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Il Chicago Sun-Times ha licenziato tutti i suoi fotografi


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9 risposte a questa discussione

#1 Pedrito

Pedrito

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Inviato 20 giugno 2013 - 16:32

Segnalo questo notizia apparsa su "ilpost.it" del 30/5/2013.

 

Crisi, o tempi che cambiano? :GrattaTesta:

 

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Il Chicago Sun-Times ha licenziato tutti i suoi fotografi

Saranno i giornalisti a scattare le foto e girare i video sulle storie che raccontano, e non è un cambiamento da poco.

 

Giovedì 30 maggio il Chicago Sun-Times - il secondo quotidiano più importante di Chicago, in Illinois, dopo il Chicago Tribune - ha licenziato tutti i suoi 28 fotografi. A scattare le foto al loro posto saranno i giornalisti della redazione e i fotografi freelance, che avranno anche il compito di girare i video. I fotografi e i photoeditor licenziati, molti dei quali lavoravano da tempo per il giornale, hanno raccontato di essere stati convocati alla riunione soltanto il giorno prima. Tra loro c’è anche John H. White, Chicago Sun-Times dal 1978, che nel 1982 vinse anche un premio Pulitzer per la fotografia.

 

Il Sun-Times ha pubblicato un comunicato in cui spiega che il quotidiano «si sta evolvendo insieme ai suoi lettori» e che «di conseguenza dobbiamo modificare il modo in cui maneggiamo i contenuti multimediali, fotografia inclusa. Le fonti delle entrate del Sun-Times stanno cambiando rapidamente e il nostro pubblico cerca sempre più video insieme alle notizie. Abbiamo fatto grandi progressi nell’andare incontro a queste richieste e siamo concentrati nel diventare sempre più bravi a riportare le notizie con video e altri elementi multimediali». Il sindacato dei giornalisti di Chicago, a cui sono iscritti 20 dei 28 fotografi licenziati, ha detto che farà causa all’azienda.

 

Come molti altri giornali di carta, il Chicago Sun-Times deve fare i conti con il calo di investimenti pubblicitari e abbonamenti, e con le nuove tecnologie. Anche la vendita di copie è in crisi: nel settembre del 2006, per esempio, il giornale vendette 341.448 copie, mentre nello stesso mese del 2012 ne ha vendute 263.292. Il licenziamento dei fotografi è solo uno degli ultimi tagli e dei tentativi del giornale di rientrare nei costi. A marzo del 2013 il giornale ha licenziato molti redattori della cronaca locale, trasferendone le competenze ad altri giornalisti. Sempre a marzo l’azienda editrice del quotidiano è rimasta indietro col pagamento del contratto annuale da 70 milioni di dollari con il Chicago Tribune, che stampa e distribuisce il Sun-Times.

 

La richiesta che siano gli stessi giornalisti a scattare foto e girare video servendosi di smartphone mentre indagano per i loro articoli è sempre più diffusa tra le redazioni dei giornali (anche in Italia, dove la questione è oggetto di trattative sindacali e, in alcuni casi, di accordi contrattuali integrativi precisi). La tendenza ha anche aperto un grosso dibattito: se da una parte questi cambiamenti porteranno – stanno già portando – all’emergere di giornalisti più “completi”, dall’altra parte c’è il rischio che la mancanza di specializzazione possa danneggiare in qualche modo la qualità dell’informazione. Secondo Alan Mutter, esperto di giornalismo e nuove tecnologie ed ex caporedattore centrale del Chicago Sun-Times, «continueremo ad avere molte foto, ci saranno sempre. Ma avremo ancora le grandi fotografie, le indimenticabili immagini iconografiche? Forse no».

 

Il Chicago Sun-Times è stato fondato nel 1948, è l’ottavo quotidiano per copie diffuse degli Stati Uniti e nel corso della sua storia ha vinto otto premi Pulitzer. Fa parte del gruppo editoriale Sun-Times Media Group, che gestisce 40 quotidiani e settimanali locali. Dal 2011 è di proprietà dell’imprenditore canadese Michael Ferro.

 

 

 

 

 


"Quando faccio fotografie non chiedo mai il permesso. Perché mai si dovrebbe chiedere il permesso, in fondo? Sarebbe semplicemente come ficcare qualcuno davanti ad una macchina fotografica e dirgli "Guarda qui!" e poi fare "click, click, click". Ma questa non è fotografia. Almeno, non come la intendo io."   (Elliott Erwitt)

 

Le mie foto su flickr aggiornate a dicembre 2016.

 


#2 Giorgio Guastella

Giorgio Guastella

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Inviato 20 giugno 2013 - 17:24

Secondo me quello che cambia veramente è che non esiste più una cultura fotografica e la foto storta e sfuocata realizzata con lo smartphone equivale allo scatto del grande reporter... con la differenza che la prima non devi pagarla.

Ho amici che pubblicano sulle principali testate online italiane: i compensi variano da 20 a 30 euro a foto pubblicata!

Penso che il tramonto della carta stampata sia un fatto marginale perchè anche le versioni digitali delle testate giornalistiche potrebbero essere apprezzate per i contenuti fotografici che porpongono e ricavare così cospiqui introiti pubblicitari proprio come accadeva quando in edicola si comprava Life solo per rimanere incantati al cospetto degli splendidi servizi di reportage che venivano proposti...

 

Purtroppo l'equazione odierna è che se si possiede una fotocamera si è fotografi; niente di più lontano dal vero ma se a nessuno importa più di una bella foto (ed anzi si osannano orrendi HDR su Flickr) le conseguenze non possono che essere quelle che hai descritto...



#3 Mullah

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    Potrebbe andare peggio...

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Inviato 20 giugno 2013 - 17:41

Io credo che si vada verso una differenziazione.

Il giornalista/reporter che scatta da solo le sue fotografie può contare su strumenti come le mirrorless o le Nikon One che, di fatto, hanno poco da invidiare ad una D4 con corredo superluminoso. Nulla da invidiare alla prova dei fatti, non perché siano uguali in termini fotografici.

Il fotografo vero e proprio sarà destinato a lavori diversi, reportage veri e propri. Come già oggi succede per molte riviste mensili.


La gente é il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. Charles Bukowski

#4 Max Aquila

Max Aquila

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Inviato 20 giugno 2013 - 23:21

...

Ho amici che pubblicano sulle principali testate online italiane: i compensi variano da 20 a 30 euro a foto pubblicata!

...

giusto grazie all'avvento dell'euro ed alla relativa svalutazione:

perché venti-venticinque anni fa quando di tanto in tanto mi pubblicavano immagini su quotidiani si parlava di £5.000 a foto

solo su periodici illustrati si ragionava di 40-50.000 £ a foto, magari a tutta pagina.

 

Oppure gratis...e in tanti pur di leggere il nome (quando glielo mettevano) cedevano le proprie immagini.

 

Il quotidiano locale di Palermo, il Giornale di Sicilia, fece la stessa mossa di questo Chicago Sun-Times proprio in quell'epoca, attorno al 95

 

Adesso c'è il Direttore Responsabile che va in giro con la macchina al collo a scattare ai cassonetti dell'immondizia o a passanti che mostrano tubi rotti e amenita' del genere.

 

Ovviamente tutti si lamentano, ma fin quando la pubblicita' continuera' a far muovere il mondo dell'editoria e alla fine dei titoli di coda di un film leggerete a quanti organismi politici la produzione di quel film si sia dovuta inchinare per raccogliere il lauto contributo...

 

Il fotoreporter esistera' sempre nell'immaginario collettivo: e' lui il supereroe dei tempi moderni.

 

Ma non verra' pagato...proprio come Batman e Spiderman


Max Aquila RFSP ©


#5 Mullah

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Inviato 21 giugno 2013 - 08:08

...

Ovviamente tutti si lamentano, ma fin quando la pubblicita' continuera' a far muovere il mondo dell'editoria e alla fine dei titoli di coda di un film leggerete a quanti organismi politici la produzione di quel film si sia dovuta inchinare per raccogliere il lauto contributo...

...

 

Mi ricorda il discorso sulle riviste di settore, ormai dei redazionali a pagamento, che non possono uscire da questa situazione perché sono le pubblicità a garantirne la sopravvivenza e non gli incassi per le copie vendute.


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#6 Max Aquila

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Inviato 21 giugno 2013 - 08:23

 

Mi ricorda il discorso sulle riviste di settore, ormai dei redazionali a pagamento, che non possono uscire da questa situazione perché sono le pubblicità a garantirne la sopravvivenza e non gli incassi per le copie vendute.

esattamente...

viviamo ormai nell'assenza dei piu' auspicabili diritti fondamentali:

liberta' e diritto all'informazione

meritocrazia

C'e' chi ha sostenuto per anni che la rinascita di un paese passi per la ripresa dei consumi:

nulla di piu' sbagliato, indecente e tendenzioso.

 

La rinascita di un paese passa per il rispetto delle sue esigenze materiali e culturali...

Occhio, mente, cuore diremmo noi qua.


Max Aquila RFSP ©


#7 Lucky

Lucky

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Inviato 22 giugno 2013 - 19:34

Oramai siamo nell'epoca di "You Reporter".... dei servizi fatti rimandando spezzoni presi su YouTube.... e della pubblicazione di foto fatte col telefonino da illustri sconosciuti che vivono col cellulare sempre in mano e sparano a raffica foto in rete.....

La naturale conseguenza, soprattutto in un periodo di crisi in cui a tutti i livelli si cerca di tagliare in qualunque modo le spese, e che si sceglie di sacrificare le figure professionali che producevano foto e riprese di qualita' a favore di prodotti a costo zero....

Tanto oramai la gente si e' abituata alla qualita' dei filmati scaricati da YouTube, ed a guardare le foto ed i Tg dal telefonino o al piu' dal tablet... :angry2:

Tutto cio' mi rende triste......



#8 zip zip

zip zip

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  • Perchè mi sto iscrivendo ?: Seguo il sito da tempo perchè ne apprezzo il taglio e trovo alcuni interventi particolarmente "densi" e stimolanti. Non credo di poter garantire una partecipazione molto continuativa, ma ogni tanto mi piacerebbe poter aggiungere un mio commento.

Inviato 22 giugno 2013 - 22:28

Mi dispiace per  i fotografi del Sun, Anche qui da noi, è sempre più frequente assistere a decisioni di questo genere prese da gruppi manageriali che sembrano essere interessato unicamente a conseguire i loro obiettivi di breve termine e appaiono del tutto distaccati dalla vita reale dell'azienda. 

 

Non mi sento però così triste di entrare nell'epoca "You Reporter". Questa tendenza di sicuro non porterà ad espellere le competenze professionali dal mondo del giornalismo ma fa parte di un'evoluzione più generale verso la maturazione di un'informazione su base sempre più vasta e distribuita. Sono novità che possono aver la forza di imporre profondi rinnovamenti nelle strutture e negli equilibri su cui poggiano i nostri sistemi politici. Sistemi di cui fanno parte i grandi organi di informazione, che a mio parere di cambiamento avrebbero forte bisogno.

 

Ciao, 

Marco


Marco


#9 Valerio Brùstia

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Inviato 24 giugno 2013 - 14:57

In un sistema SANO i cambiamenti li detta solo il portafogli: giornale brutto non vende = chiude. Giornale bello (belle foto belle firme) vende e non chiude.

In America può anche avvenire che un giornale tenti strade differenti, saranno i consuntivi di bilancio a bocciare o promuovere le scelte amministrative.

Staremo a vedere cosa succederà al Chicago Sun-Time. Ma anche no, visto che non è la testata dellle testate. I cittadini di Chicago avreanno almeno altri 3 o 4 giornali da acquistare in alternativa. Sta cosa qui che si segnala in questo post, da noi ha cominicato a manifestarsi a metà anni '90 in provincia. Oggi si è cristallizzata, ma quando un giornale cerca delle foto di quel dato avvenimento ... ricorre ancora alle agenzie e qui qualcuno che esca, borsa in spalla, a tirare 2 scatti ancora c'è. Vero o no Tiziano??

 

ciao


Valerio Brustia


#10 Ospite_16ale16_*

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Inviato 16 luglio 2013 - 17:25

molto stupidamente potrei dire "la scoperta dell'acqua calda", ma mi duole constatare che c'è voluto un servizio di una fotografa, una critica per far uscire ciò che sembrava ovviamente ovvio :D

 

Spero che la categoria dei fotografi possa riprendersi la propria rivincita onestamente e come dice la tizia, "senza togliere nulla ai reporter" eh... :D Indubbiamente deve essere diplomatica, ma mi sembra ovvio per chi propenda :D :D





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