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9 risposte a questa discussione
#1
Inviato 23 gennaio 2013 - 23:17
Per fare macro spinta esistono diverse soluzioni più o meno complesse: tubi, soffietti, obiettivi rovesciati, obiettivi accoppiati e varie combinazioni di tutte queste tecniche.
Queste soluzioni hanno vantaggi e svantaggi. Tra gli svantaggi si ha perdita di luminosità consistente (con tubi e soffietti, ricordiamo che si parla di macro spinta oltre l'1:1). con gli obiettivi rovesciati che agiscono come lenti addizionali, si hanno rapporti di riproduzione anche molto spinti, ma con poca variazione.
Minolta e Canon hanno prodotto obiettivi macro particolari che permettevano rapporti di riproduzione estremi, da 1:1 a 5:1 (cinque volte la reale dimensione del soggetto).
Canon ce l'ha ancora in catalogo, è il 65mm f2.8 MPE.
Non so cosa voglia dire MPE. Però ne ho uno.
Download attachment: mpe.jpg
Il canon 65mm f2.8 MPE alla minima estensione.
Ho acquistato ilCanon 65mm MPE qualche anno fa per lavoro, e naturalmente ho dovuto acquistare un corpo macchina Canon (esattamente una 450D). Ma non è una bella accoppiata, il 65 mpe non è autofocus, anzi non ha nemmeno una vera ghiera della messa a fuoco; la ghiera serve ad impostare i rapporti di riproduzione, la messa a fuoco si effettua muovendo avanti e indietro il complesso fotocamera obiettivo. Nella 450D mirino è piccolo e la messa a fuoco a vista difficile. Non c' é nemmeno una conferma della corretta messa a fuoco (il "pallino"), per cui non è il massimo.
Mi spiaceva che un'ottica così interessante non potesse essere sfruttata con un corpo macchina migliore. Non ho però mai avuto intenzione di comprarmi un altro corpo Canon e sulle Nikon gli obiettivi Canon non vanno, per via del tiraggio minore... un momento, questo vale se si vuole mettere a fuoco alle grandi distanze, perchè aggiustare il tiraggio sarebbe come mettere dei tubi di prolunga. Ma il 65MPE non mette a fuoco a grandi distanze, nemmeno coi corpi Canon!
Quindi ho cercato un adattatore ed ho trovato quello di Adriano Lolli che è dalla ditta stessa contrassegnato "solo per macro, non si può mettere a fuoco all'infinito". Bene, quel che mi serve. Posso montare il 65 MPE sulla mia D800.
Download attachment: anellololli.jpg
L'anello adattatore della COMA di Adriano Lolli.
Download attachment: nikka.jpg
la D800 con il 65MPE
Questa è una violetta, il fiore misura circa 2,5cm in altezza.
Download attachment: viola.jpg
Questa è una ripresa a 4:1, ossia quattro volte la dimensione reale. Il fuoco è sugli stami, nessun crop.
Download attachment: single.jpg
Con un po' di stacking si ottiene una certa profondità di campo, se anziché fare della poesia si vuole documentare:
Download attachment: viola4b.jpg
Qualche nota tecnica:
L'anello chiaramente non trasmette informazioni. per cui non si possono regolare i diaframmi. Si lavora solo a tutta apertura.
Sicuramente f2.8 può sembrare poco in macro, ma bisogna tenere conto che a distanze così brevi il diaframma effettivo è pari a: diaframma nominale + (diaframma nominale x ingrandimento) , ad es a 1:1 è 2,8+ (2,8x1)=5.6 a 5:1 è 2.8+(2.8x5)=16,8. Sempre poco ma qualcosa.
Sul barilotto sono segnati i rapporti di riproduzione e la distanza di lavoro (distanza del soggetto dalla lente frontale dell'obiettivo) relativa. Dati i rapporti elevati di ingrandimento, è necessaria una slitta di messa a fuoco
Download attachment: kit1.jpg
ed un illuminatore slave o qualcosa del genere è fondamentale:
Download attachment: kit2.jpg
Sicuramente non mi sarei comprato il 65MPE apposta per lavorarci con la D800 ma già che l'avevo, con poche decine di euro posso lavorarci con la D800 (e rispetto alla Canon 450D è un'altro pianeta nonostante la situazione ibrida) e anche divertirmici un po'!
Download attachment: P1010297.JPG
Silvio Renesto
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Queste soluzioni hanno vantaggi e svantaggi. Tra gli svantaggi si ha perdita di luminosità consistente (con tubi e soffietti, ricordiamo che si parla di macro spinta oltre l'1:1). con gli obiettivi rovesciati che agiscono come lenti addizionali, si hanno rapporti di riproduzione anche molto spinti, ma con poca variazione.
Minolta e Canon hanno prodotto obiettivi macro particolari che permettevano rapporti di riproduzione estremi, da 1:1 a 5:1 (cinque volte la reale dimensione del soggetto).
Canon ce l'ha ancora in catalogo, è il 65mm f2.8 MPE.
Non so cosa voglia dire MPE. Però ne ho uno.
Download attachment: mpe.jpg
Il canon 65mm f2.8 MPE alla minima estensione.
Ho acquistato ilCanon 65mm MPE qualche anno fa per lavoro, e naturalmente ho dovuto acquistare un corpo macchina Canon (esattamente una 450D). Ma non è una bella accoppiata, il 65 mpe non è autofocus, anzi non ha nemmeno una vera ghiera della messa a fuoco; la ghiera serve ad impostare i rapporti di riproduzione, la messa a fuoco si effettua muovendo avanti e indietro il complesso fotocamera obiettivo. Nella 450D mirino è piccolo e la messa a fuoco a vista difficile. Non c' é nemmeno una conferma della corretta messa a fuoco (il "pallino"), per cui non è il massimo.
Mi spiaceva che un'ottica così interessante non potesse essere sfruttata con un corpo macchina migliore. Non ho però mai avuto intenzione di comprarmi un altro corpo Canon e sulle Nikon gli obiettivi Canon non vanno, per via del tiraggio minore... un momento, questo vale se si vuole mettere a fuoco alle grandi distanze, perchè aggiustare il tiraggio sarebbe come mettere dei tubi di prolunga. Ma il 65MPE non mette a fuoco a grandi distanze, nemmeno coi corpi Canon!
Quindi ho cercato un adattatore ed ho trovato quello di Adriano Lolli che è dalla ditta stessa contrassegnato "solo per macro, non si può mettere a fuoco all'infinito". Bene, quel che mi serve. Posso montare il 65 MPE sulla mia D800.
Download attachment: anellololli.jpg
L'anello adattatore della COMA di Adriano Lolli.
Download attachment: nikka.jpg
la D800 con il 65MPE
Questa è una violetta, il fiore misura circa 2,5cm in altezza.
Download attachment: viola.jpg
Questa è una ripresa a 4:1, ossia quattro volte la dimensione reale. Il fuoco è sugli stami, nessun crop.
Download attachment: single.jpg
Con un po' di stacking si ottiene una certa profondità di campo, se anziché fare della poesia si vuole documentare:
Download attachment: viola4b.jpg
Qualche nota tecnica:
L'anello chiaramente non trasmette informazioni. per cui non si possono regolare i diaframmi. Si lavora solo a tutta apertura.
Sicuramente f2.8 può sembrare poco in macro, ma bisogna tenere conto che a distanze così brevi il diaframma effettivo è pari a: diaframma nominale + (diaframma nominale x ingrandimento) , ad es a 1:1 è 2,8+ (2,8x1)=5.6 a 5:1 è 2.8+(2.8x5)=16,8. Sempre poco ma qualcosa.
Sul barilotto sono segnati i rapporti di riproduzione e la distanza di lavoro (distanza del soggetto dalla lente frontale dell'obiettivo) relativa. Dati i rapporti elevati di ingrandimento, è necessaria una slitta di messa a fuoco
Download attachment: kit1.jpg
ed un illuminatore slave o qualcosa del genere è fondamentale:
Download attachment: kit2.jpg
Sicuramente non mi sarei comprato il 65MPE apposta per lavorarci con la D800 ma già che l'avevo, con poche decine di euro posso lavorarci con la D800 (e rispetto alla Canon 450D è un'altro pianeta nonostante la situazione ibrida) e anche divertirmici un po'!
Download attachment: P1010297.JPG
Silvio Renesto
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#2
Inviato 23 gennaio 2013 - 23:28
la prossima accoppiata.. cosa potrà essere?
vediamo..
ti fai prestare un tubo dall'osservatorio di arcetri... e ti fai le violette?
dai.. bravo e intrigante come sempre... ma per tua fortuna il 65 lo avevi...
vediamo..
ti fai prestare un tubo dall'osservatorio di arcetri... e ti fai le violette?
dai.. bravo e intrigante come sempre... ma per tua fortuna il 65 lo avevi...
Roby C 4
#3
Inviato 24 gennaio 2013 - 00:23
Ma... Non ho capito bene.
Questo Canon ha la possibilitá dei diaframmi, su un corpo compatibile, vero?
Perché se li ha, trovo inaccettabile usare una macchina castrata come la D800 con una lente del genere!
Mi pare che valga la pena di prendere un corpo Canon che permetta di usarlo al 100%. Con i rapporti di ingrandimento corretti, i diaframmi e gli automatismi.
Le 5D MkI ormai le danno come resto quando compri le caramelle.
L'obbiettivo se lo merita.
a_
Questo Canon ha la possibilitá dei diaframmi, su un corpo compatibile, vero?
Perché se li ha, trovo inaccettabile usare una macchina castrata come la D800 con una lente del genere!
Mi pare che valga la pena di prendere un corpo Canon che permetta di usarlo al 100%. Con i rapporti di ingrandimento corretti, i diaframmi e gli automatismi.
Le 5D MkI ormai le danno come resto quando compri le caramelle.
L'obbiettivo se lo merita.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#5
Inviato 24 gennaio 2013 - 08:30
Le 5D MkI ormai le danno come resto quando compri le caramelle.
L'obbiettivo se lo merita.
E perchè non prendere un adattatore per montare un'ottica del Multiphot sulla D800 ?
Insomma, credo che oggi ci siano soluzioni di tutti i generi se uno vuole giocare e divertirsi con tutto quanto di buono è stato prodotto negli ultimi 50 o 60 anni.
Bastano tutto sommato pochi soldi
Adesso, per informazioni più aggiornate sul mondo Nikon, ci trovate solo su Nikonland.it : questo sito è congelato all'agosto 2017
#6
Inviato 24 gennaio 2013 - 08:40
Molto rischioso: a quel punto vorresti un adattatore Canon per montare le ottiche Nikon... poi quelle Leica... sei sull'orlo di un precipizio!Mi pare che valga la pena di prendere un corpo Canon che permetta di usarlo al 100%.
Con questa proposta, Canon qualifica molto bene la sua offerta in campo macro. Tra l'altro il prezzo, poco sopra ai 1000 Euro, mi sembra molto ragionevole per un'ottica così specialistica.
Ho apprezzato molto lo stacking della violetta per il suo impatto. Tutt'altro che arido.
Marco
Marco
#7
Inviato 24 gennaio 2013 - 09:02
No, tranquillo.Molto rischioso: a quel punto vorresti un adattatore Canon per montare le ottiche Nikon... poi quelle Leica... sei sull'orlo di un precipizio!
Un adattatore per montare ottiche Nikon su Canon é stato il motivo che mi ha vatto desistere dal passare completamente a Canon, quando Nikon era cinque passi indietro con i corpi macchina rispetto alla concorrenza.
Nello specifico... É stato il confronto tra il 17-35 nostrano ed il 16-35L II Canon.
Ma in questo caso credo che avendo giá un obbiettivo cosí particolare valga la pena di valorizzarlo.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#8
Inviato 24 gennaio 2013 - 09:57
Quando (da ragazzo...) facevo macro per mio padre, gli ingrandimenti "pazzeschi" glieli realizzavo con un grandangolare montato invertito sul soffietto.
Io utilizzavo il 24mm (8:1 max, se ben ricordo); ma con un 20mm "rovesciato" sul PB-6 si può arrivare all' RR 12:1. La soluzione è praticabile tuttora.
Avendo tu il 65mm Canon, fai benissimo a utilizzarlo; sono però dell'avviso di Andre. Un corpo usatissimo Canon acquistato per due lire dal rigattiere non ti consentirebbe di sfruttarlo meglio? Quanto meno potrai diaframmare...
Io utilizzavo il 24mm (8:1 max, se ben ricordo); ma con un 20mm "rovesciato" sul PB-6 si può arrivare all' RR 12:1. La soluzione è praticabile tuttora.
Avendo tu il 65mm Canon, fai benissimo a utilizzarlo; sono però dell'avviso di Andre. Un corpo usatissimo Canon acquistato per due lire dal rigattiere non ti consentirebbe di sfruttarlo meglio? Quanto meno potrai diaframmare...
Stat rosa pristina nomine.
Nomina nuda tenemus.
fotografo professionista NPS
http://www.giannizadrafotografo.it/
Nomina nuda tenemus.
fotografo professionista NPS
http://www.giannizadrafotografo.it/
#9
Inviato 24 gennaio 2013 - 10:07
Rileggendo l'articolo, ho scovato una cosa molto interessante che mi era sfuggita:
"Sul barilotto sono segnati i rapporti di riproduzione e la distanza di lavoro (distanza del soggetto dalla lente frontale dell'obiettivo) relativa."
Questo obbiettivo é l'unico di cui abbia notizia che indica la distanza di lavoro oltre al RR che hanno un po' tutti.
Mi pare una cosa molto utile.
a_
"Sul barilotto sono segnati i rapporti di riproduzione e la distanza di lavoro (distanza del soggetto dalla lente frontale dell'obiettivo) relativa."
Questo obbiettivo é l'unico di cui abbia notizia che indica la distanza di lavoro oltre al RR che hanno un po' tutti.
Mi pare una cosa molto utile.
a_
andrea landi
justnuances.com
Chissà cosa si trova a liberarela fiducia nelle proprie tentazioni...
#10
Inviato 24 gennaio 2013 - 11:16
Questo è chiaramente un po' un tentativo e un po' un gioco , il 65 l'avevo già e l'anello costava meno di una sera in pizzeria, spedizione compresa, quindi, perchè no.
Ci ho pensato sul comprarmi una 5D molto usata, in modo da poter chiudere i diaframmi. Tra l'altro la resa aumenta enormemente tra f5.6-11. Però ci vuole comunque qualche centinaio di euro e se lo uso per lavoro posso anche (obtorto collo) adattarmi alla 450D, sopratutto se uso la slitta e seleziono poi gli scatti migliori. Vedremo.
Andre_ , sì su corpi Canon puoi chiudere i diaframmi. L'unica cosa che non ha è la ghiera di messa a fuoco, ruotando la ghiera che c'è, selezioni i rapporti di riproduzione.
Ciao,
Silvio
Ci ho pensato sul comprarmi una 5D molto usata, in modo da poter chiudere i diaframmi. Tra l'altro la resa aumenta enormemente tra f5.6-11. Però ci vuole comunque qualche centinaio di euro e se lo uso per lavoro posso anche (obtorto collo) adattarmi alla 450D, sopratutto se uso la slitta e seleziono poi gli scatti migliori. Vedremo.
Andre_ , sì su corpi Canon puoi chiudere i diaframmi. L'unica cosa che non ha è la ghiera di messa a fuoco, ruotando la ghiera che c'è, selezioni i rapporti di riproduzione.
Ciao,
Silvio
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