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C'erano 3 risultati taggati con nikon d7100

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  1. Nikon D7100 e fotografia di natura. Parte prima...

     
    Questo è il primo di una serie di tre articoli in cui riporto le mie impressioni d'uso della Nikon D7100 per la fotografia naturalistica e la macrofotografia.
    il presente articolo  riguarda l'uso nella caccia fotografica, in particolare avifauna in volo. IL secondo riguarderà la macrofotografia sul campo (pioggia permettendo!!) ed il terzo sarà un confronto Nikon D7100 vs Nikon D800 sempre secondo il mio modo di fotografare.
    Niente di scientifico, ma spero comunque serva a dare un'idea delle possibilità e dei limiti della nuova fotocamera Nikon di punta per il formato Dx (perlomeno al momento in cui scrivo, se poi ci sarà una D400, vedremo...).
     
     
    La fotocamera.
    Le specifiche si trovano ovunque in rete, quindi non mi dilungo sui dati tecnici.
    Le mie impressioni dal punto di vista ergonomico e di facilità d'uso sono estremamente positive. Pur avendo mani grandi, ho trovato la fotocamera molto comoda da impugnare e, peso a parte, non ho avvertito gran differenza  rispetto alla D800.
    Solo la ghiera di selezione delle varie modalità é leggerina e da' una sensazione un po' da "el cheapo" ovvero di "fatto al risparmio", ma non da' problemi. Pulsanti di blocco evitano spostamenti accidentali, per cui tutto Ok.
    Per la praticità d'uso, basti dire che non ho sentito la minima necessità di un manuale di istruzioni e una volta fatta la mano sulle  piccole differenze di operatività rispetto alla D800 (ci è voluto pochissimo), era come se l'avessi avuta da sempre. Molto bene.
     
     
     

    Sul campo.
    Sono andato alla garzaia vicino Casalbeltrame e poi in giro per le risaie nei dintorni. 
    Scattando all'aperto oppure dall'auto, quindi senza eccessive coperture mimetiche, il che teneva a distanza i soggetti.
    Quasi sempre un tele corto (300mm) sovente a mano libera, per cui nelle condizioni peggiori  :D ;  se rendeva bene così, avrebbe voluto dire che era una grande "piccola" fotocamera.
     
    Qualche foto è stata scattata con il 400 f2.8 Vr + Tc14 E messi gentilmente a disposizione dall'amico Gianni che mi ha accompagnato nell'uscita.
     
    [attachment=45907:autoritr.jpg]
     
     
    [attachment=45917:ibis2.jpg]
     
    Ibis in formato Dx (400 f2.8 VR + TC 14E)
     
    Nella caccia fotografica il formato Dx aiuta e la possiblità di un ulteriore crop di 1.3x da circa 15 megapixel aiuta ancora di più
     
    [attachment=45908:formati.jpg]
     
    La foto in formato Fx è stata scattata con la D800.
     
    L'autofocus è veloce e anche preciso, in AFC il limite nel mio caso era la velocità (scarsa)  dell'Af del 300f4, che mi ha fatto perdere alcuni scatti.
     
     
    Foto in formato  x1.3 a mano libera con il 300 f4 AFS:
     
    [attachment=45909:guardabuoi1.jpg]
     
    Airone guardabuoi
     
    [attachment=45910:cenerino1.jpg]
     
    Airone cenerino
     
    [attachment=45911:nitticora1t.jpg]
     
    Nitticora
     
    La nitidezza, considerando  la distanza ed il fatto che  scattavo a mano libera, è da considerarsi ottima.
     
     
    [attachment=45913:ibis1.jpg]
     
    Ibis sul nido (sempre 300 f4 AFS in formato x 1.3)
     
    [attachment=45914:ibis1part.jpg]
     
    Crop 100%.
     
    Cosa c'è sul campanile?
     
    [attachment=45915:fattoria1.jpg]
     
    Vediamo!
     
    [attachment=45916:fattoriatot.jpg]
     
     
    L'assenza del filtro passa basso si nota poco, ma in questi casi ritengo che il limite sia  l'obiettivo e le condizioni di scatto che impediscono di sfruttare appieno il sensore.
    Infatti  per curiosità ho provato ad montare  il "vecchio" 80-400 Af VR, sempre di Gianni.
     
    [attachment=45918:80400.jpg]
     
    crop 100%
     
    [attachment=45946:80400tot.jpg]
     
    [attachment=45947:ala1.jpg]
     
    [attachment=45948:ala2.jpg]
     
    [attachment=45949:zampe.jpg]
    Ci vogliono obiettivi incisi per sfruttare il sensore, com'era ovvio.
    In macro invece, come vedremo, con un obiettivo inciso, la resa è a dir poco spettacolare.
     
    IL sensore "denso" permette anche di esagerare qualora sia proprio necessario:
     
    Questo piro piro,  anche col formato ritagliato 1.3x è piccolo
     
    [attachment=45921:piropiro13t.jpg]
     
    Ma se voglio esagerare davvero... questa è l'inquadratura corrispondente ad un 20x30 stampato a 300 dpi:
     
    [attachment=45922:piropiroc1.jpg]
     
    ed il relativo crop 100%
     
    [attachment=45923:piropirotot.jpg]
     
    Non male, vero?
     
    Non sto dicendo che si possa sostituire sistematicamente un lungo tele vero, ma che in condizioni di emergenza...si può fare.
     
    E il bufferMi sono trovato benissimo oggi con la D7100, unico limite è proprio il famigerato buffer: se mi dimenticavo di "razionare" gli scatti a raffica, la macchina mi si bloccava finché non aveva finito di scrivere.  Un male minore, ma se non c'era ... era meglio.
     
    In conclusione nella caccia fotografica ho trovato la D7100 una macchina versatile, facile da usare e dalla resa soddisfacente, tranne quando ci si dimentica che la raffica è limitata.
     
    Silvio Renesto
     
    PS Grazie di cuore  a Rudolf (Mauro Maratta) per avermi messo a disposizione la fotocamera per questa serie di test.

    • apr 26 2013 09:57
    • da Silvio Renesto
  2. Nikon D7100 e 300 f4 AFS Ma"c"rimonio p...

    E'da un po' che uso il 300mm f4AFS sulla D7100 e, come avevo scritto in precedenza sempre qui su Nikonland, su formato DX il 300mm smette di essere il "tele dei poveri" per diventare uno strumento versatilissimo per il fotografo naturalista.
    Con la qualità del sensore  della D7100 poi si hanno dei risultati  veramente interessanti, superiori alle mie aspettative iniziali.
     
    Se volete un esempio di come lavora l'accoppiata nella cosiddetta caccia fotografica (in inglese si dice wildlife photography, definizione  meno cruenta) guardate questa foto di Enrico o queste  di Bruno Mora.
     
    Il sensore della D7100, unitamente all'assenza del filtro low-pass, permette di sfruttare al massimo la risoluzione del 300mm, ottica che a mio parere da' il meglio di sé proprio alle distanze medio brevi, come dimostra questa confidente marmotta valdostana:
     
    [attachment=51877:marmottaheadup.jpg]
     
    Crop 100% nessuna postproduzione:
     
    [attachment=51878:marmottaheadcup.jpg]
     

     

    Ma il campo dove il 300 f4 AFS si rivela per me davvero utilissimo, è nella fotografia ravvicinata dove, grazie alla ridotta area di copertura del formato Dx, permette di ottenere immagini più che soddisfacenti, paragonabili come inquadratura  a quelle del Sigma 400mm f5.6 APO Macro su formato Fx, (ma con colori diversi e nitidezza direi superiore al Sigma).
     
    Avrete notato che scrivo fotografia ravvicinata e non macro, questo  per un motivo preciso: per la vera macro, quella  con rapporti di riproduzione vicini ad 1:1 o comunque superiori ad 1:2 ci vuole un vero macro, non ci sono alternative.
    Il 300 f4 AFS da' il meglio di sé con i soggetti che richiedono rapporti di riproduzione non superiori ad 1:3, come rettili ed anfibi, grosse libellule, farfalle ed altri soggetti non troppo piccoli, fiori compresi.
     
    [attachment=51879:parnassio.jpg]
     
    Una Parnassius ripresa con il 300 f4 AFS e la D7100
     
    In questi casi i vantaggi sono tanti.
     
     
    La distanza di lavoro  elevata, che riduce le possibilità di fuga del soggetto. Lo sfondo che si ottiene con una focale lunga è impagabile e, gestendo come si deve l'apertura  di diaframma si ottengono effetti di sfuocato interessanti.
     
    [attachment=51880:croco4.jpg]
     
    Crocothemis erythraea fotografata a tutta apertura.
     
     

     

    La distanza di messa a fuoco inoltre permette di posizionarsi più facilmente all'altezza del soggetto grazie alla minore parallasse.
     
    Se la distanza di messa fuoco del 300 f4 AFS risulta comunque eccessiva per le dimensioni del soggetto, che rimane troppo piccolo nell'inquadratura, ci sono due possibilità per ovviare (la terza sarebbe ritagliare dopo, ma qui diamo per scontato che vogliamo ottenere un'inquadratura il più possibile definitiva già al momento della ripresa).
    La prima è usare dei tubi di prolunga per avvicinarsi un po' di più e di conseguenza ingrandire. Dopo aver girovagato fra i vari nikon Pk13 e PN11 ed affini sono approdato al terzetto della Kenko, i Kenko Pro DG/DGX, che trovo ottimi, in quanto mantengono l'autofocus e sono sufficientemente robusti e pratici.
     

     

    I tubi sono  un'ottima soluzione a patto di non esagerare nell'allungamento, perchè si perdono parecchi stop di luminosità e si aumenta il rischio di vibrazioni.
    Nell'uso pratico mi trovo comodo fino alla lunghezza del tubo lungo della Kenko, quello da 36mm.
     
    [attachment=51881:d7100e300a.jpg]
     
    Il 300mm con il tubo Kenko da 36mm montati sulla D7100.
     

     

    Con allungamenti maggiori devo usare molte precauzioni per ottenere risultati accettabili, ma se devo avvicinarmi così tanto a quel punto mi sembra più conveniente usare un vero tele macro.
     
    [attachment=51883:hesperia.jpg]
     
    Per fotografare questa piccolissima Hesperia ho usato i tubi, lo scatto a distanza ma ho anche sfruttato il generoso sensore della D7100 per ritagliare un po'. Se avessi avuto con me il Sigma 150 Macro, sarebbe stato meglio, ma il risultato comunque non è male.
     
    L'altra è usare un converter 1.4x, soluzione che tra l'altro non rende necessario spostare macchina e cavalletto per avvicinarsi al soggetto.  Con la D7100 però occorre fare attenzione perchè in condizioni meno che ideali, soprattutto in situazioni di forte contrasto, si ha molta più aberrazione cromatica ("fringing") di quanto si vorrebbe.
     
     
    Ho avuto modo di fare una comparazione grazie all'abbondanza di individui di Sympetrum striolatum, una libellula lunga tra i 3,5 e i 4,5 cm, in un sito:
     
    [attachment=51885:strio300.jpg]
     
    Con il solo 300mm
     
    [attachment=51886:strioconverter.jpg]
     
    Con il 300mm ed il converter 1.4x
     
    [attachment=51887:striotubojpg.jpg]
     
    Con il 300 ed il tubo Kenko da 36mm. Questa è una femmina, quelli delle foto precedenti sono maschi.
     
    In pratica, per la fotografia macro non troppo spinta, il 300 f4AFS corredato di  tubi e/o converter sulla D7100 è una soluzione fantastica che permette di ottenere ottimi risultati, a mio parere migliori di quelli che avevo con la D300 e,  se serve anche di ritagliare un pochino senza troppi problemi.
     
                                                       Silvio Renesto
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

    • mar 02 2016 14:00
    • da Silvio Renesto
  3. Nikon D7100 : 7100 scatti in due giorni con la...

    [attachment=44544:_D7X0338.jpg]
    [attachment=44543:_D7X0338 copy.jpg]

    Autodromo Nazionale di Monza, Variante Ascari, dall'alto della prima tribuna.
    Nikon D7100 con Nikkor 300/2.8 VR II, crop mode 1.3x per un 600 mm equivalente.
    Ripresa piena a 16 megapixel e suo crop al 100%.

    Un dettaglio esemplare che viene mantenuto anche in questi primi piani, sempre alla Variante Ascari ma a bordo pista, alla ricerca dell'acqua espulsa dagli estrattori :

    [attachment=44542:_D7X3231.jpg]
    [attachment=44541:_D7X2559.jpg]

    nella mia esperienza in pista, ancora non avevo visto file così puliti prodotti da una fotocamera Nikon in formato DX/APS-C finora.

    Il tempo era decisamente inclemente, la macchina è l'obiettivo grondavano acqua, il fotografo tornato a casa si è cambiato integralmente ...

    [attachment=44545:_D7X1366.jpg]

    a fine sessione il contascatti, partito da 100, segnava 5.438. Con una riserva di carica della batteria EN-EL15 (estratta da una V1) che ancora residuava al 47% ...

    Tutti gli scatti fatti in JPG, auto-ISO e Manuale, con combnazioni di coppia tempo diaframma tra 1/125'' ed 1/2000'' e tra F2.8 ed F11.
    ISO sino a 2.000-2.200.
    Nessuna incertezza.
    Autofocus da punto singolo in AF-C al 3D sui 51 punti.
    Nessuna incertezza.
    Picture Control su Standard, Nitidezza a +2, Saturazione +1.

    Il giorno dopo in studio, per una intera giornata di scatti con gli amici di Nikonland.
    Il tema "La ragazza con il dragone tatuato" (libera ispirazione da Millenium-Uomini che odiano le donne).

    [attachment=44547:_D7X4861.jpg]
    La modella Dora, prima del makeup.
    NEF sviluppato in LR4, preset Portrait.
    6.400 ISO, F2.8, Nikkor 70-200/2.8 VR II

    [attachment=44546:_D7X4861 copy.jpg]
    dettaglio dell'occhio 1:1

    rimozione del rumore standard per LR4.

    Il rumore è ben presente ma molto ben diffuso. Sull'iride e sulla pupilla si vedono il fotografo e un altro presente oltre alle attrezzature dello studio.
    Un dettaglio ancora perfettamente sfruttabile in stampa, nonostante la sensibilità siderale ...

    [attachment=44549:_D7X5109.jpg]

    come in questa foto, sempre a 6.400 ISO, con una scenetta improvvisata utilizzando i fotografi come comparse, immaginando una fermata della metropolitana :

    [attachment=44548:_D7X5109 copy.jpg]

    che ripropongo qui in b&n per eliminare il disturbo del colore.

    Ancora qui, sempre a 6.400 ISO, con la sola luce pilota di un flash posto in alto (io in auto-iso, in manuale, mentre gli altri scattavano con il flash a 100 ISO) :

    [attachment=44553:_D7X5871.jpg]

    Nella stessa situazione, ma utilizzando con il flash, a 400 ISO.
    Flash di studio da 400 W/s e bank quadrato, posto su giraffa a sinistra, più in alto, attivato dal flash della D7100 che ha comunque contribuito ad illuminare gli occhi della modella :


    [attachment=44555:_D7X5900.jpg]
    busto

    [attachment=44554:_D7X5900 copy.jpg]
    dettaglio del viso 1:1 da busto di sopra.
    Sempre Nikon 70-200/2.8 VR II, F4, 400 ISO. NEF sviluppati con LR4.

    [attachment=44552:_D7X5863.jpg]
    controluce, luci a sinistra, finestra più octobox da 180 cm con lampade fredde, ancora 6400 ISO.

    Intermezzo conviviale, a tavola, due ritratti fatti da Federica con la D7100 e il Nikkor 85/1.4G :
    [attachment=44550:_D7X5402.jpg]
    [attachment=44551:_D7X5405.jpg].

    Ma non contento della maratona, nella stessa serata al Velodromo Vigorelli per il derby di football Seamen vs Rhinos.
    Qui la D7100, sempre con il 70-200/2.8 VR II ma come pezzo principale la D4 con il 400/2.8 VR II, restati inoperosi tutto il giorno ...

    [attachment=44558:_D7X6170.jpg]
    le condizioni di luce intorno alle 20:30.
    ISO 6400 (auto-iso) jpg, PC su standard, saturazione +1, matrix.

    [attachment=44557:_D7X6118.jpg]
    riscaldamento del quarterback dei Seamen, sempre ISO 6400

    [attachment=44556:_D7X6071.jpg]
    ancora riscaldamento

    [attachment=44559:_D7X6202.jpg]
    azione di gioco a 5.000 ISO

    [attachment=44560:_D7X6211.jpg]
    azione di gioco a 6.400 ISO.

    Solo in questa ultima sequenza ho notato - rispetto alla più pulita Nikon D4 - una dominante indotta sullo sfondo (il tavolato della vecchia pista ciclistica in legno) che in quella precedente non vedo (il tavolato è sporco ed è oramai di colore grigio medio). Sfondo in verità abbastanza spappolato dal rumore.
    Parliamo però di un'area non illuminata che non interessa la scena in primo piano, illuminata da lampade a scarica a 45° in alto sui bordi della copertura delle tribune.

    ****

    Conclusioni di questa maratona in cui una Nikon D7100 ha prodotto 7100 scatti in un giorno e mezzo. Partner per l'occasione il Nikkor 70-200/2.8 VR II (arma totale per questi generi) e una SDXC Lexar da 64 GB, 600x di tipo UHS-I acquistata nuova-nuova.

    La macchina va maledettamente bene. Io l'ho strapazzata come nessun fotoamatore sano di mente farebbe e lei ha risposto mirabilmente senza la minima incertezza.
    Anche sotto l'acqua battente di questa primavera umidiccia, a 5 o 6 gradi centigradi ha prodotto foto perfette, pronte per la finalizzazione con le sole impostazioni in-camera.
    A migliaia, senza nemmeno consumare metà della batteria.

    La macchina é robusta, affidabile, ben costruita, anche attaccata ad un obiettivo professionale come il 300/2.8 VR e scarrozzata per l'autodromo tenuta per il monopiede, sempre sotto l'acqua con protezione ... ZERO, ZERO problemi.

    L'autofocus è quello della D4 e funziona alla stessa maniera. Quale che sia il metodo scelto, la modalità, il punto. Anche in tutto automatico.
    L'esposimetro è quello della D3s. E funziona bene anche in condizioni particolari come quelle di cielo coperto, pioggia, auto scure con fari gialli accesi su asfalto grigio/nero.
    La batteria è come detto quella della D800/D7000/V1, affidabile e con prestazioni di scarica elevate. 10.000 scatti a raffica con una carica, non sono una chimera e 2.000 scatti singoli in studio, nemmeno (io, si sa, non utilizzo quasi mai il visore posteriore).

    La risoluzione è semplicemente eccezionale. Anche il dettaglio 1:1 è ... presentabile ed utilizzabile, non sfaldato.

    La modalità crop 1.3x è una vera ... libidine. Rende la macchina più flessibile. Per poter avere quelle inquadrature con la D4, a parità di risoluzione, avrei dovuto usare un 600/4. Con un peso complessivo all'incirca doppio (le spalle ringraziano :)). Solo che qui hai quasi tutto il frame coperto dai sensori dell'autofocus. Con la D4 è impossibbbbbbbile .... :(

    Resta l'amaro in bocca per la scelta del tutto condannabile di Nikon di inserire modalità da neofita - come scene e posizione auto - e, peggio ancora, aver messo un buffer meno che sottodimensionato.

    Se in studio la cosa non fa impressione, una sequenza che in teoria a 7 scatti al secondo si ferma dopo un secondo e un terzo perchè finisce la memoria interna, nonostante tu stia usando la più veloce SD disponibile lascia allibiti. Come aver usato a suo tempo una Nikon F5 a raffica con un rullino da 12 pose ... demenziale !
    Riempito il buffer la macchina continua a lavorare ma a non più di 2-3 scatti al secondo. Cosa che nello sport non consente di seguire azioni che con la D4 invece vengono facilmente, potendo quella continuare anche per 10 secondi ininterrottamente ... a parità di risoluzione.

    E' a mio parere una scelta esecrabile, visto che processori e chip di memoria di questo genere oramai consentono di fare smartphone supercarrozzati per meno di 150 euro all'utente finale e che la D7100, pur non costosissima, non è nemmeno regalata ...
    ... peraltro sarò io impedito, ma nonostante io abbia provato n-mila settaggi, anche in jpg non sono riuscito ad avere più di 12 scatti di buffer in modalità jpg-fine mentre il manuale parla di almeno 23 ...

    In sintesi :

    CONTRO

    - buffer di memoria rachitico. Non ha senso fare una fotocamera che in modalità 1.3x fa 7 scatti al secondo e poi finisce la festa dopo un secondo e mezzo
    - manca la presa sincro per flash di studio. Limite che aveva già la D7000. Se questa vuole essere una macchina di livello. Considerando i costi relativi di una semplice presa elettrica (mentre sono presenti tutte le altre possibili ed immaginabili connessioni evolute), non credo che si sarebbe appesantito il conto finale
    - Nikon sembra avere sempre qualche dubbio su chi sia il suo cliente tipo per questo genere di fotocamera e, irresoluta, finisce per sovrapporre i profili. A chi pensa di vendere una macchina da 7 scatti al secondo in cui c'è anche la modalità AUTO che alza autonomamente il flash incorporato e mette a fuoco dove vuole lei ?
    Ma andiamo. Davvero si pensa che il teen-ager o la signora attempata senza esperienza di reflex si compri una D7100 ?
    - dato il livello di prestazioni del sensore, non si può pensare di accoppiarla ad ottiche da kit tipo il Nikon 18-55 o i sigmoni e tamroni 18-250 F6.3

    A FAVORE

    - ottima costruzione con buona tenuta anche in condizioni estreme
    - ha l'autofocus della D4 e l'esposimetro della D3s in un corpo compatto e leggero
    - mantiene l'ottima batteria EN-EL15 (comune con D800, D7000, V1)
    - definizione esagerata che permette un dettaglio sopra le aspettative
    - affidabilità
    - prezzo "giusto" (si trova già a 1.000 euro, solo corpo di importazione)
    - tenuta ad alti ISO sicuramente senza preoccupazioni sino a 2.000-2.500 ISO, sfruttabile con cautela anche a sino a 6.400 ISO


    Per chi è pensata ?

    Un pò per tutti. Sicuramente per chi vuole il massimo dai suoi teleobiettivi senza svenarsi. Una opzione in più per avere un teleconverter automatico ... senza i difetti dei teleconverter. Avere 16 megapixel in mezzo significa avere quasi un 600 mm dal proprio 300 mm.
    Rappresenta un passo avanti significativo sulla D7000 della quale è però una evoluzione. Non ritengo che sia opportuno pensare al passaggio da D7000 a D7100.

    Ma é certamente la migliore macchina DX sinora presentata da Nikon.

    In attesa di una D400 che avrà, suppongo, lo stesso corpo della D800, le stesse prestazioni della D7100 con un buffer ragionevole - ma prezzo confrontabile con una full-frame - mi pare una buona soluzione.

    Quindi la Nikon D4 non serve più ? Non scherziamo ....
    ... però non è detto che tutti debbano pensare di comperarsi una D4 per fare le cose che ho fatto io in questo week-end (più le decine di altre cose che può fare una macchina così flessibile).
    Considerando che con una D4 ci vengono più di 5 D7100 ... ;)


    [PS : il manuale non è più tascabile ma è diventato in formato libro, grande come la scatola della D7100]

    • dic 27 2015 11:26
    • da Lieve