[reportage] Postcards from Malta
Sapete quando senza alcun motivo
ci si privi di fare un viaggio, decidendo a priori che quel posto non ci attira?
Ho viaggiato per quasi tutte le isole del Mediterraneo meridionale ed in molte di quelle del resto del Mare Nostrum, certamente tutte quelle intorno alla Sicilia e ad essa pertinenti: a colmare il "quasi" mancava la sorprendente Malta,
La decisione di imbarcarmi coi miei due ragazzi insieme alla nostra C4 Aircross per il consueto viaggetto estivo che, temo, presto lascera' il passo alle esigenze di autonomia dettate dalla loro adolescenza,
la prendo come scusa per estendere il periodo di pratica linguistica che i due hanno appena fatto in giro per il West degli USA... ma e' un semplice trucco per convincermi a fare quanto per lungo tempo avevo rimandato.
Il catamarano veloce collega Pozzallo e La Valletta in meno di due ore e la vista che delle fortificazioni Cinquecentesche della roccaforte cristiana, se non esattamente come raffigurava Escher nel 1936
e' di certo uno degli approdi piu' magnificenti che mi sia stato fin qui dato di ammirare
e moderne
costituiscono un incredibile insieme di sensazioni miste tra lo sdegno per questi alveari sulle sponde del canale di ingresso e la constatazione della importanza economica di questa "piccola" isola grande il triplo di Pantelleria, ma infinitamente distante da questa sua vicina.
I bastioni attorno al Forte di Sant'Elmo (dove e' allocato strategicamente il Museum of War) che sorveglia la bocca del porto sono la piu' drastica opera di difesa marittima mediterranea, cio' nonostante, nel 1565 violata dalla enorme flotta ottomana che, conquistando Malta, intendeva attuare invasione nella cristianita' attraverso l'Italia meridionale.
Prontamente respinti dai valorosi, per quanto inferiori di numero, Cavalieri di Malta, capitanati da quel Jean de la Valette, cui si deve il nome della capitale.
All'interno del Grand Master's Palace, fino all'anno scorso sede del Parlamento maltese, e' custodito una collezione di circa 5000 armature di epoca tra il XVI ed il XVIII secolo, affascinanti ed eleganti oltre che rappresentative delle diversita' di grado e ceto, oltre che della rispettiva evoluzione
come questa appartenuta al de la Valette stesso
oppure quella completa di un soldato "turco" nemico .
All'ingresso della cittadella fortificata che si estende su di una penisola nel porto, lunga un chilometro e larga appena seicento metri la stessa sensazione di imponenza data dai bastioni appena restaurati,
dietro i quali si erge la moderna Parliament House progettata da Renzo Piano e inaugurata nel 2015 insieme all' Opera House ed al vicino palazzo del Governo
(Auberge de Castille).
A meta' del corso principale (strada a Malta si dice "triq" come in inglese track...pista) si trova la St John's co-Cathedral (co-Cattedrale in quanto l'altra sta a Mdina, l'antica capitale, quella lontana dai Cavalieri dell'Ordine) che accosta la semplicita' della facciata austera all'incredibile barocco maltese dei suoi interni, nella quale otto cappelle laterali ognuna dedicata ad una delle nazionalita' dei Cavalieri di Malta, rivaleggiano per la difformita' e composizione degli arredi sacri
alcuni dei pavimenti in marmi policromi sono attualmente in restauro, e spesso di questi lavori se ne puo' osservare l'avanzamento .
Due dipinti famosissimi del Caravaggio vengono conservati in una delle Sale della Cattedrale: non e' consentito vengano fotografati... chissa' perche' il resto invece si....
In giro per l'isola monumenti,
chiese (anche in posti impensabili come sull'isoletta di Gozo,
colori non consueti,
ed anche una delle caratteristiche architettoniche di Malta, i bowindow in legno su ogni facciata
Ma uno dei motivi che mi ha spinto ad attraversare il mare fino a Malta sta nella straordinaria testimonianza arcaica costituita dai ritrovamenti archeologici in questa isola, datati almeno 5000 anni addietro, rappresentando pertanto la prima testimonianza di civilta' mediterranea, di una popolazione approdata dal Mare a questa che dovette apparire come terra di salvezza, dove si insediarono e dedicarono al culto dei templi megalitici perfettamente visitabili nella parte rivolta a sudest dell'isola: conosciuti fin dal Settecento e recuperati dagli archeologi britannici a partire dalla meta' del secolo successivo, i templi di Hagar Qim e Mnajdra spettacolari per posizione e costruzione, considerato il peso dei megaliti utilizzati per la loro costruzione.
Una spettacolare struttura tensostatica (asportabile) li protegge dalle intemperie, in quanto quando furono edificati erano comunque coperti da una volta formata da lastroni di pietra a scaglie sovrapposte.
Ingressi a misura di stature moderne
stanze con altari decorati da fori di alleggerimento
(l'originale, custodito sotto teca nel Museo Archeologico)
stanze sacre
e sale amplissime
caratterizzate da aperture nella pietra attraverso le quali, durante solstizi ed equinozi, una lama di luce raggiungeva specifici altari sui quali venivano consumati sacrifici animali in omaggio al Sole, oppure agli Idoli qui adorati, nella figura di donne obese in segno di fertilita',
come quelle qui ritrovate, la piu' famosa delle quali e' una figura di donna dormiente su di una stuoia, raffigurata con incredibile (per 5000 anni fa) dovizia di particolari
anche sul ... lato B
alcune dotate di fori sul collo a far pensare che di volta in volta le teste venissero sostituite, per raffigurare nuove fattezze... della Matrona del momento...?
Facce scolpite, reperti e monili, anche provenienti dal resto del Mediterraneo
(a testimonianza del ruolo rivestito nei millenni da Malta per le navi di passaggio)
tutto testimonia della incredibile storia che quest'isola ha scritto nel Tempo e due altri siti, visitabili solo su prenotazione con largo anticipo, per giunta momentaneamente in restauro, quali Tarxien e l'ipogeo meraviglioso di Hal Saflieni costituiscono motivo sufficiente perche' io replichi questo viaggio, stavolta fotografico invece che cartolinesco come appena fatto.
Megaliti da 62 tonnellate come il piu' grande di questa foto,
possono essere spostati oltre che con sfere e mazze solo se si possegga una grande Fede nell'intento perseguito.
Ma i ragazzi se d'estate li porti solo per pietre, musei e chiese poi, fanno facce cosi'....
quindi si impone il ...resto, dal cibo che ci ha concesso cinque giorni di tour gastronomico nel quale non abbiamo mangiato due volte la stessa pietanza, spaziando dal pesce, alla carne (fenek prevalentemente...ossia coniglio) allo street food maltese cosi' arabo-siculo da farci sentire a casa!
E poi...il mare, of course
Azur Window, Gozo
St Peter's Pool
Qawra
si, il mare...ed i suoi abitanti
...col trucco pero': all'Acquario di Malta
(tranquilli...riportata subito a mare)
ah si, certo... i selfie no...non potevano certo mancare...
Max Aquila photo © per Nikonland 2016
attrezzatura da campo:
Fujifilm X-T1 con 14/2.8 35/2 55-200/3,5-4,8 Fujinon e Samyang 8/2,8