una foto...GUAI! si battono il pugno sul petto in nome della proprietà autoriale...
Ognuno è libero di avere la propria opinione. La mia è che le foto non strettamente professionali siano come i figli...sono del mondo e non dei genitori.
Le firme apposte sulle foto dei canguri al pascolo, sulle solite aurore boreali o sulla cugina bonazza desnuda...sono patetici indicatori di una insoddisfazione non elaborata del proprio stato di fotografo insoddisfatto.
Oltre al fatto che rovinano completamente l'immagine, naturalmente.
Il mio consiglio: lasciate perdere le firme e pubblicate tranquillamente le vostre foto così come mamma le ha fatte.
PS Chiaro che ci sono eccezioni: se una mia immagine viene ripresa da Estée Lauder per una campagna mondiale, qualche soldino lo vorrei anch'io...probabilità che ciò avvenga? 1E-10000000000000000?