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[reportage] Carnevale di Bagolino il non reportage parte 1

Inviato da danighost , 14 febbraio 2016 · 3173 visualizzazioni

Scoperto l'anno scorso, mentre eravamo ad'Iseo, ma per una serie di motivi ho dovuto rimandare, ho preso dei giorni quest'anno per andare a vederlo.
 
Prima informazione, il carnevale è una manifestazione spontanea, quindi non ha un vero e proprio programma, si svolge principalmente il lunedì e il martedì (dove termina con un falò), non ho ancora capito se domenica c'è o meno qualcosa.
 
Seconda informazione, sono due carnevali in uno: il più antico "i Maschér" La tradizione delle maschere ha carattere più popolano, riferendosi alla tradizione della burla carnevalesca consumata sempre mantenendo incognita la propria identità[1]. I personaggi si muovono disordinatamente tra la folla, con maschere grottesche o paurose e zoccoli di legno che producono frastuono sul selciato delle vie; prendono di mira le persone che vogliono canzonare toccandole nei genitali, usanza che ricorda antichi rituali di fertilità. Indossano i costumi, sia maschili che femminili, tipici della tradizione bagossa: di solito si muovono in coppia travestiti da vecio e vecia. A nascondere la identità dei Maschér deve contribuire anche la goffa postura, la camminata strascicata e l'uso di una voce in falsetto (tratto da wikipedia), anche se ora le maschere sono in gomma, e non ho visto toccare i genitali; il più recente "i Balarì"   La tradizione dei Balarì, che si esibiscono esclusivamente il lunedì ed il martedì di carnevale, rappresenta l'aspetto più spettacolare del Carnevale Bagosso; essa si è imposta alla attenzione degli studi etnografici per la originalità delle musiche e per la elegante complessità delle danze che vengono eseguite nelle strade e nelle piazze del paese. Molto caratteristici sono i costumi dei ballerini, a cominciare dal cappello in feltro interamente ricoperto da un lungo nastro rosso sapientemente ripiegato, ornato di ricami, di monili e di fettucce multicolori che formano un grande fiocco.Sulla fettuccia rossa sono cuciti accuratamente monili d'oro (catene, spille, orecchini, anelli etc...) di famiglia o presi in prestito. Per questo motivo, i "balarì" non si sibiscono all'aperto in caso di pioggia. Il filo bagnato, sollecitato dai salti e dai movimenti dei ballerini, rischierebbe di cedere, con grave rischio di perdere l'oro prestato. Il volto è nascosto da una maschera priva di espressione di color avorio, un tempo di tela e spalmata all'interno di cera (perché il sudore del ballerino non la bagnasse). Formano inoltre il costume un'ampia fascia di seta, posta a tracolla sulla spalla sinistra, che reca sontuosi ricami di fiori,passamanerie o inserti di pizzo all'uncinetto. Essa scende sul vestito scuro, con giacca e pantaloni alle ginocchia; sulle spalle è posto un grande scialle a frange che cade lungo la schiena e viene fissato sotto le spalline ( questo particolare è apparso dopo il 1915). Completano il costume i guanti bianchi, le calze (anch'esse bianche, lavorate a mano con i 4 ferri, con motivi tutti differenti di trafori, nocciole, trecce e fermate al polpaccio da una passamaneria tessuta al telaio in loco) e le scarpe nere. (tratto da wikipedia). Ho chiesto e la maschera è in gesso :) sò che sono divisi in compagnie.
 
A livello organizzativo è stato un disastro, mi rifarò, però vorrei condividere con voi le foto che ho fatto comunque, iniziamo con i Maschér  :) e scorci del paese, che ricordo ha mantenuto l'aspetto medioevale; altra informazione, Bagolino è famoso per il Bagoss, il formaggio tipico ... qui i due simboli in una vetrina
 
Immagine Allegata
 
Nella piazza principale
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Le due generazioni
Immagine Allegata
 
Scorcio della chiesa di San Giorgio
Immagine Allegata
 
Alcuni ragazzini
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Famiglia di Maschèr
Immagine Allegata
 
Alcuni gruppi di Maschèr
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
Immagine Allegata
 
 






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Silvio Renesto
feb 15 2016 10:13

Evento molto simpatico, ha un'aria genuina e familiare "di paese". Le foto sono divertenti, alcune più azzeccate solo qualcuna sembra un po' frettolosa. Nel complesso rende comunque bene l'idea. 

Se ci  avessi messo qualche tuo commento in più il (non) reportage sarebbe stato ancora  più godibile. ;)

Bello comunque,  grazie per la condivisione.

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danighost
feb 15 2016 10:20

Purtroppo siamo stati lì poco, causa un disguido tecnico, ovvero l'albergo scelto era sì a 5 km, ma la strada in inverno è chiusa, e abbiamo dovuto fare un giro di quasi 2 ore per arrivare :( ... abbiamo poi scoperto che il lunedì inizia il tutto con una messa alle 6:30 del mattino!!! O.o e finisce il tutto alle 20:30 ... spero in un altro anno ...

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Leonardo Visentìn
mar 01 2016 08:51
Mi ero perso questo racconto, per fortuna è venuto in ausilio il riepilogo mensile dei blog.

Molto belle le foto, anche prodotte con garbo (mio).