[natura] Musk Ox - Una reliquia dell'era glaciale
Musk ox norvegia norway
Questo è il racconto di un viaggio fotografico molto speciale, fatto a fine febbraio 2016. Ma proviamo ad andare con ordine.....
Un viaggio fotografico nasce sempre da un'idea, che diventa una lista di obiettivi. I nostri erano molto semplici:
- Raggiungere il Dovrefjell National Park, nel cuore della Norvegia
- Trovare i Musk OX, che nessuno di noi aveva mai visto prima
- Realizzare una serie di immagini di impatto nell'inverno norvegese, sperando che almeno là l'inverno ci fosse, vista la sua latitanza qui da noi.
Prima di proseguire, però, alcune parole su di noi. Il gruppo era composto da:
- 5 fotografi entusiasti (Alberto, Fabrizio, Luca, Massimo e Nicola).
- Un mucchio di indumenti invernali
- Troppa attrezzatura fotografica
Chi mi conosce sa come sono fatto e quindi immagina quale sia stato il primo step: ricerca & pianificazione!
Un viaggio del genere necessita di una particolare preparazione, i cui punti principali sono stati:
- Individuare il miglior periodo per il viaggio, bilanciando il clima, le prevedibili condizioni che avremmo potuto incontrare sul campo ed il comportamento degli animali
- Trovare una persona che ci aiutasse nel raggiungere i nostri obiettivi, ossia l'importanza di una guida
- Definire la logistica: voli, noleggio auto, posto per dormire e mangiare, prenotando tutto in anticipo
- Selezionare e approvvigionarsi del materiale, affittandolo ed acquistandolo
Ma a questo punto, dopo tutte queste parole, la domanda è: ma com'è andata? BENE!
Il nostro piano era trascorrere 5 giorni sul campo. La zona è realmente fantastica!
Il primo giorno lo abbiamo speso con Marcel, la nostra guida, che ci ha spiegato il comportamento degli OX, ci ha raccontato un mucchio di cose interessanti sul Dovrefjell National Park e, alla fine, cercando i Musk Ox. Alla fine della giornata abbiamo avuto 5 ore di cammino con le racchette da neve salendo diverse montagne in un mare di neve fresca e polverosa, trainando le pulka: una fatica immane. Ma abbiamo anche realizzato le prime immagini sotto un bel cielo azzurro! Per finire con una splendida ma veramente dura discesa di 3 ore di notte, sotto una luna piena incredibile.
Il secondo giorno lo abbiamo speso riposandoci e ottimizzando il materiale fotografico per evitare le pulka.
Il terzo ed il quarto giorno li abbiamo trascorsi tutti sul campo, camminando 6 ore al giorno in un tempo orribile che diventava via via sempre peggio. Avevamo temperature tra -15° e -20°, con venti gelidi a 60-80kmh e con un mucchio di neve che volava quasi orizzontalmente.
Fotograficamente queste erano le migliori condizioni che avevamo sperato di trovare!
Le condizioni erano realmente terribili e per resistere lassù con quel tempo, a non essere degli Ox, occorre essere veramente bene equipaggiati e determinati. La fatica, tra l'altro, aumenta molto la percezione del freddo che stando fermi a fotografare diventa sempre più insopportabile.
Queste le condizioni nella salita la mattina del quarto giorno.
Ovviamente l'ultimo giorno nessuno di noi era più in grado di camminare! Così, visto che le foto eravamo riusciti a farle, abbiamo scambiato un giorno sul campo con un buon pranzo.
Tutte le immagini realizzate con:
- D4
- D810
- 16-35/4
- 70-200/4
- 80-400/4-5.6 (in prestito)
- 500/4
- 600/4 (in prestito)
Complimentissimi!
Tra le più belle foto di bue muschiato che abbia visto.
Il mix della primitività dell'animale e della furia della neve hanno creato un risultato fantastico.
Forse qualche ridondanza nella serie, ma la maggior parte è impagabile sia di quelle ambientate che dei primi piani.
L'aver inserito il fattore umano nella foto e la cronaca stessa ne fanno un reportage a tutto tondo e coi fiocchi.
Sincera ammirazione.