Sogni mostruosamente proibiti di Andrea De Prisco

Gianni ... il sogno mostruosamente proibito di AdP risale a 13 anni fa.

E all'epoca era gi? proibita la F5, figuriamoci una F5 ibrida ... quella era da manicomio.


Qualche anno dopo un venditore di tappeti propose alla Photokina di Colonia un dorso da 1.000 marchi applicabile ad ogni F3 disponibile ed alimentato con due pile stilo da 1,5 V.

Ovviamente il marchio scomparve dopo aver frodato alcuni finanziatori.

Per il dorso R9, il fallimento dell'oggetto ha quasi portato al fallimento della Leica i cui soci dovettero ricostituire il capitale l'anno successivo per coprire le perdite prodotte.
Costava 10.000 euro e in Italia ne vendettero 9 pezzi di cui 3 a Milano.

Gianni ... il sogno mostruosamente proibito di AdP risale a 13 anni fa.
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Oramai a me sembra un'altra era... geologica.
E in questo intervallo relativamente breve ? proprio cambiato - e sta ancora cambiando - il supporto di ripresa; cambiamento che ha coinvolto moltissime persone e sta cambiando il modo di fruire la fotografia...

Gianni ... il sogno mostruosamente proibito di AdP risale a 13 anni fa.

Non contestavo il sogno di De Prisco, che anzi ha dimostrato una preveggenza incredibile.
La mia era un osservazione rivolta a una frase contenuta nel post precedente dell' amico Macchianera: "Cavolo se mi piacerebbe un dorso cos?".
Gli ricordavo che "un dorso cos?" (Leica R9) c'? stato... e che ? stato un flop.

Fortissimo leggere notizie del genere a distanza di 13 anni, complimenti al "sognatore"!

Mi sembra di ricordare di aver visto ad un Sicof (l'attuale Photoshow) della fine degli anni 80 nello stand Nikon il prototipo di una Nikon F3 o F4 equipaggiata con un allora fantascientifico dorso digitale.
La tecnologia, soprattutto delle memorie, era ben lontana da quella di oggi (un Hard Disk teneva poche decine di Mbytes) e le foto venivano immagazzinate non ricordo piu' se in HD o in un videoregistratore. Mi sembra che servisse anche un alimentatore esterno.
Ignoro se quel prototipo registrasse effettivamente dei pixel o non piuttosto delle schermate video fisse riproducibili da un televisore. I primi prototipi di macchine digitali presentati da altre ditte memorizzavano immagini in quel modo, una sorta di videocamera che fa solo fermoimmagine.

Francesco