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Nikon Micro Nikkor 105mm f/4 ...il figlio dei fiori...
ago 27 2013 01:00 |
Max Aquila
in Obiettivi
105 micro f4Sarà per l'anno di presentazione, 1975, in cui i figli dei fiori ancora abbondavano, sarà perchè arriva a 1:2, il rapporto massimo ottimale per "fiorigrafare", saranno gli occhi miei che brillano... quando vedo un vero obiettivo per macrofotografia...
sarà che mi mancava da tempo tra i 55 e 60mm ed il 200 un Micro a metà strada...
Ma da quando è arrivato a casa mia da San Diego California questo desiderato obiettivo, la mia D200 non ha occhi che per lui(E un sensore... sensibile)!
Lo immaginavo più compatto, ed invece si manifesta davvero come il progetto "di razza" che è, accreditato da illustri fonti delle migliori prestazioni tra le ottiche Micro Nikkor, a causa sia dell'estrema semplicità del suo schema ottico di cinque lenti in soli tre gruppi.
sia della stretta parentela con uno dei più formidabili attrezzi da vera microfotografia, che è il 105mm f/4 bellows (ossia da soffietto), obiettivo sprovvisto di ghiera da messa a fuoco in quanto espressamente ottimizzato per l'uso a elevatissimi rapporti di riproduzione, oggi uno degli oggettini Nikon più ambiti dai collezionisti!
Nasce come tutte le ottiche Micro Nikkor pre AF, per raggiungere il rapporto di riproduzione "half lifesize" vale a dire 1:2 ma corredato di un massiccio tubo di prolunga dedicato (PN-1 per le baionette non-Ai, PN-11 da Ai in poi), da 52,5mm di tiraggio e provvisto di attacco per treppiede e ghiera ruotante per le inquadrature verticali con blocchi a scatto ogni 45 gradi!
(gioielli d'altri tempi!)
Insieme al quale PN-1 raggiunge appunto il fatidico rapporto di 1:1 ma in danno di un aggravio di peso e di lunghezza (157mm) non da poco:
sul barilotto dell'obiettivo sono al solito riportati in arancione i rapporti di riproduzione ottenibili con e senza il PN-1 (oltre alle distanze espresse in piedi e metri)
La scala dei diaframmi, come si conviene ad un obiettivo nato ... per chiudere... arriva fino al diaframma virtuale di f/32 il quale poi, in forza dell'allungamento del barilotto davvero consistente, arriva a perdere altri due stop abbondanti di luminosità, diventando al massimo della chiusura (e diffrazione) possibile un f/128 equivalente se non peggio!
Numeri di serie a partire da 174011 per i non-Ai e da 186956 per gli Ai: praticamente identiche le due versioni, tanto che molti obiettivi non-Ai venendo trasformati in Ai (come il mio) sono quasi indistinguibili dalla versione pi? recente se non per l'assenza della ghiera di blocco della messa a fuoco, presente dagli Ai in poi (esiste la versione AiS, immutata, con seriali a partire da 232001)
500grammi di peso, paraluce incorporato e filettatura filtro standard da 52mm, completano il senso della realizzazione ideata per essere ben integrata nel sistema Nikon del periodo forse più fecondo...frutto dell'intento di dare seguito al primo in assoluto degli obiettivi di questa focale e luminosità, realizzati da Nippon Kogaku, quel rarissimo 10,5cm f/4 con diaframmi a preselezione (non automatici) che aveva trovato piccoli spazi nei corredi telemetro prima (1960) ed in quelli reflex già dalla Nikon F in poi.
Passando a parlare delle prestazioni,
sono una volta di più convinto che ingegneri ottici come quelli che si sono succeduti alla Nikon, abbiano davvero avuto carta bianca nella realizzazione di progetti che anche in economia potevano far arrossire come pomodori i colleghi concorrenti.
In particolar modo questo è illuminato dal semplice flash incorporato della D200 che riesce senza grandi difficoltà a coprire questo f/11 a t/100 nonostante i quasi 23 cm di distanza dal margine della flangia frontale dell'obiettivo (complice il tubo di prolunga per raggiungere 1:1)
Colpisce parecchio la planeità di immagine, paragonando centro e bordi, che si manifesta in una totale assenza di distorsione curvilinea ed in un'interpretazione di nitidezza esemplare su tutte le parti del fotogramma, come in questa immagine realizzata ad "half lifesize" (1:2)
Ancora la neutrale interpretazione dei colori pi? accesi e contrastanti, anche in abbinata tra luce ambiente e luce flash, naturale complemento non soltanto dei rapporti di ingrandimento pi? importanti
Accompagnata da un contrasto raramente osservabile, specie in presenza di schemi semplificati di illuminazione
Con obiettivi come questo si può tranquillamente giocare ad emulare la sensazione del mosso, semplicemente gestendo il diaframma non per forza ai diaframmi più chiusi, come in quest'altra immagine scattata ad f/8, proprio per cercare di infondere con lo sfuocato del "dinamismo" ad un soggetto .... eminentemente statico
Un obiettivo che merita per intero il tempo dedicato a trovarlo al prezzo (basso) che ho pagato...
con cui diverte giocare con la Luce per riuscire a trovar modo di indurire o ammorbidire il soggetto inquadrato...a seconda del proprio piacimento.
Meditate, gente meditate...
© Max Aquila per Nikonland 2007 (rev. gen 26 2010)
Test:
Yes
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41 Comments
E' così.
Il "telemetro elettronico" funziona regolarmente fino a una luminosità max di f/5,6.
Al massimo rapporto d'ingrandimento e con PN-11 sei a un valore effettivo più chiuso.
Purtroppo vedo che anche senza tubo di prolunga, l'allungamento dell'obiettivo causa l'inutilizzabilit? del telemetro.
Questa cosa mi dispiace un po'. Ho comunque per ora scartato l'opzione Katzeye. Preferirei per? utilizzare il telemetro perch? ? possibile decentrare il punto di messa a fuoco. La messa a fuoco ad "occhio" mi da qualche problema.
Siccome vorrei fotografare pi? che altro fiori, ecc. (insetti solo occasionalmente) vi chiedo un consiglio sull'opzione di sostituirlo con il Micro Nikkor105 f2,8 AI-AIS (non mi interessano gli AF): in questo caso non dovrei avere problemi di telemetro ?
Oppure tenermelo e focheggiare a mano?
Il 55 mm lo trovo troppo corto (ce l'ho), mentre buttarmi sul Micro Nikkor 200 mm f/4, a parte i dubbi sulla focale un po' lunga, avrei paura di avere il medesimo problema con il telemetro.
Gradirei una vostra opinione.
Grazie
Gio
Perché?
Non l'opinione, ma l'AF.....
Sinceramente, per gli insetti lo trovo utilissimo.
E parlo del 105AF, non dell'AF-S.
Tra l'altro, l'AF si mantiene anche con il tubo da 20mm (Kenko, con contatti elettrici), oltre l'1:1.
a_
... e con i tubi originali Nikon restano automatismi ? Mi interessa pi? AE che AF perch? si va spesso in MAF (manuale)
Diciamo che mi piace di pi? tenere in mano il buone vecchio "ferro" dei manuali; e poi per fiori e simili non mi sembra cos? importante l'AF.
Potrei anche considerarlo perch? con il PN-11 perderei l'AF ma manterrei il riconoscimento del diaframma. Anche se immagino che il prezzo sia pi? alto nel mercato dell'usato.
Aspetto comunque opinioni per il problema telemetro ed ev. cambio con l'f/2,8.
Grazie
Gio
I tubi originali Nikon non credo siano mai stati rimodernati dai tempi dello sbarco sulla luna...
Non sono nemmeno sicuro mantengano gli automatismi con i Nikkor.
Ma in ogni caso i Kenko sono ben fatti, e mantengono tutti gli automatismi.
Ma proprio tutti....
Montati dietro ad un 70-200 AFS, non solo funzionano esposimetro ed autofocus, ma anche il VR.
Le immagini fanno schifo comunque (non ? l'obbiettivo pi? adatto....), ma perfettamente immobili!
Per quanto ne so, le quotazioni di un 105 f2.8 AIs ed un AF sono uguali, o addirettura minori per l'autofocus.
Il telemetro dovrebbe sempre funzionare, senza i limiti legati al diaframma.
Ad RR 1:1, il diaframma "percepito" ? f5.6.
Il problema maggiore ? e resta la luce disponibile.
Se non ti funziona con l'f4, non sono sicuro sia dovuto al diaframma, ma proprio alla quantit? di luce.
In particolare con i punti laterali.
Ho notato che con i macro l'AF della D700 (e delle D3, che dovrebbe essere identico) soffre molto, in ogni caso.
a_
Questo mi sembra strano perch? avevo a disposizione un luce di circa 13 EV (200ISO, f/5,6, 1/500s)
Grazie
Gio
Se non erro la versione AI-S f2.8 raggiunge un RR di 1:2, mentre la versione AF ? gi? RR 1:1
In particolare, ottime doti di uniformit? centro-bordi sia a distanze operative ben distanti dalla macrofotografia
e ben differenti dall'ambito di utilizzo di un obiettivo come questo (anche su soggetti distanti ed in campo aperto)
(crop 3,4x del bordo)
cos? come in situazioni pi? consone alla sua natura
f/5.6
f/11
f/5.6
f/11
f/32
e alla pi? flessibile tra le focali classiche macro nella proporzione tra distanza minima di messa a fuoco ed angolo di campo
alla splendida resa del dettaglio anche a ISO minimi e diaframmi chiusi come
f/16
ed f/32
senza flash ed a patto di ricordarsi di portare sempre un valido supporto per contenere il micromosso, inevitabile a queste "quote" di esposizione...(io invece scattavo a mano libera), in assenza di VR (che per? farebbe pagare dazio in termini di nitidezza) e del migliore AFS SWM, sempre critico nei microdettagli...
ad un obiettivo che ormai da usato costa meno di un cellulare economico....cosa chieder di pi??
Non per sancire quanto affermi - ovvero che noi nikonisti abbiamo l'impagabile privilegio di poter usare ottiche di ogni et? sulle nostre macchine attuali - ma per dare un contributo ulteriore alla valutazione del migliore investimento (in termini di rapporto prezzo/prestazioni) "per quello che effettivamente serve a ciascuno di noi".
Anzi, mi piacerebbe un dossier di Nikonland in cui si esaminino i casi di best-buy di tutti i genere e di tutte le et? che possano tranquillamente essere indicati come miglior acquisto oggi.
Chiedo troppo ?
Sono altrettanto certo che per le mie esigenze di ripresa non posso che dirmi rato e soddisfatto con il 105/4 in questione, il "vecchio" Micro 200/4 ed i pi? vecchi ancora 55/2.8 e /3.5 Ais e non Ai, specie se affiancati dal mio AFD 60/2.8
Ma a parte la non oggettivit? del concetto di best-buy tra persone come noi, molte delle quali capaci di spendere migliaia di euro per un corpomacchina o un teleobiettivo, che non mi aiuta nell'assolvimento del compito richiesto... son ugualmente certo che la stragrande maggioranza delle persone che fanno parte di uditori come questo, faccia affidamento maggiore sulle caratteristiche che meno mi interessano dei nuovi Micro, (AF, VR, 1:1) e ricorra obbligatoriamente ai "miei obiettivi" qualora il "fattore denaro" non consenta loro l'accesso a tali campioni di prestazione...pur pagando lo scotto di una diversa operativit?, pi? difficile ma non per questo meno divertente...
Risolto?
No, se fosse come dici nessuno comprerebbe riviste come Quattroruote, Auto, Automobilismo, Auto in Fuoristrada etc. etc. alla ricerca di test e prove di affidabilit? anche di vecchie glorie.
Io valuto il pubblico di Nikonland - per il solo fatto di esserlo - pi? ragionevolmente orientato al giusto acquisto (vedi larga schiera di cultori della precedente generazione di obiettivi non Nanocristallizzati rispetto all'attuale proposta di Nikon) che alla versione super-prestazionale.
Io per esempio non so cosa sia il purple-fringing (se qualche mio obiettivo ne ? affatto io ne sono all'oscuro) ed ho comperato il 105/2.8 VR solamente perch? ? l'unico mezzo-tele Nikon stabilizzato e con un autofocus veloce ... non certo perch? ? un micro. Se non lo fosse lo preferirei ...
... ed ho preferito il 600/4 AF-S al nuovo stabilizzato. Cosa che invece mi sono ben guardato dal fare per la focale 400 mm per gli opposti motivi !
Ritengo per questo che una disamina pi? ampia possa risolvere certi dubbi ed eliminare tanti alibi che portano poi il "consumatore" a comperare il nuovo in luogo del vecchio pi? conveniente (anche se senza ESP e differenziale autobloccante), con buona pace di Nikon e specialmente, di Nital e delle sue gabelle !
Doppio
Ottima idea, il dossier. Disponibilissimo.
Per quanto mi riguarda, un po' di test comparati vecchi/nuovi li ho pubblicati (i sei zoom f/2,8 AFS), e i vecchietti si sono comportati come il buon vino...
E ogni volta che posso provo sulla mia D3 un fisso, sia esso un AI, un AIS, un AF, un G ...
Mettendo insieme le esperienze della redazione potremmo presentare una mappa "soggettiva" (per via dei gusti individuali), ma molto vasta e (credo) altrettanto utile.
Sarà per l'anno di presentazione, 1975, in cui i figli dei fiori ancora abbondavano, sarà perchè arriva a 1:2, il rapporto massimo ottimale per "fiorigrafare", saranno gli occhi miei che brillano... quando vedo un vero obiettivo per macrofotografia...
sarà che mi mancava da tempo tra i 55 e 60mm ed il 200 un Micro a metà strada...
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