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C'erano 5 risultati taggati con ritratto

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  1. Ritratto in Bianconero - Ricetta dietetica

    Una ricetta alternativa per un risultato molti simile a QUESTO, giá degustato con il cuoco Spinoza. :) 
     
    Gli ingredienti sono gli stessi, con una foto scattata a pochi minuti da quella giá vista. Credo giusto il tempo di un cambio obbiettivo.
    Quindi un file di partenza di gran classe, con pochi aggiustamenti necessari.
     
    Apro tutto a zero, profilo Adobe Standard giusto per congruitá con l'altra foto, ed ho questo:
    [attachment=82398:Screen Shot 2015-08-04 at 16.46.06.png]
     
    Le luci sono giá bilanciate, ai neri serve poco o nulla, ma occorre aumentare di un poco la luminositá della pelle.
     
    Uso l'approccio che preferisco da quando Lightroom ha superato l'arcaico Luci/Ombre ed offre la possibilitá delle quattro regolazioni separate ed interconnesse. 
     
    Nel pannello di sviluppo in generale Adobe azzecca piuttosto bene la sequenza piú ovvia delle azioni. 
    Viene infatti naturale sistemare il WB, poi l'Esposizione, poi il contrasto, poi....
    Poi la sequenza proposta é Highlights -> Shadows -> Whites -> Blacks
    No, secondo me non ci siamo proprio.  :wacko:
     
    La mia, personalissima sequenza piú ovvia é qualcosa del tipo:
    Whites (+) -> Highlights (-) -> Contrast -> Blacks -> Shadows
     
    Con i primi due comandi che la fanno da padrone (di solito le ombre hanno meno problemi delle alte luci, per la generale tendenza a sottoesporre...).
     
    Quindi prima aumento i Whites, al limite esagerando un po', per avere la luminositá che cerco:
    [attachment=82400:Screen Shot 2015-08-04 at 16.46.33.png]
     
    E poi abbasso gli Highlights, per recuperare i dettagli nelle alte luci:
    [attachment=82401:Screen Shot 2015-08-04 at 16.47.04.png]
     
    E giá con questi due banalissimi interventi un'ottima foto come questa.. si illumina. :) 
    [attachment=82402:Screen Shot 2015-08-04 at 16.47.32.png]
     




    • ago 04 2015 17:18
    • da andre_
  2. Ritocchiamo (alla veloce) un ritratto

    Anche la pelle più liscia e curata a volte ha bisogno di una ritoccatina perchè l'effetto sia migliore in fotografia.

    In generale io detesto l'effetto ceramica plastificata, stile Barbie gigante che tanti fotografi esibiscono nelle loro foto.
    Preferisco che non ci sia una lisciatura pesante ma semplicemente la correzione dei difetti evidenti.

    In questo breve tutorial utilizzeremo di fondo i pennellini che ci mette a disposizione Lightroom (almeno nelle versioni più recenti) e i normali comandi e strumenti di Photoshop.
    Il processo si può fare anche solo utilizzando Photoshop, purtroppo non conosco le potenzialità di altri programmi di fotoritocco.

    Ho scelto per l'occasione un ritratto in luce naturale ripreso con il Sigma 85 mm ad F2.8, con la Nikon D3.
    La luce diretta e di taglio ha evidenziato una pelle non curatissima, con svariati segnetti, nei, brufolini, incresature, pellicine morte.
    Nulla di drammatico - è una modella ungherese - una situazione comune che si può ritrovare in qualsiasi altra coetanea.

    Dò per scontato che si sia fatto uno sviluppo corretto, riportando i valori di esposizione e bilanciamento del bianco ai livelli voluti.

    [attachment=40532:Untitled-1.jpg]

    nell'ingrandimento al 100% è evidente lo stato della pelle :

    [attachment=40533:Untitled-2.jpg]

    il metodo che presento non è il più professionale o evoluto ma è certamente il più rapido.

    Consiste nell'utilizzare un pennellino correttore con le impostazioni "Attenua Incarnato", adatto alla bisogna :

    [attachment=40534:Untitled-3.jpg]

    si possono regolare diversi parametri, a cominciare dalle dimensioni e dalla sfumatura del pennello per lavorare al meglio.
    Ma il parametro fondamentale è l'attenuazione che viene prodotta mediante riduzione della "Chiarezza" (Clarity per chi ha LR in inglese).

    Consiglio di non utilizzare mai il valore 100 perchè l'effetto è esagerato. 60-70 o anche 50, a seconda dei casi, possono andare bene. Con l'esperienza si trovano i valori più adeguati.

    A questo punto si pennella letteralmente la superfice della faccia, avendo l'accortezza di non eccedere in talune zone in cui la texture della pelle potrebbe scomparire ed evitanto le zone che devono rimanere dettagliate (occhi, ciglia, labbra, etc. etc.).

    [attachment=40535:Untitled-4.jpg]

    A lavoro finito (si possono fare più passate), la pelle apparirà più liscia ed omogenea ma manterrà comunque un aspetto naturale.
    Insomma il nostro obiettivo non è eliminare del tutto i difetti ma attenuarli per rendere il risultato pulito.

    Il passaggio successivo io lo faccio in Photoshop dove esporto l'immagine.

    Si tratta di eliminare nei, segnetti, taglietti e pellicine. Eventuali macchie di sole ed altri difettucci.

    Questo lo faccio con il "Spot Healing Brush Tool" (non so come si chiami in italiano ... :()

    [attachment=40536:Untitled-5.jpg]

    regolo i parametri per avere una forma ellettica e una dimensione compatibile con i difetti da rimuovere.

    Fatto questo mi dedico ad eliminare fisicamente tutto ciò che riesco.

    Alcuni difetti li attenuo con lo Smudge Tool :

    [attachment=40537:Untitled-6.jpg]

    regolato per avere un effetto molto tenue.

    Nelle posizioni in cui dovessi vedere ulteriori difetti, passo velocemente con lo strumento sfumino.
    Se serve, in alcuni punti aggiungo un pò di rumore (Add noise) a bassa percentuale per ricostruire un pò di trama dei pori.

    Dopo una decina di minuti (al massimo), ottengo un risultato accettabile :

    [attachment=40538:_D3H1724.jpg]

    si potrebbero fare ancora alcune cose ma lo scopo di questo mini-tutorial voleva essere questo : rapido, essenziale e alla portata di tutti.

    Buon divertimento !

    • gen 01 1970 01:00
    • da Lieve
  3. Ricetta estiva per ritratti in Bianco e Nero

    Con questo caldo niente di meglio di una ricetta fresca per i nostri ritratti in Bianco e Nero.
    Niente di impegnativo come salse francesi ipercaloriche o lunghi procedimenti in Photoshop.
     
    Ingredienti:
    * 1 filetto crudo...cioè un file RAW di buona qualità, ottenibile dalla vostra fotocamera
    * 1 licenza d'uso di Lightroom
     
    Il gusto di Spinoza:
    Naturalmente è personale, come per tutti.
    Mi piacciono le salse leggere, i ritratti con la pelle chiara chiara e le lavorazioni in teglia fatte in modo da mantenere i sapori originali.
    Tecnicamente il piatto deve essere perfetto. Non ci devono essere aberrazioni cromatiche, bordi da sharpening, grana sgradevole.
    La lavorazione può essere complessa ma il risultato deve essere leggero e leggiadro, non deve apparire lo sforzo che l'ha prodotto.
    Nel BN prediligo ampie zone scure e chiare. Le testure fitte con gradienti netti non sono ingredienti che prediligo, bensì i gradienti lunghi e le alternanze geometriche se disponibili.
     
    Disclaimer:
    Lo scopo di questa lavorazione non sarà assolutamente quello di ottenere la tipica immagine di tipo "beauty", da pubblicare su Vogue, ossia la pesante salsa francese. Noi vogliamo qui ottenere un'immagine di tipo Fine-Art che non elimini eventuali difetti della modella come per esempio una leggera asimmetria, o il naso che potrebbe essere più fino o le labbra non perfette sul lato destro in basso. Questi "difetti" creano la personalità di un volto già bellissimo. Il brufolino sul mento invece lo toglieremo tranquillamente.
     
    Per questo articolo mi sono procurato un filetto RAW dal mio macellaio di fiducia e cioè Mauro che ha sempre un ottimo assortimento.
    In questo caso gli ho chiesto una bella testina.
     
    Appena arrivato a casa ho aperto il file RAW su Lightroom e l'immagine che ho ottenuto è la seguente, ossia il nostro punto di partenza:
     
    [attachment=82344:Raw Color.JPG]
     
    Sinceramente quando l'ho vista l'ho trovata già così "pronta" che ho pensato contenesse già un primo passaggio in padella di Mauro. Invece come vedete è tutto a zero e il profilo scelto è quello Standard di Adobe che secondo me in questo caso crea un ottimo punto di partenza mantenendo il volume del viso, mentre il profilo "Portrait" lo appiattisce in modo sgradevole. Quindi l'immagine è già bellissima così. Sicuramente merito della modella e di Mauro che si vede che non è l'ultimo degli sprovveduti (oddio, adesso mi licenzia!).
     




    • ago 04 2015 07:56
    • da Spinoza
  4. Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin

    Ines Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, una lunga, lunghissima carriera nella fotografia di moda e nell'arte.
    Dal particolare all'universale.
     
    [attachment=49765:red_2_coppia.jpg]
     

    Le loro fotografie sono opere d'arte contemporanea, esposte diverse volte negli anni fino a una personale del 2011 che riassume 25 anni di carriera, esposta a San Paolo in Brasile.
    "Pretty Much Everything: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin
    Photographs: 1985-2011"
     
    [attachment=49767:red 1 mostra_iv_2.jpg]
     
    A mio parere la loro forza sta nel modo particolarmente forte e deciso di rappresentare le persone.
    Anche nel fashion più puro c'è comunque un tocco di surrealismo e di inspiegabile che rende l'insieme più affascinante.
     
    Sono stati tra i primi a utilizzare la manipolazione digitale in fotografia a inizio anni '90 e hanno sempre perseguito una estetica che unisce e miscela diversi media. Un viaggio tra fotografia, scultura, collage e disegno.
    Questa complessità di lettura suggerisce di andare oltre le apparenze, graffiando sotto la mera immagine verso qualcosa di "altro":
     
    1. [attachment=49771:re_3-2.jpg]
     
    2. [attachment=49773:red4.jpg]
     
    3. [attachment=49840:bjork,portrait,tears-34f68c090e0022ac64f7f261fd453494_h.jpg]
     
    4. [attachment=49807:Alexander-McQueen.jpg]
     
     
    Interessante anche il modo di rappresentare il reale: provocatorio, saturo, sensuale, a volte morboso.
     
    5. [attachment=49772:re_1.jpg]
     
    6. [attachment=49774:red5.jpg]
     
    7. [attachment=49775:red6.jpg]
     
    8. [attachment=49776:Lgaga-8.jpg]
     




    • lug 18 2013 12:16
    • da Federica
  5. Fujinon XF 90mm F2 : il vanitoso (test/prova)

    Ho avuto il piacere di testare per un week end il nuovo Fujinon XF 90mm F2 WR e ne parlo molto volentieri su queste pagine.
     
    E' un obiettivo che si presenta come i più prestigiosi della linea, giusto un filo più lungo ... forse troppo per essere semplicemente un 90 mm F2 ... sembra quasi un 105 mm.
     
    [attachment=92053:D8X_0217.jpg]
     
    infatti sulla Fujifilm X-T1 con cui l'ho provato risulta un pò grande.
     
    Sapete come la penso. Se la mirrorless deve avere come prerogativa quella di essere piccola, compatta e leggera, così dovranno essere anche gli obiettivi.
     
    Quindi se è perfetto il nuovo 35/2, peso, bilanciamento, volume, questo 90mm risulta sbilanciato, lungo e spesso.
     
    Non sto parlando di estetica, non semplicemente. In condizioni di luce precaria, salvo prendere la macchina per il grip in verticale, il complesso risulta poco stabile e con tempi che per me sarebbero di sicurezza (con la D4 e l'85/1.4 io riesco a fare foto ferme ad 1/30'') vedo tremolare il tutto, faccio fatica a tenere ferma la macchina e le foto, ovviamente, vengono mosse.
     
    Insomma, un 85/1.4 sarebbe così grosso, un 90mm F2, non proprio.
     
    Evidentemente aver messo i famosi 4 motori lineari all'interno del complesso ha costretto i progettisti a sviluppare l'ottica per il lungo.
    Così é se ci pare.
     
    Certamente non mi è venuta voglia di montare l'orribile paraluce in plastica che ne quasi raddoppia la lunghezza. Per fortuna il passo filtri a vite resta da 62mm e quindi il paraluce di riserva del 56/1.2 va più che bene :)
     
    Sottolineo una cosa che hanno notato tutti. Preso in mano, anche da spento, c'è qualche cosa che si muove all'interno. Nulla di preoccupante ma un pò di apprensione questo la mette. Peraltro l'obiettivo non è stabilizzato quindi non si capisce bene quale sia l'elemento ballerino.
     
    [attachment=92048:D8X_0203.jpg]
    [attachment=92049:D8X_0204.jpg]
     
    [attachment=92050:D8X_0206.jpg]
    metallo e vetro, passo filtri a vite da 62mm, ghiera dei diaframmi sicura (anche se è un simulatore).
    Messa a fuoco manuale come per gli altri Fujinon XF, simulata ma abbastanza agevole.
     
    [attachment=92052:D8X_0211.jpg]
    90/2 e 56/1.2, una bella coppia da ritratto.
    Notare le differenti proporzioni. Io in realtà considero già un filino grosso il 56/1.2 (che peraltro è un F1.2 !).
    Ma un 105/2.8 no ? Speriamo in futuro ;)
     
    Comunque è un oggetto sensazionale già a prima vista e in mano lo è ancora di più.
     




    • mar 07 2016 12:18
    • da Lieve