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Izis : Paris, Place Victor-Basch 1950
Iniziato da
Lieve
, giu 14 2010 19:12
7 risposte a questa discussione
#1
Inviato 14 giugno 2010 - 19:12
Riprendiamo a parlare di fotografia ?
Ritengo questa foto :
assolutamente straordinaria !
La poetica di Izis, da noi fotografo quasi sconosciuto rispetto ai pi? noti contemporanei Cartier-Bresson, Ronis e Doisneau, ben rappresenta l'umanesimo fotografico francese degli anni '40 e '50 del '900.
L'immagine, centrale e simmetrica parla da sola.
Notate gli sguardi ansiosi dei due soggetti, la posa delle mani del ragazzo, delle gambe della donna nonostante la protezione degli ombrelloni.
Sullo sfondo il traffico veloce e convulso, indifferente.
Davanti le ombre dei soggetti, il riflesso dell'acqua, il piede del passante che si accinge a passare velocemente davanti ai due, incurante dei fiori deposti, per la vendita, sul banchetto.
Una foto che non mi stanco mai di ammirare. E voi ?
Ritengo questa foto :
assolutamente straordinaria !
La poetica di Izis, da noi fotografo quasi sconosciuto rispetto ai pi? noti contemporanei Cartier-Bresson, Ronis e Doisneau, ben rappresenta l'umanesimo fotografico francese degli anni '40 e '50 del '900.
L'immagine, centrale e simmetrica parla da sola.
Notate gli sguardi ansiosi dei due soggetti, la posa delle mani del ragazzo, delle gambe della donna nonostante la protezione degli ombrelloni.
Sullo sfondo il traffico veloce e convulso, indifferente.
Davanti le ombre dei soggetti, il riflesso dell'acqua, il piede del passante che si accinge a passare velocemente davanti ai due, incurante dei fiori deposti, per la vendita, sul banchetto.
Una foto che non mi stanco mai di ammirare. E voi ?
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#2
Inviato 14 giugno 2010 - 19:52
Di Izis ho avuto occasione, nell'aprile scorso, di visitare, vedendola per caso, la mostra che ? stata fatta a Parigi. La foto che mostri se non sbaglio ? intitolata "chalon" (lo ricavo dal catalogo, che credi?). Onestamente non conoscevo questo fotografo, che peraltro stava insieme a gente come Cartier Bresson, Ronis, Brassai e Doisneau. E' stata una vera rivelazione: si capisce cosa sia la famosa corrente umanesimo, raccontare storie di umanit?. Bellisimi anche i ritratti di Chagall e di Prevert (peri cultori delle teste tagliate). Ma la pi? coinvolgente per me ? stata Il metr? alle 6 del mattino ( da veramente l'impressione della fretta).
Per quanto riguarda la foto mostrata, quello che mi ha impressionato, oltre al rigore formale della composizione (con solo l'accenno di piede che entra a sinistra: voluto?), sono le espressioni tra il totalmente disinteressato e l'angosciato dei personaggi centrali, unitamente alla incredibile fattezza degli ombrelloni che li coprono. E' una immagine che definirei ansiogena.
Giovanni
Per quanto riguarda la foto mostrata, quello che mi ha impressionato, oltre al rigore formale della composizione (con solo l'accenno di piede che entra a sinistra: voluto?), sono le espressioni tra il totalmente disinteressato e l'angosciato dei personaggi centrali, unitamente alla incredibile fattezza degli ombrelloni che li coprono. E' una immagine che definirei ansiogena.
Giovanni
Prima di muovere la lingua, inserire il cervello
Il mio blog
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#3
Inviato 14 giugno 2010 - 20:02
Si, decisamente una foto straordinaria, di grandissimo impatto con quella simmetria degli ombrelloni e le figure sotto. Pochi vasetti di piante sul misero banco, il tutto reso ancor pi? drammatico dalla pioggia. Un capolavoro.
Era gią tutto previsto.
#4
Inviato 14 giugno 2010 - 21:19
? anche un esercizio di tecnica davvero eccellente, con uno sviluppo ineccepibile che mette in risalto l'intera idea che sta dietro questa foto.
Personalmente non la definirei ansiogena, ma credo si tratti di un bellissimo spaccato di vita quotidiana, con tutto quello che ne consegue.
a_
P.S. Se quell'accenno di piede fosse voluto, sarebbe al limite del magico...
Personalmente non la definirei ansiogena, ma credo si tratti di un bellissimo spaccato di vita quotidiana, con tutto quello che ne consegue.
a_
P.S. Se quell'accenno di piede fosse voluto, sarebbe al limite del magico...
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#5
Inviato 15 giugno 2010 - 07:33
Credo ci sia anche molto fattore C.
A parte la punta del piede, hai voglia a tentare di convincere due "modelli" a sistemarsi cos?.
Sguardi divergenti alla ricerca ai due lati di possibili acquirenti.
La posa un p? dimessa del ragazzino, l'asimmetria-dimmetrica di piedi e mani intrecciate della donna.
L'espressione di entrambi : impagabile.
Questa ? realmente una di quelle foto che vorrei aver visto io ...
... anche se, dato che si parla tanto di privacy oggi : sarebbe possibile ?
A parte la punta del piede, hai voglia a tentare di convincere due "modelli" a sistemarsi cos?.
Sguardi divergenti alla ricerca ai due lati di possibili acquirenti.
La posa un p? dimessa del ragazzino, l'asimmetria-dimmetrica di piedi e mani intrecciate della donna.
L'espressione di entrambi : impagabile.
Questa ? realmente una di quelle foto che vorrei aver visto io ...
... anche se, dato che si parla tanto di privacy oggi : sarebbe possibile ?
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#6
Inviato 15 giugno 2010 - 09:44
? possibile ? possibile!!!!
Tiziano Manzoni
www.fototm.com
Vedere tra le righe le giornate odierne comporta una selezione continua e non sono dietro le sbarre
#7
Inviato 15 giugno 2010 - 11:02
E la posizione delle auto cos? perfetta?
Sembra costruita, se non lo ? nemmeno in parte ha avuto veramente un occhio straordinario e una fortuna altrettanto straordinaria.
Sembra costruita, se non lo ? nemmeno in parte ha avuto veramente un occhio straordinario e una fortuna altrettanto straordinaria.
Gli altri possono proporci delle partiture,
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
siamo noi che suoniamo la nostra vita.
Paolo
#8
Inviato 15 giugno 2010 - 11:10
[...]
Sembra costruita, se non lo ? nemmeno in parte ha avuto veramente un occhio straordinario e una fortuna altrettanto straordinaria.
No, no, le testimonianze vive di persone che li conoscevano, descrivono sia Ronis che Izis come "cacciatori" che uscivano la mattina alla ricerca di occasioni da fotografare. Qualche volta la fortuna li aiutava e nascevano queste cose, altre volte tornavano a casa a mani vuote.
Izis peraltro aveva lo studio in questa piazza e quindi sar? stato agevolato dalla consuetudine.
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