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Fotogiornalismo e Etica


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14 risposte a questa discussione

#1 tulkashin

tulkashin

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Inviato 19 febbraio 2013 - 11:51

Ha senso parlare di etica e fotogiornalismo durante la maturità dell'era digitale? Tiziano aveva sollevato incidentalmente il problema in questa discussione sull'ormai celebre foto del fulmine su San Pietro nel giorno dell'abdicazione di Benedetto XVI. La Repubblica del 19 febbraio 2013 affronta il problema di petto, con tanto di articolo richiamato in prima pagina. Lo spunto arriva dall'assegnazione del

World Press Photo Award, premio olandese di fotogiornalismo. Il vincitore è Paul Hansen (La Presse) con uno scatto del funerale di due bambini palestinesi uccisi durante il bombardamento israeliano di novembre 2012 a Gaza. Secondo molti appassionati lo scatto è stato troppo ritoccato, tradendo lo spirito del fotogiornalismo, che dovrebbe raccontare la realtà senza fronzoli e senza ritocchi.


Ma qual'è il confine superato il quale si sta infrangendo l'etica? Già con un semplice raddrizzamento? Con un piccolo crop per togliere ad esempio una mano mozzata presente nell'inquadratura e non vista al momento di comporre lo scatto? Con un'aggiustatina ai colori o una leggera apertura delle ombre? Con un profilo immagine eccessivo? Oppure quando si modifica pesantemente lo spirito iniziale dello scatto? Se io fotogiornalista scattassi con un obiettivo particolare, ad esempio un Defocus, in modo da avere un effetto blur, sarebbe come chi aggiunge l'effetto blur in post-produzione?


Allego la foto succitata.
115154351-023a3ab0-7208-49a4-9b6f-8a926ddc4062.jpg
Elen Sila Lumenn Omentielvo

#2 Raffaele Pantaleoni

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Inviato 19 febbraio 2013 - 12:07

La cosa che veramente mi sconcerta e che mi dà la nausea è che si sta parlando solo del fotoritocco e di altre menate del genere e non di cosa la foto veramente rappresenti. SI sta guardando la scatola ma non cosa essa contenga in realtà. Sono sinceramente basito e piuttosto schifato.
(non ce l'ho con te chiaramente Tulkashin)

O si pensa o si crede - A. Schopenhauer

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#3 Giuliano M.

Giuliano M.

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Inviato 19 febbraio 2013 - 12:16

Ha senso parlare di etica e fotogiornalismo durante la maturità dell'era digitale? Tiziano aveva sollevato incidentalmente il problema in questa discussione sull'ormai celebre foto del fulmine su San Pietro nel giorno dell'abdicazione di Benedetto XVI. La Repubblica del 19 febbraio 2013 affronta il problema di petto, con tanto di articolo richiamato in prima pagina. Lo spunto arriva dall'assegnazione del
World Press Photo Award, premio olandese di fotogiornalismo. Il vincitore è Paul Hansen (La Presse) con uno scatto del funerale di due bambini palestinesi uccisi durante il bombardamento israeliano di novembre 2012 a Gaza. Secondo molti appassionati lo scatto è stato troppo ritoccato, tradendo lo spirito del fotogiornalismo, che dovrebbe raccontare la realtà senza fronzoli e senza ritocchi.
Ma qual'è il confine superato il quale si sta infrangendo l'etica? Già con un semplice raddrizzamento? Con un piccolo crop per togliere ad esempio una mano mozzata presente nell'inquadratura e non vista al momento di comporre lo scatto? Con un'aggiustatina ai colori o una leggera apertura delle ombre? Con un profilo immagine eccessivo? Oppure quando si modifica pesantemente lo spirito iniziale dello scatto? Se io fotogiornalista scattassi con un obiettivo particolare, ad esempio un Defocus, in modo da avere un effetto blur, sarebbe come chi aggiunge l'effetto blur in post-produzione?

Assolutamente sì, ha senso oggi come ha sempre avuto senso imporre a se stessi una personale etica, che si parli di fotogiornalismo o di una qualsiasi altra professione.
Nel caso specifico, secondo me, non c'è alcuna violazione della realtà, nel senso che l'immagine mostra (almeno così sembra) un fatto reale.
Il discorso sulla post produzione, in definitiva, resta una questione di gusti. A me, per esempio, questa foto non piace per come è stata lavorata. Il fatto è reale ma luci, colori ed ombre hanno un che di poco fotografico. E' più pittorica. Si discosta troppo dal tipo di immagine documentaria a cui sono abituato, ed a cui la fotografia ci ha abituati tutti per decenni, soprattutto col bianco e nero.
La mia personale visione sull'argomento, in conclusione, è pari pari quanto si legge alla fine dell'articolo di Repubblica: "I "codici etici" dei grandi giornali anglosassoni pongono proprio questo limite alle manipolazioni digitali: che non superino le "normali pratiche" di controllo di contrasto e toni abituali in camera oscura."

Giuliano

Il mio blog: Lettura di luce
...e qui su Nikonland: Profondità di campo...bis

La mia alternativa a Facebook: Non solo Facebook

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#4 Giuliano M.

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Inviato 19 febbraio 2013 - 12:17

La cosa che veramente mi sconcerta e che mi dà la nausea è che si sta parlando solo del fotoritocco e di altre menate del genere e non di cosa la foto veramente rappresenti. SI sta guardando la scatola ma non cosa essa contenga in realtà. Sono sinceramente basito e piuttosto schifato.
(non ce l'ho con te chiaramente Tulkashin)

Ed io sottoscrivo parola per parola.

Giuliano

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#5 Mullah

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Inviato 19 febbraio 2013 - 12:17

Il regolamento del WPP è abbastanza chiaro su quello che è consentito fare in post produzione su una foto e mi pare che escludano categoricamente il ritaglio e la clonazione/cancellatura.
Consentono di lavorare sui colori e sulle luci ma mi pare sia vietato l'HDR e quasi tutti i filtri digitali.

A vedere la foto non mi pare ci siano stati snaturamenti, è la foto di un funerale e l'essere intervenuto sulla luce non mi pare tanto dissimile da quello che facevano in camera oscura gli sviluppatori di gente come Salgado.
La gente é il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. Charles Bukowski

#6 tulkashin

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Inviato 19 febbraio 2013 - 12:34

La mia personale visione sull'argomento, in conclusione, è pari pari quanto si legge alla fine dell'articolo di Repubblica: "I "codici etici" dei grandi giornali anglosassoni pongono proprio questo limite alle manipolazioni digitali: che non superino le "normali pratiche" di controllo di contrasto e toni abituali in camera oscura."

La penso così anche io. Considero più che normali le piccole correzioni, dovute se consentono di leggere meglio la notizia. Non condivido i radicalismi secondo cui non deve essere apportata nessuna modifica: sarebbe come chiedere a un giornalista di pubblicare la prima stesura di una notizia, senza correzioni.
Sulla foto in questione: mi pare ci siano delle correzioni in post produzione ma non tali da giustificare un'indignazione.
Elen Sila Lumenn Omentielvo

#7 d5000mi

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Inviato 19 febbraio 2013 - 14:57

Il regolamento del WPP è abbastanza chiaro su quello che è consentito fare in post produzione su una foto e mi pare che escludano categoricamente il


Il regolamento di WPP non è affatto abbastanza chiaro se mi permetti

World Press Photo announced it had added a new rule that states that "the content of an image must not be altered". It added that "only retouching which conforms to currently accepted standards in the industry is allowed".


e attività come la clonazione o il cropping direi che sono abbastanza uno "standard".

Diverso discorso è stabile ciò che etico o meno ovvero stabilire ciò ch'è buono da ciò che è cattivo, ciò che è giusto da quello che è sbagliato.

Un tot di manipolazioni vevivano già fatte in camera oscura dallo sviluppatore e quelle per continuità storica sembrano venir accettate senza grossi problemi. Anche utilizzando tecniche di provenienza "storica" potrei rendere una parte così chiara / scura da non essere riconoscibile cosa ci sia dietro o cosa stia facendo.

Immagino che un reporter in zone calde molto spesso non abbia tutto il tempo per inquadrare correttamente una scena sia per la situazione di pericolo sia per la velocità con cui si sviluppa quindi personalmente non vedo nessun male se il crop serve per centrare meglio l'immagine o eliminare parti non signigicative (un albero per esempio).
Diverso discorso è il caso in cui il crop o la manipolazione venga fatta per forzare un messaggio.
Il classico bimbo che piange croppato in primo piano con la didascalia che dice "bombardamento su mercato...etc..etc".
Poi magari l'intero fotogramma si riferisce ad un bambino che gioca a pallone cade si fa male e piange.

In questo caso è palese che il crop non è etico ne lecito. Non è un fotomontaggio,come quello presentato da Rudolf, ma ho nascosto la verità.

#8 Francesco64

Francesco64

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Inviato 19 febbraio 2013 - 16:38

Io credo che finche' l'immagine non e' manipolata per far credere cose non vere tutto sia lecito.
Aprire le ombre o rendere colori piu' o meno caldi sono lavori assolutamente normali.
Perche' alla fine la fotografia non e' una fotocopia della realta'.
Macchine e obiettivi diversi restituiscono colori e sfumature diversi, senza arrivare all'ovvieta' del B&N.
Queste immagini verranno poi stampate su chissa' quale carta e visualizzate su milioni di monitor diversi. Che dubito saranno tutti tarati e con lo stesso gamut...
E ai tempi della pellicola una Kodak e una Fuji non avevano mica gli stessi colori.
Ah, e il mio occhio destro e sinistro rendono i colori in modo lievemente diverso.

Crop?
Non c'e' bisogno di croppare una foto per far vedere solo cio' che si vuole. Basta inquadrare in modo malizioso.
Diciamo che nel dare un premio magari e' giusto privilegiare chi la foto l'ha composta con maestria al momento dello scatto rispetto a chi l'ha perfezionata croppandola.

#9 Ospite_16ale16_*

Ospite_16ale16_*
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Inviato 20 febbraio 2013 - 12:27

l'uomo da sempre ha cercato di modificare le foto e anche in camera oscura si possono fare le belle porcatine :D Non proprio come photoshop, ma si possono fare tante "cosucce" interessanti...

Detto questo, ovvero "insozzato" anche l'analogico, la questione da porre è, secondo me, se la foto dice o non dice qualcosa. Il fotoritocco è FUNZIONALE al messaggio? Ok, fallo. Se poi c'è qualcuno che rosica (proprio detta alla romana) perché magari non sa elaborare altrettanto bene le foto, è un altro discorso...

Se ci pensate bene anche usare un filtro colorato in una foto in bianco e nero è fotoritocco... stai schiarendo un canale e scurendo l'altro... ma anzi, già il bianco e nero è un fotoritocco, noi dopo tutto vediamo a colori. Perché allora autorizzare il b/n e condannare il resto? ;)

Per dirla alla romana... cocco stacce e nun rompe :D ahahahahahahah della serie, si può fare, tanto vale non stare sempre a tornare su argomenti che rischiano di sfociare su tematiche quali il sesso degli angeli...

#10 andre_

andre_

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Inviato 20 febbraio 2013 - 13:58

Scusate, ma a parte Repubblica (la cui autoritá é pari a quella di un ateo al conclave), esiste qualche altra fonte "indignata"?
Articoli in inglese riportano solo la Repubblica come fonte, insieme ad un paio di blogger francesi (uno dei quali si rifá anche lui a La Repubblica).
Mi pare tanto che il "caso" non esista proprio...
a_

andrea landi
justnuances.com
 
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...


#11 Ospite_timo_*

Ospite_timo_*
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Inviato 20 febbraio 2013 - 14:57

Non mi interessa molto cosa imponga l'etica costituita, so solo che applicare uno pseudo effetto Dragan ad una foto simile sia perlomeno di pessimo gusto.

#12 Fab Cortesi

Fab Cortesi

    Sir.

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Inviato 20 febbraio 2013 - 15:17

Le chiacchere di repubblica stanno a zero.

Per quanto riguarda l'etica:

World Press Photo expects all participants to act in accordance with the guidelines of professional conduct as laid down in the Declaration of Principles on the Conduct of Journalists of the International Federation of Journalists. See:
http://www.ifj.org/e...urnalism-ethics



Per quanto riguarda le caratteristiche, si possono leggere nel bando concorso

....... omissis......

Material specifications
13. Digital images must meet the following specifications:
• Images should be at least 3,000 pixels in length.
• Each image should be saved in the JPEG format with a medium to high quality.
• An embedded ICC profile is required. Adobe RGB or sRGB is recommended for color images, Gamma 2.2 for black and white. No CMYK.

14. All required image information, such as the creation date, place and country as well as the caption/description, must be provided. It can be included in the metadata of the image files or entered on the entry website after uploading the images.

15. The content of the image must not be altered. Only retouching which conforms to currently accepted standards in the industry is allowed. The jury is the ultimate arbiter of these standards and may at its discretion request the original, unretouched file as recorded by the camera or an untoned scan of the negative or slide.

16. Only single-frame images will be accepted. Composite and multiple exposure images will not be accepted. Images with added borders, backgrounds or other effects will not be accepted. Images must not show the name of a photographer, agency, or publication (this information can be included in the metadata of the image but must not be visible on the image itself).
.........


Mi fisserei proprio sul punto 15

 

 

fabcortesi.com    flickr Gallery

 

"Faber est suae quisque fortunae"


#13 Tiziano Manzoni fototm

Tiziano Manzoni fototm

    EX-NPS fotografo Pro

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Inviato 20 febbraio 2013 - 19:56

Ricordo uno scatto croppato che fece un casino della madonna, solo perchè croppandolo era sparita una mano con un coltello, era ancora roba di guerre non ricordo il fatto ma so che il fotografo croppando di pochi mm la foto fece saprire una mano armata che fece cadere l'impressione della gente contraria al fatto... come se si vede la foto famosi di giuliani con l'estintore e si vede solo il carabiniere con l'arma puntata cambia il senso...
poi repubblica lasciamo perdere...

Tiziano Manzoni 

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Vedere tra le righe le giornate odierne comporta una selezione continua e non sono dietro le sbarre


#14 Valerio Brùstia

Valerio Brùstia

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Inviato 21 febbraio 2013 - 10:34

Ma perché scusate un attimo, le belle foto bn che han fatto la storia del fotogiornalismo erano stampe a contatto ??????
Mi pare proprio di no, fior di stampatori hanno messo il loro lavoro al servizio di fotogiornalisti di grande fama.
E che differenza c'è nel digitale?? Che non ci sporchiamo le mani con gli acidi. fine.

Sul discorso d'aggiungere o togliere elementi via PS è chiaro che si entra in un mondo che centra poco con la fotografia cioè la fotografia dovrebbe essere altro.

Per il resto credo che dipenda dal gusto. Concordo con Giuliano, quell'interpretazione dello scatto di cui stiamo discutendo non incontra neanche il mio di gusto. Ma da qui a dire che il modo di proporre quell'immagine è eticamente scorretto, francamente , ce ne vuole !!

ciao

Valerio Brustia


#15 andre_

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Inviato 21 febbraio 2013 - 10:38

Ma perché scusate un attimo, le belle foto bn che han fatto la storia del fotogiornalismo erano stampe a contatto ??????
Mi pare proprio di no, fior di stampatori hanno messo il loro lavoro al servizio di fotogiornalisti di grande fama.
E che differenza c'è nel digitale?? Che non ci sporchiamo le mani con gli acidi. fine.

Sul discorso d'aggiungere o togliere elementi via PS è chiaro che si entra in un mondo che centra poco con la fotografia cioè la fotografia dovrebbe essere altro.

Per il resto credo che dipenda dal gusto. Concordo con Giuliano, quell'interpretazione dello scatto di cui stiamo discutendo non incontra neanche il mio di gusto. Ma da qui a dire che il modo di proporre quell'immagine è eticamente scorretto, francamente , ce ne vuole !!

Quoto ogni parola. :)
a_

andrea landi
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