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[luoghi] il parco di Villa Carlotta

Inviato da Alberto73 , 01 ottobre 2016 · 2074 visualizzazioni

parco villa carlotta giardino

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Situata sulla sponda ad ovest del lago di Como, Villa Carlotta è ubicata nei pressi di Tremezzo e deve il suo nome alla Principessa Federica Luisa Guglielmina Marianna Carlotta di Prussia che però vi abitò per poco tempo dopo averla ricevuto in dote dalla madre, la principessa Marianna di Orange-Nassau, in occasione del suo matrimonio.
 

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Fatta costruire alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici, la villa è conosciuta anche per il suo splendido giardino a cui il duca Giorgio di Sassonia-Meiningen, appassionato di botanica, dedicò una cura particolare prodigandosi per il suo sviluppo e arricchimento.
 

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Qui possiamo trovare 150 varietà di azalee, ma anche antiche camelie, cedri e sequoie secolari, platani ed essenze esotiche.
Molte delle piante che si trovano nel parco, però, non potrebbero sopravvivere al clima invernale della zona, pertanto, al sopraggiungere delle temperature più rigide, molte di queste vengono asportate dai giardinieri e ricoverate in serre, per essere poi ricollocate nel parco con il ritorno della bella stagione.
 

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Nella ‘valle delle felci’ possiamo trovare platani e tigli, ma soprattutto piante esotiche come le grandi felci arborescenti e palmiformi originarie dell'Australia in un ambiente creato ad arte per destare stupore nel visitatore. Trattandosi però di piante esotiche, in inverno anche queste vengono asportate in serre, essendo piantate in vasi e non direttamente nel terreno, il tutto rigorosamente a mano dai giardinieri data la natura del terreno che non permette l’uso di mezzi meccanici. In primavera tutto torna come prima e i vasi mimetizzati nella vegetazione.
 

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Anche i tunnel di agrumi, ubicati nel giardino all’italiana, necessitano di una particolare cura per poter superare l’inverno, ma mentre prima venivano protetti con assi di legno la cui messa in opera impegnava i giardinieri per settimane, oggigiorno le si è sostituite con un sistema più rapido: i tunnel vengono ricoperti da teli di plastica che necessitano di meno tempo per essere collocati sulle strutture.
 

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Le strutture in legno che servivano per proteggere il tunnel degli agrumi, ormai inutilizzate per il loro scopo originario, sono state riutilizzate nelle serre per creare una sorta di museo in cui poter ammirare attrezzi agricoli e vecchi utensili un tempo utilizzati dai giardinieri.
 

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Villa e parco sono oggi gestiti da un ente morale che ha l’obbligo di investire nel miglioramento della struttura gli introiti derivanti dai biglietti d’ingresso dei visitatori.






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Leonardo Visentìn
ott 01 2016 13:52
Posso dire? Già dal primo giorno questo post mi piace, uno dei meglio presentati nella sezione blog di Nikonland. Bravo Alberto!

E bel parco!
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danighost
ott 02 2016 11:42

Uno dei posti che mi manca di visitare sul lago di Como ...

Una piacevole visita del parco ben guidata da Alberto. Bravo!

Ottimo! Davvero ben fatto!

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