






[luoghi] Le Grotte del Caglieròn
![[luoghi] Le Grotte del Caglieròn](http://www.nikonland.eu/forum/uploads/blog-0815330001494700554.jpg)
Un luogo molto suggestivo e singolare lo possiamo trovare ai piedi del Cansiglio, non molto distante da Vittorio Veneto e, più precisamente, vicino Breda, una frazione di Fregona, in provincia di Treviso. Si tratta delle ‘Grotte del Caglieròn’, ovvero una serie di cavità formatesi nel corso dei secoli in parte di origine naturale e in parte, in tempi relativamente più recenti, in seguito all’attività dell’uomo.
La parte naturale delle grotte è dovuta all’erosione del torrente Caglieròn che, nel corso dei secoli, ha inciso una profonda forra su strati di conglomerato calcareo, arenario e di marne del Miocene Serravalliano (13-11 milioni di anni fa).
Nella parte più profonda della gola si notano grandi concrezioni di calcare che, chiudendo parte della volta, danno all'insieme l'aspetto di una grotta.
Sul fondo delle grotte scorre il torrente, seguendo un percorso tutt’altro che tranquillo. Al loro interno è infatti possibile trovare varie cascate alte parecchi metri, alla base delle quali vi sono delle grosse marmitte.
Il risultato è un susseguirsi suggestivo di cavità lungo il percorso dell’orrido.
Nel 1500, forse anche prima, la zona veniva usata come cava per l’estrazione dell’arenaria, la tipica `pietra dolza` (pietra tenera), utilizzata nell’edilizia locale per la costruzione di stipiti, architravi e altro, come si può constatare nelle vecchie case di Vittorio Veneto e dintorni.
Essendo gli strati inclinati anche oltre i 45°, il metodo di estrazione prevedeva che venisse staccato il materiale a blocchi mediante l'uso di scalpelli, di cui ancora si vedono i segni sulle pareti rocciose, e che venissero lasciate delle colonne di roccia inclinate per garantire il sostegno alla volta.
Le Grotte del Caglieròn offrono uno spettacolo suggestivo e particolare in ogni stagione: in inverno le cascate ghiacciate e in estate i tanti colori e il frastuono delle acque.
Attualmente le grotte sono visitabili grazie ad un percorso attrezzato costituito in buona parte da passerelle pedonali in legno. La visita è gratuita e richiede solo alcune precauzioni dovute all’estrema umidità del luogo.
Al termine del percorso troviamo un vecchio mulino oggi adibito a ristorante.
Lasciate le grotte (e il mulino) alle nostre spalle per tornare a casa, proseguendo il sentiero verso la provinciale ci si imbatte nel borgo dello scalpellino, un ricordo del vecchio mestiere praticato da queste parti.
Gran bel posto e belle foto.
Ne avevo già sentito parlare ed è uno dei tanti posti, in Italia, che mi piacerebbe visitare. Magari un giorno...