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C'erano 6 risultati taggati con zoom

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  1. Sigma HSM 120-400mm f4.5-5.6 OS - prime impress...

    Uno zoomettino compatto, leggero e di poche pretese... Con un prezzo piú che adeguato alle prestazioni. :)

    Dopo le prime uscite con questo Sigma, montato sulla D800, la frase sopra é la migliore descrizione che mi venga in mente.
    Intendiamoci, non stiamo parlando di un'ottica vagamente paragonabile ai tele "veri" (quelli fissi e luminosi), ma piuttosto di un obbiettivo da passeggio.
    Con il suo chilo e mezzo o poco piú, venti centimetri di lunghezza (e circa 27 alla massima focale) ed un attacco per treppiede decente e rimovibile, questo obbietivo é a mio parere un ottimo compromesso per chi, come me, é uso girellare per campagne e spiegge per il gusto di fare qualche foto alla fauna locale.

    Sia la focale variabile che la presenza del sistema di stabilizzazione (efficace con tempi lunghi e non invasivo con tempi brevi) ne fanno un oggetto piuttosto flessibile. Piú dell'ormai datato 300/4, che pure é di ben altra classe, ed adatto a stare in borsa se si viaggia.

    Colori e contrasti sono buoni, soprattutto se le condizioni invitano a fare qualche scatto:

    [attachment=42802:8X2_2258.jpg]

    [attachment=42803:8X2_2259.jpg]

    [attachment=42804:8X2_2330.jpg]

    [attachment=42805:8X2_2335.jpg]

    E la definizione é piú che adeguata anche alla massima focale, chiudendo un diaframma.
    Scatto originale (DX da 16MP della D800), e zoom al 100%:

    [attachment=42806:8X2_2323.jpg]

    [attachment=42807:Screen Shot 2013-03-05 at 16.05.04.png]

    Lo scatto é ovviamente come convertito da Lightroom, ed anche se il tempo é di sicurezza in assenza del VR (che qui si chiama OS, ed ha ancora la posizione per il panning) la sua presenza non degrada per nulla l'immagine, come faceva il VR Nikon delle prime generazioni.

    Ho scattato a 400mm in DX con la D800 in tutta tranquillitá ad 1/200sec, senza scartare nessuna foto. Oltre non mi sono ancora spinto.

    L'AF ha una buona velocitá, ed é preciso.
    Non ho visto CA, e neppure flare sui riflessi dell'acqua al sole.

    L'unico limite oggettivo di questo obbiettivo é la resa a 400mm ed f5.6.
    Chiudendo di un diaframma le cose vanno a posto, ma a TA é praticamente inutilizzabile (mentre é piú che utilizzabile da 120 a 300mm circa).
    f5.6:
    [attachment=42809:Screen Shot 2013-03-05 at 16.10.46.png]

    f8:
    [attachment=42808:Screen Shot 2013-03-05 at 16.10.31.png]

    Lo stesso comportamento é ben descritto dal test MTF di SLRGear, QUI.

    Lo sfocato non eccelle, ovviamente, ma non crdo che sia una lente da ritratto... ;)

    Insomma, con un prezzo street che é meno di un terzo del prezzo di lancio del nuovo 80-400 Nikon, credo che questo Sigma meriti ampiamente di essere preso in considerazione.
    Per ora mi fermo qui, visto che quelle che ho descritto sono prime impressioni. :)
    a_

    • gen 01 1970 01:00
    • da andre_
  2. Nikon Zoom 17-35mm e 18-70mm DX: due modi diver...

    [attachment=76129:01 DSC_0004.jpg]
    "Normali" questi due zoom lo sono ben poco, se non altro in ossequio alle aspettative in essi riposte nei diversi momenti in cui sono stati immessi sul mercato:

     

    - il primo (il 17-35 ED) per contrastare i lanzichenecchi che con ordaliche scorribande minacciavano il predominio incontrastato del primogenito 20-35mm (in un epoca di transizione ormai lontana):

     

    - il secondo (18-70 DX) con il delicato "obiettivo" di fungere da ottica di primo equipaggiamento sulle digireflex del rilancio Nikon, le D70 e 50, che hanno pavimentato la strada (in ripida salita) percorsa dalla casa di Tokio negli ultimi tre anni per riportarsi vicina agli utenti ed a un mercato che stava perdendo di vista.
    [attachment=76130:02 DSC_9983.jpg]
     
    Questo confronto tra due obiettivi dai presupposti e dai prezzi di listino cosi' abissalmente distanti (2200 euro per il piu' luminoso, contro i 500 euro del DX) non vuole essere nulla di diverso dall'occasione che e' stata: quella di usare per le stesse foto due obiettivi differenti quasi in tutto e per tutto... ma in ogni caso accomunati dal comune destino di poter essere l'uno alternativa all'altro nel caso di diverse esigenze di ripresa.
    [attachment=76131:03 schemi.jpg]
     




    • feb 08 2016 14:08
    • da Max Aquila
  3. Nikon Zoom 70-300mm F4.5-5.6 VR : Il best buy

    [attachment=78891:1.jpg]

     

    Dati Costruttivi
     
    Schema Ottico 17 lenti in 12 gruppi di cui 2 in vetro ED
    Diaframma 9 lamelle
    Minima distanza di messa a fuoco 1.5m (rapporto 1:4)
    Dimensioni 80x144mm Peso 745g
    Passo Filtri 67mm (!)
    Paraluce In plastica, rimovibile a petali mod. Nikon HB-36
      

     

    [attachment=78892:2.jpg]

    Il sofisticato schema ottico che si avvale di ben 17 lenti

     

    [attachment=78893:3.jpg]

    L'obiettivo in posizione di riposo e alla massima focale con paraluce. Notare la notevole estensione

     

    Presentato l'estate scorsa in contemporanea con la Nikon D80, il nuovo zoom 70-300 VR rappresenta l'ultima edizione di un classico e va di fatto a sostituire i due precedenti obiettivi di pari focale ma di fascia differente.
    Questo obiettivo incorpora tutta la tecnologia Nikon attuale.
    Infatti ha uno schema ottico che incorpora vetri a bassa disperione ED, ha un sistema di messa a fuoco interno, motore ad ultrasuoni incorporato e, fondamentale, stabilizzazione di seconda generazione oltre alla ormai scontata mancanza dell'anello dei diaframmi.

     

    La costruzione é mista. Il barilotto inferiore é in metallo e presenta la classica disposizione dei comandi oramai comune agli ultimi obiettivi anche di fascia alta (ad esempio il recente 105/2.8 VR Micro). Molto robusta e con un rivestimento in vernice antigraffio.
    Il cilindro interno (quello che si estende cambiando la focale) é invece in plastica dura, molto più leggero, più fragile e dall'aspetto decisamente "economico".
    Data la fascia di prezzo, qualche compromesso doveva pur essere fatto !

     

    Pur essendo abbastanza pesante (quasi 8 etti) questo oggetto risente della sua concezione di fascia "consumer". Il bilanciamento non é adeguato (appunto per la differente costruzione tra parte anteriore e posteriore) perché si possa sostenere un corpo pesante impugnandolo con una mano, cosa che invece mi riesce normale con il 70-200/2.8.

     

    Ma a questi prezzi (tra i 420 e i 490 euro di importazione ufficiale), che altro vogliamo ?
     
     
    Ma come va ?

     

     

     

    [attachment=78894:4.jpg]

     

    [attachment=78895:5.jpg]

    Alla massima focale con soggetti in avvicinamento e distanze ravicinate.

     

    Complessivamente va piuttosto bene dal punto di vista della resa.

     

    Dovendo dare un voto, rasentiamo il 10 alla minima focale e ci avviciniamo ad 8 alla massima.

     

     

    [attachment=78896:6.jpg]

     

    [attachment=78897:7.jpg]

     

      
    La stabilizzazione funziona ?
     
     

     

    [attachment=78898:8.jpg]

     

     

    [attachment=78899:9.jpg]

     

    Decisamente si. Anche alla massima focale, si scatta fino ad 1/30'' senza grossi patemi d'animo.
    E' una sicurezza, nel caso degli elicotteri, ad esempio, facendo il panning sul soggetto anche a tempi bassi si riesce ad avere ben nitido il corpo principale mantenendo il mosso sulle pale delle eliche.

     

      
    L'autofocus é veloce ?
     
    Assolutamente si. Non ci sono problemi a seguire anche soggetti estremamente veloci, come questi bolidi a Monza :

     

    [attachment=78900:10.jpg] [attachment=78901:11.jpg]

    [attachment=78902:12.jpg] [attachment=78903:13.jpg]
     

     
    E i colori ?
     
    Ottimi, caldi e ben definiti da obiettivo di classe.

     

     

    [attachment=78904:14.jpg]

     

     

     
    Giudizio Finale 

     

    Pro :

     

    - prezzo molto allettante (non esiste nulla sul mercato di tanto valido a questo prezzo !)
    - features (non gli manca nulla tra SWM e VR)
    - prestazioni eccellenti a 70 e 105 mm, cala ma non vistosamente come i predecessori oltre i 200 mm
    - compatto e leggero, facilissimo da usare. Comandi e disposizioni perfettamente ergonomici

     

    Contro :

     

    - la costruzione lascia qualche dubbio sulla durabilità. Il paraluce e l'avancorpo sono soggetti a rapida usura in caso di uso intensivo.
    - l'astuccio morbido, simile a quello del 105/2.8 VR non é degno di Nikon
    - il filtro da 67 mm ? Beh .... :ninja:

     

    Complessivamente un best buy, il giusto complemento per integrare uno zoom trans-standard in un set-up di buon livello senza raggiungere i costi di un ben più perfomante ma pesante ed impegnativo 70-200/2.8.
    Ben inteso, non é lontanamente paragonabile al 70-200/2.8 ma con i soldi che si risparmiano ci si può comperare una D200 nuova .... ! E scusate se é poco.

     

    Con la D3x, a 270 mm F5.6, 1/100'' WB manuale, 400 ISO, illuminazione con alogene da 1Kw e luce ambiente, Portrait, conversione con Camera Raw 5.3, nessuna postproduzione :

     

     

    [attachment=78905:15.jpg]

     

    non so dire se sia merito dell'obiettivo o della fotocamera (io ipotizzo di entrambi) ma a tutta apertura e a quasi la massima focale, la ritengo un'ottima prova in un genere che non sarebbe proprio il suo ... Immagine inserita

    • gen 25 2016 17:18
    • da Lieve
  4. Tamron 70-300mm f/4-5.6 SP Di VC USD l'anta...

    Il Tamron AF 70-300mm f/4-5.6 SP Di VC USD viene spesso visto come un competitore diretto del Nikon 70-300mm 4.5-5.6 AFS G VR. simile per dimensioni, stabilizzato e si dice otticamente molto valido.
    Siccome è passato brevemente per le mie mani, ecco le mie impressioni soggettive.
     
     

    [attachment=91225:lenses.jpg]

     

    Il 70-300mm f/4-5.6 SP Di VC USD alla minima focale e alla massima con paraluce.

     
    Prima qualche dato tecnico (tra parentesi per confronto quelli del Nikon 70-300 VR) .
     
     
     
    Costruzione Ottica (elementi/gruppi):17/12 con  1 lente XLD and 1 LD  (17 gruppi 12 elementi, 2 lenti ED)
    Diaframma: 9 lamelle (9)
    Minima distanza messa a fuoco 1,5 m (1,5m)
    Rapporto di riproduzione  1:4 (1:4)
    Dimensioni 82 x 143 mm (80 x 143)
    Peso 765 g (745)
    Diametro filtri 62 mm (67)
    Entrambi hanno paraluce a petalo di serie.
     
     

    [attachment=91226:optical-scheme.jpg]

     

    Schemi ottici  a confronto, in blu la lente XLD, in giallo quelle a bassa dispersione.

     

     
    Costruzione ed ergonomia,
    Avendoli usati tutti e due posso dire che, benchè entrambi abbondino di plastica, il Nikon da' un'impressione generale di maggior robustezza e solidità. Tuttavia il Tamron pur probabilmente più delicato, non ha particolari giochi, forse la ghiera dello zoom è un po' più secca, ma niente di fastidioso.Entrambi si allungano notevolmente alla massima focale.
     
    Su formato dx ad infinito le coperture d'immagine alle diverse focali sono queste.
     
     

    [attachment=91227:focal.jpg]

     

     

     
     
     
    La focale effettiva alla minima distanza è di 240mm, un valore accettabile, più o meno  pari a quello del 300mm f4 AFS (ricordo che il nikon 80-400mm f4-5.6 AFS VR G da oltre 2000 euro alla stessa distanza alla focale nominale di QUATTROCENTO mm è (circa) un 208mm reali ... :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry:  :angry: ).
     
    La stabilizzazione (VC= Vibration Compensation) è ottima, secondo me migliore di quello del 70-300mm Nikon, mentre l'af è veloce ma non sempre preciso, a volte ho ottenuto immagini leggermente fuori fuoco.
     
     

    [attachment=91235:smallliz.jpg]

     

    Questa lucertolina vista al 100% non è perfettamente a fuoco.

     
     
    A infinito alla focale di 300mm a f8 la resa è questa:
     
     

    [attachment=91228:sharpnessinf.jpg]

     

     





    • feb 13 2016 16:53
    • da Silvio Renesto
  5. Nikon 200-500 f5.6 E VR, un "quasi" macro?

    NON FRAINTENDIAMO.
     
    E' chiaro che lo scopo principale del Nikon 200-500mm f5.6 E VR per quelli che come me che amano fotografare gli animali, è andare in posti così
     

    [attachment=97891:landsc2.jpg]

     

     

    [attachment=97892:landsc1.jpg]

     

     

     

    Avvistare qualcosa di interessante, riprenderlo nell'insieme ad una focale intermedia:
     
     

    [attachment=97893:cormoegret1.jpg]

     

     

     
     
     
    Per poi ricavarne scorci zoomando alla massima focale.
     
     

    [attachment=97894:cormoegret2.jpg]

     

     

    [attachment=97895:cormoegret3.jpg]

     

     

     

     

    Oppure addentrarsi in una lanca
     

    [attachment=97896:lanca.jpg]

     
     
    Essere subito pronti per incontri ravvicinati.
     

    [attachment=97897:heron.jpg]
     
     

    Per passare poi  a foto ambientate.
     
     

    [attachment=97898:heronamb.jpg]
     
     

     
     
     
    Certo, può capitare di voler fotografare un fiore,  se  la cosa interessa (a me raramente), sfruttando lo sfuocato tipico del teleobiettivo.
     
     

    [attachment=97899:fiore.jpg]

     
     
    Ma è un caso eccezionale, non si usa certo per questo.  Non è certo un obiettivo per foto ravvicinate.
     
    NE SIAMO PROPRIO SICURI?
     
     




    • ago 13 2016 06:12
    • da Silvio Renesto
  6. Nikon 200-400mm F4 VR I contro Nikon 200-500mm...

    Il Nikon 200-400mm f4 AFS G VR è sempre stato "lo zoom" da safari per eccellenza, a partire da quel 200-400 f4 Ais che ha fatto la gioia di quei fotografi naturalisti che potevano permettersi di comprarlo ed attaccarlo alla loro Land Rover per girare un'Africa ancora rigogliosa di vita, basti ricordare la coppia Gunther Ziesler ed Angelika Hofer. 
     
    Lungamente attesa, la versione Af stabilizzata, è diventata a sua volta il sogno di molti hikers che volevano percorrere le piste o arrampicare in montagna in cerca di camosci  di fiori e piccoli animali, portando con sè un solo obiettivo per scorci e inquadrature ravvicinate a qualsiasi distanza. Il prezzo pur elevato, era inferiore a quello dei supertele fissi e (parlo dell'AFS) il peso molto più contenuto.
     
    Chi non poteva permettersi questo costoso gingillo fino a non molti anni fa aveva poca scelta, per lo più zoomoni di marche universali, di prestazioni amatoriali, bui e di scarsa qualità. In casa nikon c'era un 80-400 f5.6 con l'af tradizionale e dalle prestazioni così così, sostituito in ritardo da un omologo e ben più costoso AFS, migliore del precedente.
     
    Ora la situazione è cambiata Sigma e Tamron, ma soprattutto Sigma, hanno proposto degli zoom supertele di qualità più che adeguata e di focale maggiore (finoa 600mm), anche se un po' più chiusi (f6.3) alla massima focale.
     Nikon non poteva certo stare a guardare (o no?), ed ecco che ha realizzato uno zoom solo di uno stop più chiuso, ma dalla focale massima superiore, più leggero  e, cosa importante, dal prezzo molto contenuto rispetto al 200-400.
     
     Il nuovo Nikon 200-500mm f5.6 AFs E VR sta riscuotendo, mi pare, un buon successo, per la sua qualità ottica soddisfacente  Viene da chiedersi se vale ancora la pena di investire denaro nel "cugino" professionale 200-400 o se questo 200-500 può bastare. Ognuno avrà la sua risposta, ma qui vorrei offrivi qualche spunto di riflessione con un piccolo confronto.
     
    Su invito, e grazie a gentile prestito, di Mauro Maratta, ho potuto provare il 200-500 in parallelo con il 200-400 AFS prima serie, dell'amico Gianni.  Ecco le mie impressioni sui due zoom.
     
     

    [attachment=98506:confronto.jpg]

     

    Il 200-500mm in primo piano e il 200-400mm dietro.  L'amico Gianni è fanatico delle coperture in neoprene, ma non è l'unico, vero?

    Sul perchè della fascetta mimetica sul 200-500 leggetevi l'altro mio articolo su questo obiettivo.

     

     

     
     
    Costruzione ed ergonomia.
     
    I dati li trovate ovunque, ma li riporto ugualmente per completezza:
     
    Nikon 200-400mm AFS VR: f4, 24 lenti in 7 gruppi, diaframma a 9 lamelle, messa a fuoco minima 2m (RR 1:3,7), larghezza x lunghezza 124x365mm, peso 3275g.
     
    Nikon 200-500mm AFS VR f 5.6, 19 lenti in 12 gruppi, diaframma a 9 lamelle,  messa a fuoco minima 2,2m (RR 1:4,5), larghezzaxlunghezza 108x267,5mm (a 200mm), peso 2300 grammi.
     
    In pratica, Il 200-400mm è più pesante, ma più robusto, il barilotto è tutto di metallo rivestito dalla famosa copertura "raggrinzita" di un tempo, non si allunga zoomando e questo contribuisce alla sensazione di solidità relativamente al 200-500, che comunque è anche lui ben costruito e senza giochi preoccupanti.
    Il peso sensibilmente minore del 200-500 è un vantaggio se si deve camminare a lungo, inoltre per il trasporto il 200-500 può essere bloccato sulla focale 200mm, diventando un tutt'uno solido e compatto.
     
     
    I riferimenti alle diverse focali sono ben incisi in entrambi gli zoom, nel 200-400 sono riportate anche le focali intermedie 250mm e 350mm. 
     

    [attachment=98507:gh2004002.jpg]

     

     
    Il collare per il treppiede è più largo ed ha una base più lunga nel 200-400.
     
    Insomma, il 200-500 non è costruito male, ma il 200-400 è costruito meglio. Quanto all'atto pratico possa fare la differenza credo dipenda molto dall'uso che uno ne fa e dalle attenzioni con cui si maneggiano gli obiettivi.
     
    "La Colt non è come le altre, puoi usarla per piantare chiodi nel muro tutto il giorno e la sera infili un centro dopo l'altro" (da Taxi driver, cito a memoria per cui potrebbero esserci inesattezze ;)).
     
    Sicuramente il 200-500 si può usare a mano libera per tempi ragionevolmente lunghi, il 200-400 no.
     




    • ago 23 2016 05:55
    • da Silvio Renesto