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[viaggi] Appunti di viaggio

Inviato da Marius , 02 aprile 2012 · 2428 visualizzazioni

[viaggi] Appunti di viaggio

Appunti di viaggio...
pensieri ed emozioni che ho cercato di tradurre in parole.

 

Il Giappone, un paese meraviglioso, contraddittorio, strano, ordinato...emozionante.

 

Foto normali, come normali sono spesso i momenti che ho ritratto, cose viste e riviste da ogni giapponese, quotidianità, forme e gesti conosciuti.

 

Ho esposto questi scatti proprio là, perchè volevo che le persone che li avrebbero visti, leggessero anche i miei pensieri e guardassero il loro paese con i miei occhi...quelli di un emozionato.
_________________________________________________________

 

Un ringraziamento sentito alla mia compagna Kimiko, che ha pazientemente tradotto i miei pensieri in giapponese per quell'esposizione, cercando di mantenere inalterata la "poesia" che ho cercato di trasmettere.

 

 

APPUNTI DI VIAGGIO

 

 

- Tokyo -

 

Tokyo by night


Affacciarsi per la prima volta sul panorama dominato dalla Tokyo Tower da una strana sensazione.
E' un po' come se ci trovassimo catapultati improvvisamente in un film di fantascienza, ambientato nella Parigi di un lontanissimo futuro.

 

Immagine Allegata

 


Caos organizzato

 

E' proprio così, camminare in una stazione qualsiasi della metropolitana di Tokyo ti lascia stupito dall'impressionante fiume umano,

frenetico ed organizzato, che si snoda nei corridoi, scale mobili e banchine dei treni.

 

Questa seconda città, scavata su vari livelli del sottosuolo, è sterminata e caotica quanto la metropoli sovrastante.
Decidere di scendere le scale che, dal marciapiede, ci portano in in quest’altra dimensione, equivale, a volte, a fare un vero e proprio…viaggio nel viaggio.

 

Immagine Allegata

 

 

Verde, rosso e ancora verde

 

L'alternanza del colore verde e rosso dei semafori pedonali è il metronomo che scandisce il tempo della vita e della quiete.
Rimanere ad osservare dall'alto questa scena quasi irreale, ci trasmette l'impressione di vedere l'enorme cuore pulsante della città stessa che batte al ritmo dei semafori.

 

Immagine Allegata

 

 

Fuga


Un incrocio come tanti altri nell'infinita Tokyo, un impiegato come tanti altri nella sovraffollata metropoli,
la quotidiana fretta per non tardare in ufficio...proprio come per tanti altri.

Oppure il quotidiano tentativo di fuggire dalla frenesia e dall'incedere del progresso in sella alla sua anacronistica bicicletta.

 

Immagine Allegata

 

 

- Katsuura -

 

Specchio dell'anima


L'acqua della risaia, appena increspata dal vento, riflette l'immagine dell'anziana contadina che, in innumerevoli anni, ha visto cambiare il proprio aspetto, il proprio volto in questo specchio naturale. Solo lei può dire se nei suoi ripetuti gesti c'è ancora l'amore e la cura verso le giovani piantine di riso, se ancora oggi prova riconoscenza per questi pallidi virgulti, o se ormai è rimasta solo la fatica e l'amarezza per una vita piena di stenti ed avara di gioie.

Immagine Allegata

 

 

Reminescenze


La bottega di Sake era già lì.
Era lì quando cento anni fa salì al trono il nonno dell'Imperatore Akihito ed era lì quando sopra il suo tetto volavano i bombardieri americani nel '45.
Appoggio la mano sull'antico legno ed ascolto, guardo le sue rughe.
Non so quale sentimento sia predominante, se la tristezza nel vederla circondata di nuovi, scialbi edifici,
oppure la pace nel sapere che quando quei bimbi che giocano sul marciapiede di fronte saranno ormai vecchi lei, la bottega di Sake, sarà ancora lì
.

 

Immagine Allegata

 

 

Terra e mare


C'è un luogo in paese dove, malgrado qualche concessione ai giorni nostri, si può ancora rivivere un frammento di quotidianità che ci giunge dal passato.
Ormai da oltre quattrocento anni il mare e la campagna offrono i loro frutti agli abitanti di questo luogo
ed ogni giorno si può passeggiare curiosando tra aromi e colori, tra le voci e gli sguardi di anziane signore inconsapevoli protagoniste della memoria del paese

 

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Oltre l'apparenza


Nei gesti e nei movimenti del maestro di Kendo si manifesta in modo limpido ed evidente l'essenza e lo spirito del popolo giapponese.
Al di là dell'impenetrabilità di una maschera metallica, sotto pesanti kimono da combattimento,
adulti e bambini esprimono dolcezza e pazienza e si scopre che si può andare oltre l'apparenza
prendendo contatto con la parte più intima di un popolo capace di amare con la stessa intensità e devozione con le quali si dedica ad ogni altra attività.

 

Immagine Allegata

 

 

Futuro senza passato


Nell'aria della piccola bottega sottocasa si respira ancora l'odore, quasi pungente, dei tatami appena terminati.
Mi fermo ad osservare il maestro artigiano, gusto i sapienti movimenti di abili mani forti.
E' con un sentimento di ammirazione che lo osservo e nella mente il pensiero che, fin da tempi remoti, i figli e le figlie del Giappone
hanno mosso i loro primi passi a piedi nudi sulle opere di uomini come lui.
Mentre adesso che guardo ancora una volta queste fotografie il cuore si riempie di malinconia,
cosciente dell'ineluttabile approssimarsi di un tempo in cui questi scatti rimarranno come silenti testimoni di un passato ormai dimenticato.

 

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Profumo d'inchiostro


In un silenzio quasi religioso il maestro di Syodo fissa la bianca carta di riso ed all'improvviso il suo spirito dà vita alle mani
che con gesti sicuri e decisi, ma nel contempo fluidi ed eleganti, danno forma al suo pensiero.
Nell'aria c'è solo il frusciare delle setole sulla carta ed anche il discreto movimento dell'otturatore diventa un suono invadente e fuori luogo.
Si percepisce di essere degli intrusi che goffamente cercano di sbirciare dal buco della serratura senza capire ciò che accade al di là,
senza vedere oltre al proprio naso, senza avvicinarsi a ciò che anima questi artisti che percorrono la "Via della scrittura".

 

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- Porto -

 

 

Tetti


Chissà se scientemente o meno i pescatori di questo piccolo porto hanno dipinto i tetti delle loro case proprio come i colori della natura che li circonda.
Si va dal rosso e viola delle foglie e dei fiori passando per il grigio delle rocce fino ad arrivare all'azzurro del mare,
tanto che non stona la presenza umana in questo angolo di Giappone.

 

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Attesa


Due anziane pescatrici sedute sulle bitte arrugginite, le ceste del pesce ancora per poco vuote.
Chissà di quante navi hanno atteso il ritorno,
forse i loro mariti le salutavano dal ponte di vecchi e malandati pescherecci di legno
proprio come adesso fanno i loro giovani figli affacciati dal bianco candido di poderose navi.

 

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Amici


Sembra proprio che l'età della pensione abbia finalmente portato la pace tra questi pescatori ed il vecchio randagio che,
dopo aver passato la sua vita sul molo cercando di rubargli qualche pesce, adesso attende pazientemente un'offerta dalle stesse mani che lo scacciavano.

 

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Wakame


C'è chi ha l'abitudine di coltivare ed inaffiare il suo orticello e chi invece l'insalata non la raccoglie ma la pesca dagli scogli di fronte e casa sua.

 

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Finalmente il sole


Dopo un periodo di brutto tempo finalmente un bel sole caldo è arrivato sul paese
e molti dei vicoli e delle stradine che circondano il porto si affollano di pesci e calamari distesi a seccare su grandi telai.
Le viuzze del villaggio diventano parte integrante delle case e così accanto ai bimbi che giocano in un piccolo giardino
si stendono i panni, si seccano i pesci o si annaffiano i fiori.

 

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Attimo di una vita


Per l'anziano pescatore quel giorno era uguale a tanti altri passati.
Quel gesto si era, da tempo, trasformato in consuetudine.
Ho avuto la fortuna di essere presente in quel momento, guardare quella scena, durata non più di qualche attimo.
Non avrei mai saputo quando l'uomo entrò a far parte della vita del Porto,
ma so che il Porto non sarebbe mai più uscito dalla sua.

 

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- Templi -

 

 

Confine


Il legno scolorito, provato dalle intemperie e dal tempo, le decorazioni di carta e fibre vegetali che segnano il confine tra sacro e profano,
oltrepassare questa centenaria porta significa entrare in un luogo fuori dal tempo.
Nel giardino del tempio le siepi e i vialetti di ghiaia, i fiori e le pietre sono il tappeto su cui poggiano antiche radici
di imponenti e secolari alberi sacri dei quali si prendono cura, da sempre, i monaci.

 

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Tanjouji


Purificati nel corpo con acqua e nello spirito con incenso, i pellegrini sostano in muta preghiera alle porte dell'antico tempio in riva al mare.
All'interno l'oro degli ornamenti spicca sul nero delle lacche e, nella penombra, veglia l'immota statua di Nichiren Syounin.

 

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Kiyomisudera


A Kyoto più che altrove si può apprezzare la capacità e la volontà di armonizzare le opere dell'uomo con la natura.
Un semplice altare dove il pellegrino può soffermarsi in preghiera viene abilmente inserito in un angolo di pace e serenità.
Il legno dipinto di un rosso acceso, simbolo di sacralità, richiama il colore delle foglie del Kaede, il grigio del tetto si mischia con il colore della pietra
ed il piccolo fossato che circonda quest'isolotto, obbliga il viaggiatore a percorrere uno dei graziosi ponticelli,
come ad invitarlo ad entrare in un altro mondo, in un altra atmosfera.

 

Immagine Allegata

 

 

Raffinata possanza


Anche in una rigida struttura militare come un castello si può osservare il gusto per l'estetica innato in questo popolo.
Lo si vede chiaramente nell'architettura dei tetti, nei fregi e negli ornamenti agli angoli di quest'ultimi,
nel candore delle mura che contrasta piacevolmente col verde di siepi e giardini
e le due orche d'oro, che proteggono il castello dagli incendi, svettano alte oltre le chiome dei ciliegi
che ad aprile imbiancano la cima della montagna facendo galleggiare l'edificio in una nuvola di immacolati petali.

 

Immagine Allegata

 

 

______________
Andrea Guidacci

 

For contact - Email: bellatrix.72 at libero dot it






Opera impegnativa, tocca prendersi del tempo per la lettura.
ma sto copiright? è vermamente impattante!

Opera impegnativa, tocca prendersi del tempo per la lettura.


Grazie per essere tornato a commentare dopo averlo fatto su Nikonland fotografi, fa piacere sapere che un proprio lavoro suscita nuovamente emozioni in chi lo ha osservato già altre volte.

ma sto copiright? è vermamente impattante!


Per la questione Copyright....beh lo so, è eccessivo e posso aggiungere anche che le foto sono in bassa risoluzione per cui non certamente godibili.

Il fatto è che, nella speranza di crescere un po', cercherò di usare questo mio blog in modo più ampio rispetto ad un semplice blog fotografico.

Per questo motivo spero che i visitatori di questi miei lavori siano disposti a guardare con interesse al complesso "foto + testo", sorvolando di buon grado sul Copyright invadente e magari lasciando commenti che lascino capire che tipo di sensazioni ho suscitato in loro.

Ciao
______
Andrea
Foto
Max Aquila
apr 04 2012 01:20
Bellissime immagini, credo...
purtroppo sfregiate da quelle sovrascritte di copyright....

Perche' temi che ti si possano rubare? Le hai scattate tu......ce le vuoi fare vedere invece che immaginare?

Scusate ma divento una bestia quando vedo cose di questo genere: se la Fotografia è Comunicazione allora eliminiamo ogni chiavistello.

Se invece abbiamo paura di un male, allora evitiamo di esporci ad esso...

Ovviamente questa è solo la mia personale opinione

Grazie per essere tornato a commentare dopo averlo fatto su Nikonland fotografi, fa piacere sapere che un proprio lavoro suscita nuovamente emozioni in chi lo ha osservato già altre volte.Per la questione Copyright....beh lo so, è eccessivo e posso aggiungere anche che le foto sono in bassa risoluzione per cui non certamente godibili.Il fatto è che, nella speranza di crescere un po', cercherò di usare questo mio blog in modo più ampio rispetto ad un semplice blog fotografico.Per questo motivo spero che i visitatori di questi miei lavori siano disposti a guardare con interesse al complesso "foto + testo", sorvolando di buon grado sul Copyright invadente e magari lasciando commenti che lascino capire che tipo di sensazioni ho suscitato in loro.Ciao______Andrea


Andrea, mi fa piacere la tua risposta perché mi permette di essere un pelo più ampio e di parlare sciettamente. Se non ti dispiace.

Dopo questa risposta ho provato e me lo sono guardato tutto. Prima della tua risposta avevo chiuso il post dopo 4-5 foto e una risposta che hai letto.

Un copyright del genere lo potrei capire, ed anche qui mi darebbe comunque fastidio, se stessi vedendo le foto di bresson o erwitt o koudelka... va bene... sono foto incredibili e quindi passibili di copia...
ma sinceramente, nonostante ci sia un livello tecnico buono, non vedo, in questo reportage una qualità delle foto tale da invogliare qualcuno a copiarle.

Non sono mai stato in giappone, sfortunatamente, ma trovo che, seppur propedeutiche ad un racconto, queste foto siano molto semplici.
buone ma semplici, senza un qualcosa di unico e irripetibile.

a questo punto il copyright diventa solo una cosa per rompere i maroni e basta, uno prende e chiude la pagina. Se vedessi un blog con ste cose lo chiuderei prima di arrivare alla terza foto... ma visto che siamo in un forum di fotografia, mi PERMETTO, rispettosamente, di consigliarti una rivalutazione di questo modus operandi.

Con cordialità e un sorriso
Fede

.


.


Ciao, grazie dei commenti costruttivi su quest'argomento.
Mi riprometto di riconsiderare questo "modus operandi" alla luce di questi nuovi punti di vista.

Vorrei però dire questo, lungi da me l'idea di aver messo online foto degne di essere plagiate, non ritengo proprio di essere capace di farne....però stavo pensando che normalmente guido una Citroen come tante altre, non certo un modello/brand degni di essere rubati, eppure quando la parcheggio la chiudo e non la lascio aperta, nonostante nei parcheggi italiani girino molte meno persone che in rete ^_^

Questo per dire che, nonostante riconosca per primo il livello tecnico/compositivo delle mie foto, mi rassicura sapere che comunque godono di protezione in rete.

La seconda cosa è che sinceramente non credevo che il problema copyright invasivo fosse così importante, infatti le stesse foto le ho pubblicate su Nikonland fotografi molto tempo fa e, nei 40 commenti ricevuti, nessuno ha mai minimamente accennato alla questione copyright eccessivo. Da quì il pensiero che probabilmente, nonostante una serie di scatti realmente di medio livello, il tutto fosse comunque fruibile e godibile (non al 100% certo, è vero) da chi fosse interessato al mio progetto e non soltanto alle foto.

Se posto una foto mi aspetto che venga osservata e giudicata/criticata per quella che è, tecnica e resa finale comprese.
Allora si che una foto con questo copyright sarebbe un non senso.

Se pubblico un lavoro di questo tipo, dove testo e foto sono entrambi comprimari (anzi per quanto mi riguarda è più importante il testo della foto), mi aspetto che pochi si mettano a guardare le foto per un tempo sufficiente a trovare snervante il copyright sovraimpresso. Mi aspetto che vengano lette le parole, guardate le relative foto e, se proprio l'ospite si deve soffermare su qualcosa......spero sia sul testo e sulle eventuali sensazioni/emozioni che ha suscitato in lui, non su una foto non certo di altissimo livello.

Comunque rispetto i vostri punti di vista e vi ringrazio nuovamente per averli esposti cortesemente e dettagliatamente, ripeto, valuterò se modificare questo mio approccio alla luce dei vostri interventi......e se lo modificherò, non sarà certo per vergogna di come ho operato precedentmente, ma solo per essermi convinto che avete ragione.

Saluti
______
Andrea


P.S. Qualunque commento, se costruttivo, è sempre ben accetto in questo blog. Per esempio Fede, il tuo primo commento mi ha irritato non poco....stringato e privo di costruttività com'è. Il tuo secondo intervento, se pur "cattivo e diretto" è molto ben accetto, visto che non colgo arroganza ma voglia di condividere un'opinione con qualcuno...per cui grazie di essere intervenuto di nuovo per spiegare il tuo punto di vista. ^_^
Ti ringrazio molto... e mi scuso se sono sempbrato irritante... non volevo esserlo ma, a volte, la leggibilità delle parole scritte non riporta i toni con il qale le stesse cose, sarebbero state a voce.

Non voglio affatto denigrare le tue foto, figuriamoci ... faccio di molto peggio^^

Io non comprendo questa paura della ruberia di foto.
Se qualcuno mi "rubasse" una foto cosa cambierebbe realmente a me?
nulla. Certo se scoprissi che viene usata a fini di lucro... allora ci sarebbero gli estremi per la denuncia.

Sinceramente trovo abbastanza assurdo questo timore ormai esteso per le foto.
Così come troverei assurdo mettere un sistema di allarme con sirene luminose su una saxo!
Il ladro troverebbe di certo una macchina ben più costosa da rivendere e la ruberebbe nonostante il sistema di allarme ancora migliore del tuo^^ per continuare il paragone.

Personalmente, quando guardo una foto mi piace sia pulita... senza firme nè amenicoli vari, faccio proprio fatica a guardarle quando sono molto condizionate appunto dalle firme o copyright... mi condiziona proprio la resa finale.
comprendo che per molti possa non essere così.
Se fossi un'agenzia e mi arrivassero delle foto così in un reportage... lo scarterei senza nemmeno superare l'occhiata. Come se in un articolo ci fossero le e senza l'accento.

I forum sono proprio il campo per questo tipo di opinioni secondo me.
ed è un luogo virtuale anche semplice e quindi ricco di opinioni anche molto diverse.


Perdonami la lungaggine^^


Il testo.
Secondo me è un buono scritto, anche se con alcune imprecisioni grammaticali.
è abbastanza coinvolgente anche se trovo sia troppo diviso in sezioni, amo molto più i racconti che si snodano senza soluzione di continuità.

Un saluto e grazie a te!
Ciao Fede, comprendo il tuo punto di vista e ne terrò conto in futuro ^_^

Per il testo, è il mio primo lavoro di questo tipo e concordo con le tue impressioni.....e siccome non mi vergogno di quello che sono e faccio, ti chiederei gentilmente di indicarmi le varie imprecisioni, in modo da poterle correggere, grazie :-)

Poi ti inviterei a leggere, se non l'hai già fatto, il mio secondo reportage, lo trovi sempre nel mio blog. E' stato il mio secondo lavoro per cui credo di aver fatto dei passi avanti sia come livello fotografico che come testo, trasformando le didascalie del primo lavoro, in un testo unico e scorrevole, proprio come indichi tu ^_^

Concordo infine sul fatto che questo sia il luogo adatto a scambiarci questo tipo di opinioni.

Sono certo che Rudolf, quando ha creato nikonland fotografi, avesse in mente proprio cose di questo tipo.
Spazi personali autogestiti dove ognuno, secondo le proprie capacità, possa inserire quello che più ritiene opportuno....con la speranza (di Rudolf, oltre del blogger) che non si riduca il tutto ad una galleria fotografica, ma ad un qualcosa di più coinvolgente e che stimoli le persone e le faccia partecipare.

Non è pura retorica o una semplice ripetizione di frasi fatte, credo davvero che questo forum e questa sezione, possano contribuire in modo concreto alla crescita di ognuno di noi.

Ciao Fede, sei sempre il benvenuto quà ^_^
______
Andrea
Assolutamente Andrea. L'idea era ed è quella che hai espresso.
Spazio personale per esporre ed esporsi.
Ovviamente intonato al sito che ospita questo spazio personale.

Riguardo alla tua osservazione sui commenti differenti ottenuti a suo tempo e adesso, probabilmente (anzi questa è la speranza) qui la platea è più ampia e più varia rispetto a NLF e quasi certamente chi aveva a suo tempo commentato non ha ritenuto di ripetersi, mentre altri che non avevano visto il tuo lavoro adesso hanno espresso il proprio punto di vista.

In questi termini mi sembra che il dialogo sia molto costruttivo.

Poi ognuno può ritenere di essere di avere ragione o ripensare a come esprimersi o in che modo.
Sta nelle cose :)

Io mi tengo il diritto di mettere in evidenza i contenuti che trovo più stimolanti per portarli agli occhi anche dei distrattoni (come quelli che non conoscevano l'esistenza di NLF, un sito unico nel panorama italiano e proprio per questo destinato a perire ...) :(
Te ne cito due giusto per... sono tutte cosette da poco
alle volte i periodi si incasinano un po’... poi io sono il primo che non dovrebbe dire nulla... scrivo in maniera molto incasinata.

"Questa seconda città, scavata su vari livelli del sottosuolo, è altrettanto sterminata e caotica come la metropoli sovrastante
e scendere le scale che dal marciapiede ci portano in quest'altra dimensione a volte equivale a fare un vero e proprio…viaggio nel viaggio"

Io avrei scritto

"Questa seconda città, scavata su vari livelli del sottosuolo, è sterminata e caotica quanto la metropoli sovrastante.
Decidere di scendere le scale che, dal marciapiede, ci portano in in quest’altra dimensione, equivale, a volte, a fare un vero e proprio…viaggio nel viaggio"


"L'acqua della risaia, appena increspata dal vento, riflette l'immagine dell'anziana contadina che, in innumerevoli anni, ha visto cambiare il proprio aspetto, il proprio volto in questo specchio naturale. Solo lei può dire se, nei suoi ripetuti gesti, c'è ancora l'amore e la cura verso le giovani piantine di riso, se ancora oggi prova riconoscenza per questi pallidi virgulti, o se ormai è rimasta solo la fatica e l'amarezza per una vita piena di stenti ed avara di gioie."
Foto
Paolo Tagliaro
apr 04 2012 22:42
Trovo molto interessanti questi "appunti di viaggio".
Interessanti pure le foto.
Però mi danno la sensazione di "appunti", mi stimolano a cercare un approfondimento che a volte arriva un po' accennato (es. il maestro di Kendo), altre volte non arriva e rimangono solo le sensazioni del fotografo e infine si chiude il tutto con la descrizione di elementi che non vedo nella foto relativa (due arche d'oro e la montagna).
Mi piacerebbe che partendo da questi appunti si potesse avere un testo che, mantenendo lo stile poetico-romantico, potesse anche spiegare e approfondire aspetti della cultura, costumi, arti, solo accennati.
Forse sono condizionato dalla nazionalità della tua compagna, ma rimango un po' con le mie curiosità stimolate ma insoddisfatte.
La parte fotografica è realizzata con uno stile ben definito come lo sono pure gli ambienti, i soggetti e i messaggi.

P.S. Anche a me la prima cosa che è saltata all'occhio sono quelle sovrimpressioni, ma se ne è già parlato abbastanza.

.


Revisione approvata Fede, grazie ^_^

.


Le due ORCHE d'oro....sono quelle statue dorate, di orche mitologiche, all'estremità superiore del tetto.

Ma a parte questo...hai la sensazione che siano "appunti" e di fatto lo sono.

Ho concepito questo lavoro come una serie di scatti che ritraessero alcuni degli aspetti caratteristici di questo paese, la modernità, le tradizioni, la religione, le arti marziali, antichi mestieri o arti.
Provo sempre molta ammirazione per questo popolo per cui descrivere le foto esposte con delle semplici didascalie non era quello che volevo, non avrebbe trasmesso le sensazioni che avrei voluto suscitare nell'osservatore.

La realtà dei fatti è che sto crescendo piano piano dal punto di vista fotografico e, piano piano, riesco ad avvicinarmi sempre di più a quello che ho in mente di realizzare.....che non è poi così diverso da ciò che chiedi tu Paolo.
Queste foto, con solo un'eccezione (il pescatore in bicicletta al tramonto), sono frutto della mia esperieza e capacità nei primi due anni della mia "vita" da fotoamatore....in quel dato momento non avrei potuto/saputo fare di meglio, non sarei stato in grado di pianificare un reportage approfondito su qualcuno dei soggetti di queste foto.

Come tu ben sai (lo hai commentato su Nikonland fotografi), ho realizzato un lavoro più compiuto e che si avvicina di più a quello che tu indichi.....il reportage sul porto di Katsuura (che ho già trasferito su questo sito). Lì ho messo le mie capacità attuali di fotografo, ed anche le mie capacità di "scrittore".
Sicuramente lo hai apprezzato, anche se magari non è l'argomento che avresti voluto che fosse trattato per primo.....sarai di certo più stimolato dalle arti e dalle tradizioni di questo paese piuttosto che dai suoi pescatori ^_^...ma anche io logicamente.

Purtroppo non ho scatti d'archivio per realizzare in Italia altri reportage, per cui devo studiare bene cosa fotografare e pianificare i miei viaggi in Giappone in base a quello e, impegni permettendo, cercare di realizzare almeno un reportage per ogni viaggio che faccio là.

L'altra soluzione, e credo che tu ti riferissi più a questo in realtà, sarebbe approfondire in un testo compiuto alcuni degli argomenti accennati nelle didascalie, indipendentemente dal fatto che possa o non possa corredarlo con altre foto.

Soluzione interessante benchè molto impegnativa, ci penserò seriamente.....grazie per l'idea.

Saluti
______
Andrea

P.S. Ok, vi siete messi d'accordo per castigarmi per il leggerissimo copyright sovraimpresso vero?!?! Quando ho 5 minuti sistemo le foto, promesso ^_^
ahahhahha
pS: mi son guardato alla veloce l'altro... e nell'altro, dove la qualità delle foto si alza, da ancora più fastidio!!!!!!!!!!!!!! Ma com'è che t'è venuta sta idea!!!!! ANDREA!!!!!!!!!
mi metto di grande impegno mentale... e lo leggo dai!
un caro saluto
Fede
Foto
Valerio Brùstia
apr 05 2012 09:48
Non so quanti sono entrati qui a vedere i tuoi appunti di viaggio, ma credo in molti perché è in bella mostra nella main del forum. Però qui ho trovato solo le note di alcuni, pochi troppo pochi lettori.

Va bé mi sembra POCO SANO passare di qui, vedere e non dire nulla. Quindi sollecito anche gli altri lettori a lasciare qui il loro messaggio come sto facendo io. Messaggio che credo possa servire ad Andrea per capire come comuicare con altri (fotografi perché qui questo c'è) ed eventualmente modificare qualcosa nella sua impostazione. o No?

Ciò detto, con tutto il rispetto ed esulando dalla polemica dell'imbarazzante copyright, ti devo confessare Andrea che dalle foto che proponi qui in me non hai indotto alcun desiderio o curiosità sul soggetto ritratto (Tokyo). In altri termini non catturi l'attenzione di un lettore come me.

E glia altri che pensano?
dite qualcosa diamine!

ciao
Foto
Giuliano M.
apr 05 2012 10:26
Mi piace molto il racconto fatto di fotografie e parole. Lo utilizzo spesso anche io, seppure in forma normalmente più sintetica. Per cui apprezzo il tuo lavoro. Mi piacciono le immgini con la presenza umana. Paesaggi e scorci architettonici un pò meno, le inquadrature mi convincono poco, ma rientrano comunque a loro modo nel contesto dei tuoi appunti di viaggio.
Poichè in un simile lavoro attribuisco pari importanza sia alla parte scritta che alle immagini, devo confessarti quanto anche io abbia trovato ingombrante il copyright.
Vedo che le tue foto sono ridimensionate a 1000 pixel sul lato lungo...non credo che nessuno possa sfruttare simili file per scopi di lucro, se non, forse, sul web; di certo non ci verrebbe bene neppure una stampa 10x15.
Questo per dirti che secondo me non si corrono rischi ad inserire le proprie foto anche senza un simile espediente, per altro così lesivo della fruibilità e godibilità delle stesse ai fini di un gradevole resoconto di viaggio come questo..

.


Ho capito, ho capito ghghgh ^_^

Dai, quà le ho sistemate, di là lo farò stasera ahahahah, abbiate pietà ^_^

P.S. Se mi dite anche come fare a non perdere troppa definizione nel ridimensionamento a 1000px lato lungo sarebbe cosa gradita

.


Grazie mille del commento costruttivo. Apprezzo che tu mi dica semplicemente la realtà di quello che, per te, significano (o non significano) questi scatti.

.


Definitivamente convinto a togliere 'sto copyright, grazie a tutti...ho imparato qualcos'altro di nuovo ^_^

Grazie per l'apprezzamento del complesso foto-testo....è il motivo per cui ho messo online il lavoro, condividere con gli altri alcuni miei pensieri.

Ciao
______
Andrea

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