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C'erano 2 risultati taggati con Nikon D500

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  1. Schede di memoria XQD contro tutti ?

    Non è un mistero, non ho mai amato troppo le memorie SD.
     
    Sono compatte, sono economiche, hanno buone prestazioni e grandi capacità ma dal punto di vista meccanico sono piuttosto fragili.
    Si piegano, si sbertucciano, l'involucro è decisamente cheap.
    Le compact flash sono ben più "corazzate" e robuste.
     
    Ma le compact flash sono arrivate al limite dello sviluppo, bloccate da un bus obsoleto ma soprattutto, hanno una interfaccia fatta ancora con i pin a giorno, come nei computer degli anni '80.
     
    A me è capitato, chissà anche a quanti altri, che un pin del lettore si pieghi e diventi pressocchè inservibile.
     
    E se pensate che le fotocamere dotate di compact flash hanno al loro interno esattamente quella interfaccia, facile da danneggiare per il semplice inserimento delle memorie, capirete il rischio del semplice leva e metti.
     
    [attachment=93594:_DSF4456.JPG]
    una scintillante compact flash Lexar 1000x da 16gb
     
    Le SD invece hanno una contattiera semplice, si inseriscono senza forzare, molto più facilmente.
     
    [attachment=93600:StorageReview-Lexar-Professional-SDHC-2000x-Rear.jpg]
    il retro di una delle nuove Lexar SD 2000x UHS-II
     
    Restano però poco professionali e anche ... troppo piccole, secondo me. Non mi soffermo sulle micro-SD, buone al più per i cellulari ... :( con buona pace di Nikon che le ha messe sulle ultime Nikon 1 ...
     
    Il lancio delle XQD da parte di Sony 5 anni fa, destinate alle videocamere professionali ha visto Nikon protagonista sin dal principio ma praticamente unico grande marchio della fotografia ad adottarle.
     
    Le XQD hanno il pregio di essere robuste come le compact flash ma al contempo hanno una contattiera moderna come le SD.
    Inoltre hanno un bus di collegamento ben più evoluto di quello delle compact flash e possono spingersi fino a velocità e capienze inusitate per quelle vecchie memorie.
     
    [attachment=93592:_DSF4449.JPG]
    una XQD Lexar 1400x da 64gb
     
    purtroppo però l'adozione da parte di Nikon si è limitata alle sole D4/D4s e pure in questo caso ... con un passo a metà, proponendo una soluzione ibrida, una CF e una XQD.
    Cosa che ha comportato - considerati i prezzi delle XQD sostanzialmente solo da parte di Sony - che la maggior parte di noi ha continuato ad usare la CF come memorie principali sulle D4.
     
    Il lancio delle D5 e delle D500 da parte di Nikon, il supporto di Sony con una gamma più ampia di XQD e soprattutto da parte di Lexar, unico altro produttore a produrre effettivamente le XQD cambierà secondo me lo scenario.
    Le prossime Nikon di fascia alta avranno certamente le XQD come memoria principale. I prezzi stanno scendendo.
    Ci sono tanti tagli e vengono promesse elevate prestazioni.
    Si, perchè il motivo principale dell'adozione delle XQD deriva dalle capacità esagerate di buffer, di raffica e di cadenza delle nuove Nikon D5 e D500, in grado di spararsi in pochi secondi tutto il buffer con fino a 200 scatti consecutivi a 12 o a 10 scatti al secondo.
     
    Capisco che per quelli di noi abituati ad uscire al sabato pomeriggio per fare si e no 31 scatti questi concetti debbano sembrare alieni.
     
    Ma sembrerà anche a loro familiare il caso di quello che, comprata una Porsche 911 Turbo, si ostinava a non dotarla delle ruote adatte perchè aveva in casa un treno semi-muovo della macchina vecchia senza pensare che quel piccolo risparmio andava a mortificare l'investimento nell'auto nuova  ...
     
    Avere un buffer che non riesce a scaricare le immagini rapidamente sulla scheda di memoria, significa avere una raffica ritardata una volta che il buffer è pieno.
    E la possibilità concreta di perdere lo scatto dell'anno.
     
    Facciamo due conti.
     
    Il NEF di una D5/D500 pesa circa 30 megabyte. Le Lexar più veloci, le XQD 2933x, promettono una capacità di scrittura e di lettura di 440 MB/s, sufficienti per poter salvare 14 file al secondo, la raffica piena della D5 a specchio alzato. Una velocità sufficiente in teoria, ma pienamente pratica, per questa serie di macchine.
    Ma un conto sono le promesse e un conto i fatti.
     
    Per questo motivo ho voluto fare un piccolo test, confrontando le memorie che ho in casa.
     

    Le forze in campo

     
    Per il test ho usato un lettore Sony XQD MRW-E80, collegato in USB 3.0, il mio eccellente di SD e CF Lexar USB 3 di cui ho parlato qui
     
    [attachment=93593:_DSF4455.JPG]
    il nuovo Sony XQD MRW-E80, promette fino a 125 MB/s, è grande 86x50x12.5mm, é il modello che Nital regala con la Nikon D5 insieme ad una Lexar 1400x da 32Gb.
     
    una nuova Lexar XQD 1400x da 64Gb, una Lexar SD 1000x da 128Gb e una Lexar CF 1000x da 16Gb ereditata dalla D4.
     
    Per prima cosa una prova empirica.
     
    Ho copiato sulla XQD una cartella di 1000 file NEF della Nikon D5, circa 31 gigabyte in totale ed ho usato il semplice indicatore di Windows 10.
    Ho così potuto determinare una ipotetica velocità di scrittura sequenziale :
     
    [attachment=93599:scrittura.jpg]
    scrittura di 1001 file NEF da circa 31 gigabyte l'uno da disco SSD Samsung da 1TB 840 EVO a Lexar XQD 1400x : circa 104 megabyte medi al secondo
     
    Una volta fatto, ho provato l'operazione contraria, copiando gli stessi file dalla scheda XQD al disco SSD del mio computer (dopo aver cancellato i precedenti file e svuotato il buffer del pc).
     
    [attachment=93598:lettura.jpg]
    lettura di 1001 file NEF da circa 31 gigabyte l'uno da Lexar XQD 1400x a disco SSD Samsung da 1TB 840 EVO : circa 174 megabyte medi al secondo
     
    ho quindi voluto verificare questa misura empirica con un tool di test, l'ottimo Crystal Disk Mark
     
    [attachment=93597:crystal1.jpg]
    con operazioni sequenziali e file da 50megabyte, il dato di lettura si attesta ad un buon 174.9 megabyte al secondo mentre quello in lettura è poco sopra ai 100 megabyte, a conferma della misura empirica con gli effettivi file NEF della Nikon D5
     
    Siamo lontani dalle prestazioni promesse da Lexar, 210 megabyte al secondo in lettura ma ben sopra al dato di targa del lettore Sony, 125 megabyte al secondo.
     
    A questo punto sono passato alla SD 1000x
     
    [attachment=93596:crystal_SD_1000x.jpg]
     
    e alla compact flash 1000x
     
    [attachment=93595:crystal_CF_1000x.jpg]
     
    scoprendo con mia sorpresa che la compact flash tutto sommato si difende mentre, a parità di dato di targa, la SD è ben superiore in scrittura ad entrambe le altre memorie.
    Considerando che le CF sul mercato più veloci arrivano a 1066x mentre le SD hanno raggiunto i 2000x, c'è da dichiarare che le SD sono eccellenti e più che sufficienti per la Nikon D500 che le può utilizzare (300 megabyte al secondo in scrittura sarebbero adeguati a scaricare 10 file al secondo, pari alla raffica della D500).
     
    Ma le Lexar 2933x già sul mercato promettono di andare ben oltre, fino ai teorici 440 MB/s.
     
    A questo punto però mi chiedo se il collo di bottiglia non sia il lettore Sony che ha limitato le prestazioni della XQD Lexar durante i miei test.
     
    E quindi mi riprometto di provare appena disponibili, sia il lettore Lexar PRO dedicato che le nuove Lexar PRO XQD 2933x in tagli adeguati alle mie esigenze.
     
    Non mancherò di mettervi a parte delle mie prossime elocubrazioni. Alla prossima puntata.
     
    Spero di non avervi annoiato troppo. Oggi però è importante ragionare anche sulla qualità e prestazioni delle memorie delle nostre fotocamere, così come una volta si faceva con le pellicole.
     
    Personalmente utilizzo oramai da anni solo ed esclusivamente memorie Lexar di tutti i tipi.
     
    Ma seguo anche l'accortezza di farle ruotare continuamente, cambiandole dopo 24-30 mesi di uso intensivo.
     
    Credo infine che - specie con la possibilità di fare il backup in tempo reale dentro alle nostre fotocamere - sia definitivamente tramontato il feticcio del rischio indotto dalle memorie di grande taglio.
     
    Ritengo di gran lunga più rischioso cambiare durante una sessione outdoor una memoria pidocchiosa, magari SD e perderla nel terreno mentre la sostituisci, che possa capitare un guasto ad una memoria di questo livello quando trattata con giudizio.
     
    Nella prossima pagina il confronto tra Lexar XQD 1400x e 2933x e i due lettori Sony e Lexar
     




    • lug 27 2016 20:29
    • da Lieve
  2. Sigma 12-24mm f/4 Art: ma si, tarpiamogli le al...

     [attachment=106093:502 11042017 -_DSC7467 90 mm ISO 200 Max Aquila photo ©.jpg]

    Abbiamo gia' abbondantemente detto e mostrato di questo Sigma 12-24mm f/4 DC HSM Art, prestatoci per un paio di mesi da Mtrading,  nella sua piu' congeniale collocazione in ambito Nikon, ossia sulla D810, la reflex che possiede su questo marchio il sensore della migliore qualita' e densita'.

     

    [attachment=106092:501 11042017 -_DSC7458 90 mm ISO 100 Max Aquila photo ©.jpg]

     
    Mentre lo utilizzavo con la soddisfazione che ho raccontato ed il profitto che le mie foto, spero, abbiano espresso, mi attraversava la mente l'idea di fare la medesima esperienza collocando questo zoom (capace di un angolo di campo esteso fino a 120°), anche sulla mia D500, reflex di formato APS-C, tarpandogli quindi le ali, trasformandolo in un 18-36mm equivalente, certamente una copertura meno eclatante del valore assoluto di cui questo eccellente obiettivo e' accreditato, ma classicamente in uno zoomino 2x per un corredo da viaggio, in associazione ad un 50mm luminoso e ad un telezoom a piacere.
    Per confutare le mie osservazioni conclusive dell'articolo citato, nelle quali sostenevo che 

     
    Non penso possa trovarsi bene in qualsiasi mano: nella street serve andare in giro il piu' semplici e leggeri possibile, nel reportage di cronaca servono range focali che in wide arrivino almeno a 35mm e poi anche uno o due diaframmi di luce in piu'...
    Nello sport serve un ritratto del soggetto il piu' possibile esaltante delle sue qualita' atletiche... e i 12mm trasformerebbero in bastoni di scope anche i piu' tarchiati piloni del rugby...oltre a dover arrivare davvero troppo vicini all'azione.

    Bene, adesso a 35mm ed anche oltre ci si arriva, gli stop di luce in piu' li compensiamo con la gamma dinamica dello splendido sensore della D500, i 12mm deformanti non ci sono piu'... e quindi...?
    Resta di certo il peso... :a136: 
     
     
     
    [attachment=106097:0091 07042017 -_D5K9675 18 mm ISO 360 Max Aquila photo ©.jpg]
    Ed e' stato cosi' che, approfittando di una mezza settimana progettata (in pieno fuori stagione, ad inizio di aprile) tra Cagliari ed il sud/sudovest sardo, complice un corso di lavoro della mia compagna Raffaella, ho fatto la mia borsa fotografica, appunto con gli elementi sopracitati (e qualcosa in piu') e su di una Panda in affitto ho cominciato il mio tour, alla fine del quale i 950 km percorsi, sono stranamente coincisi con il numero degli scatti (esattamente 950) effettuati con il solo Sigma Art: su un totale di piu' di 1500, quindi, il Sigma Art 18-36mm f/4 l'ha fatta da mattatore, come era nelle stelle che dovesse essere...
     
    Il secondo motivo per cui abbia voluto scriverne un secondo articolo, risiede nell'entusiasmo che mi ha suscitato l'uso prolungato


    di questa enorme boccia per pesci rossi [attachment=106099:511 11042017 -_DSC7472-Modifica 90 mm ISO 200 Max Aquila photo ©-2.jpg]

    e la curiosita' di vederlo alle prese col sensore della D500, sicuramente meno esigente di quello della sorella maggiore, ma molto piu' propenso a quelle regolazioni verso l'alto degli ISO che nelle fattispecie di ripresa di questo veloce tour sardo mi sarebbero state necessarie.
    Una notazione di servizio: nel nome di ognuna delle immagini postate nelle pagine seguenti, troverete anche la focale equivalente alla quale ho scattato.
    Ossia, con la ghiera di focale regolata a 12mm il file si chiamera' 18mm e cosi' via fino a 36...  e cosi' li considerero' io stesso nell'articolo
     
     
    Cosa resta da dire di questo Sigma Art? nulla, a voi il giudizio: ormai gli editor di Nikonland sono diventati troppo di parte per Sigma.
    E Sigma Art unitamente al profilo colore FL(at) sono diventati per me connubio indissolubile con Nikon... Scusate se e' poco!  :mestieri-11: 




    • apr 17 2017 03:39
    • da Max Aquila