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C'erano 1 risultati taggati con micro nikkor 55mm f3.5

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  1. Nikon 55mm f3.5 micro-nikkor, gioiello d'ep...

    Il 55mm f3.5 micro-nikkor "nasce" come 5,5cm nell'Agosto del 61, e attraverso successive incarnazioni (P, P-C ecc.), con modifiche minime  dello schema ottico (che rimane di 5 lenti in 4 gruppi) e più importanti dei trattamenti antiriflessi, nel 1977 passa dalla baionetta F a quella Ai e quest'ultimo modello rimane in produzione fino alla fine del 1979, quando viene sostituito dal 55mm f2.8 Ais, con schema ottico diverso (6 lenti in 5 gruppi). 
    Anche se il 55 f2.8 era ottimo e probabilmente rendeva meglio alle lunghe distanze, nel cuore dei puristi della macro è rimasto il "vecchio" f3.5. Perchè? Perchè nella macro sembra avere ancora la meglio rispetto al fratello più luminoso.
    Anche qui su Nikonland non mancano gli estimatori del 55mm f3.5 micro-nikkor, così, incuriosito da quel che ho visto, sentito e letto, me ne sono fatto prestare uno da un amico, anche lui grande sostenitore di quest'ottica. Ecco qui le mie impressioni d'uso.
     

    L'obiettivo è la versione Ai. I dati tecnici, brevissimamente: 5 lenti in 4 gruppi diaframma a 6 lamelle, diametro filtri 52mm  distanza minima di messa a fuoco  0,241mm,  rapporto di riproduzione 1:2 (metà del reale), raggiunge 1:1 tramite il tubo di prolunga Pk13 che è lungo 27,5cm.
     
     

    [attachment=78398:trissm.jpg]

     

    Da sinistra a destra: l'obiettivo focheggiato ad infinito, alla minima distanza e con il tubo PK13 (questo è mio!)  montato.

     
     

    [attachment=78399:frontale.jpg]

     
     
    La piccola lente frontale è molto incassata rendendo superflui paraluce (disponibile solo come opzionale) e filtri protettivi, perlomeno in usi non estremi.
     
    Costruzione/ergonomia
    La costruzione è quella dei vecchi nikkor, non credo ci sia bisogno di approfondire oltre. Nonostante i trent'anni e passa la ghiera di messa a fuoco, almeno in quest'esemplare,  è fluida e senza giochi.
     

    Sul campo. 
    Ho provato il 55 f3.5 sulla D7100 che ha un sensore denso, che mette alla corda gli obiettivi. 
    Dal punto di vista operativo, ho trovato abbastanza facile mettere a fuoco a mano, sia fidandomi del pallino verde che, a volte, in live view. La macro si fa con calma quindi l'assenza dell'autofocus non dico sia irrilevante ma, soprattutto nel caso di soggetti statici, non è un grosso problema.
    Ho notato una tendenza a sottoesporre di circa 1 stop (a volte qualcosa in più) da parte della D7100, che presumo sia dovuta al fatto  che per pigrizia non ho impostato i dati dell'obiettivo nel menù.
    Ho esposto in manuale, a f8-11 raramente f16, ISO tra i 200 e gli 800. 
     
     

    I risultati?
     Sono rimasto piacevolmente sorpreso, le foto che seguono sono senza postproduzione (conversione jpeg e riduzione a parte).
     

    [attachment=78400:trifoglio1.jpg]

     

    Fiore di trifoglio, treppiedi, luce naturale

     

     

    [attachment=78402:trifogliofull1.jpg]

     

    Alla minima distanza di messa a fuoco, f11, treppiedi, luce naturale

     

     

    [attachment=78403:trifoglio2.jpg]

     

    Altro fiore di trifoglio, con il PK13, treppiedi, luce naturale

     

     

     





    • mag 11 2015 17:54
    • da Silvio Renesto