[libro Nikonland centenario] Non avrai altra reflex all'infuori di me
Di Mauro Maratta
Quando ho acquistato la mia prima reflex, oramai 35 anni fa, non avevo bene in mente chi e cosa fosse Nikon.
L'ho scoperto in seguito, documentandomi.
Fatto sta che la scelta tra Nikon e Olympus, i due modelli offertimi dal negoziante, fu facile.
Da quel giorno è stato quasi un matrimonio, reso pieno e felice da un innumerevole numero di figlie femmine, tutte belle, efficienti, affidabili, potenti.
Dopo quel giorno non sono mai stato senza almeno una reflex Nikon (in questo momento credo di averne 9 efficienti e un paio non in perfetta forma, di cui 3 sono quelle che uso correntemente) ed almeno un teleobiettivo Nikon.
Che diluvi o ci sia il sole forte in cielo, anche per una intera giornata, zuppo come un pulcino o incapace di sedermi perchè gradoni e transenne sono roventi per il caldo, le mie Nikon stanno sempre con me.
Centinaia di migliaia di scatti lo confermano. Un sodalizio sincero, sebbene qualche nuvola ci sia stata, come in tutte le unioni di questo mondo.
In autodromo, a bordo campo, in studio o per strada. Con le auto da corsa che sfrecciando a pochi passi da me ci inondano di ghiaia e polvere o quando è necessario essere veloci e scostarsi perchè un giocatore lanciato verso la meta non ti può scansare anche se tu sei li con il tuo monopiedi e il tuo bel Nikkor 400mm F2.8 che cerchi di prendere l'ultimo scatto utile prima di toglierti dalla traiettoria.
Nikon e Nikkor, soddisfazione intima dallo scatto fino allo sviluppo. Un fatto inspiegabile per chi non lo capisca da se.
Azioni fatte a memoria, confidenza nel risultato sin dall'esposizione. Qualche cosa che con nessun altra è possibile allo stesso modo.
Ecco perchè, non avrò mai altra reflex all'infuori di Nikon.
Mauro Maratta, per il centenario di Nikon, 1917-2017.
In autodromo a Monza, con la bella accoppiata formata da Nikon D500 e Nikkor 200-500/5.6, 2016
acqua a catinella, la pioggia incessante non rallenta le auto e nemmeno la mia Nikon D500, forte di una potente memoria XQD da 128gigabyte e il suo buffer che non si riempie mai.
e quando le condizioni cambiano, basta scrollare l'acqua con il taglio della mano e continuare a scattare in continuo.
La Nikon D3 è stata la prima macchina digitale Nikon con cui ho ritrovato esattamente il feeling che avevo a pellicola con la gloriosa Nikon F5. Le due macchine che ho avuto hanno totalizzato quasi 300.000 scatti e sono ancora in azione in mano altrui.
Nikon D3 e Nikkor 600/4 AF-S II
F11, 1/1250'', ISO 900
Nikon D3 e Nikkor 400/2.8 VR, F6.3, 1/1000'', ISO 200
Nikon D3 e Nikkor 500/4 AF-I, F5, 1/1000'', ISO 200
Monza, 27 agosto 2009
La Nikon D4 non mi ha trasmesso la stessa passione e se ne è andata dopo pochi scatti.
Forse anche perchè intanto erano arrivate altre macchine in grado di fare una parte del suo lavoro.
Nikon D4 e Nikkor 400/2.8 VR, F2.8, 1/1000'', ISO 200
Milano 2012
Ma solo con la Nikon D5 il mio amore per Nikon è tornato all'apice. Se dovessi dire quali sono le due macchine Nikon che più ho amato, direi senza dubbi la meravigliosa Nikon D3x, ancora indimenticata, e l'attuale Nikon D5 che l'ha di fatto sostituita.
Nikon D3x, Nikkor 70-200/2.8 VR II, Milano, settembre 2010
Nikon D5, Nikkor 300/4E PF, la mia musa adorata. Un puro momento di gioia.
Bibione, giugno 2016.