[macro] Per una macro migliore
macrofotografia
Riprendo qui solo in parte un mio articolo nel blog nikonland fotografi, modificato in buona parte ed integrato notevolmente, inserendo quel discorso sull' estetica che avevo inizato in un mio post nella sezione macro, ossia sul fatto che anche nella foto di natura e soprattutto nella macro, ci sono dei criteri da seguire perchè il risultato sia gradevole.
Quindi è un articolo quasi del tutto nuovo.
Non starò a ripetere i dettagli tecnici perchè la foto sia corretta (metodi per evitare il mosso parallelismo a ciò che si vuole a fuoco, altezza del punto di ripresa ecc.), perchè li ho già descritti nell'articolo "la mia macrofotografia" qui su Nikonland.
Volevo concentrare invece l'attenzione soprattutto sull'estetica della foto, ossia cosa aiuta od al contrario è di ostacolo alla realizzazione di una macro che non voglia essere solo documentativa, ma anche esteticamente interessante. Naturalmente sono le mie opinioni, personali e soggettive, senza nessuna pretesa di essere delle regole o dei canoni universali, mi raccomando.
Lo sfondo, è fondamentale, insieme alla qualità della luce. Come ha fatto notare giustamente Mauro (Rudolf) nel mio post sulla mantide e il plamp, lo sfondo può fare la differenza fra una foto ben riuscita ed una no. Indipendentemente dal soggetto.
Nella macro, come ho già scritto nel mio mini tutorial, il rischio è quello di avere sfondi invadenti, chiazzati di luci ed ombre, che disturbano o distraggono.
A meno che lo sfondo non sia interessante ci sia qualche motivo specifico, è preferibile che il soggetto si stacchi dallo sfondo e che questo sia omogeneo o comunque non distraente.
Gli insetti non sono modelle, non vanno a mettersi dove vuoi tu, ma si ficcano spesso nell'erba o negli intrichi dicespugli, per cui tocca al fotografo adoperarsi ancora di più che in altri generi, per ottenere buoni sfondi e luce giusta.
Stesso soggetto, niente di che, ma sfondi ben diversi
Una bella differenza nella resa estetica, no?
Ho usato la stessa ottica (il 200mm micro AfD) in entrambi i casi. Nella prima foto la farfalla ? stata ripresa nel suo ambiente naturale. Nella seconda su un supporto apposito.
Data l'ora "mattutina", la farfalla era ancora fredda, per cui se trattata con le dovute cautele sarebbe rimasta immobile. Era possibile prendere lo stelo su cui era posata e piazzarlo su un supporto più elevato, dove lo sfondo era lontano e non costituiva un problema. In pratica un quasi "plamp" artigianale.
La LUCE.... in fotografia è tutto, la luce bassa del mattino, è la migliore, inoltre non c'è brezza (di solito) e la rugiada se c'è impreziosisce ulteriormente l'immagine.
La pieride qui sotto è fotografata al mattino presto, imperlata di rugiada
Cerco sempre di sfruttare la lcue naturale e uso pochissimo il flash, quando lo uso ci metto davanti un pannello diffusore tipo questo:
il foro ha un contorno elastico e il diametro è adattabile ad un obiettivo di sezione da 62 a 72 mm circa. Può essere quindi montato sopra l'obiettivo per diffondere la luce del flash montato direttamente sul corpo macchina, oppure semplicemente usato come diffusore se la luce solare è troppo dura, come in questo caso:
LUCE SOLARE DIRETTA.
CON PANNELLO (NO FLASH).
Vediamo di andare un po' oltre: mettiamo di essere stati attenti a tutto, parallelismo, sfondo, luce e quant'altro... cosa manca?
Prestare attenzione alla POSTURA della mia modella ed al POSATOIO
Questa foto di Sympetrum striolatum può raggiungere la sufficienza, tecnicamente è OK, sfondo ottimo, ma ha comunque due difetti (non troppo accentuati, se no sarebbe finita nel cestino ):
Questo tipo di libellule in riposo porta le ali avanti e in vista laterale finiscono per coprire più o meno la testa (qui poco). Inoltre il posatoio è invandente e poco naturale. Se devo documentare la presenza di una specie rara, allora posso anche fotografarla come capita (purchè riconoscibile) su un filo per stendere, ma se voglio una foto naturalistica ma anche esteticamente interessante, sarebbe meglio avere un'immagine più pulita ed un posatoio migliore.
Una possibilità è quando si sono appena posate, allora per un attimo le ali sono tenute ben laterali:
Qui anche il posatoio è piccolo, non invadente e non innaturale.
Oppure le possiamo riprendere dal lato dorsale.
Infine, gli SPAZI.
Il "ritrattone" va bene ed è spettacolare se ha qualcosa di originale, che colpisce, se no, in macro, dice assi poco.
Stesso soggetto, una licenide:
Posatoio così così, soggetto grosso, ma nel contempo dice poco. Foto "entomologica".
Qui secondo me c'è un miglior equilibrio compositivo (migliorabile ancora, lo so).
Qui invece il ritrattone "ci sta" a mio parere.
Il minuscolo salticide (ragnetto di meno di mezzo cm, che salta sulla preda anzichè far la tela), inquadrato stretto sarebbe un nero mostro, invece, con un po' d' "aria" attorno, riesce anche simpatico con i suoi occhietti da palombaro (forse non a Mauro )..
Penso di aver quasi esagerato...
Grazie a chi è arrivato fin qui.
Ciao,
Silvio
Se posso permettermi, magari potresti spiegare anche come sia possibile, per certi tipi di insetti (farfalle su tutti), ed in certi tipi di situazioni (mattino presto), spostare il soggetto da un posatoio ad un altro. Non di rado cerco di mettere insieme i 3 elementi principali della foto, soggetto, sfondo, posatoio, scegliendo con cura i due restanti una volta individuato il soggetto.
L'operazione la conoscerai di certo e, con le dovute cautele per non arrecare danni all'insetto, è possibile spostarlo su un posatoio "ad hoc" e poi, sempre con cautela, riposizionarlo dove l'avevamo trovato.
Ciao e grazie di nuovo.
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Andrea