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C'erano 10 risultati taggati con mirrorless

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  1. Sony A6000: the NEX...t choice

    Coltivare la passione per la fotografia conduce ad esplorare oltre che i generi che questa forma di espressione offre, anche le attrezzature che possano consentire di rinnovare la curiosita' con cui osservare soggetti e scene da riprendere.
     
    Nikonland continua in questo senso ad allargare il suo raggio di interesse ben lontano da quell' F-mount che da quasi sessant'anni del centinaio che Nikon compie quest'anno, caratterizza la piu' parte della sua produzione.
     
     
     
     

    [attachment=105016:0001 07032017 -_D8X9341 Max Aquila photo ©.jpg]

    E' in questo senso e naturalmente, anche a causa della carenza di offerta in casa Nikon degli ultimi anni sul versante delle macchine mirrorless, che la nostra attenzione si posa sulla Sony a6000 che rappresenta oggi l'esemplare alla base dell'offerta attuale Sony di corpi ML APS-C (23,5x15,6mm) ad obiettivi intercambiabili. Presentata nel 2013 in concomitanza con la piu' piccola (e meno performante) a5000, pero' ancora oggi tenuta a listino con un prezzo d'acquisto ben piu' invitante rispetto alle sorelle piu' recenti a6300 e a6500 anch'esse dotate dello stesso sensore CMOS da oltre 24Mpx, ma che costano quasi il triplo di questa 6000.
     
     
     
     
     
     

    [attachment=105034:0019 07032017 -_D8X9407 Max Aquila photo ©.jpg]

     
    La Sony a6000, diretta discendente della serie NEX della Sony (in particolare della 6 e della 7) e' fin dalla prima occhiata un apparecchio compatto, leggero (344 g) e molto interessante per tutti gli aspetti legati alla categoria di appartenenza, quella cioe' delle macchine senza specchio dotate di E-mount,
     
     
     
     
     
     

    [attachment=105019:0004 07032017 -_D8X9349 Max Aquila photo ©.jpg]

    (la cui sigla, oltre che sbeffeggiare l' F-mount Nikon, sta come iniziale per "Eighteen" che sono i mm di tiraggio del sistema), 

    mirate alla costituzione di un corredo completo ma compatto e performante, formato da macchina, obiettivi fissi e zoom per tutte le focali piu' richieste ed accessori connessi.
    Al momento costituisce in buona sostanza la "entry level" mirrorless Sony ad ottiche intercambiabili.
    Vantava, al momento della commercializzazione, l'autofocus piu' veloce della categoria, poi sopravanzato dalle V3 e J4/5 della serie ONE di Nikon.
    Di certo, con piu' di 12mila scatti in due mesi, l'abbiamo messa a dura prova!
     




    • mar 23 2017 11:54
    • da Max Aquila
  2. Fujinon XF 14mm f/2.8R prime impressioni

    A distanza di due anni da quando acquistai una mirrorless Fujifilm, pur essendomi gia' flippato nel sistema Nikon One, con il presupposto di sfruttare i miei vecchi Nikkor sulla X-E1 di allora, sono tornato sui miei passi nel desiderio di ricostruire un sistema compatto e performante (da viaggio) di formato APS-C, basato sulla riuscita e affidabile X-T1, ricominciando da due obiettivi originali baionetta XF, uno dei quali mi era rimasto in mente da allora, appunto 
     
    questo Fujinon XF 14mm f/2,8R [attachment=95237:0042 _XT14939 1-60 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG]
    un 21mm equivalente da 10 elementi in 7 gruppi (2 asferici e 3 Extra LD)) [attachment=95242:pic_01.gif] quinto obiettivo presentato nella sfornata della prima ora del corredo baionetta XF, nel 2013 ad un prezzo che si aggirava sui 900 US$ e che oggi si e' adagiato attorno ai 600 euro, sui mercati di tendenza (non quello italiano) dove l'ho appena, finalmente acquistato.
     
    La "R" alla fine della sigla, sta a significare la presenza dell'anello (Ring) di messa a fuoco manuale estraibile (e prioritario rispetto i comandi del corpo macchina),

     [attachment=95234:0039 _XT14932 1-180 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG][attachment=95235:0040 _XT14933 1-180 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG]

     
    che caratterizza alcune delle ottiche migliori di questo corredo.
    Obiettivo compatto e leggero, come si conviene alle esigenze di chi individui nelle ML delle alternative alle piu' ingombranti ottiche per reflex, pesa 232 grammi nudo, solamente 18gr in piu' con il paraluce a petalo in dotazione [attachment=95240:0045 _XT14955 1-125 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG] di pessima e fragile plastica, il che rappresenta l'unico motivo contestabile dal punto di vista qualitativo di questa realizzazione ottica, orgogliosamente Made in Japan [attachment=95239:0044 _XT14950 1-125 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG]
    che e' per il resto meravigliosamente costruita in metallo per "tutti" i suoi 58,4 mm di altezza,
     

    [attachment=95238:0043 _XT14940 1-60 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG]

    serigrafata in maniera ineccepibile per tutti i parametri necessari, compresa la gloriosa e sempre ben accetta scala delle profondita' di campo che ci attesta un'iperfocale che a f/8 tiene a fuoco da infinito a 90cm ed a f/16 si spinge fino a 50cm, come da buona tradizione per un superwide da 92° di copertura di campo. 
     
    Diametro filtri sufficientemente contenuto (58mm), diaframma a 7 lamelle (rounded) a step da 1/3 di stop  e distanza minima di maf da 18cm, che lo avvicinano a un RR di 1:3, ne fanno una realizzazione ottica di tutto rispetto quindi, non solo dal punto di vista dei materiali utilizzati (con ben cinque lenti speciali su 10), ma anche da quello delle prerogative di chi lo voglia utilizzare. Come me
     

    [attachment=95233:0038 _XT14926 1-180 sec a f - 1,0 X-T1 55 mm Max Aquila photo ©.JPG]

     




    • set 09 2016 22:26
    • da Max Aquila
  3. Nikon V3 and 70-300VR riding high!

    [attachment=83381:0021 _DSC7586 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]

     
    One of the reasons that led me purchasing Nikon 70-300 VR for my V3 mirrorless,  was the thought that he could solve many of the photographers problems in sailing regattas, especially those, such as the Palermo-Montecarlo , involving boats of absolutely various tonnage, posing framing troubles from the boat.
    [attachment=83380:0019 _DSC7536 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    This explains the "recipe for success" in these pages leads to make easy ... what normally looks really hard.
    [attachment=83373:0012 _DSC7268 21082015 Max Aquila photo ©.jpg] [attachment=83371:0010 _DSC7191 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    Let's start from the well-known fact that shooting on a fast-moving boat at variable speed up to ten knots, standing and framing in a  telephoto lens viewfinder shouldered almost entirely by hand, (a monopod is impossible to be used on inflatable boats for obvious risks associated with rebounds potentially very dangerous for the hull and...photographer integrity) turns out to be a gym certainly worthy of a twenty years old, less for a forty years, definitely....hard for the over fifties 
    [attachment=83362:0001 _DSC6628 21082015 Max Aquila photo ©.jpg][attachment=83363:0002 _DSC6640 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    [attachment=83364:0003 _DSC6646 21082015 Max Aquila photo ©.jpg][attachment=83365:0004 _DSC6747 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]




    • ago 28 2015 11:53
    • da Max Aquila
  4. Nikon V3 e 70-300 VR a gonfie vele !

    [attachment=83328:0021 _DSC7586 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]

     
    Uno dei motivi che mi hanno spinto all'acquisto del 70-300 VR per la Nikon V3 e' stato il pensiero che potesse risolvere molti dei problemi che si pongono i fotografi di regate veliche, specie di quelle, come la Palermo Montecarlo, cui partecipano barche di stazza completamente differente, ponendo problemi di inquadratura dal gommone appoggio non indifferenti.
    [attachment=83326:0019 _DSC7536 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    Ecco spiegata la "ricetta vincente" che in queste pagine porta a far diventare... facile cio' che normalmente sembra davvero difficile.
     [attachment=83319:0012 _DSC7268 21082015 Max Aquila photo ©.jpg][attachment=83317:0010 _DSC7191 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    Cominciamo dal fatto ben noto che fotografare da un gommone in rapido movimento a velocita' variabili fino a una decina di nodi, in piedi e inquadrando in un francobollo di mirino un teleobiettivo imbracciato quasi essenzialmente a mano libera, (un monopiede e' inconcepibile da usare su imbarcazioni pneumatiche, ma anche su quelle rigide per ovvii rischi connessi ai contraccolpi che metterebbero a serio repentaglio l'integrita' dello scafo e del...fotografo) risulta essere una palestra degna certo di un ventenne, meno per un quarantenne, decisamente ...probante per gli over fifties...
     [attachment=83308:0001 _DSC6628 21082015 Max Aquila photo ©.jpg][attachment=83309:0002 _DSC6640 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    [attachment=83310:0003 _DSC6646 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]
    [attachment=83311:0004 _DSC6747 21082015 Max Aquila photo ©.jpg]




    • ago 27 2015 01:05
    • da Max Aquila
  5. Nikon J5: brain damage... (test/prova)

    "Mi rivolterai finche' non andro' bene,

    chiudi la porta e butta la chiave"

     

    cosi' cantavano nel 1973 i Pink Floyd in Brain Damage (danni cerebrali) penultimo pezzo di "The Dark Side Of The Moon" e cosi' mi sento di dire di Nikon dopo aver usato per una settimana la J5 di Mauro Maratta con il mio wide zoom 6,7-13mm incollato sopra, salvo qualche breve digressione con gli altri tre moschettieri: il 10-100, il 18,5 ed il 70-300 che ormai costituiscono il mio corredo tipo da vacanza o promenade cittadina.
     
    I brain damages che affliggono la casa giallonera che se ne esce con una J invece che con una V su cui montare questo rinnovato sensore e processore che corredano la nuova J5.
    Che non ha ancora compreso chi sia a comprare le mirrorless che produce.
    E che sembra davvero aver buttato la chiave della stanza dove i progettisti di questo sistema si arrovellano, isolati dal mondo, a rivoltare sottosopra i disegni che si susseguono senza una direzione precisa e senza coerenza commerciale...
     
    Una J One si parametra con un'altra J... e se metto vicine la J5 e la mia J2 con cui vado sott'acqua insieme al suo 10/2.8, non si distinguono tanto per le dimensioni [attachment=81648:0054 13072015 _DSC5100 1-13 sec a f - 16 Max Aquila photo.JPG]
    quanto per l'articolato display orientabile touch screen, che caratterizza la nuova piccoletta di casa 1
    [attachment=81647:0053 13072015 _DSC5090 1-100 sec a f - 7,1 Max Aquila photo.JPG]
    oltre che per il ridotto spessore della J5 che se da un canto produce una sensazione iniziale di precaria...impugnabilita', dopo poco, prese le misure, fa dimenticare del tutto il concetto di peso.[attachment=81649:0055 13072015 _DSC5104 1-80 sec a f - 9,0 Max Aquila photo.JPG]
    Questa ONE si tiene tra indice e pollice dopo aver estratto e ruotato a 90° il display touch, e si equilibra a meraviglia con gli obiettivi piu' piccoli fra quelli menzionati, come il 6,7-13 ed il 18,5, con i quali entra senza bisogno di custodie in qualsiasi tasca...quando ci si stanca di usarla...
     
    Il fatto per cui titolo questo articolo cosi' risiede appunto nella difficolta' di stancarsi di scattare, una volta portata con se questa mirrorless. :lol: 




    • lug 21 2015 07:23
    • da Max Aquila
  6. Nikon SB-N7, davvero 1 strano flash...

    La chimera di chi utilizza il sistema Nikon One e' certamente la possibilita' di collegamento di un flash alle interessanti mirrorless top di gamma fin qui commercializzate, le V1, V2 e V3 per le quali Nikon e' voluta ricascare nell'errore che aveva gia' commesso decenni fa con la F3, quello di dotarla di una slitta flash fuori standard, di fatto obbligando gli acquirenti ad utilizzare i flash proprietari che pero' ad oggi si condensano in un solo apparato,
    il Nikon SB-N7 [attachment=79039:0007 _DSC1320 28052015 Max Aquila photo.JPG]
     
    Questa unita' flash, coerente certo per dimensioni con le mirrorless dedicate, [attachment=79037:0005 _DSC0698 26052015 Max Aquila photo.JPG]
    ha dei limiti ben evidenti sia dal punto di vista tecnico (non fa parte del sistema Nikon CLS) che da quello materiale, in termini di potenza ed ampiezza di emissione della luce erogata 
    [attachment=79040:0008 _DSC1322 28052015 Max Aquila photo.JPG] piccolissimo e leggero, 57X68mm per 92gr di peso
    senza le due batterie AAA di cui deve essere dotato per alimentarlo (115gr all inside...)
    [attachment=79041:0009 _DSC1325 28052015 Max Aquila photo.JPG]
    questo mini-flash dichiara potenza da NG18 a 100ISO che si abbassa drasticamente a NG10 anteponendo il "diffusore" clip-on di cui e' dotato[attachment=79045:0013 _DSC1333 28052015 Max Aquila photo.JPG] che dovrebbe coprire l'angolo di campo degli obiettivi da 10mm, quindi insufficiente per buona parte del range di focali del "superwide" di casa ONE, il 6,7-13mm[attachment=79044:0012 _DSC1332 28052015 Max Aquila photo.JPG]
     
    Tecnologia IGBT (transistor bipolare con gate isolata) e uniche possibilita' di funzionamento, iTTL-flash oppure M con cinque livelli di regolazione in depotenziamento manuale.
    Usando i controlli flash dai corpi macchina, anche il fill-in di Slow-sinch e Rear curtain, flash su seconda tendina ed anche anti-occhi rossi su entrambe le funzioni.
    Caratterizzato da una forma vagamente a "zeta" [attachment=79043:0011 _DSC1328 28052015 Max Aquila photo.JPG] sul retro non possiede altro che l'interruttore ON/OFF (peraltro asservito anche all'accensione/spegnimento della macchina) ed il led rosso di pronto flash[attachment=79042:0010 _DSC1327 28052015 Max Aquila photo.JPG]
    La testa, in asse all'obiettivo quando lo si monti a slitta, puo' essere basculata all'indietro (e vedremo anche il perche'!) fino, curiosamente, a -120° con click di blocco su quattro posizioni intermedie.[attachment=79038:0006 _DSC0701 26052015 Max Aquila photo.JPG]
     
    La staffa di montaggio in slitta e' costituita da 12 slider dorati [attachment=79046:0014 _DSC1338 28052015 Max Aquila photo.JPG]
    attraverso i quali evidentemente potrebbero passare molte piu' informazioni di quelle che transitano normalmente tra staffa e slitta standard degli altri SB Nikon, pero' decisamente piu' grande per dimensioni (giusta la norma ISO)[attachment=79047:0015 _DSC1341 28052015 Max Aquila photo.JPG]
     




    • lug 29 2015 10:55
    • da Max Aquila
  7. Voigtländer 15mm F4.5 - Nato per la Sony A7

    Seconda incarnazione di questo apprezzato obbiettivo Voigtländer/Cosina, arrivato alla sua seconda incarnazione (le prime due erano otticamente identiche, solo con diversi attacchi). 
    Nominalmente é un obbiettivo per Leica M ma... In realtá é stato sviluppato apposta per la Sony A7 (e specialmente per la A7R). 
     
    Si, perché su Leica andava benissimo su pellicola, e decentemente su digitale, ma sulle Sony con le versioni precedenti si hanno effetti psichedelici, con i lati delle foto completamente virati sul Magenta. :( 
    In sostanza, per le mirrorless rimaneva come unica alternativa il costosissimo Zeiss 15/2.8.
     
    Ma con questa versione 3 é tutta un'altra musica.  :)
    "Entriamo" a vedere come é fatto. :P
     
    [attachment=77949:DSC03293.jpg]
     
    Un poco piú grande dei precedenti, ma resta ancora un obbiettivo minuscolo, piú piccolo del 50mm G di casa Nikon.
     
    [attachment=77945:DSC00654.jpg]
     
    Montato sulla A7, sua macchina d'elezione, l'insieme rimane "tascabile":
     
    [attachment=77946:DSC00649.jpg]
     
    La costruzione é in metallo, piacevolissima da usare e con il paraluce incorporato. 
    L'attacco per i filtri é da 58mm, ed ovviamente sono consigliabili filtri "slim". 
     
    [attachment=77944:DSC00655.jpg]
     
    Il barilotto ha impressi i tradizionali riferimenti per la profonditá di campo... del tutto inutili.  :P
    Si, perché questo é un obbiettivo da usare senza la perdita di tempo del mettere a fuoco, confidando sulla profonditá di campo che ad f5.6 consente giá di dimenticarsi di controllare nel mirino. 
     
    [attachment=77948:DSC03300.jpg]
     
    E meno male, perché il pur ottimo mirino elettronico della A7 va un po' in crisi con questa lente. 
    Intendo in crisi in senso buono, perché l'indicatore di fuoco segnala tutti gli spigoli possibili, ed anche ingrandendo l'area desiderata non e facile distinguere cosa é a fuoco e cosa non lo é... perché é tutto a fuoco.  ;)
     
    E la definizione é sorprendentemente alta, anche ai bordi. 
    Prendiamo questo esempio, ad f5.6:
    [attachment=77950:DSC03292.jpg]
     
    Crop al centro (si vede che in realtá il fuoco é dietro il soggetto, ma nella pratica non importa  ;) ):
    [attachment=77951:Screen Shot 2015-05-04 at 12.17.25.png]
     
    E crop di un lato:
    [attachment=77952:Screen Shot 2015-05-04 at 12.16.59.png]
     
    Oppure quest'altro, ad f8 e con una luce migliore:
    [attachment=77953:DSC03367.jpg]
     
    Centro:
    [attachment=77954:Screen Shot 2015-05-04 at 12.15.13.png]
     
    Angolo in basso:
    [attachment=77955:Screen Shot 2015-05-04 at 12.15.25.png]
     
    Per essere lineare é lineare, il piccolino.  :)




    • dic 07 2016 07:45
    • da andre_
  8. Fujifilm X100T: compagna di strada (test/prova)

    Erede della fortunata X100, presentata ormai nel 2010, e della successiva X100-S, la X100-T è una fotocamera con alcune interessanti particolarità.
     
    Di cosa stiamo parlando esattamente? La Fujifilm X100T è una compatta di fascia alta con un sensore APS-C da 16 megapixels  e focale fissa 35mm equivalente f/2, dotata di un mirino ibrido ottico/elettronico che simula la messa a fuoco di una classica telemetro meccanica.
     
     
    [attachment=77927:1.jpg] 
     
    Costruzione e ergonomia
     
    La fotocamera è molto ben costruita, risultando solida e leggera al tempo stesso. Si tiene molto bene in mano. Si tiene agevolmente anche con una mano sola.
     
     
    L’obiettivo
     
    [attachment=77928:2.jpg]
     
    L’obiettivo è un 23mm (35mm equivalente), f/2, con “8 elementi in vetro in 6 gruppi e comprende una lente con doppia superficie asferica ad alta prestazione e una lente convessa ad alta rifrazione”. 
    Il diaframma è costituito da 9 lamelle. 
    Per gli interessati le riprese macro sono possibili alla distanza minima di 10cm. 
     
    Un filtro ND incorporato offre una compensazione dell’esposizione equivalente a 3 stop, utile per fotografare con diaframmi aperti in pieno giorno.
     
    Un nuovo otturatore ibrido meccanico/elettronico, consente di impostare tempi di scatto fino a 1/32.000 di secondo.
     
    L’otturatore è silenziosissimo. Questa caratteristica insieme all’ingombro ridotto dell’apparecchio e al suo stile retro, che forse molti non prendono troppo sul serio, in alcune occasioni mi ha fatto sentire veramente invisibile.
     
    [attachment=77929:3.jpg]
    Parigi. f/2, 1/90, ISO 200 
     
     
    [attachment=77930:4.jpg]
    Parigi. f/2, 1/40, ISO 200
     
     
    Il flash
     
    La X100-T è dotata di un piccolo flash incorporato e di una slitta per un flash esterno, ma quello che è davvero interessante notare è che, grazie al diaframma a foglia, è possibile un tempo di sincronia molto elevato: fino 1/1000” a f/2 e 1/2000” da f/2.8 in su. Questa caratteristica permette di usare il flash in condizione di elevata luminosità, ad esempio in pieno giorno, con diaframmi aperti, anche approfittando del filtro ND incorporato.
     
     
    [attachment=77931:5.jpg]
    Con flash esterno in manuale. f/2, 1/12, ISO 200
     
     
    [attachment=77932:6.jpg]
    Flash incorporato senza ND. f/2, 1/420, ISO 200
     
    [attachment=77933:7.jpg]
    Flash incorporato con ND. f/2, 1/1000, ISO 200
     
     
    Il mirino
     
    Il mirino ibrido elettronico/ottico, che già era una caratteristica della prima X100, è stato profondamente modificato.
     
    Quando si usa il mirino ottico, oltre alla possibilità di poter controllare i parametri di scatto, è stata aggiunta una cornice mobile che indica la copertura dell’inquadratura (al 92%), correggendo in tempo reale la parallasse.
     
    [attachment=77934:8.jpg]
    Perdonate la qualità dello scatto, l'ho fatto con il telefonino...
     
    Spostando a destra la leva sulla parte frontale della fotocamera si passa al mirino elettronico, comodo per visualizzare effettivamente gli effetti delle impostazioni scelte (esposizione, profondità di campo, simulazione pellicola).
     
    Ma c’è dell’altro. Tornando al mirino ottico e spingendo questa volta la levetta sulla sinistra, si vede una delle principali novità della X100-T: nella porzione inferiore destra un piccolo riquadro, all’interno della finestra ottica, mostra in modalità elettronica l’area di messa a fuoco ingrandita.
    Tale caratteristica può tornare molto utile, ad esempio per controllare la precisione della messa a fuoco, specialmente se in manuale.
     
    [attachment=77935:9.jpg]
     
    Non mi dispiacerebbe se l’area del riquadro fosse leggermente più grande, perché a volte, specialmente per un occhialuto come me, non mi riesce naturale di vedere l’angolo in basso a destra.


    I comandi
     
    Restano invece uguali i comandi classici: tempi, diaframmi e compensazione dell’esposizione sono ancora gestiti tramite le ghiere, offrendo una praticità d’uso…e un piacere irresistibile al sottoscritto.
    Tutti gli altri comandi sono molto ben disposti e il livello di personalizzazione dei pulsanti sul retro della macchina è molto ampio. 
    Per chi non ha voglia di andare a cercare nel menù principale, il tasto Q offre un ventaglio (anch’esso personalizzabile) di opzioni molto ampio.
     
    [attachment=77936:10.jpg] 
     
    la fotocamera è dotata di connettività Wi-Fi. Con un’apposita app si può controllare la fotocamera in remoto oppure scaricare le foto su telefonino o tavoletta.
     
     
    Autofocus e velocità operativa
     
    La macchina è piuttosto reattiva. La velocità operativa (accensione, autofocus, scrittura su scheda, etc) non è confrontabile a quella di una reflex, ma nel complesso risulta buona.
     
    Questa foto, ad esempio, l'ho presa realmente in un batter d'occhio. Il tempo di vedere la scena, accendere la fotocamera, inquadrare e scattare prima che i due scendessero troppo.
     
    [attachment=77937:11.jpg] 
    Milano. f/5.6, 1/60, ISO 200
     
    L’autofocus singolo è preciso e affidabile.
     
    L’autofocus continuo non è all’altezza dell’AF-S, ma complessivamente lavora abbastanza bene.
     
    [attachment=77938:12.jpg]
    Milano. f/8, 1/250, ISO 320
     
    Ho trovato molto buono il funzionamento del riconoscimento del viso.
     
    Naturalmente per chi volesse mettere a fuoco manualmente, qui c’è da divertirsi :)
     
    Devo dire che con la X-E2 spesso ricorrevo alla messa a fuoco manuale in momenti di difficoltà ad agganciare il fuoco, mentre con la X100-T non ho mai avuto problemi di questo tipo.
     
     
    Qualità di immagine
     
    Il sensore X-Trans da 16 Megapixel è ottimo, anche se un po’ datato, e le foto prodotte sono sempre di elevata qualità anche agli alti ISO, con immagini che risultano perfettamente utilizzabili anche a valori estremi come 6400. 
    Per chi scatta in jpg, c’è una buona scelta di jpg in camera. Personalmente li trovo ottimi, anche se scatto quasi esclusivamente in raw. Le ombre tendono a essere un po’ chiuse e i dettagli a volte si perdono salendo con gli ISO, ma modificando le impostazioni dei profili si possono facilmente ottenere risultati diversi e più soddisfacenti.
     
    [attachment=77939:13.jpg]
    Londra. f/2, 1/20, ISO 3200
     
    Si possono impostare fino a tre diversi profili ISO. Troppa grazia!  :)
     
     
    Video
     
    Non è una macchina per fare video. Si possono fare, io non ne ho mai fatti. I risultati pare che siano modesti.  :unsure:
     
     
    Accessori
     
    Purtroppo il parasole non è fornito in dotazione alla macchina. L’originale è venduto a una cifra ingiustificabilmente alta, ma si possono acquistare parasole di terze parti a un prezzo sensibilmente inferiore. ;)
     
    Segnalo che è possibile abbinare alla X100-T due lenti di conversione:
     
    TCL-X100 1.4x equivalente a 50mm
    WCL-X100 0.8x equivalente  28mm
     
    A mio avviso è una follia, perché a questo punto uno si compra una mirrorless a ottiche intercambiabili (X1-T o X-E2 per restare in casa Fujifilm). :GrattaTesta:
    Ad ogni modo pare che facciano bene il loro lavoro.
     
     
    Conclusioni
     
    Arrivata alla terza generazione la Fujifilm X100T non rivoluziona il concetto, ma lo rinnova e lo perfeziona significativamente. Risulta ancora una fotocamera compatta dalle eccellenti qualità, che offre una esperienza d’uso immediatamente appagante.
    E’ un macchina perfetta? Sicuramente no: è una fotocamera piuttosto particolare, ideale per street e viaggi rapidi, non indicata in tutti quei casi in cui la velocità operativa o la modularità delle ottiche sono dei requisiti fondamentali.
     
    [attachment=77940:14.jpg]
    Londra. f/2.8, 1/60, ISO 250
     
     
    Cosa mi piace
     

    • la lunghezza focale, fissa, ma molto versatile. 
    • I controlli manuali, molto pratici.
    • il mirino ibrido, il meglio dei due mondi.
    • la silenziosità offerta dall’otturatore
    • La possibilità di usare il flash con tempi rapidi e diaframmi aperti
    • la qualità con cui è costruita e la leggerezza
    • il WiFi, a volte davvero comodo
     
    Cosa non mi piace
     
    • durata della batteria (ne ho sempre una di riserva in tasca)
    • parasole non offerto in dotazione
    • Il sensore è splendido, ma comincia a essere datato
     
    Cosa potrebbe non piacere a qualcuno, ma di cui a me importa poco
     
    • Video
    • Display fisso e non touch 
    • Non è tropicalizzata
    • Lente fissa e non stabilizzata

    • dic 09 2015 11:37
    • da happygiraffe
  9. Sony A7: Diario d'uso

    Un uomo cammina da solo per i moors. Ogni tanto si ferma, inquadra con cura e scatta una fotografia meditata.
    I suoi stivali di cuoio avanzano sull'erba bagnata dalla rugiada. Si ferma di nuovo, studia la situazione, ma stavolta sceglie di non scattare, terrà l'immagine per sè.
    Pure Photography.
    La macchina sicuramente è la Nikon Df col 50mm f/1.8?
    No, è la nuova Sony A7 con lo Zeiss Planar 35mm f/2 della Contax G, ma il nostro uomo ha nel taschino anche lo Zeiss Sonnar 90mm f/2.8 sempre Contax G.
    COM'E' POSSIBILE?
     
    L'uscita sul mercato della Sony A7 è stata salutata come una delle poche reali novità dell'annata.
    Si tratta infatti della prima mirrorless Full Frame digitale, dopo le varie Leica M.
    Premetto che il mio corpo principale è una D800E di cui sono molto soddisfatto e che uso insieme a un sacco di ottiche Nikkor e non. L'acquisto di questa macchina è stato dettato da considerazioni che appariranno chiare nel corso della lettura.
     
    La curiosità da parte degli utenti "evoluti" è stata subito grandissima: come va, che files produce, che sensazione dà tenerla in mano e come si adatta alle ottiche non-Sony.
    Sì, perchè il numero di ottiche Sony disponibili per questa macchina è scarso e non particolarmente attraente: zoom bui, un 35mm f/2.8 che per molti è buio e, unica eccezione interessante, un 55mm f/1.8 dalle prestazioni e dal prezzo entusiasmanti, marchiato Zeiss.
    Questa mancanza è particolarmente fastidiosa perchè sulla carta la A7 dispone di un sistema AF avanzatissimo che combina il rilevamento di fase sul sensore stesso al più convenzionale AF a contrasto, tipico delle mirrorless e delle compattine in generale
    Sicuramente questa serie limitata di ottiche si amplierà e prima dell'anno 3000 avremo un buon sistema completo...ma nel frattempo è utile disporre di alternative.
     
    In realtà per molti (me compreso) però il percorso è diverso: non è che la mancanza di un parco ottiche completo ci costringa a cercare alternative: abbiamo scelto la Sony A7 per usare finalmente le ottiche che già possediamo a volte da decenni!
    Molti matti come me possiedono decine di ottiche di grande qualità, ma dotate di tiraggio troppo corto per essere montate sulle nostre Nikon. Le quali Nikon hanno il tiraggio più lungo di tutte le reflex escluse le dismesse Leica R.
     
    Queste ottiche comprendono marche gloriose spesso non più in produzione: Minolta, Olympus, Pentax, lenti per l'attacco Exakta come le Carl Zeiss Jena e Meyer Görlitz.
    E poi Canon FD e Leica R (queste ultime usabili su Nikon ma solo sostituendo la baionetta).
    Senza contare le ottiche per macchine a telemetro come le Contax G e le Leica...regine del telemetro.
     
    Le mie ottiche di elezione per la A7 restano comunque le due Contax G by Zeiss citate (ce ne sono altre e ve ne parlerò più avanti).
    Vediamole sulla macchina in rapporto a un simile kit con la D800E (in realtà la lente sulla D800E è uno stop più luminosa, ma sappiamo che le nuove realizzazioni Nikkor sono enormi "comunque".
    Per iniziare le vediamo con due 35mm, lo Zeiss Planar 35/2 e il recente Sigma 35/1.4
     
    [attachment=61009:Sony A7 (1 of 8).jpg]
     
    [attachment=61012:Sony A7 (4 of 8).jpg]
     
    [attachment=61014:Sony A7 (6 of 8).jpg]
     
    Guardate che finezza il pouch di pelle con la scritta Contax e il timbro "Made in Japan" a rilievo sulla base (non si vede qui)....cioè anche il pouch è Made in Japan..
     
    [attachment=61016:Sony A7 (8 of 8).jpg]
    L'apparizione della Sony A7 ha d'improvviso squarciato il cielo con un annuncio rivoluzionario: tutte le ottiche citate, ferme da decenni, tornavano in pieno servizio effettivo su un sensore da 24Mpx (A7) o da 36 Mpx (A7R), cioè i sensori più avanzati disponibili oggi a qualsiasi prezzo. E il tutto per un prezzo molto conveniente...(circa 1/4 di una Leica M che a parte il fascino indiscutibile, è sotto molti punti di vista una macchina meno dotata rispetto a questa).
     
    Naturalmente c'è uno scotto da pagare per poter usare queste ottiche: la messa a fuoco è solo manuale e il diaframma va usato in stop-down
    Per essere esatti avevo già fatto un lavoro che mi aveva consentito di usare una parte di queste ottiche su una macchina digitale full frame. La macchina era la Canon 5D Mk1 e la storia era stata raccontata qui. C'erano tuttavia delle limitazioni, sia nel numero di lenti utilizzabili, sia nei compromessi necessari per questo adattamento. Oggi tutto ciò non serve più e la 5D è andata ad allietare una famiglia di canonisti.
     
    Vediamo ora le stesse due camere con lo Zeiss Sonnar 90/2.8 Contax G e il Nikkor 105/2 DC. Anche qui c'è uno stop di differenza come luminosità. Avrei dovuto prendere il Nikkor 105/2.5 ma non era disponibile al momento.
     
    [attachment=61011:Sony A7 (3 of 8).jpg]
     
    [attachment=61013:Sony A7 (5 of 8).jpg]
     
    Naturalmente un test completo è una cosa molto impegnativa e non lo farò qui. Ve ne parlerò piuttosto come un amico che si è preso questo gioiellino e vi racconta come si trova.
    Un po' alla volta aggiungerò pagine, con test delle varie ottiche che sono tornate in uso grazie alla Sony A7.
     
    Per rendere l'articolo più interessante lo alternerò con foto fatte con la A7 per cominciare a dare un'idea delle possibilità. Sono foto fatte in una uscita "forzata" per provare la macchina. Nella prossima puntata del Diario vi mostrerò invece foto fatte durante l'uso normale...su nel moorland :occhiali:
    Cominciamo con immagini fatte con lo Zeiss Planar 35/2
    Le foto di questa prima giornata sono TUTTE a TA per tutti gli obiettivi adoperati.
    Vi consiglio di cliccare e aprire le foto per giudicare meglio i dettagli.
     
    [attachment=61020:Sony A7 Samples (4 of 7).jpg]
     
    [attachment=61019:Sony A7 Samples (3 of 7).jpg]
     
    [attachment=61025:Sony A7 Samples batch2 (2 of 3).jpg]
     
    Qui si vede un crop dello spigolino estremo a tutta apertura: impressionante!
     
    [attachment=61026:Sony A7 Samples batch2 (3 of 3).jpg]
     
    [attachment=61021:Sony A7 Samples (5 of 7).jpg]
     
    [attachment=61017:Sony A7 Samples (1 of 7).jpg]
     
    Vediamo le mie mie prime impressioni di uso:
     
    1. Il Mirino Digitale
    I dati di targa sono notevoli: ingrandimento 0,71x e 2,359,000 dots.
    Questo è sicuramente uno dei punti principali di attrazione e di dubbio di questa macchina. Vi dico subito che sono rimasto favorevolmente impressionato: in "buone" condizioni di luce (non chiedetemi di quantificare per adesso) il mirino è luminoso e ha un eccellente refresh-time. Davvero non si sente la mancanza del mirino ottico. Devo dire però che non l'ho adoperato con soggetti in movimento o in generale per lo sport. Il mio uso è prevalentemente dedicato al ritratto e al paesaggio. Con poca luce diventa lento e granuloso ma si riesce a usare lo stesso.
    Questo mirino offre alcuni importanti vantaggi. Il primo è quello di vedere la scena così come sarà la foto. Il secondo è quello di poter mettere a fuoco le lenti manuali con precisione sconosciuta finora (anche per le AF, direi). Ci sono degli aiuti per queste cose: la "Zebra" che evidenzia con delle linee zebrate le zone che verranno bruciate. Poi il focus peaking che evidenzia le zone a fuoco (ma non è precisissimo con le ottiche a basso contrasto) e infine l'ingrandimento di circa 6x o 12x DENTRO al mirino su un punto a scelta che risolve definitivamente il problema della messa a fuoco manuale. Tutto ciò è disponibile anche con le ottiche non originali.
     
    2. La Batteria
    Per l'uso meditativo la capacità di 2-300 scatti è sufficiente, ma è meglio dotarsi di almeno una o due di riserva. Non c'è un caricatore. Si carica direttamente in-camera tramite un piccolo trasformatore e una presa mini-USB...in pratica lo carico col caricatore del telefonino Samsung e la posso caricare anche in macchina durante gli spostamenti. Attendo di usare la macchina nella vita reale per vedere quanto sia limitativo questo aspetto. E' disponibile un caricatore come accessorio a pagamento. Vedremo se ne avrò bisogno.
     
    3. Il Display
    E' grande come quello della D800E (3"), ma ha risoluzione maggiore (1.230.000) e in più è basculabile, cosa molto comoda per le riprese di strada...se non fosse che lo scatto produce un rumore ancora troppo invadente...e pensare che non c'è lo specchio e che la prima tendina può essere impostata su "elettronica" (solo A7 non sulla A7/R). Peccato, speriamo che in futuro ci sia una versione con  l'otturatore elettronico per poter scattare in totale silenzio, come con la Nikon One.
     
    4. La Costruzione meccanica
    L'impressione è di grande solidità e qualità nonostante il volume e il peso ridotti. Non si avverte nessun compromesso nell'assemblaggio e nei particolari. Si avverte però che ci troviamo un piccolo gradino sotto alle Leica M.
     
    5. I Menu
    Sono totalmente diversi dalla Nikon, ma non sono fatti male. In particolare sono fatti in modo che non sia necessario fare lo "scroll-down" per accedere alle varie opzioni. Qui si "slitta" alla pagina successiva.
    C'è veramente di tutto. Manca una funzione intelligente per gli Auto-ISO purtroppo e io preferisco cambiare gli ISO manualmente con la ghiera tipo-Canon posta di fianco al display. Sarebbe una graditissima aggiunta e spero che non sia bloccata da qualche brevetto Nikon.
     
    Interrompiamo le chiacchiere per altre foto.
    Adesso vediamo quelle fatte con lo Zeiss Sonnar 90mm f/2.8 Contax G, sempre a TA e cioè f/2.8.
    Di nuovo: cliccate per vedere i dettagli.
     
    [attachment=61023:Sony A7 Samples (7 of 7).jpg]
     
    [attachment=61022:Sony A7 Samples (6 of 7).jpg]
     
    [attachment=61028:Sony A7 Samples batch3 (2 of 6).jpg]
     
    [attachment=61029:Sony A7 Samples batch3 (3 of 6).jpg]
    nella foto sopra si può notare come dettaglio e qualità dello sfocato siano ai massimi livelli.
     
    [attachment=61030:Sony A7 Samples batch3 (4 of 6).jpg]
     
    Per confronto ho fatto una foto simile (ero a mano libera) con il Leica R Summicron 90mm f/2 a f/2: si tratta di uno dei Prìncipi dello sfocato e come vedete le differenze col piccolo Sonnar sono minime, se ci sono...
     
    [attachment=61031:Sony A7 Samples batch3 (5 of 6).jpg]
     
    6. Bottoni, ghiere e bottoncini
    Ce ne sono tantissimi, confesso che non ho ancora deciso come usarli tutti (infatti sono programmabili), ma le ghiere principali sono ben pensate e si usano con piacere.
    Ottima la possibilità di salvare tutte le impostazioni in alcune posizioni di memoria con accesso fisico tramite ghiera. Come sulla D7100.
    La macchina è piccola e quindi va manipolata con cognizione di causa per evitare di finire al pronto Soccorso con le dita annodate...ma si impara facilmente.
    Comodo il pulsante Fn che dà accesso immediato alle principali funzioni.
    Naturalmente il re dei bottoni è quello chiamato C1 in alto a destra (quasi invisibile) che attiva l'ingrandimento 6x o 12x nel mirino per consentire la messa a fuoco "perfetta" con le ottiche manuali, in un punto qualsiasi dell'immagine a nostra scelta. Insuperabile, neppure il focus peaking o l'immagine spezzata consentono un simile livello di precisione su sensori da 24 o 36 Mpx (e anche di più visto che si va sul singolo pixel comunque).
     
    7. Velocità dell'AF
    Qui purtroppo non posso scrivere niente perchè non possiedo ottiche originali. Però sono curiosissimo e chissà che non ne prenda una per fare la prova. A dir la verità una prova rapida l'ho fatta con un obiettivo di un conoscente e la velocità mi è sembrata ottima, ma bisogna provarla in situazioni diverse e a lungo prima di potere emettere un giudizio.
     
    8. Qualità dell'immagine
    E' veramente eccellente. Il sensore Sony da24 Mpx è molto simile a quello della D600. Ha la stessa capacità di recupero delle basse luci e di resa agli alti ISO, forse un qualcosina in più come risoluzione, ma è veramente difficile da dimostrare. In sostanza si può dire che sia il miglior sensore disponibile oggi sul mercato, insieme a quello della della A7R e della D800E. Se ci limitiamo al RAW, non parlo di colore e cose del genere perchè come sappiamo dipendono solo dal profilo di input che il software di sviluppo applica ai segnali raccolti dal sensore.
     
    9. JPEG e modalità Scene

    Eh sì abbiamo le Scene qui come sulle Coolpix. Non le ho ancora provate, ma lo farò di sicuro...sarà un bagno di umiltà e sono molto curioso. Vi riferirò appena ho delle novità.
    Stessa cosa per la resa dei JPEG, vanno almeno provati per vedere se i nuovi processori hanno alzato l'asticella della qualità. Ma non è una priorità per me.
     
    10. Video
    Sono incompetente in materia. So che la A7 ha delle potenzialità molto buone (1920x1080 a 60p) che credo la D800 non abbia, ma non l'ho ancora provata. Anche in questo caso la mia curiosità c'è...ma è moderata.
     
    11. Connessoni WiFi
    La macchina ha la capacità di collegarsi al PC, al modem o al telefono cellulare. Riconosce i segnali disponibili e basta immettere la password e si è subito collegati.
    Tutta da provare!
     
    12. Cosa non c'è
    Non c'è il caricatore di batteria, non c'è il manuale d'uso che va scaricato dal web (c'è una mini-guida), non c'è una sacca per la macchina.
    Non c'è neanche il GPS, nè il telecomando.
    Insomma la dotazione non è esattamente abbondante.
     
    13. Cosa vorrei che ci fosse
    Siamo solo agli inizi, ma mi piacerebbe che la macchina avesse:
    - stabilizzatore sul sensore
    - otturatore totalmente elettronico
    - Auto-ISO intelligente
    Non sento la mancanza di altri strumenti, perlomeno finora.
     
    14. Resa ad alti ISO
    Per ora l'ho usata "solo" fino a 12,000 ISO e la resa è quella che mi aspettavo: fantastica, con un po' di NR su LR/ACR il rumore praticamente scompare portandosi via solo un po' di dettagli. Per l'uso web poi gli ISO sono solo un dettaglio ininfluente...
     
    15. Perchè la A7 e non la A7R
    Per i seguenti motivi:
    - se voglio i 36 Mpx ho già la D800E
    - per l'uso che ne farò 24 Mpx sono sufficienti e ovviamente più pratici.
    - La A7R soffre di color-shift e perdita di risoluzione sui bordi con grandangoli non retrofocus, in misura maggiore della A7. Per ora non ne ho, ma è una limitazione da tenere presente
    - costa parecchio di meno.
    Prima di chiudere questa pagina riporto una foto con la A7 e la Nikon V1: la differenza di dimensioni è davvero piccola se pensiamo all'enorme differenza nella superficie dei sensori. Certo, la V1 ha il suo motivo di esistere (velocità, praticità, prezzo bassissimo) ma per me è stata una sorpresa vedere quanto siano simili in termini di dimensioni e di peso.
     
    [attachment=61015:Sony A7 (7 of 8).jpg]
     
    Bene, questo è l'inizio del mio Diario, che arricchirò man mano non con prove, ma con l'uso reale sul campo della mia nuova Sony A7, dove spero si evidenzino pregi ed eventuali difetti se ce ne saranno. Sarà anche un'opportunità per provare e confrontare le ottiche di cui ho parlato all'inizio questo articolo, finalmente usabili su una FF di ultima generazione senza problemi di messa a fuoco manuale nè di tiraggio e senza la limitazione del formato APS (come sulle Fuji).
     




    • dic 07 2016 07:44
    • da Spinoza
  10. Fujifilm X20: impressioni d'uso

    Da diverso tempo stavo cercando una compatta che fosse: 1) di buona qualità ottica 2) dotata di mirino ottico e non di solo display 3) provvista di comandi funzionali 4) economicamente avvicinabile.
    L'idea era di avere un apparecchio leggero e poco ingombrante da avere sempre con me.
     
    Per anni mi sono tenuto una bellissima compatta (la Lumix LX3) senza mai usarla, perché alla fine il fatto di non poter osservare la scena da un mirino non mi faceva venir la voglia di usarla!

    Sapientemente consigliato da AxNaird ho rivolto la mia attenzione verso la nuovissima Fujifilm X20.

    [attachment=45972:x201.jpg]

    Qui le specifiche tecniche.

    Ecco qualche impressione dopo circa un mese di utilizzo.

    Cosa mi piace:

    Mirino ottico. E' un mirino galileiano sincronizzato con lo zoom. Ha una copertura dell'85% ed è decisamente confortevole e luminoso. Al suo interno si leggono i principali parametri di scatto e viene visualizzata l'area di messa a fuoco. Quando si avvicina l'occhio al mirino, un sensore lo attiva e spegne il display. E' quello che cercavo? Non ancora, ma ci si avvicina molto. La praticità d'uso è decisamente elevata.  :bravo:

    L'obbiettivo. E' un fujinon 28-112mm, f/2.0-2.8. Versatile e luminoso.
    Da notare che la rotazione della ghiera dello zoom funge da accensione della fotocamera.

    [attachment=45974:x203.jpg]
     
    [attachment=45973:x202.jpg]

    La disposizione dei comandi. Una rotellina superiore permette di selezionare i vari modi di ripresa (M, A, S, P, Auto, Video, 2 diverse personalizzazioni e altri automatismi). Una seconda rotellina superiore permette di regolare la compensazione dell'esposizione da -2 a +2 con intervali di 1/3.

    Sulla parte anteriore una leva permette di scegliere comodamente tra i tre modi di messa a fuoca (af-s, af-c e manuale)

    [attachment=45975:x204.jpg]

    Sulla parte posteriore un tastino è dedicato alla scelta della modalità di esposizione: spot, ponderata centrale, matrix. Un secondo tasto al WB. Un terzo all'AE-L, AF-L.

    [attachment=45976:x205.jpg]

    Con una comodissima rotellina si scelgono i parametri di scatto:
     
    [attachment=45978:x206.jpg]
     
    Insomma tutto quello che serve è a portata di mano e non nascosto nei menù.

    Un joystick permette di entrare nel menù principale o nei menù AF, macro, flash e autoscatto.

    [attachment=45979:x207.jpg]

    Un tasto Fn personalizzabile a piacimento è presente sulla parte superiore.

    Per strafare è stato messo anche un tasto Q per un accesso rapido e comodissimo alle voci principali del menù.

    Il design e la qualità costruttiva: Un piccolo carro armato.

    Autofocus. Ancora devo capirlo bene, ma c'è la possibilità, per me fondamentale, di selezionare manualmente (e comodamente) tramite il joystick un'area di messa fuoco tra le ben 49 disponibili. Queste aree coprono tutto il fotogramma. Non sono sfortunatamente visibili dettagliatamente nel mirino ottico, anche perché la copertura (85%) è inferiore alla dimensione del fotogramma.
    C'è poi la messa a fuoco automatica dei soggetti limitatamente alla parte centrale dell'inquadratura (si può aggiungere anche il riconoscimento automatico dei volti, niente di nuovo).
    C'è infine la modalità tracking, che permette di mantenere a fuoco soggetti in movimento e precedentemente "agganciati". Funziona abbastanza bene.
    Infine nella modalità manuale, la messa a fuoco viene gestita tramite la rotella del joystick. C'è la possibilità di evidenziare sul display i contorni ad altro contrasto per capire quando si è raggiunto il fuoco. Infine viene visualizzata un'indicazione dell'iperfocale.

    Last but not least: la qualità delle immagini. Davvero ottima. Il sensore X-Trans CMOS II, 2/3 di pollice, 12M e senza filtro passabasso fa il suo bel lavoro.


    Cosa non mi piace:

    A tutta apertura la massima velocità di scatto è limitata a 1/1000 sec anziché a 1/4000. Se ci si trova in un ambiente molto luminoso, il rischio è di ottenere immagini sovraesposte, per cui bisogna chiudere un po' il diaframma. E' un inconveniente piuttosto fastidioso. So che altri modelli hanno risolto il problema con un filtro ND, mi chiedo come mai Fuji non ci abbia ancora pensato.  :GrattaTesta:

    La messa a fuoco in continuo mi pare decisamente migliorabile. Abituato ad usare una reflex, trovo in generale la messa a fuoco di questo tipo di macchine il vero punto debole. Per questo per me è così importante la possibilità di avere una messa a fuoco selettiva, in questo caso poi estesa a tutto il fotogramma.
     
    La durata della batteria è molto, molto limitata. Non ho misurato il numero di scatti, ma è preferibile portarsi dietro una batteria di riserva.

    Dai 28 ai 35mm circa, l'obbiettivo è visibile in minima parte nel mirino ottico. Il problema si amplifica nel caso si dovesse usare il paraluce opzionale,
     
    [attachment=45982:x2010.jpg]

    L'accensione e lo spegnimento della fotocamera tramite la rotazione dello zoom è per molti versi comoda, ma, qualora si voglia accendere la macchina per esempio solo per visualizzare delle immagini già scattate o per fare delle regolazioni nel menù, diventa poco funzionale: bisogna in ogni caso togliere il tappo e ruotare lo zoom.

    Il mirino ottico sporge un po' rispetto al piano posteriore dell'apparecchio. Sembra una sciocchezza, ma quando la appoggi su un tavolo rimane un po' "ballerina".

    [attachment=45981:x209.jpg]

    Il flash è piccolino, ma può essere sempre utile.

    [attachment=45980:x208.jpg]

    Dagli 800 ISO i file jpeg appaiono già un po' levigati e i file raw mostrano già una discreta quantità di rumore, riducibile in postproduzione. Oltre gli 800 ISO ormai preferisco non spingermi.
     
    La gamma dinamica non mi è sembrata particolarmente estesa, le ombre rimangono un po' chiuse. Sto provando in questi giorni la funzione per aumentare la gamma dinamica, ma non sono ancora arrivato a una conclusione. Il rischio è chiaramente quello di vedere aumentare il rumore nelle zone scure.

    Le dimensioni non proprio piccole, ma non si può avere tutto!
     
     
    Vediamo ora qualche immagine a puro titolo esemplificativo.
     
    Milano, Parco delle Basiliche. Jpeg come da fotocamera ridimensionato.
     
    [attachment=45985:300313_9030.jpg]
     
    [attachment=45984:300313_9027.jpg]
     
    [attachment=45983:300313_9023.jpg]
     
    [attachment=45988:300313_9040.jpg]
     
    [attachment=45986:300313_9033.jpg]
     
    E qui qualche immagine ricavata dai file raw:
     
    [attachment=45995:DSCF0431_1.jpg]
     
    [attachment=45998:DSCF0673_1.jpg]
     
    [attachment=45997:DSCF0670_1.jpg]
     
    [attachment=45996:DSCF0579_1.jpg]
     
    [attachment=45999:DSCF0732_2.jpg]
     
    Insomma, a mio avviso un piccolo gioiellino con diversi punti di forza e qualche piccolo margine di miglioramento. Comodissima come macchina tuttofare e in grado di regalare più di una soddisfazione al fotografo avveduto: a me ha fatto venire la voglia di passare ai modelli superiori...  :bigemo_harabe_net-143:

    • dic 09 2015 13:54
    • da happygiraffe