1
Libro Natura - Lo Stagno di Santa Gilla
Inviato da
Francesco64
,
12 febbraio 2013
·
3776 visualizzazioni
stagno uccelli natura fenicotteri ardeidi airone garzetta
Siamo alle porte di Cagliari. Lo Stagno di santa Gilla costituisce, insieme al vicino Stagno di Molentargius, uno splendido ecosistema in cui vivono in totale liberta' centinaia di specie diverse di volatili, oltre a mammiferi come conigli e volpi.
Percorso da una rete di strade sterrate piene di buche, e' accessibile a chiunque, e frequentato essenzialmente da pescatori.
La fauna e' abbondante, soprattutto per quel che riguarda Fenicotteri e ardeidi in genere, ma comunque assai diffidente e pronta alla fuga. E' uno di quei luoghi in cui gli scatti migliori si ottengono gironzolando in macchina alla ricerca dell'occasione giusta, e scattando quasi sempre dall'interno della stessa.
Io, Cagliaritano trapiantato in riva all'Adda, ci passo lunghe ore ogni volta che torno in Sardegna, tipicamente a Natale e a Pasqua. La vicinanza di città, strade e aeroporto se chiaramente disturbano la fauna non hanno pero' svuotato l'area. Ci si abitua a tutto e i volatili trovano cibo abbondante e inquinamento molto basso.
Luì piccolo. Se ne vedono parecchi camminando in mezzo ai cespugli. E' piccolo e diffidente per cui risulta difficile fare uno scatto ravvicinato.
Gufo di palude. E' stato un incontro veramente emozionante. Si tratta infatti di un volatile piuttosto raro e sfuggevole. Infatti l'ho visto solo una volta per pochi secondi.
Falco pescatore. Presente con continuita', si ferma a lungo per aria a scrutare lo stagno. Quando vede una preda chiude le ali e si getta in picchiata. Viene "marcato" spesso dai Gabbiani reali che lo inseguono per portargli via il pesce.
Spatola. Ne e' presente una vasta colonia nella zona piu' lontana dalla città. Si tratta pero' di animali che molto raramente si avvicinano alle stradine, risultando molto facili da vedere ma difficili da immortalare
Airone bianco al decollo. Grande e non eccessivamente sospettoso, questo splendido volatile puo' regalare delle belle soddisfazioni.
Fenicotteri. Sono di fatto i padroni dello stagno. In sardo si chiamano "Sa genti arrubia" ovvero "La gente rossa" per via della parte interna delle ali di un colore rosso vivo. Presenti in massa tutto l'anno si muovono e volano in continuazione spostandosi anche nello Stagno di Molentargius. Quest'ultimo e' zona di nidificazione.
Fenicotteri. Nelle giornate di sole, lo stagno diventa di un blu intenso. Questa e' una foto primaverile.
Garzetta. Probabilmente il piu' avvicinabile degli uccelli presenti, oltre che uno dei piu' comuni.
Pettegola. Un nome che e' tutto un programma. Se disturbata, scappa via emettendo dei suoni veramente acuti. Diventa molto piu' accondiscendente nel tardo pomeriggio quando fra l'altro la luce regala degli splendidi colori dorati.
Airone Cinerino. Qui ambientato nella tipica vegetazione dello stagno, e' molto presente ma ma assai poco ben disposto nei confronti dei curiosi.
Garzetta in pesca. Ancora un blu intenso.
Cavaliere D'Italia. Visibile anche lui di sollito nella zona piu' lontana.
Fenicottero. Questo e' un giovane e, al di là della silouhette, ha un piumaggio grigio/nero. Qui ripreso prima del tramonto, sullo sfondo i monti di Capoterra.
Avocette. Ucello dal singolare becco all'insu' che usa per dragare il terreno alla ricerca di cibo. Ne e' presente una vasta colonia. Tendono a muoversi sempre in gruppo e' se e' difficile fare dei ritratti singoli, e' invece piu' facile prendere tutto il volo.
Airone bianco. Qui in una giriga giornata invernale. Esempio di come cambiano le condizioni di luce, questo scatto e' stato effettuato nella stessa zona di quello dei Fenicotteri che camminano fra acqua blu e terreno verde. Sono particolarmente affezionato a questo scatto, avevo appunto messo la macchina in verticale e l'airone sembrava tranquillo a pescare, tanto che l'ho ripreso per alcuni minuti. Improvvisamente ha spiccato il volo permettondomi di riprenderlo con le ali sollevate.
Percorso da una rete di strade sterrate piene di buche, e' accessibile a chiunque, e frequentato essenzialmente da pescatori.
La fauna e' abbondante, soprattutto per quel che riguarda Fenicotteri e ardeidi in genere, ma comunque assai diffidente e pronta alla fuga. E' uno di quei luoghi in cui gli scatti migliori si ottengono gironzolando in macchina alla ricerca dell'occasione giusta, e scattando quasi sempre dall'interno della stessa.
Io, Cagliaritano trapiantato in riva all'Adda, ci passo lunghe ore ogni volta che torno in Sardegna, tipicamente a Natale e a Pasqua. La vicinanza di città, strade e aeroporto se chiaramente disturbano la fauna non hanno pero' svuotato l'area. Ci si abitua a tutto e i volatili trovano cibo abbondante e inquinamento molto basso.
Luì piccolo. Se ne vedono parecchi camminando in mezzo ai cespugli. E' piccolo e diffidente per cui risulta difficile fare uno scatto ravvicinato.
Gufo di palude. E' stato un incontro veramente emozionante. Si tratta infatti di un volatile piuttosto raro e sfuggevole. Infatti l'ho visto solo una volta per pochi secondi.
Falco pescatore. Presente con continuita', si ferma a lungo per aria a scrutare lo stagno. Quando vede una preda chiude le ali e si getta in picchiata. Viene "marcato" spesso dai Gabbiani reali che lo inseguono per portargli via il pesce.
Spatola. Ne e' presente una vasta colonia nella zona piu' lontana dalla città. Si tratta pero' di animali che molto raramente si avvicinano alle stradine, risultando molto facili da vedere ma difficili da immortalare
Airone bianco al decollo. Grande e non eccessivamente sospettoso, questo splendido volatile puo' regalare delle belle soddisfazioni.
Fenicotteri. Sono di fatto i padroni dello stagno. In sardo si chiamano "Sa genti arrubia" ovvero "La gente rossa" per via della parte interna delle ali di un colore rosso vivo. Presenti in massa tutto l'anno si muovono e volano in continuazione spostandosi anche nello Stagno di Molentargius. Quest'ultimo e' zona di nidificazione.
Fenicotteri. Nelle giornate di sole, lo stagno diventa di un blu intenso. Questa e' una foto primaverile.
Garzetta. Probabilmente il piu' avvicinabile degli uccelli presenti, oltre che uno dei piu' comuni.
Pettegola. Un nome che e' tutto un programma. Se disturbata, scappa via emettendo dei suoni veramente acuti. Diventa molto piu' accondiscendente nel tardo pomeriggio quando fra l'altro la luce regala degli splendidi colori dorati.
Airone Cinerino. Qui ambientato nella tipica vegetazione dello stagno, e' molto presente ma ma assai poco ben disposto nei confronti dei curiosi.
Garzetta in pesca. Ancora un blu intenso.
Cavaliere D'Italia. Visibile anche lui di sollito nella zona piu' lontana.
Fenicottero. Questo e' un giovane e, al di là della silouhette, ha un piumaggio grigio/nero. Qui ripreso prima del tramonto, sullo sfondo i monti di Capoterra.
Avocette. Ucello dal singolare becco all'insu' che usa per dragare il terreno alla ricerca di cibo. Ne e' presente una vasta colonia. Tendono a muoversi sempre in gruppo e' se e' difficile fare dei ritratti singoli, e' invece piu' facile prendere tutto il volo.
Airone bianco. Qui in una giriga giornata invernale. Esempio di come cambiano le condizioni di luce, questo scatto e' stato effettuato nella stessa zona di quello dei Fenicotteri che camminano fra acqua blu e terreno verde. Sono particolarmente affezionato a questo scatto, avevo appunto messo la macchina in verticale e l'airone sembrava tranquillo a pescare, tanto che l'ho ripreso per alcuni minuti. Improvvisamente ha spiccato il volo permettondomi di riprenderlo con le ali sollevate.
Testo molto essenziale il tuo .
Mi piacciono tutte le foto, solo un po' a filo il fenicottero in silouhette. Forse poco caratterizzata la garzetta grossa sul sasso, molto meglio quella in acqua.
Applausi per il falco pescatore e ... il gufo di palude!!
Molto bello il volo delle avocette.
Metterai delle didascalie?
Ciao,
Silvio