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[macro] Per una macro migliore

Inviato da Silvio Renesto , 28 aprile 2012 · 4147 visualizzazioni

macrofotografia
[macro] Per una macro migliore

Riprendo qui solo in parte un mio articolo nel blog nikonland fotografi, modificato in buona parte ed integrato notevolmente, inserendo quel discorso sull' estetica che avevo inizato in un mio post nella sezione macro, ossia sul fatto che anche nella foto di natura e soprattutto nella macro, ci sono dei criteri da seguire perchè il risultato sia gradevole.
Quindi è un articolo quasi del tutto nuovo.
 
Non starò a ripetere i dettagli tecnici perchè la foto sia corretta (metodi per evitare il mosso parallelismo a ciò che si vuole a fuoco, altezza del punto di ripresa ecc.), perchè li ho già descritti nell'articolo "la mia macrofotografia" qui su Nikonland.
Volevo concentrare invece l'attenzione soprattutto sull'estetica della foto, ossia cosa aiuta od al contrario è di ostacolo alla realizzazione di una macro che non voglia essere solo documentativa, ma anche esteticamente interessante. Naturalmente sono le mie opinioni, personali e soggettive, senza nessuna pretesa di essere delle regole o dei canoni universali, mi raccomando.
 
Lo sfondo, è fondamentale, insieme alla qualità della luce. Come ha fatto notare giustamente Mauro (Rudolf) nel mio post sulla mantide e il plamp, lo sfondo può fare la differenza fra una foto ben riuscita ed una no. Indipendentemente dal soggetto.
 
Nella macro, come ho già scritto nel mio mini tutorial, il rischio è quello di avere sfondi invadenti, chiazzati di luci ed ombre, che disturbano o distraggono.
A meno che lo sfondo non sia interessante ci sia qualche motivo specifico, è preferibile che il soggetto si stacchi dallo sfondo e che questo sia omogeneo o comunque non distraente.
Gli insetti non sono modelle, non vanno a mettersi dove vuoi tu, ma si ficcano spesso nell'erba o negli intrichi dicespugli, per cui tocca al fotografo adoperarsi ancora di più che in altri generi, per ottenere buoni sfondi e luce giusta.
 
Stesso soggetto, niente di che, ma sfondi ben diversi
 
Immagine inserita
 
Immagine inserita
 
Una bella differenza nella resa estetica, no?
 
Ho usato la stessa ottica (il 200mm micro AfD) in entrambi i casi. Nella prima foto la farfalla ? stata ripresa nel suo ambiente naturale. Nella seconda su un supporto apposito.
Data l'ora "mattutina", la farfalla era ancora fredda, per cui se trattata con le dovute cautele sarebbe rimasta immobile. Era possibile prendere lo stelo su cui era posata e piazzarlo su un supporto più elevato, dove lo sfondo era lontano e non costituiva un problema. In pratica un quasi "plamp" artigianale.
 
Immagine inserita
 
La LUCE.... in fotografia è tutto, la luce bassa del mattino, è la migliore, inoltre non c'è brezza (di solito) e la rugiada se c'è impreziosisce ulteriormente l'immagine.
La pieride qui sotto è fotografata al mattino presto, imperlata di rugiada
 
Immagine inserita
 
Cerco sempre di sfruttare la lcue naturale e uso pochissimo il flash, quando lo uso ci metto davanti un pannello diffusore tipo questo:
 
Immagine inserita
 
il foro ha un contorno elastico e il diametro è adattabile ad un obiettivo di sezione da 62 a 72 mm circa. Può essere quindi montato sopra l'obiettivo per diffondere la luce del flash montato direttamente sul corpo macchina, oppure semplicemente usato come diffusore se la luce solare è troppo dura, come in questo caso:
 
LUCE SOLARE DIRETTA.
 
Immagine inserita
 
CON PANNELLO (NO FLASH).
 
Immagine inserita
 
Vediamo di andare un po' oltre: mettiamo di essere stati attenti a tutto, parallelismo, sfondo, luce e quant'altro... cosa manca?
 
Prestare attenzione alla POSTURA della mia modella ed al POSATOIO
 
Questa foto di Sympetrum striolatum può raggiungere la sufficienza, tecnicamente è OK, sfondo ottimo, ma ha comunque due difetti (non troppo accentuati, se no sarebbe finita nel cestino ;) ):
 
Immagine inserita
 
Questo tipo di libellule in riposo porta le ali avanti e in vista laterale finiscono per coprire più o meno la testa (qui poco). Inoltre il posatoio è invandente e poco naturale. Se devo documentare la presenza di una specie rara, allora posso anche fotografarla come capita (purchè riconoscibile) su un filo per stendere, ma se voglio una foto naturalistica ma anche esteticamente interessante, sarebbe meglio avere un'immagine più pulita ed un posatoio migliore.
 
Una possibilità è quando si sono appena posate, allora per un attimo le ali sono tenute ben laterali:
 
Immagine inserita
 
Qui anche il posatoio è piccolo, non invadente e non innaturale.
 
Oppure le possiamo riprendere dal lato dorsale.
 
Immagine inserita
 
Infine, gli SPAZI.
 
Il "ritrattone" va bene ed è spettacolare se ha qualcosa di originale, che colpisce, se no, in macro, dice assi poco.
 
Stesso soggetto, una licenide:
 
Immagine inserita
 
Posatoio così così, soggetto grosso, ma nel contempo dice poco. Foto "entomologica".
 
 
 
Immagine inserita
 
Qui secondo me c'è un miglior equilibrio compositivo (migliorabile ancora, lo so).
 
 
 
Qui invece il ritrattone "ci sta" a mio parere.
 
Immagine inserita
 
 
 
Il minuscolo salticide (ragnetto di meno di mezzo cm, che salta sulla preda anzichè far la tela), inquadrato stretto sarebbe un nero mostro, invece, con un po' d' "aria" attorno, riesce anche simpatico con i suoi occhietti da palombaro (forse non a Mauro :D )..
 
Immagine inserita
 
Penso di aver quasi esagerato...
Grazie a chi è arrivato fin qui.
Ciao,
 
Silvio






Grazie per il bel lavoro fatto Silvio.

Se posso permettermi, magari potresti spiegare anche come sia possibile, per certi tipi di insetti (farfalle su tutti), ed in certi tipi di situazioni (mattino presto), spostare il soggetto da un posatoio ad un altro. Non di rado cerco di mettere insieme i 3 elementi principali della foto, soggetto, sfondo, posatoio, scegliendo con cura i due restanti una volta individuato il soggetto.

L'operazione la conoscerai di certo e, con le dovute cautele per non arrecare danni all'insetto, è possibile spostarlo su un posatoio "ad hoc" e poi, sempre con cautela, riposizionarlo dove l'avevamo trovato.

Ciao e grazie di nuovo.
______
Andrea
Foto
Silvio Renesto
apr 28 2012 12:24
Cerco sempre soggetti che non mi obblighino a troppi interventi molesti, però a volte mi capita.
Spostare direttamente il soggetto da un posatoio ad un altro non l'ho mai fatto con delle farfalle, le considero troppo fragili, l'ho fatto un paio di volte con delle mantidi, molto più robuste.
Di solito se il soggetto è delicato o reattivo taglio il rametto su cui è posato e lo metto sul plamp con dei morsetti. Poi riposiziono il rametto attentamente in modo che sia più o meno nella situazione originaria.
Per le libellule, non c'è trippa per gatti, a meno che stiano sfarfallando, ma in tal caso non le tocco, è un momento troppo delicato per cui, al limite, puoi mettere lo stelo con la ninfa sul plamp ma poi devi attendere sena muovere nulla finché lo sfarfallamento sia completato ed il soggetto in grado di volare.
Operazioni che comunque cerco di evitare il più possibile, lo ripeto, e che sconsiglio con tutto il cuore a chi non ha dimestichezza e buona conoscenza dei soggetti:
Nessuna foto vale la sofferenza del soggetto ("Moose" Peterson insegna).
Se vedessi qualcuno con lo spray raffreddante.... gli spiegherei volentieri alcune cose tramite all'altra mia passione (kung fu).
Ciao,

Silvio
fedegrafo
apr 28 2012 12:30
Indicazioni molto interessanti!
grazie per la condivsione
ora vado a rileggermi il tuo articolo "la mia macrofotografia"
ciao Federico

Operazioni che comunque cerco di evitare il più possibile, lo ripeto, e che sconsiglio con tutto il cuore a chi non ha dimestichezza e buona conoscenza dei soggetti:
Nessuna foto vale la sofferenza del soggetto ("Moose" Peterson insegna).
Se vedessi qualcuno con lo spray raffreddante.... gli spiegherei volentieri alcune cose tramite all'altra mia passione (kung fu).
Ciao,


D'accordo su tutta la linea

Hai perfettamente ragione in tutto, infatti ho sottolineato di fare attenzione a non arrecare danni al soggetto.
Io, con le farfalle, non trovo molte difficoltà nello spostarle. Di solito è sufficiente toccare, con molta delicatezza, le zampe anteriori con uno stelo d'erba e loro salgono senza farsi troppo pregare.
Senza pratica, delicatezza e dovuta cautela, non consiglio, anzi diffido, chiunque a fare queste operazioni...potenzialmente dannose per i soggetti ripresi.

Saluti, Andrea
Foto
Silvio Renesto
apr 28 2012 17:15

Io, con le farfalle, non trovo molte difficoltà nello spostarle. Di solito è sufficiente toccare, con molta delicatezza, le zampe anteriori con uno stelo d'erba e loro salgono senza farsi troppo pregare.


L'ho fatto con altri insetti, meno inclini al... volo, se mi dici che funziona anche con le farfalle, farò degli accorti tentativi.

Silvio
Gran bel articolo Silvio!! Davvero complimenti.

Sul fatto di spostare i soggetti.. a me capita di spostare i funghi ma quelli in genere non volano..

Per gli insetti mai provato..

Luigi
Foto
Andrea Zampieron
mag 24 2012 22:36
complimenti articolo esaustivo e ben fotografato,cercherò per quanto possibile di prendere spunto dai tuoi suggerimenti
grazie andrea
quasi esagerato.. quasi..

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