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Miura - Omaggio ad un mito

Inviato da Francesco64 , 03 marzo 2013 · 2052 visualizzazioni

Auto storiche Lamborghini Miura
Ferruccio Lamborghini era un tipo deciso.
Industriale di successo nel campo dei trattori, gli piacevano le auto sportive, ma era sempre insoddisfatto:
Maserati? Troppo lente secondo lui.
Ferrari? Troppo spartane, e poi gli si bruciava sempre la frizione.

Al di la' di leggende metropolitane su litigi e sfide con Enzo Ferrari, pare che galeotta fu proprio una frizione.
Stufo di portare la macchina a Maranello, la fece smontare nella sua fabbrica di trattori, per scoprire che era identica a una di quelle che usava lui.
Solo che quelli del cavallino rampante gliela facevano pagare salatissima. E lui, da uomo d'affari, decise che si sarebbe messo pure lui a costruire granturismo perche' a quanto pare c'era da guadagnarci bene con quei ricarichi.
Ne' ripicche ne' sogni insomma, solo previsioni di lauti guadagni.

Ma il buon Lamborghini non poteva certo scopiazzare cio' che c'era gia', e si diede un traguardo ambizioso: costruire la granturismo perfetta.

Intanto gli serviva un logo di quelli potenti, e penso' a un toro. Inizialmente lo voleva con gli attributi in vista, tanto che esistono dei bozzetti, ma poi fu convinto a ripiegare su qualcosa di piu' sobrio.
E visto che c'era, lo fece fare color oro.
Immagine Allegata

Dopo un paio di macchine "di assaggio" si lancio' in una avventura esaltante.
Fece realizzare un telaio avveniristico, su cui mise un motore centrale in posizione trasversale. Una rarita'. Ironia della sorte, quel mostroso 12 cilindri lo progetto' Giotto Bizzarrini. Ingegnere della Ferrari, era stato messo alla porta insieme ad altri dall'Ingener Enzo per via di divergenze di opinioni.

Della carrozzeria si occupo' Marcello Gandini della Bertone, un designer a cui sono legati una serie di progetti di auto Italiane, soprattutto Lamborghini come la Diablo e la Countach.

Immagine Allegata

Quando Lamborghini vide i disegni, salto' sulla sedia: era lei, "la granturismo perfetta".

Ed era pronto anche il nome, manco a dirlo, quello di una razza di tori:
Immagine Allegata

Auto bella quanto rara, l'avevo vista solo in foto fino a Sabato scorso.
A Milano Autoclassica ne era presente una che viene dal Museo Lamborghini, in uno stranissimo color oro. Le Miura hanno spesso colori "psichedelici": Arancione, Verde mela, Giallo.
Vi lascio alle viste e ai dettagli di questo capolavoro senza tempo.

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Silvio Renesto
mar 04 2013 11:30
Grazie Francesco.
Le tue foto rendono benissimo la bellezza dell'auto.
Dai miei post forse non traspare, ma le auto sono oggetti che mi piacciono molto dal punto di vista del design, e trovo le sportive di quell'epoca veramente di una eleganza unica.
Quand'ero ragazzino la Miura manco a dirlo era una delle mie preferite, ero affascinato da quelle linee sinuose e dal lunotto posteriore a grata, che aveva anche la macchina che mi piaceva più di tutte allora, la Carabo di Bertone (design Gandini), che però credo non sia mai stata prodotta in serie. Mi ero fatto comprare dai miei una Carabo (modellino!) verde metallizzato e mi ricordo ancora adesso come la guardavo con riverenza.

Ciao,

Silvio