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[reportage] La notte dello Pterosauro, un'avventura da paleontologo.

Inviato da Silvio Renesto , 03 marzo 2016 · 2212 visualizzazioni

preistoria francia scienza
[reportage] La notte dello Pterosauro, un'avventura da paleontologo.

In questo ormai lungo periodo di stand by o quasi,  in attesa di un risveglio del desiderio (fotografico),  mi dedico intensamente all'altra mia passione.  Però, nell'ottica di "rivitalizzare prima possibile"  e di mantenere il contatto coll'amici (alla romana). 
insisto a raccontare qualcosa che abbia delle fotografie e, spero, sia abbastanza i interessante e anche un po' simpatico.
Questo lungo incipit per giustificare quel che segue.
Mi scuso in anticipo per la qualità delle foto ma sono scansioni casalinghe dalle mie care vecchie nikon a pellicola.
 
 
Il tutto risale ad un po' di anni fa (avevo ancora capelli sulla maggior parte della testa).
Siamo in Francia, nella regione dei Midi Pirenei, vicino allla cittadina di Crayssac. E' notte fonda e degli strani figuri formano un cerchio in un luogo che era una antica cava.
 

Immagine Allegata

 
 
 
Si respira aria di mistero (direbbe Snoopy), perchè di notte? chi sono quei tizi  che gesti stanno facendo? Perchè hanno tolto le scarpe?
Un rituale satanico? No...  Qualcuno ha perso le lenti a contatto? No
 
Sveliamo le identità e poi il mistero. I figuri sono paleontologi e discepoli. da sinistra a daestra, il giovane con barba ed occhiali è un mio ex studente. Il barbuto grigio un po' hippy è un paleontologo americano, il tizio in jeans che sta misurando a spanne è uno dei migliori paleontologi italiani , per i dinosauri e simili (lavora in Spagna però). Quello fuori fuoco dai capelli neri è un vichingo (un Danese) esperto di biomeccanica. Io sono il fotografo, quindi non mi si vede.
 
Che cavolo stiamo facendo? Stiamo guardando une delle cose più rare e preziose per la Paleontologia, stiamo guardando delle piste di rettili volanti. Le lastre di roccia di questa cava nel Giurassico (ma và) erano una spiaggia umida,  dove sono rimaste le impronte del passaggio di centinaia di animali, dinosauri, tartarughe e .. di rettili volanti, ossia di Pterosauri.
 
Gli Pterosauri sono stati i primi volatori attivi (insetti a parte), ce n'erano di piccoli come passeri ed altri un po' più grandi:
 

Immagine Allegata

 

Quello senza occhiali è un Quetzalcoatlus (ricostruzione) uno dei più grossi pterosauri

 

Immagine Allegata

 

Il più grosso di tutti Hatzegopteryx (ricostruzione) a confronto con mia moglie (1.67m)

 

La maggior parte andava dal metro e mezzo ai sei metri di apertura alare. Che volassero (si sono conservate le impronte della membrana delle ali) eravamo sicuri, ma su  come camminassero gli Pterosauri con le loro strane ali di mezzo,  non c'era certezza..A quattro zampe? A due? Strisciando come pipistrelli o col corpo sollevato? Il dibattito rimase acceso ed insoluto fino alla scoperta di Crayssac,  dove ci sono le orme.
Le tracce, a differenza delle ossa, sono prodotte da animali vivi in attività per cui ci danno informazioni che non potremmo verificare altrimenti. Come sappiamo che sono orme di pterosauri? la spiegazione è lunga e qui vi chiederei un atto di fede per non trasformare il post  in una lezione;se volete ne parliamo altrove. Tutti i gli specialisti che le hanno viste concordano, mettiamola così.
Ma rispondiamo agli interrogativi:
 
Perchè siamo lì di notte? perchè le orme sono sottilissime, impresse su lastre di pietra bianca, per cui si riescono a vedere bene solo illuminate in luce radente quindi con lampade e col buio.
Perchè siamo senza scarpe? le tracce oltre che sottili sono fragili è vietato passarci in  mezzo perchè le suole delle scarpe con passaggi continui le sgretolerebbero. Per noi hanno fatto un'eccezione, permettendoci di osservare da vicino, ma giustamente ci hanno obbligato a togliere le scarpe in modo da non far danni. Sappiate che la spiaggia degli pterosauri di Crayssac oltre ad essere un patrimonio per la scienza è una meta turistica famosa ed è visitabile, però  solo lungo percosi delimitati e le tracce si vedono a distanza per preservarle. 
 

Immagine Allegata

 

Dal volantino pubblicitario del luogo, come vedete i "turisti" devono stare al di là del nastro, a fianco il disegno di una pista di pterosauro

 

Immagine Allegata

 

Impronte di una mano quella sotto a 3 dita e di un piede

 

Immagine Allegata

 

Alcuni avevano i piedi palmati come anatre e gabbiani

 

Infine, i  paleontologi sono gente strana, Costui che è tedesco ed è uno dei migliori specialisti del mondo di morfologia funzionale (ossia lo studio sulla  mobilità degli animali vivi o preistorici,  come camminavano, volavano, arrampicavano  ecc) aveva individuato una pista di atterraggio e stava "facendo lo pterosauro" mimando quel che aveva fatto l'animale, posando una alla volta prima le zampe posteriori e poi le anteriori,con le ali piegate all'insù. peccato non aver avuto una telecamera, perchè la performance fu perfetta
 
 
 

Immagine Allegata

 
 

 

Se poi a qualcuno rimane la curiosità di sapere come camminavano gli Pterosauri.
 
 

Immagine Allegata

 

Dal sito di Crayssac.

 

 

NOTA a Crayssac la cava è valorizzata turisticamente da museo e altro,  fra cui splendidi video (in CGA ovviamente)  degli pterosauri che camminano, atterrano e  decollano. Oltretutto è in un bel posto e si mangia bene.
 
 
Silvio Renesto
 
 
 






Foto
danighost
mar 05 2016 09:54

Wow

Foto
Andrea Marzorati
mar 07 2016 22:15

Interessantissimo, grazie Silvio!

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Valerio Brùstia
giu 19 2016 11:35
Caro Silvio ti devo curare di più Quando posti qualcosa c'è sempre da imparare e restare affascinati

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