I "selfie" di oggi sono gli autoritratti di ieri che si faceva pure mio nonno con treppiede, fotocamera ed autoscatto a carica.
Quello che è cambiato è il fatto di poterli realizzare istantaneamente ed immediatamente inserire in un profilo pubblico sul web visibile a tutti o quasi, oltre al termine per identificarli più... cool!
A me non interessano, se non per avere un ricordo con Paoletta di un posto visitato assieme o di un momento che desideriamo ricordare: ma per un nostro album, non certo per mostrarli a chiunque (che, per inciso, penso che non freghino ad alcuno).
Semmai, vorrei sottolineare come, pur girando con due telefoni ed un tablet, spesso ci troviamo a farli con la reflex che reggo tenuta a distanza con un solo braccio: cioè D300 + Sigma 12-24 = 1 chilo e mezzo di fotocamera mantenuta ferma con sforzo sovrumano per assicurare corrette messa a fuoco ed esposizione!
Noi sì che saremmo dei tipi da psicanalizzare per benino...
"Quando faccio fotografie non chiedo mai il permesso. Perché mai si dovrebbe chiedere il permesso, in fondo? Sarebbe semplicemente come ficcare qualcuno davanti ad una macchina fotografica e dirgli "Guarda qui!" e poi fare "click, click, click". Ma questa non è fotografia. Almeno, non come la intendo io." (Elliott Erwitt)
Le mie foto su flickr aggiornate a dicembre 2016.