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0
Nikon 50mm f/1,8G AF-S: il rimedio agli zoom
gen 13 2017 02:35 |
Max Aquila
in Obiettivi
Nikon AFS Nikkor 50mm SWM prime standard Nippon Kogaku
Anche i medici della mutua lo sanno:
contro l'infestazione da zoom entry level si prescriva una sana dose di 50mm f/1,8 come principio base.
Nel prontuario dei farmaci standard esistono diverse etichette e tutte con lo stesso schema,
perlopiu' sette lenti in sei gruppi,
Nikon non fa eccezione e la sua ultima versione (2011) di questo obiettivo normale (in quanto copre un angolo di campo di 46° simile a quello medio dell'occhio umano) oltre ad incorporare un motore SWM discretamente efficiente, pur se non fulmineo, possiede un elemento asferico, (il penultimo prima della lente posteriore) e concentra in 72mm di diametro (filtro da 58), 52 di lunghezza (eccetto il paraluce) e soli 185 grammi di...leggerezza tutto il contenuto di cui al titolo di questo articolo, quello cioe' di essere rimedio principe contro le intossicazioni da zoometti (18-55) zoomini (18-70) e zoomoni (18-105) di primo equipaggiamento, normalmente poco luminosi, per nulla contrastati e carenti in termini di coerenza cromatica oltre che in tutti i parametri ottici che diano il senso di un obiettivo.
Con meno di 200 euro ci si porta a casa una buona medicina: quella che ci riportera' a utilizzare i piedi al posto di una ghiera zoom, avvicinandoci ed allontanandoci dal soggetto quanto basta per ottenere l'inquadratura migliore.
E questa palestra non e' per nulla inutile: serve a fare imparare ai fotografi in erba a quale distanza porsi dal soggetto prima ancora di sollevare macchina ed obiettivo verso di lui.
Il Nikon 50/1,8 G possiede oltre alla ghiera di messa a fuoco manuale, sufficientemente larga, quindi, solamente lo slider di abilitazione della stessa, sul lato sinistro ,
la finestrella dei valori in metri e piedi di distanza di maf (e un ridicolo simulacro di indice di pdc, limitato ad f/16...) e nulla di piu'.
Il paraluce, HB47, all plastics made in China anch'esso, e' piuttosto ingombrante rispetto all'obiettivo, ma va utilizzato il piu' possibile per dare ulteriore contrasto alla lente frontale, aiutata dal trattamento antiriflesso SIC, ma certamente non dotata di nanocristalli di sorta, a causa della classe decisamente economica dell'obiettivo.
La messa a fuoco minima e' la solita , fissata a 45cm dal piano focale, il diaframma economico, a sette lamelle, chiude da f/1,8 fino a f/16.
L'aspetto complessivo fa pensare che la costruzione sia addirittura eccessiva rispetto la sostanza ottica dell'obiettivo e la sua estrema leggerezza porta a pensare che il vetro in uso sia talmente poco da consentire a questo barilotto di galleggiare se solo ci si tentasse!!!
Ma non e' questo cio' che conta
contro l'infestazione da zoom entry level si prescriva una sana dose di 50mm f/1,8 come principio base.
Nel prontuario dei farmaci standard esistono diverse etichette e tutte con lo stesso schema,
perlopiu' sette lenti in sei gruppi,
Nikon non fa eccezione e la sua ultima versione (2011) di questo obiettivo normale (in quanto copre un angolo di campo di 46° simile a quello medio dell'occhio umano) oltre ad incorporare un motore SWM discretamente efficiente, pur se non fulmineo, possiede un elemento asferico, (il penultimo prima della lente posteriore) e concentra in 72mm di diametro (filtro da 58), 52 di lunghezza (eccetto il paraluce) e soli 185 grammi di...leggerezza tutto il contenuto di cui al titolo di questo articolo, quello cioe' di essere rimedio principe contro le intossicazioni da zoometti (18-55) zoomini (18-70) e zoomoni (18-105) di primo equipaggiamento, normalmente poco luminosi, per nulla contrastati e carenti in termini di coerenza cromatica oltre che in tutti i parametri ottici che diano il senso di un obiettivo.
Con meno di 200 euro ci si porta a casa una buona medicina: quella che ci riportera' a utilizzare i piedi al posto di una ghiera zoom, avvicinandoci ed allontanandoci dal soggetto quanto basta per ottenere l'inquadratura migliore.
E questa palestra non e' per nulla inutile: serve a fare imparare ai fotografi in erba a quale distanza porsi dal soggetto prima ancora di sollevare macchina ed obiettivo verso di lui.
Il Nikon 50/1,8 G possiede oltre alla ghiera di messa a fuoco manuale, sufficientemente larga, quindi, solamente lo slider di abilitazione della stessa, sul lato sinistro ,
la finestrella dei valori in metri e piedi di distanza di maf (e un ridicolo simulacro di indice di pdc, limitato ad f/16...) e nulla di piu'.
Il paraluce, HB47, all plastics made in China anch'esso, e' piuttosto ingombrante rispetto all'obiettivo, ma va utilizzato il piu' possibile per dare ulteriore contrasto alla lente frontale, aiutata dal trattamento antiriflesso SIC, ma certamente non dotata di nanocristalli di sorta, a causa della classe decisamente economica dell'obiettivo.
La messa a fuoco minima e' la solita , fissata a 45cm dal piano focale, il diaframma economico, a sette lamelle, chiude da f/1,8 fino a f/16.
L'aspetto complessivo fa pensare che la costruzione sia addirittura eccessiva rispetto la sostanza ottica dell'obiettivo e la sua estrema leggerezza porta a pensare che il vetro in uso sia talmente poco da consentire a questo barilotto di galleggiare se solo ci si tentasse!!!
Ma non e' questo cio' che conta
Test:
Yes
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43 Comments
Ottima medicina non ci sono dubbi.. e questa medicina serve esplicitamente sul pieno formato, se invece si parla di DX.. visto che esiste pure lui l'omonima medicina sarà il 35 f 1.8...
bravo Max chissà se adesso alcuni si metteranno in borsa solo il dato nominato " Cinquantino.. "
Grazie Max, un articolo che copre una carenza ingiustificabile nella nostra lunga lista di test
Puoi usare la stessa medicina su formato DX se non hai un 85
Parole sante, quelle in questo articolo.
Gli zoom sono comodi, ma portano pigrizia nella composizione.
Un ottimo test che mi sento di sottoscrivere.
Perché questo 50mm l'ho appena acquistato!, con l'obiettivo (non la lente, ma il fine... ) di avere davanti alla mia fotocamera un oggetto leggero e luminoso, con poca distorsione e di buona qualità complessiva.
Poco soddisfatto dell'eccessiva morbidezza a TA del AF-D ho cercato a lungo il 50mm... che non c'è , cioè una lente di qualità, leggera e con autofocus da tenere attaccata alla reflex che tengo in mano per ore durante le mie girate per street o turismo.
Ho dunque scelto questo compromesso, che però ho trovato assai migliore della versione precedente, con un autofocus decisamente più reattivo e silenzioso, una buona incisione complessiva e uno sfocato gradevole.
Per i miei utilizzi e come tuttofare mi sembra più che buono sia per il rapporto leggerezza/qualità (per me importante) che per prezzo/qualità e, come hai giustamente sottolineato, per queste ragioni ce ne dovrebbe essere sempre uno nella borsa del fotografo.
Il paraluce però è davvero eccessivo: è troppo grosso ed ingombrante! Però essendo la lente frontale molto incassata nel barilotto e pur non avendo ancora avuto modo di usarlo al... sole della Trinacria ma solo di sera e con luce diffusa, ritengo che se ne possa fare meno se non in condizioni limite; l'uso e l'esperienza mi dirà se è effettivamente così.
Un altro aspetto interessante riguarda questo simpatico test che ho trovato sulla rete, da cui appare che l'autofocus dell'economico f/1.8 G dia dei bei punti in termini di velocità al più costoso f/1.4 G. Non che questo aspetto debba influire nella scelta di acquisto, ma sembra essere un motivo in più per preferire il primo al secondo.
io l'ho detto e scritto per anni su Nikonland:
ma non dipende dalla bonta' del 50/1,8, bensi' dall'ignobile SWM montato sul piu' luminoso (e tre volte piu' costoso) f/1,4 che a suo tempo, dopo due anni di utilizzo professionale, ho rivenduto per comprare di nuovo un 50/1,4 AFD che posseggo ancora e ho pagato solamente 250 euro (nuovo)
compratene uno a vite e di metallo, come questo su Amazon a 7 euro
Attento alla filettatura filtri in plastica: non e' adatta ad un leva e metti di filtri e paraluce. A pena di vederla sbriciolarsi.
Al posto tuo il paraluce a vite ce lo terrei costantemente avvitato, anche in funzione protettiva
Era doveroso...
E' stato il primo obiettivo acquistato dopo la macchina con in kit il 18-105, confermo tutto quanto esposto nel test.
Prezzo accessibile, ti apre una finestra nuova sulla fotografia.
Ci ho avvitato un filtro neutro per proteggerlo meglio da ingesso di polvere e sporcizie varie, quella lente mossa dall'autofocus è una bella aspirapolvere.
Mi ha permesso di iniziare a giocare con lo sfocato ed i ritratti; le foto del contest persone sono fatte con questo obiettivo con macchina a priorità di diaframma e f/2.8
Ho trovato questo obiettivo in Kit con la Df ed al momento dell'acquisto storsi il naso, dato che possedevo già il 50mm f.1,8 Ais. Però, con l'andare del tempo e con il suo utilizzo, è un ottica che è finita per piacermi, tant'è che ha un posto fisso nella borsa.
Pregevole come sempre la stesura del Test.
Ottimo, simile a quello che ho sull'AFD!
Ma, se ho capito bene, consigli di avvitarlo su un filtro per non stressare la filettatura dell'obiettivo?
ma no.
Di tenerlo sempre avvitato alla ghiera filtri e procurare che il tappo obiettivo possa entrare attraverso il paraluce e svolgere la sua funzione.
O procurarti un tappo obiettivo piu' largo che calzi sul paraluce, come ho fatto col mio Nokton 58/1,4
(in pratica sconsiglio di usare troppe volte la ghiera filtri di tutti questi obiettivi di pari fattura)
Filtri? Vade retro!!!
L'ultimo buono l'ho venduto a Valerio che ancora deve pagare la scommessa persa
Piu' che doveroso direi utile, in un forum in cui l'asticella e' sempre piu' in alto ( come ottimo stimolo ) anche recensire lenti kit puo' servire a far star tranquillo chi non ha un ART o un 1,4 come lente piu' scarsa del corredo.
Io ho provato un paio di 50 1,4 G e ho avuto la conferma ( essendo entrambi usati metti che uno fosse fallato di suo ) che non faccia per me, l'1,8 l'ho ( ingiustamente mi insegni tu ora ) snobbato per prendere un af-d come hai fatto tu, rivenduto solo dopo/durante l'acquisto del 58.
Ora che il 58 non c'e' piu' vorrei trovare un 50 art a buon prezzo ma finira' ( anche per l'ingombro ) che riprendero' l'af-d di sana vecchia ferraglia che puo' stare nella tasca opposta al 20 2.8 mentre ho su il ( censura ) 28-300 .
Io ho il vecchio 50 1.8 AF-D. Ha senso cambiarlo con questo AF-S ?
Ok, non avevo ben compreso la tua risposta.
Per quel poco che ho visto e per l'economicità dell'investimento, direi proprio di sì.
Io non sono d'accordo: cio' che guadagnerebbe in velocita' del motore SWM lo perderebbe in termini di minor saturazione del vecchio D.
Il vantaggio andrebbe su una limitata quota di nitidezza a favore del piu' nuovo, ma se Gabriele scatta spesso in studio a modelle, mi sentirei piuttosto di consigliargli di evolvere verso altra categoria di standard....
Peraltro vendendo l'AFD ricaverebbe cosi' poco da comprare per quasi l'intero il 50G
Ah ecco... perderebbe pure la ghiera dei diaframmi (scherzo)
Quindi secondo me l'upgrade vale la pena. A patto di trattarlo bene perché come già sottolineato, la costruzione è delicata.
L'unico limite di questo 50/1.8G è che - costruttivamente parlando - è un usa-e-getta.
Il mio primo ha visto sbriciolarsi l'anello filtri da solo ... (dico letteralmente !).
Per fortuna si trova a prezzi contenuti e lo si può cambiare senza pensarci troppo.
Io da tempo non possiedo più nessun AF non motorizzato.
Secondo me ha senso prendersi questi cinquantini senza patente solo se si resta su un budget volutamente basso.
Lo uso in barca, in montagna, lo compro perchè ho pochi soldi, lo dò ai figli, insomma mille utili (e bellissime) motivazioni
Se iniziamo col creeping up allora tanto vale prendersi uno dei nuovi mostri 50mm da 2 kg di peso e prestazioni stellari.
Ho avuto modo di provare il vetro in questione (proprietà di un socio NL) e devo dire che è veramente sorprendente.
Io ce l'ho da quando è uscito e lo trovo eccezionale, anche su una macchina esigente come D8X0.
La sera delle uscite casual di solito è lui quello che rimane montato a favore di altri mostri sacri che però ingombrano e non si addicono ad una passeggiata easy.
Io ho il 50mm 1.8 AF-D e l'ho sostituito nell'uso con il "nuovo" AF-S perché, a parità (circa) di peso e dimensioni, è nettamente più veloce nella MAF, è più inciso a TA e ai bordi e ha uno sfocato più gradevole.
Dipende poi che utilizzo devi farne, e valutare se quel terzo di diaframma in più è davvero per te così importante da preferire un obiettivo progettato oltre 20 anni fa.
Poi, qui molti hanno o hanno avuto l'AF-D 1.4 e potranno darti loro maggiori ragguagli sulle specifiche differenze.
Marco
da utilizzatore soddisfatto ti invito a considerare
il 60 micro oppure se talebanamente vuoi restare
sul 50 il Sigma.
Fatti un giro sulle recensioni presenti su NL e buona
spesa
Senza dubbi il primo. Ma si tratta di un oggetto molto consumer da non considerare eterno né sul piano della meccanica né della elettronica.
Qui può essere che tra gli amanti del "vintage" a tutti i costi ci sia qualcuno che utilizza ancora obiettivi AF-D ma raramente con macchine di ultima generazione.
...mi sa ci sono anche io tra gli amanti del vintage dato che uso ancora molto il 20mm 2.8 afd con la d7100. Non faccio misure ma mi piacciono le immagini appunto "vintage" che sforna. Ho fatto questa domanda perchè ho già un 50 1.8 af che regalerei e lo sostituirei con uno di questi 2. Il sigma è molto bello ma troppo pesante, per me, e abbastanza costoso. Ho anche il 50mm 1.4 Ai..ma in vetrina.
Sembri essere un estimatore di questa focale: o aggiorni il tuo 50/1,8 alla versione motorizzata, guadagnando oltre alla velocità di azione anche in brillantezza e saturazione cromatica. Oppure tendi al meglio assoluto e sulla base delle esperienze attuali ciò significa Sigma Art.
Il prezzo è una variabile dipendente dalle esigenze e dai desideri ;-)