[reportage] Sardegna Sud-Ovest: Tharros
reportage Sardegna Tharros
Sempre il Sud-Ovest della Sardegna, ma stavolta si guarda anche a Sud-SudEst.
La nostra passeggiata nella penisola del Sinis ha inizio.
Una domenica primaverile, cielo pulito e una temperatura vicina ai 28 gradi con 3-4 nodi di fresco maestrale che lenisce la fatica. Giornata ideale per visitare Tharros, insediamento fenicio dell'ottavo secolo a.C., importante avamposto commerciale sulla “terra sicura” nel centro del Mediterraneo.
Capo San Marco
Arrivarci non è difficile, da Cabras è sufficiente percorrere l'unica strada che porta a San Giovanni di Sinis (7-8 chilometri) e attraversa le peschiere. Il sito archeologico si trova, appunto, nella penisola del Sinis, posizionato sotto capo San Marco, proprio dove il promontorio crea una leggera insenatura strategicamente esposta a Sud-Sud-Est, a guardare il mare in direzione dell'Africa.
Dalla torre aragonese che sovrasta il promontorio il colpo d'occhio è spettacolare: non occorre una grande fantasia per immaginare come potesse apparire oltre duemila anni fa, quasi la si riesce a vedere: assolata, affacciata sul mare; brulicante di commercianti, soldati, navigatori, gente comune e pare persino di sentire il vociare di tante genti diverse che parlavano lingue diverse.
Due barche all'ormeggio, di fronte al tempio tetrastilo
... e una vela allineata alle terme di Convento Vecchio, denominazione (presumo ma non ne ho la certezza) risalente alla dominazione spagnola.
Quando i fenici abbandonarono la città furono i cartaginesi (abili commercianti) a portare la vera ricchezza a Tharros, con la fortificazione e l'aumento delle rotte commerciali. Una ricchezza che rimase tale anche dopo le guerre puniche, quando la città divenne avamposto dell'impero romano.
Il declino giunse dopo la caduta dell'Impero e a dominare furono i Vandali. Fino all'abbandono definitivo della città intorno all'anno 1000.
Nelle immagini seguenti, alcuni particolari degli scavi. Qualche tratto dell'acquedotto, altre terme (pare fossero diversi i bagni termali) e persino aree adibite ad abitazioni. Sicuramente si sarebbe potuto salvare di più, ma a quanto pare (personalmente non ho certezze in tal senso) durante la dominazione spagnola parecchio andò distrutto, si dice che Tharros venne smantellata e le pietre vennero utilizzate per edificare Oristano che sarebbe divenuna la sede del Giudicato d'Arborea e addirittura (stavolta a detta degli studiosi) sembra la torre aragonese di Capo San Marco sia stata edificata proprio sopra un villaggio nuragico.
Una giornata veramente fantastica. Per chi era interessato all'aspetto storico-archeologico della penisola del Sinis. Ovviamente c'era anche chi era più interessato al sole e al mare
Comunque già che ero lì, dopo pranzo ho fatto un salto al museo di Cabras nel quale sono custoditi alcuni esemplari dei Giganti di Mont'e Prama. Sacrificati in quegli spazi ristretti (attendiamo un nuovo museo) ma comunque bellissimi.
Alti da circa 2 metri fino ad alcuni che raggiungono i 2,50 vengono datai fra il IX e l'XI secolo a.C. Il prof. Giovanni Lilliu li definiva Kolossoi. Sicuramente erano dei guerrieri (pugilatori, per via della posizione del braccio il quale, in effetti avrebbe potuto impugnare un arco). Il ritrovamento è avvenuto in un solo sito nel quale erano presenti solo loro, quindi si presume si trattasse di un privilegio riservato a un'élite di guerrieri.
Qui finisce la passeggiata a Tharros e la visita al museo di Cabras. Due perle che valevano bene una sudata pazzesca
Uno spettacolo,
palmo a palmo non basterebbero lustri a coprire la vastita' del territorio sardo al fine di ottenere uno "sguardo complessivo" su cio' che si e' agitato nei millenni tra le zolle di questa terra e gli scogli del mare piu' caratteristico di tutto il Mediterraneo.
Le vestigia fenicie sono ancora visibili come a Nora oppure sono ancora coperte dalle quelle romane e successive?
Nel ringraziarti e complimentarmi con te per essere il primo Nikonlander a rompere gli indugi cosi' presto dall'iscrizione, apportando il tuo primo contributo scritto all'elenco dei blog del sito, sentendomene in parte orgoglioso per averti forse in qualche modo stimolato con il mio articolo, auspico una continuita' in questo senso e...qualche awakening di altri nikonlander al momento dormienti...
Mi sono permesso di aggiungere al tuo titolo il tag reportage affinche' sia collazionato nell'indice relativo e piu' facilmente reperibile a chi gli indici del sito consulti.