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Minor White, fotografo della mente

Minor White Bianco e nero Astrattismo paesaggio

Ho incontrato  Minor White  mentre cercavo commenti ad un enigma Zen intitolato "il suono di una mano sola",  per caso  ho scoperto che  una sua foto aveva lo stesso titolo . Da lì è nata la mia curiosità, e successivamente il mio sincero interesse per questo singolare personaggio, che ho scoperto essere fra i più significativi della fotografia americana, vorrei dire internazionale. 

Minor White  Nacque a Minneapolis nel 1908, prese un bachelor in Botanica nel 1937, poi iniziò a lavorare come fotografo nel 1937 per la Work Progress Administration, l'agenzia che durante il New Deal contribuì in modo sostanziale  alla ripresa economica degli Stati Uniti.
Iniziò ad insegnare fotografia fino alla chiamata alle armi nel 1942. Al termine del conflitto, si trasferì a New York dove studiò storia dell'arte ed estetica, incontrò numerose persone di spicco della fotografia artistica dell'epoca. Fra i tanti Alfred Stiegliz, con il suo concetto di "equivalenza" esercitò una profonda influenza sul pensiero di White 
 
 
Nel 1946 inizò ad insegnare nel programma di fotografia alla California School of Fine Arts tenuto da  Ansel Adams. 
Adams e White divennero amici e nel 1952 fondarono la rivista Aperture magazine con Dorothea Lange, ed altri .
Dal 1953 al 1957, White lavorò alla George Eastman House in Rochester. Insegnò fotografia al Rochester Institute of Technology e al  Massachusetts Institute of Technology, fu co fondatore della  Society for Photographic Education. Gli fu conferita  una Guggenheim Fellowship nel 1970, le sue opere furono esibite in numerose mostre in musei a San Francisco, Philadelphia e Princeton. Morì nel 1976 ed è oggi considerato uno dei massimi fotografi statunitensi.
 
La sua opera comprende vari generi, paesaggi 
 
Immagine Allegata: vicinity-of-danville-web.jpg
 
 
 
Immagine Allegata: devils-slide-web.jpg
 
 
 
Ritratti e studi di figure, alcuni  molto intensi:
 
Immagine Allegata: minor-white-san-francisco-california-1949-web.jpg
 
Immagine Allegata: 2007_0059_0117_02_P.jpg
 
Spesso i soggetti erano suoi studenti o uomini con cui aveva una relazione (White era gay, anche se data l'epoca non lo esternava, ed ebbe una vita sofferta a causa di questo).
 
Immagine Allegata: 6-minorwhite-web.jpg
 
Immagine Allegata: 92647b9d3bed8fd6bf16e6b5a60f6c0e.jpg
 
 
 
Ma le sue foto più significative sono quelle influenzate dal pensiero di Stieglitz, come ho scritto sopra: Stieglitz sosteneva che una fotografia poteva avere molti significati differenti  (o che il significato di una fotografia poteva avere differenti aspetti) per cui chiamava le sue foto di nuvole e altri soggetti comuni "equivalenti",  suggerendo che possedessero diversi significati alternativi che si equivalevano.
White si ispirò a questo per  fotografare oggetti o paesaggi formando immagini astratte che  disorientavano, conducendo chi osservava,  nelle intenzioni dell'autore, in profondità, oltre la superficiale percezione del soggetto.
 
Immagine Allegata: minor-white-notom-utah1-web.jpg
 
Un paesaggio (?) Nothom, Utah
 







11 Comments

"Io sto sempre fotografando tutto con la mente, come esercizio."

 

Anche HCB nell'intervista esclusiva che rilasciò all'amico e collega Ferdinando Scianna che gli chiedeva il motivo per cui non scattasse più foto, rispose che in realtà lui fotografava tutti i giorni continuamente, con gli occhi e con il pensiero, ma non sentiva la necessità di salvare i suoi scatti su una pellicola.

 

Grazie per averci proposto questo fotografo che non conoscevo il quale conferma che, se mai ce ne fosse bisogno, fotografi professionisti o semplici appassionati operano più o meno tutti con le stesse modalità: ovvero sia sempre presente a ciascuno la fotografia come esercizio mentale anche quando impegnati a fare altro.

 

Viceversa, perché quando non si ha con sé la fotocamera si vedono le migliori fotografie da scattare?

 

(Scusa la divagazione :))

 Lo stato mentale del fotografo che crea è il nulla

 

 

Sembra un "sensei"!

 

Le foto astratte sono molto interessanti, soprattutto considerando il periodo in cui sono state scattate, un autore che approfondirò.

Grazie.

Non lo conoscevo, grazie Silvio per avermelo presentato.

Seguendo il contesto dell'articolo, in effetti è difficile dare un senso univoco a quelle immagini. Sorprendentemente azzeccata la visione di Stieglitz ed è incredibile la profondità e la complessità di alcune di quelle foto. Le definirei cerebrali, persino. :)

Grazie per lo scritto.

Il nome non mi è completamente nuovo ma non lo conoscevo quasi per nulla.

Sicuramente è un'autore da approfondire.

Foto
danighost
giu 28 2017 08:06

"Io sto sempre fotografando tutto con la mente, come esercizio."

 

Anche HCB nell'intervista esclusiva che rilasciò all'amico e collega Ferdinando Scianna che gli chiedeva il motivo per cui non scattasse più foto, rispose che in realtà lui fotografava tutti i giorni continuamente, con gli occhi e con il pensiero, ma non sentiva la necessità di salvare i suoi scatti su una pellicola.

 

Grazie per averci proposto questo fotografo che non conoscevo il quale conferma che, se mai ce ne fosse bisogno, fotografi professionisti o semplici appassionati operano più o meno tutti con le stesse modalità: ovvero sia sempre presente a ciascuno la fotografia come esercizio mentale anche quando impegnati a fare altro.

 

Viceversa, perché quando non si ha con sé la fotocamera si vedono le migliori fotografie da scattare?

 

(Scusa la divagazione :))

 

Sarà uno dei più grandi misteri della fotografia ... dico sarà, perché dubito che si possa trovare soluzione ...

 

E aggiungo: non solo si vedono, ma spesso non c'è il posto per fermarsi e riprendere l'attimo ...

Confesso l'ignoranza perchè non l'avevo mai sentito nominare.

 

Quando sul web ho visto alcuni dei suoi autoritratti (o ritratti di se stesso, non so), mi sono subito domandato del suo analista. Certamente un luminare sopra la media :marameo:

Foto
Silvio Renesto
giu 28 2017 09:21

Non deve aver avuto vita facile, e senz'altro originale lo era sotto vari punti di vista.

Una delle sue serie di ritratti figure maschili era intitolata le Tentazioni di Sant'Antonio stano dietro lo specchio.

Poi le foto che lo ritraggono da vecchio  sono caratterizzate, di una certa ostentata teatralità, che possono enfatizzare il lato bizzarro:

 

Immagine Allegata: frajndlich_abe_60_1998_460280_displaysize.jpg

 

Danza con la Morte, Minor White ritratto da Abe Frajndich

 

 

Immagine Allegata: mandel_mike_2007_108_5_465411_displaysize.jpg

 

Minor White ritratto da Mike Mandel

 

 

Le foto che lo ritraggono più giovane sono improntate ad una maggiore normalità

 

Immagine Allegata: Minor_White_5A (1).jpg

 

Ritrattto da Imogen Cunningham

 

Nota lo sguardo penetrante.Era visionario, ma bravo, o forse era bravo perchè visionario.

 

Immagine Allegata: white_GoldenGate.jpg

 

Immagine Allegata: Minor_White_1A.jpg

 

E ti propongo per scherzo un parallelo:

 

Immagine Allegata: portrait-albert-einstein-16.jpg

 

Genio, anche se non sembrerebbe, no?

 

:)

Si mi riferivo proprio a quelle con il torso nudo scheletrico e a quelle posture.

 

Einstein era certamente un genio e anche un visionario (probabilmente è stato un genio perchè era un visionario ma non è la regola tra i geni).

Ma non proprio una persona che mi sento di ammirare, come uomo (anche questa non è la regola perchè ci sono tanti geni cui sono disposto a perdonare ... [quasi] tutto).

 

Ad una mostra di fotografie di questo Mr White invece non mi sentirei di entrare.


 

Ad una mostra di fotografie di questo Mr White invece non mi sentirei di entrare.

 

Probabilmente perchè ne verresti fuori con tanti punti interrogativi; proprio come Einstein che ci ha lasciato in eredità mille quesiti da risolvere e neanche una risposta... :specchio:

Ma il vero genio sa porre le domande giuste :)

No, Enrico, più semplicemente perchè le sue foto non mi piacciono e mi sembrano il parto di una mente disturbata :marameo:

Devo ammettere che trovo piuttosto intriganti quelle concettuali è un po' surreali, le altre non mi piacciono molto.

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