[test] Fujifilm X100F: serve altro?
Fujifilm X100F
Ultima evoluzione della fortunata capostipite presentata nel 2010, la X100F non ne tradisce la filosofia progettuale, ma la perfeziona sempre più, risolvendo alcuni inconvenienti della versione precedente.
Qui potete trovare le mie impressioni sul modello precedente la X100T.
La Fujifilm X100F rimane identica nella forma e nelle impostazioni principali.
Vediamo che cosa non è cambiato rispetto al modello precedente.
Sempre ben costruita, leggera, facile da impugnare e usare.
L'obiettivo è lo stesso: 23mm (35mm equivalente), f/2, con 8 elementi in vetro in 6 gruppi e comprende una lente con doppia superficie asferica ad alta prestazione e una lente convessa ad alta rifrazione.
Il diaframma è costituito da 9 lamelle.
C'è sempre la possibilità di usare un filtro ND incorporato che offre una compensazione dell'esposizione equivalente a 3 stop, utile per fotografare con diaframmi aperti in pieno giorno.
L'otturatore ibrido meccanico/elettronico, consente di impostare tempi di scatto fino a 1/32.000 di secondo.
Il diaframma a foglia, che permette un tempo di sincronia molto elevato: fino 1/1000 a f/2 e 1/2000 da f/2.8 in su. Questa caratteristica permette di usare il flash in condizione di elevata luminosità, ad esempio in pieno giorno, con diaframmi aperti, anche approfittando del filtro ND incorporato.
Il mirino ibrido elettronico/ottico, uno dei punti di forza di questo apparecchio. A dire il vero il mirino ottico lo uso poco, ma in alcune situazione può essere utile averlo.
Bene, ma allora cosa è cambiato?
Il sensore
La X100F usa lo stesso sensore CMOS X-Trans III da 24.3MP dei due modelli di punta, la X-T2 e la X-Pro2. Ci sono due formati di RAW, uno non compresso e uno compresso senza perdita di dati che riduce l'ingombro dei file del 50% circa.
La sensibilità varia ora da 200 a 12800 ISO, con la possibilità di "tirarla" da 100 a 51200.
I comandi
Restano i classici comandi a ghiera caratteristici di Fujifilm per tempi, diaframmi e compensazione dell'esposizione, che sempre mi danno grande piacere. Si aggiunge la possibilità di regolare la sensibilità tramite una ghiera incapsulata in quella dei tempi. Non la trovo semplicissima da usare, specie se si deve lavorare velocemente, ma è comunque comodo averla a portata di mano.
La compensazione dell'esposizione permette ora un +/- 5.
Benedetta è invece l'aggiunta di un joystick per l'AF!
E' stata aggiunta una rotellina sulla parte anteriore e sono stati spostati tutti i pulsanti sul pannello posteriore in modo da essere raggiungibili con il pollice della mano destra.
Tutti i pulsanti sono personalizzabili a proprio piacimento.
Sembrano piccoli cambiamenti, ma posso assicurare che la praticità d'uso è migliorata notevolmente.
Resta, per chi non ha voglia di andare a cercare tra le voci nel menù principale, il tasto Q che offre un ventaglio (anchesso personalizzabile) di opzioni molto ampio.
Anche il menù è stato riprogettato in modo da essere più intuitivo e semplice da usare. E' stata aggiunta anche una pagina My Menu dove si possono salvare le voci delle impostazioni che usiamo più frequentemente.
Il display è fisso e non è non è touch.
Autofocus e velocità operativa
Anche qui il salto in avanti è significativo.
La X100F eredita l'AF della X-T2 e della X-Pro2. Si passa dai 49 punti della X100T a 91 (fino a 325 con AF a punto singolo).
L'AF-S è molto reattivo e affidabile.
L'AF-C è migliorato molto, ma rimane a mio avviso sempre il punto debole.
Il riconoscimento del viso funziona meravigliosamente e ora permette la rilevazione dell'occhio
Ho usato la X100F spesso anche in fuoco manuale, lavorando in iperfocale e usando il focus peaking con il mirino elettronico.
Batteria
La X100F usa le stesse batterie della X-T2 e della X-Pro2. Rispetto alla X100T il miglioramento è netto. Certo siamo ancora lontani dall'autonomia di una reflex, però si comincia a ragionare.
Questo non toglie che mi porto sempre dietro qualche batteria di riserva
Profili jpeg
A quelli consueti si aggiunge il profilo B/N Acros, che ha me è piaciuto molto con i suoi neri profondi e le immagini ben contrastate.
Acros Yellow
Acros Yellow
Astia Soft
Classic Chrome
Lenti di conversione "digitali"
"Digital teleconverter" in inglese. In pratica, fotografando in jpeg, se si seleziona questa impostazione si può passare dal 35mm equivalente nativo a 50mm e 70mm, ruotando la ghiera di messa a fuoco come se fosse uno zoom. Naturalmente è una conversione digitale, non ottica.
Funziona? Non lo so, non ho usato questa funzione. Se avessi voluto una Fujifilm a obiettivi intercambiabili, avrei preso un'altro modello
Conclusioni
Anche se a prima vista le differenze non balzano all'occhio, la X100F è un miglioramento sostanziale del modello precedente: sensore da 24MP, AF molto più performante, maggiore autonomia, maggiore semplicità d'uso.
Ci sono tuttavia a mio avviso alcuni difetti abbastanza importanti: non è tropicalizzata, la scheda di memoria è singola e lo schermo è fisso e non touch.
E' la mirrorless ideale? No, no, per carità! E' una macchina molto specifica, che non mi sento di consigliare a tutti. Privarsi della possibilità di cambiare ottica per molti rappresenta un grosso limite. Io invece sono contento di aver trovato una macchina che mi permetta di fotografare solo a 35mm: in molte occasioni non ho bisogno d'altro e quando mi serve altro spesso preferisco passare alla reflex.
In sintesi:
Cosa mi piace
- la lunghezza focale, fissa, ma molto versatile.
- I controlli manuali di diaframma, tempo e compensazione, molto pratici e appaganti
- il mirino ibrido
- I profili jpeg e soprattutto l'Acros.
- la silenziosità offerta dallotturatore
- La possibilità di usare il flash con tempi rapidi e diaframmi aperti
- la qualità con cui è costruita e la leggerezza
- il WiFi: è comodissimo per passare le foto su tablet o smartphone in un attimo
Cosa non mi piace
- Display fisso e non touch
- Non è tropicalizzata
- scheda di memoria singola
- parasole non offerto in dotazione
- Lente non stabilizzata
Alcune immagini
Ottima recensione, immagini esplicative, spero venga promossa ad articolo...
onestamente come dici tu non è per tutti, anzi ha un suo target specifico, in cui io non rientro , ma riconosco che la serie X100 in quell'ambito si è evoluta sempre in meglio.