36 risposte a questa discussione

[Lieve]

Calibrazione del sensore, del monitor e della stampante.
Punto del bianco verificato ed aggiustato.

Ma poi quelle tonalità appaiono fredde ed impersonali. Ed allora in sviluppo si dà quel tocco secondo il gusto personale che rende la foto viva.

O no ?

Siamo tutti scienziati adoratori del colore assoluto oppure artisti alla Van Gogh che forzava luci e colori secondo i suoi occhi ?

Chi ha ragione ?

[Spinoza]

A me sembra ovvio che entrambi i punti di vista sono corretti.
Se riproduci un quadro, il cliente vorrà la miglior corrispondenza cromatica (deve specificare però l'illuminante sotto cui saranno osservate le stampe, se stampi) e quindi userai gli strumenti adatti a tal scopo.
Invece se stampi una tua foto del Mincio in primavera sarai libero di scegliere i colori come più ti garba.
Non vedo molta trippa su questo argomento. Magari mi sbaglio.

[Lieve]

[...]Non vedo molta trippa su questo argomento. Magari mi sbaglio.

Se fosse così, potremmo chiudere il forum seduta stante
But wait and look, vedrai posizioni contrastanti

[Fab Cortesi]

Ho risposto No e' un assunto ideale.
Il perche dipende dal tipo di foto e l'effetto che voglio.
Chiaramente se la resa deve essere con il "pantone" non posso discostarmi minimamente dal colore reale.

Se invece voglio, necessito e/o posso alterare i colori.....ma anche le tonalita di grigio...(Perche quante volte convertiamo in B&W alterando i contrasti e le luci?).... lo faccio tranquillamente.

E non perche' lavoro in digitale perche lo e si faceva anche con la pellicola.


Insomma tutto dipende dal risultato che voglio o devo ottenere.

Ma soprattutto come lo voglio vedere.

[Paolo Tagliaro]

La fotografia in quanto riproduzione non potrà mai essere reale.
Con vari accorgimenti ci si può avvicinare, date certe condizioni ed entro certi limiti.
Tutto sta nel definire quali siano gli intervalli accettabili per ognuno di noi e se veramente vogliamo riprodurre o interpretare.

[Spinoza]

Se fosse così, potremmo chiudere il forum seduta stante
But wait and look, vedrai posizioni contrastanti

..caso mai il thread...il forum MAI!

e il congiuntivo richiede un uso assoluto o relativo?

[Roby C]

Personalmente, non credo.. vi sono troppe variabili... eppoi... un conto sono le note strumentali.. un'altro la realtà.. e la sua visione/interpretazione...

questo.. a mio personale giudizio..

[Adriano Max]

Hahahaaaa ! Il 'colore reale' ? è un'onda elettromagnetica con caratteristiche fisiche misurabili e univoche...
... ciò che invece non è reale è l'immagine che i nostri sensi e il nostro cervello ci restituiscono del cosmo !

Per me (daltonico ) alcune lunghezze d'onda non esistono perché con gli occhi non le percepisco, proprio come voi gli UV e gli IR: io ho qualche 'buchetto' nel rosso e qualcuno, piccolissimo, nel blu ... 'buchetti' misurati e controllati: l'insieme del mio sistema occhio-cervello non li percepisce: sopperisco discriminando tonalità, indizi e quant'altro possano ricondurmi a ciò che gli altri umani non daltonici definiscono 'norma' ...

Colori reali quindi ? hehe ... per me vale quel che disse Leonardo: "Nessuna cosa è, che più c’inganni, che ‘l nostro judizio." ... è anche vero che sono illuminanti le parole del mio poeta preferito:


http://www.rodoni.ch...CD1/pessoa.html



Ciao,
Adri.

[Francesco64]

E' un assunto idale.
Nel senso che se e' vero che esistonio strumenti in grado di dirci che lunghezza d'onda ha una certa radiazione elettromagnetica visibile all'uomo (questo e' la luce) ma allo stesso tempo non esistono due persone che vedono gli stessi colori allo stesso modo.
Diro' di piu', senza che io sia daltonico, mi sono accorto che i miei occhi hanno "bilanciamento del bianco" leggermente diverso, stessa cosa mia moglie.

E poi, la fotografia e' arte e allora i colori ognuno li sistema come piu' gli aggrada. Io tendo a riprodurli molto simili a come li ho visti, o meglio, acome RICORDO di averli visti, piu' che altro perche' una scena di solito la riprendo perche' mi ha colpito in quel modo.

Francesco

[Alessandro]

Talmente complessi da riprodurre che si possono definire tutti, costantemente irreali.

Inoltre la fotografia digitale(ma succedeva anche in pellicola) ci ha abituati ad aggiustare il risultato finale "ad occhio", difficilmente ci atteniamo a ciò che è più vicino alla realtà...

[giannizadra]

Non ho votato, perché non ho trovato un'opzione che rispecchi fedelmente la mia opinione, che provo ad esprimere qui sotto.

Con un processo controllato e strumenti calibrati, tendo a riprodurre i colori come li ho visti in natura.
La cosa è possibile non già "esattamente", bensì entro certi limiti, che dipendono principalmente dal gamut dei mezzi con cui di volta in volta li si riproduce.

[Adriano Max]

[...]
Diro' di piu', senza che io sia daltonico, mi sono accorto che i miei occhi hanno "bilanciamento del bianco" leggermente diverso, stessa cosa mia moglie.
[...]

Ottimo appunto ! è assolutamente plausibile, solo che non ci si fa caso (per molti le differenze sono irrisorie) ... il mio occhio destro ad esempio 'scalda' la scena e comunque vede (non solo quanto a tonalità, ma anche percettivamente riguardo forme e relazioni) in modo diverso dal sinistro: la mia 'attenzione' è diversa se uso un occhio solo e dipende anche da quale !


Figuratevi voi quanto di ciò che 'vediamo' è un processo attivo di creazione: noi letteralmente 'creiamo' gran parte di ciò che vediamo !

[Federica]

mi accodo a quanti hanno già risposto.
certo che esistono delle frequenze univoche...
in fotografia però è così bello creare... se non si hanno compiti o commande ben precise da parte di un committente/cliente , tanto meglio.

Adri, splendida la poesia!

[Paolo Tagliaro]

Condivido tutte le considerazioni fatte.
Aggiungo un link alle illusioni ottiche per ricordarci quanto sia fallace il nostro cervello o, meglio, quanto interpreti per cercare di aiutarci nelle nostre valutazioni.

[danighost]

Ovvio che sì, esistono, ma la domanda sarebbe un'altra: perchè doverli per forza riprodurli fedelmenti?
Trovo che anche l'alterare la realtà cromatica, sia uno dei vari modi che hanno i fotografi per potersi esprimere.





P.S. io fatto operare un'occhio con il laser, per togliere miopia e asigmatismo, ho scoperto una cosa strana, con quell'occhio vedo colori freddi, con l'occhio non operato colori caldi, è come se dopo l'operazione ho 2 diversi WB ...

[Nuccio]

Ho votato per la seconda opzione.
Personalmente, quando sono davanti al monitor tendo ad idealizzare l' immagine che modifico e non sono certo che sia quella reale.

[Adriano Max]

[...]
Adri, splendida la poesia!

Il futuro è di chi sogna più forte: Pessoa era così avanti che non poteva restare tra noi troppo a lungo e troppo a lungo incarnato in una sola persona ... quello è un estratto del suo poema che porta il nome di Faust ... naturalmente il tutto è sovraesposto dalla sensibilità del poeta la cui anima tracima dal suo corpo:

Il mistero degli occhi e dello sguardo
del soggetto e dell'oggetto, trasparente
sull'orrore che sta oltre se stesso ...

Su questi orli delle nostre anime ci affacciamo raramente, la fotografia come linguaggio ancora meno e se lo fa sono immagini che passano solo raramente sotto i nostri occhi ...


Ciao,
Adri.


PS: per decenni - anzi secoli - il BN ha avuto un ruolo determinante nel linguaggio fotografico: i colori reali in Fotografia sono un dettaglio, spesso inopportuno.

[Lieve]

E meno male che esiste Adriano.

Avrai notato, è vero, che ho messo l'ultima opzione del sondaggio solamente per te

[Mullah]

Io ho votato la prima, anche se sto impazzendo con i colori dell'ultimo shooting di ritratto.

[Adriano Max]

E meno male che esiste Adriano.

Avrai notato, è vero, che ho messo l'ultima opzione del sondaggio solamente per te

Lo so che mi pensi spesso ...


... il daltonismo comunque non è l'unica 'aberrazione' che 'distorce' la lettura delle immagini: come fa notare PaoloTag a volte basta cortocircuitare ciò che l'occhio vede e il cervello legge per ingannare la nostra percezione. Esistono degli studi che mostrano che la sinestesia è sette vole più frequente se come campione statistico ci si limita ad artisti, poeti, letterati e creativi in genere !


Come daltonico poi posso dire che alla componente 'oggettiva' di mancato rilevamento del 'segnale-colore' può aggiungersi una componente 'soggettiva' che più frequentemente si configura come agnosia o aninomia del colore: pur vedendo una determinata sfumatura non si riesce a darle un nome e a 'concettualizzarla' ... un disastro, insomma !


Non è un caso che io prediliga forti contrasti dove i colori 'squillano' a lunghezze d'onda chiare ! come negli scatti di Pete Turner: http://www.nikonland...212-eric-meola/

Ciao,
Adri.