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[personale] Un disegno, un gatto, una storia Zen

Inviato da Silvio Renesto , 10 settembre 2016 · 2423 visualizzazioni

disegno arti marziali

So di abusare della vostra pazienza, ma mi dicono che il blog è un diario, se non si esagera, si può mettere anche qualcosa di non fotografico. 
 
Certe volte ti nasce dentro un'urgenza creativa, che non riesci a trattenere. A volte la puoi realizzare fotograficamente altre volte no, perchè realmente non si può o perchè nel mio caso non ne sono in grado.
Quando non riesco a esprimermi fotograficamente torno alla mia prima modalità espressiva, il disegno. Disegno da quando sono stato in grado di tenere in mano una matita. Anche se nel disegno sono molto più vario nei temi che nelle fotografie, gli animali son sempre quel che mi riesce meglio. Così...Ho fatto un disegno. E poi che me ne faccio se non lo posso condividere? Così eccomi qui.
 
Ho provato ad illustrare una parabola dello Zen (soggetto che mi attrae da sempre)  e riguarda le arti marziali, a cui sono molto affezionato, specialmente adesso che ahimè la  schiena sinistrata mi consiglia vivamente di smettere  con certe pratiche :angry:   :(   :( .
La storia  si intitola Neko No Myojutsu (Le Meravigliose Abilità del Vecchio Gatto) e viene narrata all'interno di un trattato sul combattimento con la spada. L'ho letta più volte e mi ha sempre emozionato.   
La dedico soprattutto ad Andrea Zampieron e a Mullah, marzialisti che forse la conoscono. 
Riguarda un Samurai, un grosso feroce ratto e dei gatti. E' lunga per cui  preferirei che chi è interessato se la legga (in internet ne esistono molte traduzioni, alcune buone altre meno ed è riportata integralmente nel libro "Zen e arti Marziali" di Taisen Deshimaru). Avverto che come tutte le storie Zen, possono avvincere, affascinare  o al contrario sembrare assurdità, a seconda della forma mentis di chi le legge.
 
In estrema sintesi, un samurai tormentato da un enorme ratto prova ad ucciderlo senza successo, poi impiega tre diversi gatti famosi di uccisori di topi, ciascuno più forte ed esperto dell'altro, con abiltà diverse,  il ratto però li sconfigge tutti, solo un vecchio gatto  dall'aspetto  apparentemente insignificante riuscirà ad intimidirlo al punto da lasciarsi uccidere. Alla richiesta del Samurai e degli altri gatti sconfitti, il vecchio gatto  spiegherà quale è la sua abilità. Abilità (o forse stato d'animo ;) ) essenziale per chi studia la spada, ma la cui importanza va ben oltre il combattimento.
Il disegno vuole illustrare proprio il momento in cui il ratto rimane paralizzato alla sola vista del vecchio gatto.
 
 

Immagine Allegata

 
 
 
 
 






Silvio.. mi stanno bene fatte e dette da te tante cose, ma su questa.. perdonami.. avrei da dissentire.. è una cosa che mi ha colpito nel vedere il tuo disegno..  

 

ma dove lo vedi il vecchio gatto?

 

io non lo vedo, ne vedo uno sull'arzillo e non certamente vecchio..   mi spiace, la vedo così..

 

Però andrò a leggere questa parabola.

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Silvio Renesto
set 11 2016 13:12

Vero non sembra abbastanza vecchio... 

Ma i gatti sono misteriosi...

 

Ma forse  questa mia è un po' fuori luogo.. che dici, la cancello?

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happygiraffe
set 11 2016 13:28
Noooo, è bellissima! Anche se il vecchio gatto che noncurante irrigidisce e afferra il gatto me lo immagino anch'io diverso.
No, no, che cancelli? Piuttosto, dì a me e a quelli come me che sono curiosi dove andare a leggere il racconto con la migliore traduzione. :)
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Silvio Renesto
set 11 2016 18:01

Grazie! 

Non credevo di ricevere risposte!

:)

 

E' difficile disegnare un gatto vecchio... ci riproverò. 

La storia... 

in inglese la trovate completa qui:

 

https://da2el.wordpr...que-of-the-cat/

 

In italiano in internet ho trovato solo  traduzioni della versione breve in cui i tre gatti sconfitti appaiono solo nella  seconda parte della storia ad es. qui:

 

http://www.aikido200...-vecchio-gatto/

 

Mentre la versione italiana migliore è quella del libro di Deshimaru che ho citato prima (oggi difficile da trovare).

Interessante la storia che ho letto al link che hai indicato, sebbene credo che occorra essere un po' "dentro" alla cultura orientale per capire nel profondo il significato. Ma proprio perché si tratta di un pensiero così lontano dal nostro modo occidentale di pensare, mi incuriosisce e un po' mi affascina saperne di più. Dovrei cominciare a leggere qualcosa sull'argomento, a partire da qualche testo che mi spieghi e mi faccia capire cosa sia il Buddismo Zen ...

Quindi il disegno è tuo?  Complimenti! io nel disegno a mano sto messo peggio di un bimbo di 4 anni!!

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Silvio Renesto
set 12 2016 10:18

Lo Zen è senz'altro legato al Buddismo  come origine, per cui un grado minimo di conoscenza serve a capire il contesto dello Zen, ma non occorre essere Buddisti, nè altro,  per apprezzare lo Zen, questo per dire che non devi temere di dover approfondire troppo  o sposare tematiche religiose. 

 

Mi permetto dei consigli:

 

Il più facile ma serio di tutti i testi sullo Zen è quello di Alan Watts "The way of Zen" Esiste in Italiano "La via dello Zen" edito da Feltrinelli,  8 euro su Amazon. 

 

E' una buon modo di "provare a vedere",  se interessa, si passa  a cose un po' più sostanziose, ma sempre semplici come 

 

Introduzione al Buddhismo Zen di D. T. Suzuki, sempre 8 euro su Amazon, scritto negli anni 30 con una freschezza che stupisce ancora oggi.  

 

Da non confondere con il "Manuale di Buddhismo Zen" dello stesso autore che invece è relativo alle regole e della  pratica nei monasteri, quindi è un po' pesantino, solo per adepti o studiosi interessati.

 

Dopo questi si può approfondire ciò che interessa, fino a leggersi i testi originali (le traduzioni)

 

Per finire: 

 

Abbastanza  gradevole è anche "Lo Zen e il tiro con L'arco" di Herrigel, ma piuttosto influenzato dalla visione dell'autore, ha però il pregio di riportare in fondo al libro il trattato sulla spada di Takuan che è un esempio di come lo Zen si lega alla vita, in questo caso al  combattimento.

 

Importante evitare le fregnacce new age, o peggio applicative di tipo manualistico come  Zen e management, Zen e cucina, Zen e sesso.  Lo Zen non è una tecnica. Come lo Yoga  non è una ginnastica. Non vado oltre.

 

A questo proposito: "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"  è famoso, è un gran bel libro, ma a mio parere non è affatto utile ad avvicinarsi allo Zen, al contrario.

 

Mi scuso con tutti quelli che credono fermamente nel dualismo Cartesiano per queste mie divagazioni... :P

 

Chi invece volesse discuterne ancora, ne sarò felicissimo, ma meglio se troviamo altre occasioni,  per non abusare della pazienza altrui. :)

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Andrea Zampieron
set 12 2016 13:21

Ciao Silvio da come lo vedo io ,il ratto rimane paralizzato dallo sguardo e non dall'età del gatto,potrebbe significare che gli occhi sono lo specchio dell'anima.

Andrea

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Silvio Renesto
set 12 2016 14:17

In un certo senso ma ...tu che ne sai qualcosa, puoi comprendere,  il ratto rimane paralizzato non per quel che vede , ma perchè non riesce a vedere nulla nella mente del gatto  (mu shin =  non mente o non intenzione) questo lo sconcerta e gli impedisce di reagire.  Il gatto è descritto vecchio per far capire che non è questione di sola tecnica, forza o agilità, ma di spirito ed esperienza. 

 

Gira una storia (non so se vera) di due maestri di kenjutsu  che si fronteggiarono per ore, restando in guardia senza muovere un muscolo, alla fine si inchinarono reciprocamente e riconobbero ciascuno la maestria dell'altro. Ognuno aspettava che l'altro tradisse un'intenzione per reagire, ma nessuno dei due cedette. 

 

 

Come karateka tu diresti  che il ratto vinceva sempre perchè applicava il kake waza (sen no sen), ma il vecchio gatto era indecifrabile.

:).

Grande Silvio!

Per me puoi continuare quanto vuoi, non mi annoio.

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Andrea Zampieron
set 13 2016 13:49

Ottima analisi Silvio,sulla quale mi trovi d'accordo.

 

La storia dei 2 Maestri l'avevo sentita anche io,molti anni fà

 

Ciao a presto

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Leonardo Visentìn
set 24 2016 07:06
Tematiche affascinanti, ma sono d'accordo che non tutti riescono ad apprezzarle. Per tutti gli altri... Ben vengano pagine di diario come questa!

Credevo di averti ringraziato per le indicazioni delle letture sull'argomento, ma mi aggorgo che non è così.

 

Lo faccio adesso. ;) ;)

 

PS  Magari, dopo aver letto, scriverò qualcosa in merito sul mio blog. :ciao:

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