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Valerio Brùstia
in Natura
coperture neoprene
Mimetizzazione e Protezione, ma mi accontento della seconda.
Da qualche anno, diciamo una quindicina, esiste una azienda americana che produce coperture in neoprene per gli obiettivi di quasi tutte le marche e modelli. La produzione di queste cover partì con l'intenzione di fornire una copertura "mimetica" ai bianconi canon, visibili a centinaia di metri. Fatto sta che l'azienda in questione ebbe il colpo di genio di utilizzare all'uopo il neoprene monofoderato, con fodera in fantasia "camouflage". Il neoprene monofoderato di 2mm di spessore è un materiale morbidissimo che ben si adatta a tutte le modanature dei Big Glass. Come fattore accessorio questo genere di copertura garantisce una certa protezione da colpi e urti accidentali. Certo non protegge il prezioso teleobiettivo da cadute sassose o, peggio, da tuffi fangosi, ma consente ad esempio di appoggiarlo su un masso o contro il tronco di un albero senza graffiare la verniciatura del barillotto. Da premuroso e ansiogeno possessore di un Big Glass quale sono, ho pensato bene di procurarmi la cover dedicata al mio caro teleobiettivo. Ma non ho scelto tra le molte versioni camouflage, no, ho preferito quella nera senza fantasie di mimetizzazione. Chissà mai che un domani dovessi trovarmi ad usare il 600mm in autodromo piuttosto che in uno stadio, ebbene la mimetizzazione mi farebbe sentire un po' "fuori luogo".
La confezione per il 600 mm diciamo che non è proprio a buon mercato: 75Euro. Con la stessa cifra ho comperato la muta monopezzo della Cressi, e dentro lì di neoprene ce n'è ben di più e tagli e cuciture sono ben più complessi. Però ho apprezzato il fattore protezione. E sì parecchio. E perché non "coprire" anche il vecchio 300 AF-I ? La ditta americana non fa più quella cover da un pezzo. Fine? e no! In Italia ci sono molti produttori di mute da sub "su misura". Tra questi c'è ElioSub che vende anche pezze di neoprene a metro. Per 75 Euro (và il caso) spedizione inclusa, ElioSub mi ha fornito 2 pezze di neoprene nero 2m x1.30. Una monofoderata 2 mm e l'altra uno sfoderato liscio da 2mm. Pronti via.
Taglia e cuci il Neoprene, non è così immediato.
Il neoprene monofoderato si taglia con le forbici, ma attenzione il taglio non è banale. Si ottiene facilmente un taglio sbocconcellato e impreciso. Ricorrendo al nastro adesivo di carta ho risolto.
Occorre segnare ben bene tutte le pezze che si vogliono ottenere. Si tenga conto che il materiale è molto morbido e si deve pretendere che una volta posizionato rimanga con una certa tensione. Quindi ad esempio, per avvolgere un tubo di circonferenza di 20 cm e lunghezza di 10 cm sarà necessaria una pezza rettangolare lunga 16cm e larga 10.5 cm. Sì perché si tratta di un materiale elastico, se lo allunghiamo in una direzione, si accorcerà nell'altra.
Cucire il monofoderato non è una cosa semplice. Il trucco è la carta velina. Le foto seguenti spiegano come.
Sostanzialmente occorre porre il foglio di carta velina sul lato sfoderato del neoprene, che altrimenti non scorrerebbe sotto il piedino della macchina da cucire, e cucire i lembi affiancati ottenendo infine un anello di neoprene. Al termine della cucitura (zig zag sufficientemente fitto) basta strappare la carta velina e il gioco è fatto. Il trucchetto non è farina del mio sacco, ma un suggerimento di mia moglie che, impietosita da i miei continui insuccessi, mi ha introdotto alle tecniche del cucito.
Alla fine mi son fatto prendere la mano e ho coperto un po' tutto.
Rain Cover? E sì questa serve.
Recentemente la ditta di cui sopra accennavo, ha introdotto delle bellissime rain cover camuflage e la scorsa settimana mi ha inviato una mail di pubblicità con il catalogo della sua produzione. Belle, non c'è che dire.
Ma non ho potuto resistere e ho risposto loro : "too late my friend, too late".
E sì perché sono anni che i miei tele, estate e inverno, escono con il soprabito. E questo è Camouflage sul serio.
Poi in bel giorno d'estate, su per le valli dell'Alpe Devero, mentre cercavo di fotografare un bel merlo acquaiolo, un improvviso piovasco mi sorprese. Il cordura è abbastanza impermeabile, ma non è propriamente STAGNO. Quindi , onde evitare antipatici grattacapi, montai il seguente tendone.
Questa esperienza è la ragione dell'acquisto del foglio di neoprene sfoderato, che ho inserito all'interno delle mie cover camouflage ottenendo una rain cover a prova di SECCHIATE.
Rain Cover self made: step by step.
Ho documentato per Nikonland (perché so che siete curiosi almeno come me) i passi dettagliati di realizzazione dell'inserto di neoprene e li riporto qui in seguito.
Misura
Segna
Fissa bene il nastro adesivo e Taglia
Segna e taglia la modanatura
Verifica forma e inserisci l'inserto nella copertura
Dopo aver imbastito, altrimenti il neoprene "scappa", occorre ricucire tutto il perimetro
Et voilà le coperture sono pronte ad affrontare giorni tempestosi.
Spero che questa mia sia di interesse anche per altri folli che amano portarsi gli attrezzi su per le montagne e tra i boschi in ogni stagione dell'anno. Per ulteriori chiarimenti sapete dove trovarmi.
Grazie a Nikonland per questo spazio.
Valerio
Da qualche anno, diciamo una quindicina, esiste una azienda americana che produce coperture in neoprene per gli obiettivi di quasi tutte le marche e modelli. La produzione di queste cover partì con l'intenzione di fornire una copertura "mimetica" ai bianconi canon, visibili a centinaia di metri. Fatto sta che l'azienda in questione ebbe il colpo di genio di utilizzare all'uopo il neoprene monofoderato, con fodera in fantasia "camouflage". Il neoprene monofoderato di 2mm di spessore è un materiale morbidissimo che ben si adatta a tutte le modanature dei Big Glass. Come fattore accessorio questo genere di copertura garantisce una certa protezione da colpi e urti accidentali. Certo non protegge il prezioso teleobiettivo da cadute sassose o, peggio, da tuffi fangosi, ma consente ad esempio di appoggiarlo su un masso o contro il tronco di un albero senza graffiare la verniciatura del barillotto. Da premuroso e ansiogeno possessore di un Big Glass quale sono, ho pensato bene di procurarmi la cover dedicata al mio caro teleobiettivo. Ma non ho scelto tra le molte versioni camouflage, no, ho preferito quella nera senza fantasie di mimetizzazione. Chissà mai che un domani dovessi trovarmi ad usare il 600mm in autodromo piuttosto che in uno stadio, ebbene la mimetizzazione mi farebbe sentire un po' "fuori luogo".
La confezione per il 600 mm diciamo che non è proprio a buon mercato: 75Euro. Con la stessa cifra ho comperato la muta monopezzo della Cressi, e dentro lì di neoprene ce n'è ben di più e tagli e cuciture sono ben più complessi. Però ho apprezzato il fattore protezione. E sì parecchio. E perché non "coprire" anche il vecchio 300 AF-I ? La ditta americana non fa più quella cover da un pezzo. Fine? e no! In Italia ci sono molti produttori di mute da sub "su misura". Tra questi c'è ElioSub che vende anche pezze di neoprene a metro. Per 75 Euro (và il caso) spedizione inclusa, ElioSub mi ha fornito 2 pezze di neoprene nero 2m x1.30. Una monofoderata 2 mm e l'altra uno sfoderato liscio da 2mm. Pronti via.
Taglia e cuci il Neoprene, non è così immediato.
Il neoprene monofoderato si taglia con le forbici, ma attenzione il taglio non è banale. Si ottiene facilmente un taglio sbocconcellato e impreciso. Ricorrendo al nastro adesivo di carta ho risolto.
Occorre segnare ben bene tutte le pezze che si vogliono ottenere. Si tenga conto che il materiale è molto morbido e si deve pretendere che una volta posizionato rimanga con una certa tensione. Quindi ad esempio, per avvolgere un tubo di circonferenza di 20 cm e lunghezza di 10 cm sarà necessaria una pezza rettangolare lunga 16cm e larga 10.5 cm. Sì perché si tratta di un materiale elastico, se lo allunghiamo in una direzione, si accorcerà nell'altra.
Cucire il monofoderato non è una cosa semplice. Il trucco è la carta velina. Le foto seguenti spiegano come.
Sostanzialmente occorre porre il foglio di carta velina sul lato sfoderato del neoprene, che altrimenti non scorrerebbe sotto il piedino della macchina da cucire, e cucire i lembi affiancati ottenendo infine un anello di neoprene. Al termine della cucitura (zig zag sufficientemente fitto) basta strappare la carta velina e il gioco è fatto. Il trucchetto non è farina del mio sacco, ma un suggerimento di mia moglie che, impietosita da i miei continui insuccessi, mi ha introdotto alle tecniche del cucito.
Alla fine mi son fatto prendere la mano e ho coperto un po' tutto.
Rain Cover? E sì questa serve.
Recentemente la ditta di cui sopra accennavo, ha introdotto delle bellissime rain cover camuflage e la scorsa settimana mi ha inviato una mail di pubblicità con il catalogo della sua produzione. Belle, non c'è che dire.
Ma non ho potuto resistere e ho risposto loro : "too late my friend, too late".
E sì perché sono anni che i miei tele, estate e inverno, escono con il soprabito. E questo è Camouflage sul serio.
Poi in bel giorno d'estate, su per le valli dell'Alpe Devero, mentre cercavo di fotografare un bel merlo acquaiolo, un improvviso piovasco mi sorprese. Il cordura è abbastanza impermeabile, ma non è propriamente STAGNO. Quindi , onde evitare antipatici grattacapi, montai il seguente tendone.
Questa esperienza è la ragione dell'acquisto del foglio di neoprene sfoderato, che ho inserito all'interno delle mie cover camouflage ottenendo una rain cover a prova di SECCHIATE.
Rain Cover self made: step by step.
Ho documentato per Nikonland (perché so che siete curiosi almeno come me) i passi dettagliati di realizzazione dell'inserto di neoprene e li riporto qui in seguito.
Misura
Segna
Fissa bene il nastro adesivo e Taglia
Segna e taglia la modanatura
Verifica forma e inserisci l'inserto nella copertura
Dopo aver imbastito, altrimenti il neoprene "scappa", occorre ricucire tutto il perimetro
Et voilà le coperture sono pronte ad affrontare giorni tempestosi.
Spero che questa mia sia di interesse anche per altri folli che amano portarsi gli attrezzi su per le montagne e tra i boschi in ogni stagione dell'anno. Per ulteriori chiarimenti sapete dove trovarmi.
Grazie a Nikonland per questo spazio.
Valerio
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10 Comments
Ciao,
Adri.
thanks Silvio!
No, nessun merito, io ho solo trasferito l'articolo, l'articolo è di Valerio (Vbpress). Infatti porta la sua firma, anche se si vede poco.
Il prossimo step è la cinghia di trasporto a spalla per il 600/4. I posizionamenti Nikon per le fibbie a me non vanno bene.
Working progress !!
ciao
Valerio
Il 600 è proprio l'ultima cosa che penserei di trasportare a spalla, se non per brevi tratti. E te lo dice uno che pratica culturismo.
In verità con uno spallaccio morbido e "posizionato" correttamente il 600 con fotocamera in canna lo si porta in giro anche in percorsi accidentati e faticosi. Nell'articolo c'è una foto che mi MOSTRA (!) mentre scavallo un ponticello scassato (eravamo in Lapponia finlandese, a est del lago Inari, zona Nellim). Il 600 è lì appeso allo spallaccio. Confesso che in quell'occasione,l'ho solo portato a spasso.
Certo è che se lo lasciavo a casa, sai le ghiandaie siberiane? A stormi!
ciao
comunque grazie Valerio!
Certo che una foto mentre manovri disinvoltamente la macchina da cucire potevi anche metterla (di tutto il lavoro che c'è da fare è quello che mi trattiene di più dal cimentarmi in simili avventure!).
Ciao
non son capace di caricare il filo. Non c'è verso, mi sono imposto di imparare, ma non ce la faccio. Fortunatamente ci pensa Laura, mia moglie, che prepara lo strumento e mi "lancia". Non senza sbeffeggio.
Un appello:
qualcuno sa indicarmi dove comprare del cordura mimetico in fantasia foglie di quercia?. Io non l'ho trovato mentre la pezza camo che ho usato ... è finita.