Adriano, il tuo punto di vista è, temo, troppo sensor-sizing.
Il problema di Nikon è di management (che, fossi io i soci, manderei a casa), non di tecnologia. E' questo che dice l'articolo. E' lì che attendiamo Nikon nei prossimi mesi. La tecnologia c'è, si conta dai brevetti depositati e da quello che bolle nei laboratori di ricerca.
Ma farlo entrare sul mercato con il timing giusto non è cosa che riguardi la sfera tecnologica.
Così come stabilire i prezzi, il target di segmento e la giusta promozione perchè un prodotto diventi potenzialmente vincente per i suoi potenziali acquirenti.
Non è che Leica o Fuji si stiano arricchendo perchè c'è la lista di attesa per una M o una X100s. Solo sono abbastanza saggi da sottoprodurre quei modelli per evitare di squalificarli (cosa che Nikon fa solo con D800E e D4) ... ma resta il fatto che Fuji stessa deve fare gli sconti sui modelli più vecchi perchè sennò nessuno li compra.
Il mercato fotografico sta subendo una contrazione mostruosa ma ci sono ancora 10 milioni di umani che in un anno comprano Coolpix. Il declino non dipende dalla percezione che ha il cliente delle Coolpix (a prescindere da quello che ne pensiamo noi su Nikonland) ma dalla fine che sta facendo il mercato delle compatte digitali main-stream.
Nel giro di tre anni le uniche compatte digitali main-stream saranno prodotte in Cina da marchi che noi non conosciamo (qualche cosa tipo Mikinon, Shiang-yang, ed altre esoticherie) e saranno simili alle usa e getta degli ultimi tempi della pellicola.
Il mercato delle compatte di qualità invece subirà un ritorno alle origini, come quando Nikon faceva la sua bella Coolpix 990-995 e derivate prime.
Questo significherà per Nikon trovare altro da far fare agli operai laotiani, cinesi e in parte tailandesi. Ma anche rifocalizzare del tutto il proprio business che al momento sta diventando dslr-centrico (oltre il 70% del margine viene generato dalle reflex) quando è annunciato, le reflex diventeranno nei prossimi anni prodotti di nicchia a basso numero.
Mentre Nikon in questo ultimi triennio cosa ha fatto ? Ha spinto sull'acceleratore dei nuovi prodotti, arrivando ad avere sovrapproduzione di oggetti che il mercato assorbe solo a sconti folli. Ad inizio 2013 avevano in vendita contemporaneamente D3000 e D3100 mentre c'erano tante D90 nuove in scaffale. E lanciavano la D3200 in america dopo averla ufficialmente annunciata in tutto il mondo mesi prima. Il ritardo era dovuto solo ... all'eccesso di scorte di modelli superati.
Figuriamoci nelle Coolpix tutte uguali su cui io non ho alcuna visibilità ma che vedo ammassate a Mediaworld in pacchetti insieme ad altri gadget in regalo vicino alle casse (dove si vedono le multi-ciabatte, le pile, le torce elettriche e in generale ... gli oggetti inutili).
La questione sta nella testa e nella capacità di reazione di manager come quello nella foto introduttiva di questo articolo. Che hanno portato Nikon dall'essere una società di eccellenza con pochi modelli di prestigio ad una società che strizza più l'occhio alla massa informe e alle ... "donne asiatiche", non credendo ai propri occhi quando poi vede che i dati di vendita sono differenti dai propri modelli di previsione.
A mio parere c'è necessità di ripensare a 360° il business, perchè gli ingegneri - il 32/1.2 Nikkor 1 sta li a dimostrarlo ben di più dei "gioielli ottici di grande formato ipertrofici, iperprezzati e fatti in plastica" - sanno fare il loro lavoro se li lasciano lavorare.
Come farlo è affare loro, io non mi sento di dare suggerimenti. Di certo tutta la gestione del prodotto Nikon 1 potrebbe diventare un caso accademico di come non promuovere un prodotto potenzialmente vincente sui cui adesso chi lo ha affossato punta l'indice e dice che la colpa è dei consumatori che non si adeguano alle loro previsioni (lo diceva anche l'alto comando giapponese durante la guerra dello strano comportamento degli americani che non si muovevano secondo i piani giapponesi).
So che Apple aveva deciso di abortire il Mac Pro (Steve Jobs lo stava annunciando prima di ammalarsi irreparabilmente perchè il Mac Mini tirava di più anche nelle farm dei web-server) ma adesso ha cambiato idea e ci sarà un Mac Pro ultra-sofisticato e di nicchia, pensato, progettato e costruito nel cuore degli States (nel Texas) e non nella periferia di Shanghai.
E quando ha deciso di farlo Apple ? In un mercato molto calante dei desktop/workstation mentre i tablet vanno per la maggiore.
Che i nikonisti vorrebbero avere la pelle nera è noto da anni, noi lo abbiamo scritto un bel pezzetto fa.
Ma il management di Nikon non se ne è curato per seguire i/le teen-agers.
Il risultato è che i teen-agers comprano smartphone coreani, mentre i nikonisti hanno comperato Sony RX100 e Fuji X (i 4/3 lasciamoli stare, tra un triennio saranno un pallido ricordo).
Nikon deve tornare ad essere una società di eccellenza che produce a livello globale con criteri da nicchia. Una multinazionale ... artigianale e non un pigro tentativo di emulare gli errori di Nokia (un nome che somiglia pericolosamente a quello di Nikon e che sopravvive nel solo low-end dopo aver dominato il mercato).
Adesso tornare indietro non sarà dura : sarà durissima. Perchè un conto è farlo quando vai a gonfie vele, un altro quando il tuo margine si riduce di 5 miliardi di Yen a trimestre ... e per vendere le eccedenze di magazzino di roba che non si doveva nemmeno chiamare Nikon, devi minacciare/addomesticare i grossisti
Che diamine, quando Nikon era riconosciuta l'eccellenza mondiale con la Nikon F, la entry level Nikkormat non era tanto da meno anche sul piano del mero ... peso alla bilancia.
Adesso dalla D4 andremo alla prossima micro-D con lo specchietto per il make-up da 345 grammi, batteria rachitica compresa e 100 colori miscelabili. Ma dai ...
due messaggi di marketing del 2013 :
uno sguardo sul futuro del mercato desktop pro
rosso e argento, pile di formato AA, un sistema automatico semplificato
ma scherziamo ?
Evidentemente un tempo Nikon aveva come target quei fotografi che sognavano di emulare quei pro che usavano Nikon :
adesso il modello di consumatore di Nikon è questo :
o l'equivalente giapponese. Olivia di Braccio di Ferro si truccava usando una dima forata e una pennellessa, una passata e via, tutto di un bel rosso vivace
E le olive si spremono e le scorie si buttano via ...