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  1. Nikon Zoom 24-85mm f/3,5-4,5G e Nikon Zoom 17-3...

    [attachment=95038:0091 _D8X5799 1-80 sec a f - 11 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]

    Cosa mi porti ad accostare due zoom Nikkor cosi' differenti per eta' e dati di targa e' presto detto:


     [attachment=95040:0093 _D8X5814 1-40 sec a f - 29 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]

    - ho molto usato il piu' "anziano" dei due, tanto da essere oggetto di analogo test a confronto agli albori di Nikonland, dieci anni fa, quando pero' non esisteva ancora il formato pieno e gli obiettivi si sceglievano in funzione della copertura equivalente
     
    - ho da un anno il piu' giovane dei due e Mauro non comprende perche' mi ostini a non parlarne  :marameo:
     
    - ho appena venduto il secondo dei miei 17-35 ma questa volta non lo ricomprero' perche' salvo rare eccezioni... tendero' ad usare prevalentemente obiettivi di focale fissa: una di queste eccezioni sara' appunto il 24-85
     
    [attachment=95039:0092 _D8X5803 1-80 sec a f - 16 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    il Nikon AF-S 17-35mm f/2,8D zoom da 13 lenti in 10 gruppi, venne presentato a meta' del 1998, due anni dopo la F5 e poco prima della F100, per sostituire il predecessore 20-35/2,8 non motorizzato, ma sopratutto come zoom professionale per le reflex ammiraglie della casa: prima scelta nella preistoria delle reflex digitali D1 (e per le successive fino alla D2Xs) caratterizzate dal sensore di formato APS-C, quindi necessariamente tarpato dal fattore di moltiplicazione 1,5X che lo trasformava in un 25,5-52,5mm equivalente.
    E' un obiettivo IF - ED, pesa 771 grammi senza paraluce, ha un diametro filtri da 77mm e misura 8cm di larghezza per 10,5 di altezza.
    Risulta presente a listino ed ancora oggi costa la bellezza di 1400 € (ma negli anni di auge e' arrivato a costare quasi il doppio)
     

    [attachment=95041:0094 _D8X5818 1-20 sec a f - 25 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]

    il Nikon AF-S 24-85mm f/3,5-4,5G e' uno zoom da 16 lenti in 11 gruppi, motorizzato e stabilizzato (VR II), presentato nel 2012 per sostituire i precedenti zoom, anch'essi a diaframma variabile con la zoomata, con l'intento di mettere sul mercato un obiettivo di secondo acquisto, capace di buone performances, entro i 500 €.
    Pesa senza paraluce 483 grammi, ha un diametro filtri da 72mm, e' un IF - ED anch'esso, ma zoomando il barilotto fuoriesce procedendo verso le focali maggiori, tanto da variare la misura della sua altezza, dagli 8,2cm a 24mm fino a 11,5cm ad 85mm, per 7,5cm di larghezza. 

    [attachment=95044:0097 _D8X5829 1-800 sec a f - 8,0 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG][attachment=95043:0096 _D8X5828 1-800 sec a f - 8,0 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]

     
    Entrambi caratterizzati da una messa a fuoco minima davvero ridotta, specie nel caso dei 28 cm del 17-35
    (ma anche i 38cm del piu' recente non sono affatto male)  [attachment=95042:0095 _D8X5827 1-160 sec a f - 11 NIKON D810 105 mm 105.0 mm f-2.8 Max Aquila photo ©.JPG]
     dotati di lenti speciali ED, ed elementi asferici, ghiera dei diaframmi per il "D", regolazione a ghiera on camera per il "G"

    17-35[attachment=95051:17-35.jpg]   [attachment=95052:24-85.jpg]24-85

     

     
    un "must" per professionisti il piu' anziano, un obiettivo in fondo poco conosciuto il piu' recente.
    Vediamo il come ed il perche' di questo test





    • mag 13 2016 07:07
    • da Max Aquila
  2. Nikon Micro 85mm f/3,5 G ED VR DX

    Nella lunghissima tradizione di obiettivi Micro Nikkor la focale degli 85mm conta solamente due esemplari,

    quello al centro di questo "gruppo di famiglia in un interno"
    [attachment=94614:0067 _D8X5566 03052016 1-100 sec a f - 4,0 Max Aquila photo ©.JPG]

     

    mentre l'altro e' il complesso e forse piu' unico che raro PC f/2,8 [attachment=94718:Resize of 2175_PC-E-Micro-NIKKOR-85mm_front.png]
     
     


    [attachment=94777:0600 roby 07052016 Max Aquila photo ©.JPG] Roby Casettadecano di Nikonland,

     
     
    possedendo il primo dei due, ha voluto affettuosamente prestarmelo perche' lo mettessi alla frusta (come ho fatto e continuero' a fare con tutto il materiale per baionetta F su cui riesco a mettere le zampe): sono certo che mi avrebbe prestato anche il piu' famoso, se solo lo avesse avuto.
     
    E' quindi grazie alla sua generosita' che ho usato per un mese abbondante questo
    [attachment=94623:0076 _D8X5620 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]
    Nikon AF-S Micro Nikkor 85mm f/3,5 ...(& altra mezza dozzina di acronimi) [attachment=94626:0079 _D8X5651 03052016 1-200 sec a f - 22 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    Si tratta di un compatto (9.85cm) e leggero (355gr) mediotele made in China, disegnato nel 2009 per il formato DX (127,5mm eq.in FX)
    [attachment=94617:0070 _D8X5596 03052016 1-200 sec a f - 22 Max Aquila photo ©.JPG]
    che con il paraluce HB37, (anch'esso come il barilotto dell'obiettivo in policarbonato) porta la quota totale a 14cm di lunghezza

    [attachment=94621:0074 _D8X5613-Modifica 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]

    dotato sul lato sinistro dei selettori per AF/MF e per l'attivazione o disattivazione del sistema VR da cui e' assistito [attachment=94618:0071 _D8X5601 03052016 1-200 sec a f - 32 Max Aquila photo ©.JPG]
     e strutturato in uno schema IF (internal focusing= nessuna traslazione del barilotto) di 14 lenti in 10 gruppi [attachment=94627:0081 2190_AF-S-DX-Micro-NIKKOR-85mm-f3.5G-ED-VR_Construction-2 04052016 Max Aquila photo ©-2.JPG] una delle quali ED, sistema antiriflesso SIC
     
    diaframma a nove lamelle dall'insolito valore a tutta apertura di f/3,5 (che consente di ottenere un diametro filtri da 52mm, standard Nikon) che si spinge a f/32 per tutti gli scopi per i quali una cosi' piccola apertura possa servire in fotografia: prevalentemente still-life in studio con luci flash.
     
    [attachment=94622:0075 _D8X5615 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]Spicca accanto alla presenza dell'utile VR invece l'assenza del limitatore di range del motore SWM di messa a fuoco: [attachment=94615:0068 _D8X5588 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    condizionante negativamente in molte occasioni nelle quali l'obiettivo non riesce a fermare la maf nel punto auspicato e comincia un fastidioso "hunting" della stessa.
     

    [attachment=94624:0077 _D8X5624 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]

    Un Micro Nikkor che si rispetti arriva vicino vicino al soggetto ed anche questo 85/3,5 non fa eccezione, arrivando al fatidico RR di 1:1 a 286mm tra soggetto e piano focale
    [attachment=94620:0073 _D8X5604 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG] che corrisponde ad una distanza operativa utile di 14cm tra filettatura filtri e soggetto (o solamente 9,5cm a paraluce innestato).
     
    La ghiera di maf manuale, perfettamente dimensionata, non ha una entusiasmante escursione tra infinito ed i 286mm di minima maf:
    meno di 90° separano RR 1:1 da 1:2 che corrisponde ad una distanza di maf di 350mm [attachment=94619:0072 _D8X5603 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG].
    Cio' non e' elemento importante durante una focheggiatura automatica, ma in tante occasioni nelle quali convenga mettere a fuoco manualmente per cercare una precisione massima sul soggetto, se per esempio fuori del campo delle cellule AF della fotocamera, puo' comportare una meno agevole operativita'.
    Recentemente ho trovato una maggiore attenzione a questi aspetti sul piu' economico Micro 40/2,8, cosa che mi ha fatto ritenere che i due obiettivi siano progettati per diverse destinazioni, pur nello stesso ambito.
    [attachment=94616:0069 _D8X5589 03052016 1-200 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG][attachment=94717:0500 _D8X3880 29032016 1-80 sec a f - 8,0 Max Aquila photo ©.JPG]
     


     [attachment=94613:0066 _D8X5555 02052016 1-640 sec a f - 11 Max Aquila photo ©.JPG]
    Lo vedremo...





    • mag 08 2016 13:17
    • da Max Aquila
  3. Nikon 70-200mm f/4 AFS VR N : Il maneggevole [t...

    L'obbiettivo è semplicemente un'alternativa al più luminoso, più costoso e più pesante 70-200mm f/2,8: riducendo il diaframma a f/4 è stato possibile realizzare un attrezzo che sostanzialmente pesa la metà, è decisamente meno voluminoso e attualmente (05-2013) si può reperire a prezzi variabili tra 1000€ e 1400€ a seconda del tipo di garanzia e provenienza. Io ho sostituito il f/2,8 VR II con questa versione e il risultato, semplicemente, è che ho iniziato ad usarlo spesso: è trasportabile con più agio e la sua gestione logistica e intento ne fanno uno strumento che va sfruttato a mano libera (pur potendo essere dotato di anello di supporto - venduto a parte <_<  - per agganciarlo a un monopiedi o un treppiedi).

    Nell'immagine che ho composto qui sotto vedete a confronto il 70-200 f/2,8 VR I recentissimo 80-400mm f/4,5-5,6 AFS , lo zoom 70-200 f/4 oggetto di questo test/recensione e il più compatto di tutti (a 70mm) 70-300mm f/4,5-5,6 AFS che oggettivamente si situa su un livello più basso, specie da 180/200mm in poi, ma che ho incluso per evidenziare le dimensioni relative delle quattro lenti.
     
    [attachment=46229:70-200-confronto.jpg] 
     
    La costruzione ottica consta di 20 elementi in 14 gruppi (3 lenti ED e 1 lente HRI) 
    E' dotato del trattamento antiriflessi N (Nano Crystal Coat)
    Dispone di un diaframma a 9 lamelle arrotondate
    La minima distanza di messa a fuoco è di 1m (consentendo un rapporto di riproduzione massimo di 1:3.65)
    Le dimensioni sono di 78 mm x 178.5 mm
    Peso (senza collare): 850 g
    Filtri: 67mm
    Paraluce: Nikon HB-60 a baionetta


    Ecco un confronto tra il 70-200mm f/4, il 16-35mm f/4 e il 28mm f/1,8 tutti AFS e ognuno fabbricato o assemblato in un paese diverso (Tailandia per quanto riguarda il 70-200 f/4, Giappone e Cina per gli altri due):
     
    [attachment=46277:_MAX1294.jpg][attachment=46276:_MAX1293.jpg]
     
    sullo zoom lungo e sul fisso ho montato degli anelli step-up per portare il diametro dei filtri ad un comune 77mm.
     
     
    Altre immagini che dettagliano lo zoom oggetto della recensione: i pulsanti sono abbastanza comodi e di utilizzo intuitivo;
    è possibile limitare il range di messa a fuoco tra 3 metri e l'infinito, è presente lo switch tra VR normale e attivo:
     
    [attachment=46278:_MAX1710.jpg][attachment=46279:_MAX1713.jpg]
     
     
    L'obiettivo è dotato del trattamento antiriflessi N (Nano Coated lenses) che in tutte le lenti che ho provato conferisce effettivamente un macrocrontasto caratteristico;
    la qualità costruttiva complessiva è ottima: i materiali utilizzati (policarbonati di alta qualità e metallo) sono ben assemblati e non presentano giochi, la messa a fuoco e la zoomata sono precise e fluide. Non viene raggiunta la solidità del Nikkor 70-200 f/2,8 AFS II che presenta un robustissimo (e conseguentemente più pesante) barilotto completamente in metallo, ma siamo ai livelli del Nikkor 16-35mm f/4 che può sostenere tranquillamente un carico di lavoro quotidiano di discreta intensità, senz'altro anche professionale se si presta qualche attenzione in più.
     
    [attachment=46280:_MAX1714.jpg][attachment=46281:_MAX1715.jpg]


    Per quanto riguarda la resa, dalla mia recente esperienza sia con il 70-200 f/2,8 VR II sia con questo più leggero f/4, posso dire che prestazionalmente sono molto simili.
     
    Sul campo a f/4 sono sostanzialmente intercambiabili a meno di alcune eccezioni. Se devo rilevare una differenza macroscopica è la vignettatura che per il più piccolo, dopo i 135mm è ai miei occhi più visibile a TA e quindi segna visivamente la differenza tra i due progetti, ma si attenua molto rapidamente chiudendo appena, anche a f/4,5: nelle foto con sfondi uniformi la differenza potrebbe essere visibile.. La risolvenza invece è eccellente a tutte le focali e a tutti i diaframmi, fino ai bordi: in pratica si possono usare tutti i diaframmi senza notare differenze da questo punto di vista: sulla mia D700 non sono in grado di cogliere differenze.
     
    [attachment=46288:_MAX1514.jpg]
     
    [attachment=46289:_MAX1516.jpg]
     
    [attachment=46290:_MAX1520.jpg]
    [attachment=46294:crop.jpg]
     
    [attachment=46291:_MAX1527.jpg]
    [attachment=46295:crop2.jpg]
     
     
    La velocità AF è molto buona, forse leggermente inferiore a quella del f/2,8, ma devo dire e sottolineare che si tratta di una impressione: ho provato a seguire delle rondini in volo e non ho avuto particolari problemi a tenerle 'agganciate' (se riuscivo a tenere quei missili sui punti di AF ! :P ) ...
     
    [attachment=46292:_MAX1538.jpg]
    [attachment=46296:crop3.jpg]
     
     
    A 145mm f/4 la vignettatura si fa sentire:
     
    [attachment=46293:_MAX1586.jpg]
    [attachment=46297:crop4.jpg]


    Ecco qualche altro scatto, alcuni con un crop 1:1, per consentirvi di indagare sulla bontà del vetro senza appesantire troppo il post con immagini troppo voluminose.
     
    E' agevole isolare un soggetto, anche se non si dispone dell'apertura f/2,8:
    [attachment=46298:_MAX1589.jpg]
     
    [attachment=46299:_MAX1617.jpg]
     
     
    Il sistema VR è di terza generazione (è il primo obiettivo in cui Nikon ha iniettato questo aggiornamento tecnologico) e dovrebbe consentire un guadagno di 5 stop. In pratica posso dire che mi sento ragionevolmente tranquillo scattando a 1/40 di secondo a 200mm, usando tempi più lunghi i problemi si moltiplicano e la percentuale di scatti buoni si abbassa. Complessivamente non vedo grandi differenze tra il più voluminoso 70-200 f/2,8 e questo f/4, ma credo che per il fratello maggiore debba essere considerato il fatto che il suo maggior peso ed inerzia consente ipso facto di scattare più stabilmente minimizzando il mosso. Il più leggero f/4 invece è intrinsecamente più soggetto a vibrazioni e al mosso, ma il VR migliorato dell'f/4 livella le prestazioni tra i due.
     
    [attachment=46300:_MAX1699.jpg]
    [attachment=46303:crop5.jpg]
     
     
    Non contavo molto sulla bontà dello sfocato, ma ho dovuto ricredermi: è gradevole ed equilibrato. Se scattate a f/4 con un fisso non credo riuscirete ad apprezzare grandi differenze: i fissi, naturalmente, potendosi aprire fino a f/1,8 o f/1,4 sono strumenti che subentrano quando quelle aperture diventano necessarie, surclassando lo zoom per ragioni ... fisiche !
     
    [attachment=46301:_MAX1735.jpg]
    [attachment=46304:crop6.jpg]
     
     
    Un leggero accenno a qualche aberrazione cromatica nelle zone di forte contrasto: il 70-200 f/2,8 resta comunque il riferimento e la miglior realizzazione di Nikon (e non solo credo) per questo range di zoom. Come ho detto però nulla me lo fa rimpiangere: le differenze sono all'atto pratico quasi impercettibili e peso e logistica sono a netto vantaggio di questo piccolo gioiellino, che si sposa egregiamente con l'altrettanto valido Nikkor 16-35mm f/4.
     
    [attachment=46302:_MAX1820.jpg]
    [attachment=46305:crop7.jpg]


    La tenuta nel controluce per l'esperienza che mi sono fatta del nuovo f/4 finora, eccellente. Anche qui, nessun rimpianto per il più luminoso; questo performa almeno allo stesso livello (le foto che seguono sono tutte senza paraluce !):
     
    Uno dei casi più critici capitati, senza paraluce:
    [attachment=46452:_MAX1226.jpg] [attachment=46446:_MAX1201.jpg]
     
     
    [attachment=46448:_MAX1206.jpg] [attachment=46447:_MAX1205.jpg]
     
    [attachment=46449:_MAX1223.jpg]
     
    [attachment=46451:_MAX1225.jpg]
     
    Crop dell'immagine precedente
    [attachment=46450:_MAX1225-2.jpg]
     
    Una nota davvero positiva è la minima distanza di messa a fuoco: un metro è una misura molto vicina agli 85cm del mio fisso 85mm f/1,8 e all'atto pratico è possibile usarli senza rendersi conto di quei 15cm di differenza, nessuna differenza sotto questo punto di vista rispetto a un 105mm o un 135mm !  
    Utilizzando un anello distanziatore Kenko 25mm è possibile spingersi nella fotografia a distanza ravvicinata (la seguente fatta a f/4, in futuro ne inserirò altre eseguite a diaframmi più chiusi):
     
    [attachment=46454:_MAX1247.jpg]
     
    [attachment=46455:Screen Shot 2013-04-02 at 5.51.41 PM.png]
     
    [attachment=46453:_MAX1067.jpg]
     
    Fino ad oggi negli scatti che ho realizzato non ho notato distorsioni ottiche particolari: mi riprometto però di inserire qui quanto prima degli scatti fatti per mettere alla corda questo aspetto che sicuramente potrebbe costituire una variabile fondamentale nella scelta di questo strumento.


    In conclusione posso dire di essere estremamente soddisfatto di aver cambiato il 70-200 f/2,8 VR II (che è il sogno di molti, lo so) con questo strumento che chiude ad un diaframma di meno, f/4: utilizzo più spesso un attrezzo che pesa la metà ed è meno ingombrante, il tutto si traduce in un approccio logistico molto simile a quello che avevo con il 105mm f/2,8 VR e il moltiplicatore TC17. La qualità ottica rimane eccellente e la qualità costruttiva molto buona ... non dico eccellente solo perché riservo quell'aggettivo al più luminoso f/2,8 che è davvero 'corazzato'.
     
    Non si tratta quindi di una mera alternativa economica: se non vi serve l'apertura f/2,8 questa lente è semplicemente lo stato dell'arte di queste realizzazioni.
    :)
     
    Ciao e buone foto a tutti !
     
    [attachment=46521:_MAX1117.jpg]
    Adriano

    • ago 25 2015 09:13
    • da Adriano Max