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Non ci sarà una versione 7 della Adobe Creative Suite : tutto passa al Cloud
mag 07 2013 01:00 |
Lieve
in News dal mondo fotografico
Era nell'aria già dallo scorso anno quando fu presentata in parallelo alla versione 6 della Creative Suite di Adobe, anche la Creative Cloud.
Quindi non desta particolare sorpresa l'annuncio di ieri fatto da Adobe.
In sostanza CS6 sarà l'ultima versione desktop della nota suite che include tra gli altri software, Photoshop, Illustrator, InDesign e Dreamweaver ... oltre ad Adobe Camera Raw.
No, l'unico modo per accedere alle versioni desktop dei futuri aggiornamenti del loro software sarà la forma in abbonamento via Cloud.
In pratica, con un abbonamento annuale che prevede un canone mensile, gli utenti avranno accesso ad ogni soluzione disponibile ed aggiornata.
Ma solo a condizione di ... pagare la quota fissa e di avere un accesso internet che consente l'attivazione (e il mantenimento dell'attivazione) del software.
Paradossalmente un utente registrato e sottoscrittore dell'abbonamento, qualora dovesse recarsi per lavoro in Antartide, senza connessione continua ad internet ... potrebbe vedersi disattivato l'uso del suo software desktop.
Adobe assicura che la prossima iterazione di Camera Raw sarà disponibile anche per CS6 e che per il momento restano esclusi dalla ... nuvola Ligthroom e Photoshop Elements.
Ma per quanto ?
Condizioni d'uso del software (dal sito Adobe USA) : Membership Plans and Availability
By signing up for Creative Cloud today, creatives will be set up to immediately download and use these latest cloud-enabled innovations from Adobe, when they are available next month. Creative Cloud membership for individuals is US$49.99 per month based on annual membership; existing customers who own CS3 to CS5.5 get their first year of Creative Cloud at the discounted rate of US $29.99 per month. Students and teachers can get Creative Cloud for $29.99 per month. Promotional pricing is available for some customers, including CS6 users. A team version of Creative Cloud includes everything individual members receive plus 100GB of storage and centralized deployment and administration capabilities. Creative Cloud for teams is priced at US $69.99 per month per seat. Existing customers, who own a volume license of CS3 or later, get their first year of Creative Cloud for teams at the discounted rate of US $39.99 per month per seat if they sign up before the end of August 2013.
Quindi non desta particolare sorpresa l'annuncio di ieri fatto da Adobe.
In sostanza CS6 sarà l'ultima versione desktop della nota suite che include tra gli altri software, Photoshop, Illustrator, InDesign e Dreamweaver ... oltre ad Adobe Camera Raw.
No, l'unico modo per accedere alle versioni desktop dei futuri aggiornamenti del loro software sarà la forma in abbonamento via Cloud.
In pratica, con un abbonamento annuale che prevede un canone mensile, gli utenti avranno accesso ad ogni soluzione disponibile ed aggiornata.
Ma solo a condizione di ... pagare la quota fissa e di avere un accesso internet che consente l'attivazione (e il mantenimento dell'attivazione) del software.
Paradossalmente un utente registrato e sottoscrittore dell'abbonamento, qualora dovesse recarsi per lavoro in Antartide, senza connessione continua ad internet ... potrebbe vedersi disattivato l'uso del suo software desktop.
Adobe assicura che la prossima iterazione di Camera Raw sarà disponibile anche per CS6 e che per il momento restano esclusi dalla ... nuvola Ligthroom e Photoshop Elements.
Ma per quanto ?
Condizioni d'uso del software (dal sito Adobe USA) : Membership Plans and Availability
By signing up for Creative Cloud today, creatives will be set up to immediately download and use these latest cloud-enabled innovations from Adobe, when they are available next month. Creative Cloud membership for individuals is US$49.99 per month based on annual membership; existing customers who own CS3 to CS5.5 get their first year of Creative Cloud at the discounted rate of US $29.99 per month. Students and teachers can get Creative Cloud for $29.99 per month. Promotional pricing is available for some customers, including CS6 users. A team version of Creative Cloud includes everything individual members receive plus 100GB of storage and centralized deployment and administration capabilities. Creative Cloud for teams is priced at US $69.99 per month per seat. Existing customers, who own a volume license of CS3 or later, get their first year of Creative Cloud for teams at the discounted rate of US $39.99 per month per seat if they sign up before the end of August 2013.
Mail appena ricevuta da Adobe Italia in qualità di utente registrato con il lancio ufficiale della nuova iniziativa a far conto da Giugno 2013
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37 Comments
Sono invece daccordissimo con Mauro nel dire che in fondo Photoshop serve a molta poca gente, tra chi non lo usa per mestiere.
Ci sono versioni economiche come Elements della stessa Adobe che hanno tutto e piú di quello che serve, e costano una frazione di Photoshop.
Io non ho mai criticato piú di tanto i prezzi dei software Adobe, perché li trovo adeguati a quello che fanno (anche se piuttosto alti, ma é un discorso differente).
Ma qui parliamo di un raddoppio ingiustificato, insieme al ritiro dal mercato di moltissime opzioni intermedie che permettevano di scegliere (e quindi pagare) quello che effettivamente serviva.
Non mi piace il metodo del software "in affitto", ma posso capire ed accettare la novitá. Saró io che sono indietro come mentalitá indubbiamente.
Ma un aumento dei prezzi di questo tipo... beh, non é una novitá e non si digerisce allo stesso modo.
a_
Al contrario, non mi sfugge per nulla. Ho proprio citato il caso limite del mio amico che quando mi manda un file ... io devo fare i salti mortali per poterlo leggere (e immagino anche le redazioni dei giornali per cui lavora . Ma a lui va bene così. E per questo ha ragione e vive sonni tranquilli e non c'è verso che io lo convinca a comprarsi una Mac Mini con cui sostituire il suo obsoleto dissipatore di corrente da bancone
Giusto per non continuare a parlare del ... :
però, qui rilevo dal sito Adobe le tariffe :
che a me sembrano convenienti anche per l'utente singolo. Sempre ammesso che voglia restare aggiornato. Altrimenti si farà bastare per sempre quello che ha oppure farà ogni tanto una puntatina per vedere che succede a casa Adobe.
24,59 euro tutto incluso per Photoshop (senza vincolo, pago per quanto mi serve) a me sembra un affare
Per uno studente sono 19,99€ al mese per un anno almeno.
Per una impresa sono 49.19 al mese per un anno se si tratta di un upgrade.
Sono una frazione del costo di un pacchetto completo di CS6 oggi.
Ma mi fermo qui, perchè perseverare a parlare di ovvietà sono byte sprecati dal mio punto di vista Adobe ha deciso così, la risposta va al mercato e ai concorrenti (se esistono)
...Arriveremo a questo..
a_
l'unica cosa che mi permetto di aggiungere al tuo ragionamento ineccepibile e che, conti alla mano, le novità non sembrano proprio essere un affarone: se consideri che una licenza upgrade di PS costa 256,00 e che mediamente viene rilasciata una nuova versione ogni due anni se proprio vuoi aggiornare ogni volta il tuo costo è di di circa 130,00 annui contro i circa 300, 00 richiesti con la nuova modalità (24,59 mese x12). Oltretutto questo banale conteggio non tiene conto del fatto che, fino ad oggi, il costo di una licenza di upgrade rimane lo stesso anche se aggiorni da una qualunque versione precedente di photoshop ( es da cs4 a cs6) mentre il noleggio è una quota fissa mensile che non consente di scegliere quando voler spendere, e neanche, per i nuovi utenti, di avere un qualcosa che si può continuare ad usare se non si salda la cambiale mensile!
Insomma per dirla tutta Adobe sta facendo il bello ed il cattivo tempo forte della sua posizione ultradominante nel settore della grafica: se poi avrà tirato troppo la corda sarà il mercato ( di cui anche noi siamo parte) a deciderlo.... vedremo...
Se leggo bene tra tutte quelle opzioni, il titolare di una licenza CS3 per 12 euro al mese può avere la sottoscrizione per un anno ad una singola APP della CC.
E quindi ritorniamo alla spesa che indichi tu.
Diversamente se devo fare un lavoro con Illustrator, come APP singola posso anche pagarla per un mese soltanto, se mi basta per completare il mio lavoro.
Oggi invece devo comprare la licenza e tenerla li anche se non mi serve più
Ma attenzione, un professionista che usa professionalmente questi programmi, 12 euro Iva Inclusa li recupera nel tempo che tu ed io impieghiamo a fare uno sbadiglio.
Del resto anche il titolare di Nikonland ha da tempo sottoscritto un abbonamento in tal senso con il fornitore del software che consente di far girare questo sito.
L'abbonamento è annuale, IPB rinnova automaticamente la fee semestralmente, nel costo sono inclusi tutti gli upgrade, le patch, l'antispam e il servizio di problem solving con ticket online.
La società che gestisce il servizio ha sede nel Massachusets.
In caso l'amministratore di Nikonland decidesse di interrompere il servizio, Nikonland continuerebbe a funzionare solo che resterebbe esposto ai venti del web e di hackers e spam.
Professionalmente non sarebbe una bella figura. Meglio ritirarsi dal settore.
Oppure debbo comunicargli, quando lo incontro, che è un fesso a pagare quei bei soldi e dovrebbe migrare su un freeware gestito da hobbysti ?
http://www.change.or...scription-model
Ripeto, non sono contrario tout-cour alle licenze in affitto.
Se quei 12 Euro fossero perpetui, sarebbe un buon compromesso, e lo stesso se ci fossero diversi pacchetti come ci sono ora con le licenze tradizionali (ma ripeto, secondo me arriveranno).
É il passaggio dopo il primo anno a 25€/mese che é pesante. Troppo pesante come aumento.
Probabilmente loro hanno bisogno delle sottoscrizioni per poter contare su fatturati stabili, non con il picco alll'uscita della nuova versione e poi morta fino alla successiva.
Giá ora hanno passato anni ad avvicinare tra loro diverse versioni che di differente hanno ben poco. Da CS2 in poi, ogni upgrade non vale un terzo della spesa necessaria. Per quello che offrono, la CS6 dovrebbe chiamarsi CS4.
Ma ora stanno grandemente esagerando.
Anche perché, ripeto, a questo punto gli utilizzatori sono anche Beta tester, con buona pace del fatto che pagano per avere i prodotti finiti.
Anche questo é un spetto da non sottovalutare, che fará storcere molti nasi a grossi studi che pagano molte licenze.
a_
Non è vero. Basta scaricare OpenOffice (in una delle sue numerose incarnazioni -libreoffice- ad esempio, e apri/modifichi/chiudi qualunque file in formato opendoc/xml. Funziona anche con i file di excel e powerpoint. Non c'è invece un equivalente di access (il loro database, base, è praticamente senza documentazione). Lì ti attacchi veramente... si può usare filemaker, a pagamento ma cross-platform.
Ciao!
Uso normalmente solo NeoOffice (la fork per Mac di LibreOffice - OpenOffice é di fatto lasciato in parziale obsolescenza), e lo conosco bene.
Puó essere utile per aprire i docx o xlsx piú semplici, senza nulla di particolare dentro (forse il 99% dei files "casalinghi").Ma prova ad usare tutte le potenzilitá di Word (e mi limito a Word...), a cominciare da Reviews e grafici che contengano qualche calcolo, e la teoria dell'interoprabilitá crolla miseramente.
Se hai poi delle References, ammesso che siano state create con uno dei pochissimi (e soprattutto poco diffusi) software che supportano Open/LibreOffice, magicamente il database non riuscirá a ricreare gli esatti collegamenti.
E potrei continuare, limitandomi comunque ai problemi documentati.
Ma il limite grosso é che se alcuni errori sono palesi (cambio di formattazione, ad esempio), altri sono molto subdoli e potenzialmente pericolosi per il lavoro.
Pensa se una domanda fatta in revisione fatta dal Peer Reviewer sparisce in apertura (come ho visto succedere con un articolo scritto dalla mia compagna). Fa la differenza tra la pubblicazione ed il rifiuto.
E con gli spreadsheets le cose vanno molto peggio, con i risultati di formule nidificate che sono semplicemente sbagliati.
La compatibilitá tra Open/Libre/NeoOffice ed il pacchetto Microsoft Office é valida per usi poco piú che ludici, non una regola generale.
Per utlizzi seri, non puoi neppure considerarli compatibili.
a_
Ma mi chiedo questa nuova politica sarà applicata solo per il futuro? enso di si. Quindi penso che molti di noi non aggiorneranno più il loro software e questo costituirà de facto una stasi del mercato del software. A me le cose come stanno andando non piacciono. Ho un iphone e ho dovuto riacquistare il software tom tom che avevo, perché non era possibile installarlo senza passare per itunes. Poi è stata la volta degli autovelox e lì sono incominciate a girarmi le balle. Ho dovuto utilizzare jbraker per installare i poi (point of interest,) compresi gli autovelox, perché anche per questi, itunes voleva mungere altri soldi.
Tutti i produttori software stanno correndo in direzione del Software As A Service (SAAS), sia esso in cloud (cioè software che gira su server remoto), che in locale, ma sempre con un canone a noleggio. Questo anche in settori apparentemente più complicati come i gestionali per aziende dove le versioni non sempre possono essere standard per tutti gli utenti, ma personalizzate. Figuriamoci su prodotti pacchettizzati come quelli di cui si parla. La strada è quella e non cambierà. Personalmente trovo che questo sistema possa portare vantaggi a tutti, utilizzatori, rivenditori, produttori e, di conseguenza, anche ai prodotti. Il problema attuale è quello della poca flessibilità dell'offerta che assieme ai costi non proprio economici, anzi, rendono il tutto ancora poco fruibile dalla massa. E' una fase tipica di un mercato agli inizi e che oggi è probabilmente orientato principalmente ad aziende medio/grandi nelle quali è più semplice percepire le economie di una soluzione del genere per utilizzi intensivi ed in un buon numero di licenze, ma sono sicuro che l'offerta si espanderà nel tempo, con le modalità di utilizzo più disparate (a tempo, a foto, a funzionalità, ecc.). A quel punto credo che i vantaggi, anche economici, ci saranno per tutti, ma temo che dovrà passare ancora qualche anno...
Nemmeno a me piacciono, ma non penso affatto che ci saranno piú persone che non aggiornano.
O meglio, forse nell'immediato, per la scarsitá dei tipi di offerta e per il conseguente aumento spropositato dei prezzi.
Ma alla lunga tutti adotteranno questo modello (che di fatto ricalca quello giá esistente per gli smoartphones/tablet), che ha le carte in regola per essere vincente, con le opportune correzioni.
Credo che il "modello iTunes" (per semplificare al massimo l'idea del software in affitto) abbia di positivo l'idea che per avere un software lo si deve pagare.
Per troppo tempol'idea predominante é stata (ed é ancora) il "tanto me lo scarico da qualche parte".
Il mercato degli smartphones ha in qualche modo scalfito questo modo di pensare, senza tra l'altro alzare piú di tanto le difese tecnologiche (che tanto sono del tutto inutili).
Pensiamo anche a quello che sta succedendo al mercato della musica...
Di contro, queto modello ha impoverito tremendamente l'offerta di software gratuiti.
Ma tutto sommato io personalmente penso sia solo un bene.
Credo che la dicotomia "software open = gratuito" sia solo una enorme falso ed una tremenda forzatura.
Da persona completamente contraria all'idea di Copyright e di Trademark attuale, credo che il software free per come é stato presentato negli ultimi anni sia stata molto piú dannosa che utile.
Il Copyright va riformato e ridotto all'osso, ma non in quel modo.
Sono fondamentalmente d'accordo con te su tutto, o quasi.
La mia paura piú grande, come ho giá scritto, é che tutti diventeranno "Beta tester di fatto".
Temo che questo sia il vero limite dell'idea di software in leasing perennemente aggiornato, ed é un limite piuttosto grosso.
Quanto al tanto osannato "Cloud", qualunque cosa sia, credo che in questo momento sia piú una moda passeggera, che certamente rappresenta il futuro ma che verrá rivista e riproposta quando ci saranno delle reti in grado di gestire la mole di dati necessaria a far funzionare il Cloud per come sarebbe utile.
Ora é poco piú che una versione Alpha, o per usare un termine tecnico é uno specchietto per le allodole ().
Ad oggi il cloud é solo e solamente un file storage, ed é impensabile delegare al server remoto i calcoli necessari ad alleggerire sensibilmente il computer terminal, per limiti della rete.
Pure negli USA, se si esce dalle grandi cittá (dove comunque una connessione adeguata ha costi mostruosamente alti) non si puó contare su reti veloci ma soprattutto "stabilmente veloci".
Figuriamoci in Europa, con pure la frammentazione in stati diversi...
No, il Cloud vero lo vedremo tra tre o quattro lustri.
Oggi é solo uno storage nelle ipotesi migliori, ed un file phishing in quelle piú probabili e giá esistenti .
a_