Valerio, tu ti sei limitato a definire "arte".
É da qualche decina di migliaia di anni che le rappresentazioni della realtá sono "abbellite". O davvero tu credi che gli uomini delle caverne andassero da soli contro frotte di bisonti, abbattendone ogni volta a decine con archi rudimentali?
Insomma, abbellire la realtá é ció che distingue un elefante che disegna delle linee senza capirle a forza di pungolate dietro le orecchie, ed un essere umano.
Se non si accetta nemmeno questo, e ci si lamenta anche di questo... boh, io non ho niente da dire in proposito.
In questo caso, evitate di leggere tutto ció che segue.
É l'arte e la sua storia che ha spinto l'uomo verso il "bello", non solo verso la fedele e noiosa riproduzione.
Quella la si lascia ai poveri di spirito, o in maniera del tutto diversa ai reporter, che hanno un fine totalmente differente da qualsiasi altro osservatore.
Se tutto diventa documentario, non c'é spazio per la crescita, il sogno ed il bello, appunto.
Non si puó fare un pastone unico di una rappresentazione artistica e di una rappresentazione documentaristica.
Non é corretto, é una brutta banalizzazione.
E non é corretto nei confronti di chi non vuole semplicemente rappresentare la realtá, ma vuole interpretarla, farla sua e veicolare un pensiero proprio, per quanto banale e comune sia.
Se poi il pensiero é, appunto, banale e comune, l'opera andrá nel dimenticatoio dei social networks.
Ecchissenefrega.
Nella storia sono sempre stati molti di piú gli artisti falliti che quelli degni di nota. É nello stato delle cose, e forse nella definizione stessa di artista.
Ma per favore, non facciamo l'errore di pensare che tutti i fotografi debbano sempre, solo e solamente fare una mera rappresentazione della realtá, senza metterci niente di piú.
Altrimenti si cade nell'errore di dare tutta la colpa ad un mezzo, scambiandolo per un fine.
Magari per molti é cosí (ecchissenefrega volume secondo), mentre per altri resta un mezzo.
E si manca di rispetto a tutti questi "altri", denigrandoli gratuitamente.
Ripeto, non tutta la fotografia é una semplice rappresentazione della realtá, comunque la si intenda.
Non lo é mai stata, ed i mezzi tecnologici che via via sono stati sviluppati in fotografia sono stati tutti creati per andare "oltre".
Tutti: dalla flessibilitá aggiunta dalle rangefinder rispetto ai banchi ottici, superata dalla flessibilitá delle reflex. Ed ancora verrá aggiunta da altro in un prossimo futuro.
Lo sviluppo dei supporti sensibili, sempre piú complessi (ma non necessariamente fedeli alla realtá, anzi!) e sensibili.
Il "digitale" é solo uno dei moltissimi elementi distintivi dello sviluppo di una forma artistica.
a_
P.S. Il 20% di foto scartate dal WPP é altra cosa ancora...
Al WPP devono mettersi d'accordo tra di loro su cosa vogliono, perché non lo sanno per nulla.
Gli sta bene una scena del tutto costruita a tavolino, se veicola un certo messaggio.
Ma non gli stá bene un mezzo sacchetto photoshoppato via, o peggio ancora discutono per mesi su una vignettatura aggiunta ad una foto, per il resto perfettamente "fedele".
Ma di che parlano?
Dei soggetti in posa sono piú naturali di uno sviluppo in camera chiara?
Se é cosí (ed é cosí), farebbero bene a darsi una calmata, prendere un respiro profondo e prendersi una vacanza di qualche anno, perché sono loro ad essere fuori luogo, non chi sta sul campo a fare fotografie...