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  1. Nikon Nikkor 24mm f/2 AiS

    [attachment=42218:001 20130218 _D3H2807 Max Aquila ph.jpg]

    Era tempo che lo riutilizzassi ed allo scopo l'ho sperimentato sulla mia nuova D800.

    Il 24mm su FX è un obiettivo di nuovo utile, dopo lunghi anni di ...castrazione ottica su formati DX che lo riducevano come il 28mm a ridicole coperture perdipiù gravate talvolta da distorsione più o meno accentuata, dato l'originario angolo di campo di 84°, non ancora l'angolo retto del 21mm, ma incisivamente più dei 35 e 28mm.

    Questo mio AiS era un obiettivo ben costoso negli anni 80, data la massima apertura e si poneva come il grandangolare spinto più luminoso di casa Nikon, dovendo ancora aspettare una decina d'anni prima di vedere apparire il mitizzato 28/1.4 che tanto spinto come wide però non era.

    [attachment=42219:001 20130218 _D3H2803 Max Aquila ph.jpg]

    Corredato di paraluce dedicato HK-2, con collare di serraggio a vite, accreditato l'obiettivo di schema da 11 lenti in dieci gruppi, diametro filtro standard da 52mm, peso di 3etti e MAF minima da 30cm, caratteristiche di estrema compattezza, in funzione dell'elevata luminosità.

    Giorni fa l'ho portato a villa Malfitano dove si è dimostrato essere una focale poliedrica come ci si aspetta da un 24mm su pieno formato:

    -utile a fornire informazioni globali di un contesto [attachment=42220:001 20130201 _D8C1456 Max Aquila ph.jpg]

    -utile, avvicinandosi, a fornire dettaglio [attachment=42221:001 20130201 _D8C1447 Max Aquila ph.jpg]

    -utile,sfruttando l'ampio angolo di campo e l'elevata pdc già a diaframmi intermedi, a diversificare il soggetto a seconda delle inquadrature
    orizzontali [attachment=42222:001 20130201 _D8C1497 Max Aquila ph.jpg]
    o verticali ... [attachment=42223:001 20130201 _D8C1499 Max Aquila ph.jpg]

    Caratteristiche degli obiettivi di questa generazione usati su sensori attuali sono le diversità di resa a diaframmi diversi...
    decisamente pastellati i toni a tutta apertura o nei suoi pressi
    [attachment=42224:001 20130201 _D8C1489 Max Aquila ph.jpg][attachment=42225:001 20130201 _D8C1508 Max Aquila ph.jpg][attachment=42226:001 20130201 _D8C1439 Max Aquila ph.jpg]

    già meglio chiudendo per bene il diaframma
    [attachment=42227:001 20130201 _D8C1397 Max Aquila ph.jpg][attachment=42228:001 20130201 _D8C1398 Max Aquila ph.jpg]

    e senza mai pregiudicare la postproduzione dei file, che da questa lente escono neutrali come da tradizione Nikkor di quegli anni, e possono essere facilmente accentuati nelle caratteristiche che possano interessare
    [attachment=42229:001 20130201 _D8C1477 Max Aquila ph-2.jpg]

    Certo...un visus migliore del mio faciliterebbe la messa a fuoco di precisione sul vetrino della D800, che un teleobiettivo MF renderebbe più facile...
    ed un 24/2 AiS usato costa molto meno delle potenzialità che promette...

    ...OK ho capito... me ne vado...! [attachment=42230:001 20130201 _D8C1395 Max Aquila ph.jpg]

    • gen 01 1970 01:00
    • da Max Aquila
  2. Sigma 8-16mm F4.5-5.6 DC, oltre ogni limite (te...

    Per chi ama la fotografia grandangolare estrema, l'angolo di campo di 90° è la partenza, il passo iniziale. Da questo punto aprire di più significa entrare nel paese della distorsione, dell'iperbole, della riclassificazione del reale. Certamente occorre imparare a dominare l'ebbrezza distorsiva, e questo è un bel gioco per la mente, un trial a cui è divertente sottoporsi.
     
    Sigma lo ha compreso e ha realizzato costruzioni grandangolari rettilineari (non fisheye) estreme. Una scelta di campo decisa che ha portato Sigma ad abbandonare del tutto lo zoom classico 17-35 per puntare a focali più corte, un tempo considerate impossibili. In questo affondo nella geometrie dei vetri sono nate ottiche zoom dai vetri frontali a cupola e paraluce a tulipano fisso dagli angoli di campo quasi paradossali.
     [attachment=81223:1.jpg]

     

     
    Il Sigma DC 8-16/4.5-5.6 HSM per il formato DX appartiene proprio a questo filone di prodotti. Al momento (Luglio 2015) è lo zoom rettilineare che offre la focale più corta per le reflex APS-C (DX di noi altri). Focale variabile da 8 a 16 mm (equivalente ad un 12-24 su formato pieno) con angolo di campo dai lunari 114.5° ai più ragionevoli 74° della focale maggiore.
     
    [attachment=81224:2.jpg]
     

     

    Dati tecnici
    Lunghezza focale 8-16 mm
    Apertura 4.5-5.6 --- 22
    Campo 114.5°-75°
    Minima Distanza di MF 0.24m su tutta l’escursione focale
    Diaframma 7 lamelle
    Passo filtri NO
    Filtri posteriori NO
    Paraluce Fisso nella scocca in alluminio
    Azionamento AF Elettronico con motore Piezoelettrico
    Dimensioni L=110mm D=75
    Peso Circa 0.5Kg
    Prezzo (Luglio 2015) 680 euro circa Mamya Trading Italia
     
    [attachment=81225:3.jpg]
     
    Una tabella di numeri non dice molto a meno di calare quei numeri nella pratica, nell'uso sul campo. Focali estremamente corte su un vetro per il formato ridotto, significano profondità di campo vastissima. Tentare lo sfuocato selettivo con il Sigma 8-16 potrebbe essere una pratica frustrante, come una tappa di pianura del Tour pedalando una bici da downhill.
    [attachment=81226:4.jpg]

     

    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 11mm tripod gitzo GT3541LS Arca B1 Exp: 3s f/13
     
    [attachment=81227:5.jpg]

     

    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm  Exp: 1/90s f/16
     

     

    Ogni strumento ha il suo campo di applicazione, legge che vale in modo assoluto, più che pragmatico, per questo obiettivo “specialistico”. Quale sia la sua specialità lo si intende subito leggendo il non particolarmente brillante dato di apertura relativa massima (4.5-5.6). Questo obiettivo nasce per essere diaframmato, per essere chiuso. E' un vetro per il paesaggio, per la fotografia di interni su treppiede, per le riprese di natura, di certo non per la “street photography”. In effetti con gli attuali sensori gli f/5.6 della focale massima non dovrebbero essere un problema, salvo per i sistemi autofocus e per la pazienza del fotografo perché a guardare dentro ad un mirino DX in condizioni di poca luce con f/5.6 di luminosità svanisce tutta la poesia della fotografia.
    [attachment=81228:6.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm Exp: 1/90s f/11
    [attachment=81229:7.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 11mm Exp: 1/60s f/8
    [attachment=81230:8.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 9.5mm  Exp: 1/250s f/11
    [attachment=81231:9.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 10.5mm tripod gitzo GT3541LS Arca B1 Exp: 3s f/13
     
    Chiarito quindi il campo d'applicazione il Sigma 8-16 si presenta decisamente bene. Corto e compatto, costruzione solida in metallo, verniciatura di ultima generazione (ruvida), l'obiettivo presenta doppia ghiera di comando una per lo zoom e una per la messa a fuoco. L'azionamento della messa a fuoco è demandato ad un veloce e silenzioso motore HSM. Data la minutezza dell'obiettivo immagino quanto sia piccolo il rotore piezoelettrico di movimentazione. Ogni riferimento ad altri produttori è … doloroso (sto ancora aspettando dei fissi da Nikon piccini come i vecchi wide AF). 
     
    La lente frontale è un menisco aggettante, ben incassato però nello scafo del barilotto. Non si montano filtri e nemmeno è stato previsto un telaio posteriore. La mancanza pare secondaria, ma una torretta con la possibilità di inserire un polarizzatore avrebbe fatto solo piacere trovarla (costi di produzione permettendo).
     
    [attachment=81232:10.jpg]
     

     

    L'obiettivo ha una MDF di 0,24 cm lungo tutta l'escursione focale. E' un'ottima performance anche se ad 8mm si sente la mancanza di potersi avvicinare ancora un poco.
     
    [attachment=81233:11.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm  Exp: 1/60s f/11
     
    E ora veniamo alla questione dirimente: la nitidezza e le aberrazioni.
    Purtroppo io non sono la persona più adatta a parlare di queste faccende per una considerazione molto semplice: preferisco avere qualche linea per millimetro in meno ma avere “qualcosa” dentro all'inquadratura. Certamente l'ideale è avere tutte e due le cose, ma spesso non si può. In questa costruzione Sigma ha giocato la carta del compromesso. La qualità ai bordi decade notevolmente, anche se si recupera abbastanza bene diaframmando, ma non troppo perchè oltre a f/16 si fa viva la diffrazione spappolando i dettagli un po' troppo anche per me.
     
    [attachment=81234:12.jpg]
    Come mira ottica ho usato la sede dell'INPS di Novara (questo passa il convento)
     [attachment=81235:13.jpg]
     [attachment=81236:14.jpg]
    Riquadri INPS crop 100%
     
    [attachment=81237:15.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 16mm tripod gitzo GT3541LS Arca B1 Exp: 1/6s f/9,5
     
     
    La vignettatura è potente e direi fisiologica per questo genere di costruzioni ottiche. Diminuisce anch'essa chiudendo il diaframma, ma non sparisce. Peraltro non è poi un gran male. La correzione di Adobe LR del profilo custom per questo vetro, agisce con decisione e spesso mi trovo a dover ridurre il suo effetto
     
    [attachment=81238:16.jpg]
    Vignettature sul muro del magazzino
     
    Distorsione a barilotto ben presente ma costante, anche a 8 mm. Ciò significa che si compensa agevolmente via software. Quindi non si deve aver paura ad affrontare geometrie con linee ben definite. La linea dell'orizzonte marino viene meglio con questo zoometto che con qualsiasi AF Nikon Fisso in mio possesso.
     
    [attachment=81239:17.jpg]
    Nessuna correzione LR di profilo lente
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 9.5mm tripod gitzo GT3541LS Arca B1 Exp: 1/30s f/19
     
    Un obiettivo che contiene una folla di 15 lenti in 11 gruppi, non può essere esente da riflessi interni incontrollabili. Ciò nonostante il Sima 8-16 li contiene apprezzabilmente, tanto che non c'è d'aver timore a mettere il sole nell'inquadratura, la foto la porteremo a casa con qualche riflesso ma nulla che stravolga la leggibilità dell'immagine. Qualche esempio di luci puntiformi con e senza guai di riflessione.
     
    [attachment=81240:18.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm   Exp: 1/8s f/5,6
     
    [attachment=81241:19.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm : 1/350s f/11
     [attachment=81242:20.jpg]

     

    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm  Exp: 1/125s f/16
     
     
    In effetti lo schema ottico di questo obiettivo, che va ricordato non è un EX quindi dovrebbe essere un prodotto di fascia economica, contiene un numero spropositato di lenti asferiche e di vetri a dispersione anomala che qualche effetto evidentemente lo introducono.
     [attachment=81243:21.jpg]

     

    Lo schema Ottico pubblicato da Sigma
     
    Per quanto riguarda l'aberrazione cromatica devo dire che su fotocamere da 12Mp (uso la D300) è poco percepibile e comunque LR opera egregiamente cancellando ogni traccia di questa sgradevole deviazione. Recentemente ho avuto modo di fare qualche scatto con il Sigma 8-16 sulla nuova D7200. I 24 MP non mettono in crisi l'obiettivo, ma certamente il maggiore ingrandimento disponibile fa rilevare maggiormente le aberrazioni. Non so se LR possa operare con la medesima efficienza anche con questo tipo di file in quanto gli aggiornamenti software richiesti per i raw della D7200 mi condurrebbero ad una catena di conseguenze impattante sull'arredamento di casa, quindi mi tengo il dubbio anche se l'esperienza mi fa ben sperare.
     
    [attachment=81244:22.jpg]
    Nikon D7200 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm : 1/500s f/8
     
    [attachment=81245:23.jpg]
    Crop 100% di cui sopra
     
    Chi scrive queste osservazioni, ha preferito il Sigma 8-16 alla varia massa di 10-20/2,8  et simila prodotti un po' da tutti quanti i maggiori costruttori. La ragione? Avevo una precisa intenzione, cercavo un super super wide lineare da mettere nello scafandro sub della mia Nikon D300 e senza spendere un patrimonio Sigma mi forniva un obiettivo zoom moderno, con un autofocus brillante e preciso (HSM) e veramente wide che più wide non si può.  Ed eccolo qui, nella sua destinazione principe.
     
    [attachment=81246:24.jpg]
     
    [attachment=81247:25.jpg]
    Sea&Sea MDX-D300 + Dome Port 240 + ER40
     
     
    Ora, che questo piccolo zoom Sigma sia destinato alle riprese UW non c'è scritto da nessuna parte, è stata un mio azzardo, e devo dire che in questa applicazione se la cava decisamente bene. Proprio la velocità del suo AF e la compattezza della costruzione spesso me lo fanno preferire alla D800 + 17-35 nel relativo scafandro (piuttosto ingombrante). 
    [attachment=81248:26.jpg] [attachment=81249:27.jpg]
    [attachment=81250:28.jpg] [attachment=81251:29.jpg]
     
     
    L'elevata PDC che offre risulta poi una manna nelle riprese sub, specialmente nelle impossibili riprese a mezz'acqua. Qui la cortissima focale di 8mm unita al formato ridotto aiutano a fare il miracolo e, bada ben, bada ben, senza chiudere al numero magico di f/22 !!
     
    [attachment=81252:30.jpg]
    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm  Exp: 1/350s f/11
    Sea&Sea MDX-D300 + Dome Port 240 + ER40
     [attachment=81253:31.jpg]

     

    Nikon D300 Sigma 8-16/4.5-5.6 @ 8mm  Exp: 1/125s f/11
    Sea&Sea MDX-D300 + Dome Port 240 + ER40
     
     
    In conclusione
    Sigma con questo zoom ha deciso di esagerare. Il risultato ottenuto, pesato sulle caratteristiche di targa, è sorprendentemente buono. I 114.5° sono utilizzabili per intero, e regge bene il confronto con ottiche più "tranquille", anche sulle nuove 24Mp.
    I contro sono molti e spero di averli illustrati come spero di aver dato chiara indicazione che questo obiettivo non è un "general purpose", ma uno strumento nato e pensato per una precisa collocazione. Mi intristisce trovare quest'ottica nel mercato dell'usato in condizioni pari al nuovo, segno di acquisto non adeguato ed insoddisfacente. Non è così, questo Sigma ha delle carte da giocare, sta noi saperle tirar fuori dal mazzo.
     

    • ago 26 2016 11:12
    • da Valerio Brùstia
  3. Sigma 24mm f/1,4 Art : qualsiasi luce sia...

    Grazie alla gentilezza del mio amico Mauro Maratta che me lo ha prestato, ho potuto usare il suo Sigma Art 24/1,4 sulla mia Nikon Df
    [attachment=81540:0143 _DSC5077 1-125 sec a f - 6,3 Max Aquila photo.JPG]
     
    divertendomi a scattare un migliaio di file a modo mio, sui miei soggetti.
     
    Il mio primo wide su Nikon, comprato a Napoli nel 1988, fu proprio un Sigma 24/2.8, che posseggo ancora [attachment=81538:0141 _DSC5068 1-100 sec a f - 8,0 Max Aquila photo.JPG][attachment=81539:0142 _DSC5071 1-60 sec a f - 7,1 Max Aquila photo.JPG]
    e con il quale maturai uno spiccato "imprinting" per i grandangolari...ampi, saltando a pie' pari per anni focali piu' corrette e "facili", quelle dei 35 e 28mm e partendo dagli 84° di questa focale per poi spingermi ben oltre la prospettiva dell'angolo retto.
     
    Una palestra con la quale ho imparato ad utilizzare queste focali per le evenienze piu' varie, trovandomi nei primi anni della mia attivita' fotografica a prediligere la possibilita' di allargare il normale campo visivo, piuttosto che il contrario, comunque sempre attratto dalle focali estreme rispetto che quelle standard.
     
    Nel tempo le passioni si trasformano e ci si ritrova a percorrere strade prima nemmeno considerate, ma basta ritrovarsi per le mani strumenti sfidanti come questo grandangolo ART iperluminoso,[attachment=81541:0144 _DSC5079 1-30 sec a f - 8,0 Max Aquila photo.JPG]
    per rimettersi a sognare in maniera...distorta.[attachment=81543:0145 _DSC5080 1-20 sec a f - 9,0 Max Aquila photo.JPG]
     




    • ago 26 2016 11:03
    • da Max Aquila
  4. Sigma 20mm f/1,4 Art oppure Nikon 20mm f/1,8G ?

    [attachment=88087: 0503 _NDF4404 105.0 mm f-2.8 1-50 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]
    Nemmeno il tempo di gioire per l'avvento (dopo trent'anni) del nuovo grandangolare di casa Nikon, qui testato a gennaio di quest'anno, che a completare la triade di superwide fissi per Nikon si presenta con veemenza il primo obiettivo da 20mm di luminosita' f/1,4 mai costruito, questo Sigma Art dalle giunoniche proporzioni, [attachment=88099: 0504 _DSC2006 1 NIKKOR 18.5mm f-1.8 1-15 sec a f - 5,6 Max Aquila photo ©.JPG]
    piu' vicino per dimensioni e peso a un 14mm [attachment=88086: 0502 _NDF4410 105.0 mm f-2.8 1-25 sec a f - 16 Max Aquila photo ©.JPG]
    che al vecchio 20/2.8 effigiato al centro
    [attachment=88085: 0501 _NDF3335 24.0-85.0 mm f-3.5-4.5 1,0 sec a f - 8,0 Max Aquila photo ©.JPG] di questa...foto di gruppo.
     
    Ancora una volta messo a disposizione a tempo di record da MTrading, importatore per l'Italia, con la sollecitudine e la gentilezza che ci ha permesso di testare sul campo alcune delle piu' importanti novita' che Sigma ci ha regalato in questo ultimo anno.
     
    Se un confronto si limitasse a dimensioni e peso, facilmente si potrebbe discriminare tra i due obiettivi del test in oggetto, unitamente al terzo, vecchio e inferiore per due stop di luminosita' al nuovo Sigma, in funzione del fatto che il Nikon AFD con i suoi 286 grammi ed i 55mm di lunghezza da flangia di montaggio al paraluce di certo si impone per comodita' d'uso rispetto al pur leggerissimo fratellone AFS di luminosita' f/1,8 che pesa solamente 378 grammi ma misura pero' 115mm dall'estremita' del paraluce a petalo (di ben 95mm di diametro) fino alla flangia.
    Il Sigma Art appartiene ad altra categoria costruttiva, accreditato di uno schema ottico da 15 lenti in 11 gruppi (due lenti in piu' del Nikon AFS) impressionante per il numero di elementi speciali [attachment=88089:ccs-1-0-94078200-1448984740.gif] e di un barilotto che fa corpo unico col paraluce fisso, heavy metal all, che porta il peso complessivo a 950 grammi e la lunghezza fuoritutto a 125mm per 90 di diametro complessivo.
     
    Se il prezzo dovesse riflettere la qualita' di quanto appena descritto, gli 800 euro che costituiscono il prezzo di presentazione italiano di questo nuovo gioiello della serie ART costituiscono il valore aggiunto rispetto i 790 euro a cui dopo un anno dalla presentazione viene venduto il Nikon AFS ed i 550 euro (ormai del tutto ingiustificabili) del vecchio AFD.
     
    Ma noi di Nikonland non guardiamo al prezzo come parametro e valuteremo la consistenza fotografica di questi due superwide iperluminosi, accostando di tanto in tanto anche qualche scatto di confronto col piccoletto AFD: a futura memoria  ;)




    • ago 26 2016 10:58
    • da Max Aquila
  5. Nikon 20mm f/1,8 G AF-S ED: a grande richiesta...

    Trent'anni dopo ecco a voi un nuovo wide da 94° di campo su FX:
     

    Nikon AF-S Nikkor 20mm f/1,8 G ED

    [attachment=73441:033 _NDF3376 1-60 sec a f - 16 60.0 mm f-2.8.JPG]

     

     

    che in queste pagine accostero' per dovere di cronaca al suo predecessore, quel 20mm AFD sulle scene da vent'anni (e nella mia borsa da quasi altrettanto) caratterizzato da uno schema di lenti identico, come anche la resa complessiva, ai due precursori vecchi cinque (AF) e dieci anni di piu' (AiS)

     
    [attachment=73437:029 _NDF3345 1-60 sec a f - 22 60.0 mm f-2.8.JPG]

    La differenza fisica tra i due obiettivi non passa inosservata, transitando dal passo filtri da 77mm invece che 62 del piccolo AFD

    [attachment=73436:028 _NDF3336 1-250 sec a f - 8,0 60.0 mm f-2.8.JPG]
    alle ben differenti dimensioni del barilotto[attachment=73435:027 _NDF3333 1-200 sec a f - 8,0 50.0 mm f-1.4.JPG]
     

    che parlano della luminosita' del nuovo arrivato, maggiore di 1,3 stop, ma dovuta anche alla tendenza invalsa per Nikon di realizzare ciccioni dal peso poi non cosi' differente (377 g il nuovo AFS contro i 286 del vecchio AFD), nonostante uno schema rinnovato da ben 13 lenti in 11 gruppi, con due elementi ED e due lenti asferiche, nanocristalli e trattamento SIC antiriflesso

     
     

    [attachment=73438:030 _NDF3347 1-1000 sec a f - 5,6 60.0 mm f-2.8.JPG]

     
     

    tutti elementi che parlano a gran voce di migliorie in termini di correzione delle distorsioni, aberrazioni e vignettatura da cui il vecchio AFD, progettato per pellicole di certo meno planeari di un sensore, soffriva.

     

    Elementi che sommati alla grande apertura relativa ed alla diminuita distanza minima di messa a fuoco (20cm invece dei 25 del vecchio schema) fanno pensare a supremazia e ...sorpasso

     





    • ago 31 2015 13:19
    • da Max Aquila
  6. Sigma 24mm f/1.4 ART : whatever the light... (t...

    Sigma 24mm f / 1.4 Art: whatever the light...

     
    Thanks to the kindness of my friend Mauro Maratta who lent me, I could use his  Sigma Art 24/1.4 on my Nikon Df
     [attachment=81884:001.jpg]
    having fun taking about a thousand files, in my way, on my subjects.
     
    My first wide for Nikon was a Sigma 24/2.8, bought in Naples in 1988, yet I own
    [attachment=81885:002.jpg][attachment=81886:003.jpg]
    and with which I matured a strong imprinting for "larger" wide-angle, bypassing for years most correct and "easy" lenses, as 35 and 28mm and starting from the 84 degrees of this focal then push well beyond the perspective of the right angle.
     
    A gym with whom I have learned to use these focals into more various eventualities, finding myself in the early years of my photography to prefer the opportunity to expand the normal field of vision, rather than other, always attracted to extreme focals in respect of standard ones.
     
    Over the time, passions are transforming and discovering streets even considered before, but enough to meet amazing tools as this hyperbright wide ART,
    [attachment=81887:004.jpg]
     
    to get back to dream ... so warp !  [attachment=81888:005.jpg]
     




    • lug 29 2015 09:09
    • da Max Aquila