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Fotografia di viaggio ed etica.

Nat Geo

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38 risposte a questa discussione

#21 andre_

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Inviato 22 febbraio 2013 - 11:25

...Pero il fotografo non ha adempito a una regola fondamentale: l'etica.
....
Comunque come dicevo ci sono regole e se si partecipa ad un concorso queste regole vanno rispettate giuste o ingiuste che siano. Altrimenti no si partecipa.
...

Fab, secondo me peró quello che scrivi é un po' fuori tema, qui.

Qui stiamo parlando di foto di viaggio, non di fotogiornalismo. A mio modo di vedere sono due cose completamente differenti.
In questa foto io non vedo uno snaturamento dell'etica, perché non c'é una "notizia" (nel senso piú ampio del termine) da riportarre.
Probabilmente sarebbe "eticametne scorretto" anche per un fotografo di viaggio il cancellare tutti i rifiuti, piuttosto che il cambiare il background con qualcosa di completamente irreale, eccetera.
Ma, appunto, questa non é una foto che fa parte di un servizio sulla pulizia delle acque del Gange.

Che poi il fotografo si sia dato troppo da fare per clonare via un sacchetto quando sarebbe bastata una differente scelta di crop (visto che il sacchetto non é in mezzo alla foto, ma ben di lato), siamo credo tutti d'accordo.

Anche l'esempio del lupo non é coerente, scusami.
Quella foto aveva vinto il premio "wildlife", ma il soggetto non era per nulla "wild".
Probabilmente se avesse vinto il premio "best wolf in the world" o "best jump" nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.

Al di lá di qualsiasi regolamento, su cui mi pare siamo d'accordo.
a_

andrea landi
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#22 andre_

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Inviato 22 febbraio 2013 - 11:30

Massimo, è qui il punto.
Magari l'atmosfera vera era quella suadente con la luce calda, perchè sai che se scatti in Neutral si ottengono immagini non aderenti con quanto si sta osservando.
Ma come si fa a saperlo? Boh?

La busta de plastica, ha ragione ADF, è un pretesto.
Comunque un po' di onestà: quanti paesaggi al BOOMBASTIK ci sono in giro?? Un montone.
Tantè che mi ritengo uno sfigato professionista: <Ma cribbio, possibile che nei posti che visito io i cieli non sono mai celestoni e i verdi non sono mai urlanti?>

Mi sembra già di barare con il filtro ND G2 e il polarizzatore!

Allora tutte le montagne di foto fatte con Kodachrome erano "barare"? ;)

Se a te sembra di barare con un filtro o un pola, scusami ma sono problemi tuoi, non di etica o di (cattivo) gusto.
Anche a me non piacciono le foto "urlate", e molti mi considerano un talebano della posa naturale, ma avendo iniziato a fotografare su dia ancora oggi ho in mente le diverse pellicole quando sviluppo un file.

Siamo sempre lí...
Se uno scatta in RAW é ovvio che quando apre il file puó essere scialbo e piatto, ma svilupparlo in una certa direzione non é certo "barare".

Allora se mi creo un PC e produco un JPG on camera molto piú urlato di qualsiasi PP faccio in un secondo tempo il Lightroom... quello va bene mentre con una PP no?

Possiamo discutere sul gusto, ma secondo me allargare il concetto all'etica non é corretto. :)
a_

andrea landi
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#23 Lieve

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Inviato 22 febbraio 2013 - 11:37

Possiamo discutere sul gusto, ma secondo me allargare il concetto all'etica non é corretto. :)


Infatti. Eticamente (o moralmente) sarebbe censurabile una veduta di un posto che in realtà così non è, oppure è differente.
Descrivere una usanza tipica di un posto ... che invece è semplicemente inventata (che so, il rituale tuffo nelle acque del Volga ogni 4 di luglio per la festa nazionale degli Stati Uniti o il salto dal Ponte Giovanni da Verrazzano per festeggiare il compleanno di Karl Marx) e asseverarle come vere.

La foto in questione (ad inizio topic) è soltanto abbastanza insipida. E bene ha fatto il fotografo a migliorarla (compreso il taglio della borsa) per farla diventare decente.
Ma la giuria avrebbe dovuto escluderla perchè scarsa, non premiarla e poi scartarla perchè elaborata :)

Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017


#24 Fab Cortesi

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Inviato 22 febbraio 2013 - 11:47

Fab, secondo me peró quello che scrivi é un po' fuori tema, qui.

Qui stiamo parlando di foto di viaggio, non di fotogiornalismo. A mio modo di vedere sono due cose completamente differenti.
In questa foto io non vedo uno snaturamento dell'etica, perché non c'é una "notizia" (nel senso piú ampio del termine) da riportarre.
......
a_


Non credo ci sia incoerenza.

No stiamo parlando di una foto di viaggio o di un animale postate in un qualsiasi blog.

Si sta parlando di partecipazione al concorsi della National Geographic, ed essendo NG un "Ente" di informazione e che adempie alle regole del giornalismo, oltretutto ben specificate in calce nei vari bandi di concorso, ci si dovrebbe attenere a queste regole (etiche).

Spesso in questi concorsi, se non sempre, non si invia una foto singola. E queste foto quasi sempre debono essere corredate di presentazione e didascalia. (Son proprio queste didascalie che a volte tradiscono i fotografi).


comunque
Pongo le testuali parole dell'autore della foto:

........
Which brings us to another issue : the "authenticity" of photography and how much can it be altered: darkened, enlightened, sharpened, reframed, etc.. . Furthermore, the extent to which rules should apply without prejudice to the spirit of what they are trying to protect.

But it was a contest ... And the rules are the rules...

I have the consolation of knowing that, with or without the bag, this picture is mine. And, worst of all,a very expensive lesson learned: in an event of this importance there is no room for interpretation. The competition is the competition and the rules are strictly enforced.

But I now have a unique opportunity in history: the challenge of winning, for the first time in history, twice the National Geographic Photo contest! I promise to read, carefully the rules next time...


 

 

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#25 Aldo Del Favero

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Inviato 22 febbraio 2013 - 12:51

Capire quanta post fare o no è un'argomento che mi interessa, visto che sono 6 mesi che me lo chiedo per le mie foto... tendo sempre a un'intervento pesante, per poi ricredermi con il passare del tempo e convincermi che in fondo la foto era meglio al naturale.
L'esigenza di un'intervento pesante, secondo me, è dovuta al fatto se le foto vengono pubblicate in rete o no. Nel primo caso per essere notate nel grande mare delle foto sul web, magari in una miniatura o a risoluzioni che non risaltano particolari fini, devono essere per forza chiassose, ipersature, ipernitide. Nel caso, invece, le stesse foto vengano stampate, finiscono per essere una schifezza innaturale e magari è meglio ritornare indietro sui propri passi e fare un'intervento più leggero ( almeno da quello che ho constatato per le mie foto di paesaggio).
Nel caso in questione, foto di viaggio, secondo me l'autore ha sbagliato snaturando il primo scatto che dovrebbe essere il più possibile aderente la realtà e infatti io preferisco il secondo.

#26 andre_

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Inviato 22 febbraio 2013 - 13:12

Non credo ci sia incoerenza.
No stiamo parlando di una foto di viaggio o di un animale postate in un qualsiasi blog.
Si sta parlando di partecipazione al concorsi della National Geographic, ed essendo NG un "Ente" di informazione e che adempie alle regole del giornalismo, oltretutto ben specificate in calce nei vari bandi di concorso, ci si dovrebbe attenere a queste regole (etiche).

Sempre a mio personale parere (e qui esco dal caso portato come esempio, come in realtá ho fatto prima), si ricade nel problema introdotto in precedenza: le regole in sé.

Il fatto che un concorso di fotografia di viaggio/natura etc si rifaccia alle regole del giornalismo é un limite.
Comprensibile e certamente apprezzabile (il NG puó fare come meglio crede), ma secondo me troppo esteso e che soprattutto snatura la foto di viaggio/natura.
Quelle foto non sono foto giornalistiche, appunto, e tirare la giacchetta dell'etica del giornalismo perché copra anche quel tipo di reportages non fa bene alla foto di viaggio.

La foto di viaggio dovrebbe avere un'etica sua, magari non altrettanto ben codificata come quella del fotogiornalismo (che pure é a mi oparere troppo codificata...), ma in ogni caso differente.

Ho l'impressione, ma potrei sbagliarmi, che ci sia la tendenza ad usare cose giá create per altre realtá solo perché si é incapaci di produrre delle regole valide.
Ovvio che le regole di venti anni fa sono superate. Probabilmente anche venti anni fa erano superate quelle di venti anni prima, e cosí via.
Ma vanno riscritte di nuove, non applicate di diverse.

Magari in questo momento é ancora prematuro, e ci sono troppe spinte opposte per mettersi a pensare in maniera coerente (ma quando non ci sono spinte opposte? ;)), ma credo sia un discorso da fare.
NG potrebbe farlo per "carisma", ma i suoi precedenti non credo lo autorizzino (le regole per la pubblicazione sono sempre state troppo "strane"...).

Di certo, per me oggi si cerca di applicare troppo le regole del fotogiornalismo ad argomenti che non lo sono.
E si perdono tante, troppe occasioni, liquidando come "photoshoppate inguardabili" delle cose che non se lo meritano affatto. :)
a_

andrea landi
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#27 Fab Cortesi

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Inviato 22 febbraio 2013 - 15:14

Sempre a mio personale parere (e qui esco dal caso portato come esempio, come in realtá ho fatto prima), si ricade nel problema introdotto in precedenza: le regole in sé.

Il fatto che un concorso di fotografia di viaggio/natura etc si rifaccia alle regole del giornalismo é un limite.
Comprensibile e certamente apprezzabile (il NG puó fare come meglio crede), ma secondo me troppo esteso e che soprattutto snatura la foto di viaggio/natura.
Quelle foto non sono foto giornalistiche, appunto, e tirare la giacchetta dell'etica del giornalismo perché copra anche quel tipo di reportages non fa bene alla foto di viaggio.

La foto di viaggio dovrebbe avere un'etica sua, magari non altrettanto ben codificata come quella del fotogiornalismo (che pure é a mi oparere troppo codificata...), ma in ogni caso differente.

Ho l'impressione, ma potrei sbagliarmi, che ci sia la tendenza ad usare cose giá create per altre realtá solo perché si é incapaci di produrre delle regole valide.
Ovvio che le regole di venti anni fa sono superate. Probabilmente anche venti anni fa erano superate quelle di venti anni prima, e cosí via.
Ma vanno riscritte di nuove, non applicate di diverse.

Magari in questo momento é ancora prematuro, e ci sono troppe spinte opposte per mettersi a pensare in maniera coerente (ma quando non ci sono spinte opposte? ;)), ma credo sia un discorso da fare.
NG potrebbe farlo per "carisma", ma i suoi precedenti non credo lo autorizzino (le regole per la pubblicazione sono sempre state troppo "strane"...).

Di certo, per me oggi si cerca di applicare troppo le regole del fotogiornalismo ad argomenti che non lo sono.
E si perdono tante, troppe occasioni, liquidando come "photoshoppate inguardabili" delle cose che non se lo meritano affatto. :)
a_


In parte condivido il (tuo) concetto pero per riscrivere bisogna prima definire i campi.

La mia prima domanda che ora mi viene in mente e':
- In che categoria porre le foto di viaggio?
Io seguo considerandole, come molti pero non per questo corretto, come reportage e come tale le scatto e etichetto con delle norme etiche del non alterare gli eventi ritratti.

Per esempio come riporta la editora graf NG Monica Corocoran

"..it is unfortunate you did not crop the bag out or just leave it in, as it really had no impact either way. But digitally removing anything from a photo is in direct violation of the contest and we must follow our own rules... "


E se le regole risultino troppo strane ....nessuno obbliga nessuno a partecipare.

Oltretutto dopo aver letto a fondo il blog di Harry Fisch non mi sembra sia uno sprovveduto!!!!
Non era la prima volta che partecipava a un concorso internazionale fotografico e sapeva quello che faceva. (questi i suoi premi: 2010 Foto España, 2011 Best Photographic Blog - Life magazine, 2013 Sony World Photography Awards)

Immaginiamoci quindi se non si pongono regole....sarebbe terra di nessuno.
E poi queste regole uniformano i fotografi ponendoli (+ o -) allo stesso livello, portandoli a ragionare su quello che si fotografa e come si fotografa.
Utilizzatori di fotocamere ce ne sono tantissimi ma fotografi pochi.

Nel senso che, se no pongo regole in un concorso fotografico e/o solo perche' e' una foto viaggio, potrei o mi sarebbe permesso, alterare, togliere o aggiungere elementi.
E allora mi viene una altra domanda:
- Questa non sarebbe allora classificata come foto astratta (PP) o arte grafica e non di viaggio?

Quindi, che regole (etiche) applicare? Nessuna? E se alcuna, quale? E perche? E come?

 

 

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#28 andre_

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Inviato 22 febbraio 2013 - 16:25

In parte condivido il (tuo) concetto pero per riscrivere bisogna prima definire i campi.
....

Assolutamente.
E se fosse una cosa semplice... probabilmente sarebbe giá stata fatta. :P

Sempre secondo me, i lpost di Mauro appena qui sopra sarebbe un ottimo punto di partenza, ad esempio.
Ma ovviamente andrebbe sviluppato.

Concorsi o non concorsi, a me piacerebbe molto che questo discorso venisse affrontato in maniera seria a livello internazionale, perché credo che in questo momento ci sia troppa comminstione, e venga leggermente snaturata sia la foto di viaggio che il fotogiornalismo, in alcuni casi.
:)
a_

andrea landi
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#29 Fab Cortesi

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Inviato 22 febbraio 2013 - 18:00

Assolutamente.
E se fosse una cosa semplice... probabilmente sarebbe giá stata fatta. :P

Sempre secondo me, i lpost di Mauro appena qui sopra sarebbe un ottimo punto di partenza, ad esempio.
Ma ovviamente andrebbe sviluppato.

Concorsi o non concorsi, a me piacerebbe molto che questo discorso venisse affrontato in maniera seria a livello internazionale, perché credo che in questo momento ci sia troppa comminstione, e venga leggermente snaturata sia la foto di viaggio che il fotogiornalismo, in alcuni casi.
:)
a_


Perfettamente d'accordo! :ibf_thumbup: :a063:

Mi farebbe piacere che il tema non finisse qui solo con questa discussione (Nikonland e thread) e mi farebbe piacerebbe che anche gli altri esprimessero la loro opinione.

Lo so che il tema e' trito e un poco contorto pero si potrebbe portare un punto di svolta a una situazione stantia....di anni.....secoli.
Siamo evoluzionati a livello tecnico/meccanico ma non ideologico/strutturale
Perche la fotografia no e' solo un mero "click o mi gusta questa foto".


Avere le idee chiare aiuta tutti.

 

 

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#30 Massimo Vignoli

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Inviato 22 febbraio 2013 - 21:45

Mah, io non capisco l'effetto o il fine di cercare una standardizzazione internazionale.Provo a spiegare.

Se siete, come me, privi di interesse nel confronto in stile "gara" che comporta il partecipare a concorsi, di regole standard non dovrebbe interessarvi. Aggiungo che per me ciascuno deve essere e sentirsi libero di ritoccare, sviluppare, taroccare le foto come meglio crede. In fin dei conti si fa così da sempre, solo una volta era più difficile. Anche pensare d'usare il jpg come esce di camera, in realtà non é adeguato. Perché? Perché mi ricordo benissimo quando per fotografare i paesaggi usavo la velvia e non la sensia. Nessuno si scandalizzava vendendo le diapositive fatte con la velvia, eppure erano molto "pimpate" rispetto a quelle con la sensia. Che differenza fa passare dalla scelta di pellicola, o filtri, al regolare contrasto e saturazione con lightroom? Per me nessuna ed accettato questo.... Liberi tutti! In fin dei conti fotografare dovrebbe essere arte, quindi.... Ognuno dovrebbe essere libero di fare quel che crede, in proprio e per se. E serenamente dire che fa, in modo che sia chiaro se intento o risultato volevano essere riprodurre la realtà o interpretarla, stravolgerla o ricrearla.

Se, viceversa, siete interessati alla gara, al confronto nel concorso, non c'é altro da fare che rispettare le regole alla lettera, giuste o sbagliate. E nell'eventualità che le si reputi sbagliate e si abbia forza e persuasione a sufficienza ci sia adoperi per cambiarle (utopia pressochè certa visto che i concorsi prestigiosi sono tutti stranieri....). Quindi che importa se lo standard è internazionale o copre solo un concorso? Anche perché un vero standard internazionale dovrebbe trattare proprio tutti gli aspetti. Sarebbe come dire, ad esempio, che si dovrebbe internazionalmente normare anche qual'é il limite minimo e massimo di iso, o la minima e la massima lunghezza focale accettabile....

Volutamente ho portato molto all'estremo il ragionamento, credo che a volte estremizzare il concetto serva a rendere evidente la pratica impossibilità di tracciare confini che tutti condividano.

Massimo


#31 Valerio Brùstia

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Inviato 23 febbraio 2013 - 19:19

Si Andre_ ho scritto un a bischerata e me ne pento.
Però vorrei sottoporvi questa osservazione.
Oggi abbiamo in mano egli strumenti potenti utili per reinterpretare immagini e trasformarle a nostro piacimento. Oggi possiamo realizzare "stunning landscape" partendo da visioni pressoché banalotte. In passato potevamo solo scegliere la pellicola e la filtratura: non è poco, si possono fare degli interventi importanti (e io li ho fatti). Ma erano strumenti oggettivamente limitati e da una rapa non si poteva spremere del barolo.
Ebbene oggi possiamo vedere immagini meravigliose di tutti gli angoli della terra, ma il mondo , quello vero, quello nel quale viviamo e ci muoviamo con la nostra macchina per recarci in ufficio o per andare a fare la spesa ... è sempre peggio. E' sempre di più Brutto ogni anno che passa. Le nostre città le suburbie le aree verdi metropolitane (qui in Italia ormai tutto è metropolitano ad eccezione delle montagne) sono peggiorate da quando ero bambino e non ho 77 anni.
Ho un ricordo strano che risale a metà anni '80, ricordo il colore del mare dell'alto Tirreno al largo, diciamo dopo un paio d'ore di navigazione da Genova. Lo ricordo di un blu profondo quasi nero ma blu, blu limpido. Adesso non lo vedo più così, è un po' opaco c'è dentro uno zic di giallo - verde ...

Insomma, credo che abbiate colto il paradosso. Ed è questo che mi disturba, vivere in un mondo sempre più logoro e lercio e vedere immagini meravigliose in ogni dove sul web. Ma chi vogliamo prendere per i fondelli?

tutto qui, altro che etica e concorsi

ciao

Valerio Brustia


#32 Massimo Vignoli

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Inviato 23 febbraio 2013 - 21:09

Si Andre_ ho scritto un a bischerata e me ne pento.
Però vorrei sottoporvi questa osservazione.
Oggi abbiamo in mano egli strumenti potenti utili per reinterpretare immagini e trasformarle a nostro piacimento. Oggi possiamo realizzare "stunning landscape" partendo da visioni pressoché banalotte. In passato potevamo solo scegliere la pellicola e la filtratura: non è poco, si possono fare degli interventi importanti (e io li ho fatti). Ma erano strumenti oggettivamente limitati e da una rapa non si poteva spremere del barolo.
Ebbene oggi possiamo vedere immagini meravigliose di tutti gli angoli della terra, ma il mondo , quello vero, quello nel quale viviamo e ci muoviamo con la nostra macchina per recarci in ufficio o per andare a fare la spesa ... è sempre peggio. E' sempre di più Brutto ogni anno che passa. Le nostre città le suburbie le aree verdi metropolitane (qui in Italia ormai tutto è metropolitano ad eccezione delle montagne) sono peggiorate da quando ero bambino e non ho 77 anni.
Ho un ricordo strano che risale a metà anni '80, ricordo il colore del mare dell'alto Tirreno al largo, diciamo dopo un paio d'ore di navigazione da Genova. Lo ricordo di un blu profondo quasi nero ma blu, blu limpido. Adesso non lo vedo più così, è un po' opaco c'è dentro uno zic di giallo - verde ...

Insomma, credo che abbiate colto il paradosso. Ed è questo che mi disturba, vivere in un mondo sempre più logoro e lercio e vedere immagini meravigliose in ogni dove sul web. Ma chi vogliamo prendere per i fondelli?

tutto qui, altro che etica e concorsi

ciao


Valerio, non essere cos' pessimista. Il mondo è molto cambiato, su certe cose in meglio e su altre in peggio.
Per me è importante essere ottimisti, godersi il buono e imparare a convivere con tutto il cattivo che non possiamo cambiare (ma che ciascuno di noi dovrebbe impegnarsi a cambiare!).

Per la fotografia io vedo una notevolissima prevalenza di cose positive, ed estrema libertà di scatenare il lato creativo di ciascuno di noi.
Per quanto riguarda il peggioramento da quando si era bambini ti posso portare un esempio completamente opposto: dove sono cresciuto io era zona industriale, sui davanzali ogni giorno c'era un velo di polvere nera dall'altoforno. Ora io (abito altrove) ho la pista ciclabile intorno a casa e ci vado a correre quando voglio, mentre i miei genitori abitano ancora la. Solo che l'acciaieria ha chiuso da parecchio quegli impianti e la polvere non c'è più.

Per me è meglio ora!

Massimo

#33 Paolo B.

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Inviato 08 marzo 2013 - 15:08

Premesso che, come giustamente fatto notare, se partecipo ad un concorso che ha delle regole, so che queste devo essere rispettate e basta, dico anch'io la mia e come molti di voi trovo assurdo si impongano certi limiti:
Se questa foto a pellicola (Moonrise di A. Adams) avesse partecipato a quel concorso sarebbe stata squalificata?



direi di sì, questa è una stampa del provino originale:



E allora di quali 'manipolazioni dell'era digitale' stiamo parlando? Certo ora è più facile fare certi interventi ed abbiamo possibilità infinite di intervento, ma 'modificare' al fine di 'trasmettere' è sempre stato fatto.
Ha clonato il sacchetto? E' vero, poteva toglierlo fisicamente, il brutto sacchetto, ma se fosse stata una foto naturalistica con un rametto antiestetico? E' più etico tagliare la pianta, clonare il ramo o rinunciare alla foto?

Un esempio per me lampante è quello del bilanciamento del bianco; ci sono concorsi internazionali che non ne ammettono la modifica in PP; se però in fase di scatto scelgo di impostarlo su 'nuvoloso' (o magari 'tungsteno'), mentre sono sotto un sole cocente di mezzogiorno, la cosa è accettata in quanto scelta artistica. Da una parte posso capire che così si esclude con certezza chi cerca di rimediare dopo ad un risultato non soddisfacente, ma escludi chi l'ha pensata già in un modo, ma non si è preoccupato di modificare le impostazioni al momento dello scatto, sapendo di poterlo fare poi con calma.

Conosco un po' di fotografi paesaggisti/naturalistici abbastanza conosciuti e parecchi di loro impostano quasi tutto in sede di ripresa per avere uno scatto già quasi pronto, ma soprattutto per scelta etica.
Altri, in numero minore tra quelli che conosco, allestiscono set che nemmeno immaginiamo per ritrarre un fiore come apparirebbe in un altro posto, in un altro tempo, ad un altra ora.
Per me è difficile pensare di trovare un limite tra il consentito ed il non consentito; sta alla sensibilità di ognuno.
Scattando in neutral, come faccio io, è normale che poi ci si deva lavorare sopra e che magari a volte ci si faccia prendere la mano, ma una foto mediocre potrà, sì, migliorare, ma non diventerà mai un capolavoro.

Insomma, per me, una cosa solo le foto di cronaca, dove lo scopo deve essere quello di rappresentare la realtà; per il resto fotografare è rappresentare 'una' realtà, come la vediamo e sentiamo noi, non necessariamente come è realmente; questo lo possiamo fare con la luce, l'inquadratura, la composizione, ecc., ma ovviamente anche con la PP.

#34 andre_

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Inviato 08 marzo 2013 - 16:05

Se questa foto a pellicola (Moonrise di A. Adams) avesse partecipato a quel concorso sarebbe stata squalificata?
...

Eh, bell'esempio... ;)
a_

P.S. Posso dire che non mi piace come é stata sviluppata, alla fine?
Tutto quel cielo nero che nasconde le bellissime nuvole del provino mi pare uno spreco...

andrea landi
justnuances.com
 
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...


#35 Lieve

Lieve

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Inviato 24 maggio 2017 - 14:15

Andrea, posso essere volgave ? Nel 21° secolo queste regole sono cagate :)

 

 

Oggi savei meno volgave : divei che queste questioni di lana caprina sugli interventi in Photoshop (nell'era di Istagram, dei filtri automatici impostati da Google e dei selfie con il grandangolare che sfilano il proprio musino) sono vaccate ;)


Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017


#36 effe

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Inviato 24 maggio 2017 - 17:00

Difficile intervenire quando un argomento viene dibattuto in maniera così approfondita.

 

Innanzitutto va considerato che chiunque decida di partecipare a un concorso fotografico è a conoscenza del regolamento e lo deve rispettare (il pallone non è il tuo, il campo neanche e l'arbitro non è tuo amico).

 

E poi confermo che sono vaccate. Non crederò mai che le foto pubblicate da Nat Geo siano intonse, vorrei proprio vedere i raw; per cui trovo stupido che in un contest di Nat Geo debbano essere applicate regole che non valgono per Nat Geo. E non dicano stupidaggini, se la busta fosse rimasta la foto sarebbe stata scartata.

 

Ora parlo di me: se nel fotogramma c'è un elemento di disturbo che non ho notato o che non ho potuto evitare: a) se ho margine lo croppo; b) se sono costretto a clonare non ci penso due volte.


"Ciò che è più terribile di una guerra è che pare non finire mai" - W. Eugene Smith


#37 Silvio Renesto

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Inviato 24 maggio 2017 - 17:04

Come chi mi ha preceduto.



#38 Gianni_54

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Inviato 24 maggio 2017 - 21:07

Difficile intervenire quando un argomento viene dibattuto in maniera così approfondita.

 

Innanzitutto va considerato che chiunque decida di partecipare a un concorso fotografico è a conoscenza del regolamento e lo deve rispettare (il pallone non è il tuo, il campo neanche e l'arbitro non è tuo amico).

 

E poi confermo che sono vaccate. Non crederò mai che le foto pubblicate da Nat Geo siano intonse, vorrei proprio vedere i raw; per cui trovo stupido che in un contest di Nat Geo debbano essere applicate regole che non valgono per Nat Geo. E non dicano stupidaggini, se la busta fosse rimasta la foto sarebbe stata scartata.

 

Ora parlo di me: se nel fotogramma c'è un elemento di disturbo che non ho notato o che non ho potuto evitare: a) se ho margine lo croppo; b) se sono costretto a clonare non ci penso due volte.

 

Questo è anche il mio pensiero.



#39 Bernardo Gattabrìa

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Inviato 27 maggio 2017 - 09:10

La foto in questione (ad inizio topic) è soltanto abbastanza insipida. E bene ha fatto il fotografo a migliorarla (compreso il taglio della borsa) per farla diventare decente.
Ma la giuria avrebbe dovuto escluderla perchè scarsa, non premiarla e poi scartarla perchè elaborata  :) 

 

 

Concordo con l'idea di Muro, foto insipida e poi perchè dovrebbe piacere? perchè ricorda un quadro del Canaletto? Lasciamo perdere.In un'era digitale in cui poteri rifotografare una foto rimaneggiate, ha senso mettere dei paletti? quello che vale è l'immagine finale e per me, non ci trovo niente di eccezionale.


Saluti

bergat




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