MI era sfuggito questo interessantissimo intervento con cui mi trovo quasi completamente in sintonia...
Poichè la "fotografia di strada" è il mio genere preferito aggiungo a mia volta un personalissimo contributo:
Scelta dell'attrezzatura:
Nella mia esperienza con la street photography uno dei fattori che è quasi sempre risultato determinante è la capacità di diventare "invisibili"all'interno della situazione di cui si vuole rappresentare qualche frammento: per questo motivo ritengo che la scelta dell'attrezzatura sia di grande importanza.
L'utilizzo di una reflex professionale corredata magari da un imponente obiettivo rende il compito estremamente difficile poiché, tipicamente, si viene immediatamente individuati e guardati con sospetto: le espressioni diventano allora innaturali ed i risultati molto spesso deludenti.
Molto meglio in questo genere, a mio modo di vedere, una fotocamera compatta ed una lente di dimensioni contenute: il sensore full frame non rappresenta una priorità ed nel mercato delle mirrorless ci sono davvero tanti prodotti che considero davvero adattissimi.
La mia attrezzatura comprende una D600 che utilizzo senza battery pack e che abbino una una lente della serie AFD (tipicamente il 35mm) ma certamente trovo che sotto questo profilo (unica nota di dissenso con questo topic) il massimo si possa ottenere con una Leica. Il suo aspetto da fotocamera obsoleta unito alle dimensioni compatte mi hanno sempre permesso di ottenere i migliori risultati. Ovviamente mi rendo perfettamente conto che i costi esagerati di questo prodotto uniti alle sue limitazioni rendono questa soluzione adatta solo a chi è sostenuto da una granitica passione!
Nella scelta degli obiettivi prediligo il range 24 - 50mm: a mio modo di vedere l'utilizzo di tele, anche moderati, creano una sensazione di "visto da lontano" non in sintonia con il desiderio di rappresentare una realtà vissuta e non documentata da osservatore esterno.
Scelta del luogo e preimpostazione della macchina:
Se trovo un luogo o una situazione interessante molto spesso mi fermo ed attendo che "qualcosa accada". In questi casi può essere molto utile scattare un paio di immagini di prova e regolare ISO, tempo, diaframma ma anche un ipotetico punto di messa a fuoco: le cose spesso accadono molto velocemente ed essere pronti a cogliere "il momento decisivo" può risultare determinante.
Sull'annosa questione della liberatoria:
E' chiaramente impensabile richiedere di firmare una liberatoria ad ognuno dei mille soggetti che si ritraggono in una sessione di street: approfittando del fatto che la liberatoria è necessaria unicamente se si intende rendere pubbliche le proprie immagini io utilizzo la tattica di richiedere a tutti l'indirizzo email, invio la foto con preghiera di rispondere autorizzandomi nel contempo alla pubblicazione della foto.
In alcuni (rari) casi, se la foto verrà utilizzata per un concorso o per una esposizione, invio il classico pezzo di carta in una busta pre-affrancata e pre-compilata per la restituzione: purtroppo l'unico documento effettivamente valido è quello ma se si considerano le scarse possibilità di protesta per una foto pubblicata in un sito ritengo sufficiente avere una mail in cui vengo autorizzato a farlo...