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Se questa é la tendenza, non mi piace !


Immagine Allegata: Untitled-1.jpg

Il paraluce in vera plastica del nuovo 24/1.4G da 2.300 euro di listino ...


Immagine Allegata: _EGL2412.jpg

Il corpo in vera plastica del nuovo 24/1.4G da 2.300 euro di listino. Quanto dureranno quegli ingranaggini da slot car ?


Se prendete in mano il 70-200/2.8 VR II vi accorgete al volo che il corpo é in metallo, di quelli fatti per durare.
Il numero di matricola é in rilievo, incassato. Il borsello-custodia é in cordura, bello robusto.
Anche il piedino del treppiedi lo é.
La stessa cosa si può dire per il 24-70/2.8. Anzi, quest'ultimo ha un paraluce migliore di quello piuttosto deboluccio (e peggiore del precedente) del 70-200/2.8 VR II.
In entrambi c'é il marchio made in Japan, orgogliosamente riportato.
E' invece un pò più deludente su questo piano il 14-24/2.8 che ha un tappo in plasticaccia con evidenti i segni della fusione.

Perché lo sto rimarcando ? Perche il prezzo di listino di questi oggetti, decisamente professionali, é allineato alla migliore produzione Nikon, in linea di massima equivalente a seconda dei mercati, e più o meno pari a quello dei nuovi e tanto agognati fissi F1.4G.

Obiettivi che a prima vista dovrebbe stare alla pari in termini di prestazioni (anzi, dovrebbero andare meglio) e di costruzione. Stante il costo.

E invece no, i tre mirabolanti fissi, se non deludono - salvo qualche dettaglio - in quanto a prestazioni ottiche, sono costruiti in vera plastica, hanno un paraluce fatto in Cina, il numero di matricola appiccicato con un adesivo, una confezione pari a quella del 70-300G, che ha un saccottino floscio in dotazione fatto della stessa foggia.
Ma un motore autofocus più prestazionale di quello dei tre fissi.

Intendiamoci, non sto paragonando i tre nuovi fissi ai pari classe del passato (85/1.4 sia AI che AFD resteranno nella storia per prestazioni e costruzione, non parliamo del 28/1.4 o del fantastico 35/1.4 AI) ma alla migliore produzione professionale attuale, quella rappresentata dai mitici zoom F2.8

Quindi mi chiedo : é il nuovo corso Nikon, questo ? E' una tendenza ?

Costruire 2.000 pezzi di un obiettivo annunciato e poi reso disponibile solo qualche mese dopo e con il contagocce, ad un prezzo principesco, con prestazioni marginalmente superiori a quello che va a sostituire, costruito in economia e al risparmio ?

Una volta gli obiettivi mitici, fatti per durare erano integralmente in metallo (tappo compreso :bigemo_harabe_net-03: ), come questo :

Immagine Allegata: DSC_8005.jpg

e ancora oggi c'é chi é in grado di proporre al mercato un 35/1.4 da 850 grammi tutto in metallo assemblato completamente da operai esperti :

Immagine Allegata: PI_0141-2010_1.jpg

ad un prezzo inferiore alla platica Nikon.

Nikon si é votata definitivamente al mass-market elettronico e si mette in concorrenza con i produttori di fotocellulari giocando su gadgets e prezzi bassi ?

:bigemo_harabe_net-112:


155 Comments

Foto
Adriano Max
feb 28 2011 16:15

[...]
Dei nuovi fissi f/1,4 mi ha sconcertato, da subito, la sensazione di gommosa leggerezza che trasmettono al tatto.
Sar? anche magnesio come dichiarano, quello dei barilotti, ma sembra proprio plastica, e non della migliore.
[...]


Questo ha sconcertato anche me: ho sia il 105 VR che il 16-35 VR e mentre nel primo sono identificabili le parti in magnesio e/o metallo, nel secondo (che di targa dovrebbe avere parte del corpo - non dell'innesto - in metallo) non ne ho percezione: sembra tutto in plastica.

Lo stesso Ken - sento la platea ridere, mas anche Mauro l'ha citato - ammette che ci deve essere qualche problema tra i PR Nikon, almeno per il 16-35mm:

Nikon has claimed that the 16-35mm has a magnesium alloy barrel, but Nikon's PR is either mistaken, or referring to the interior, not exterior, barrel.

Either I have a special one-of-a-kind collectable plastic version, or they all have plastic exteriors.


in sostanza l'esterno sembra fatto di vera plastica, non ? metallo !
;)

Per il 35mm f/1,4 lo stesso Ken ? laconico:

Barrel Exterior

Plastic.


Rimango quindi interdetto: Nikon sta perdendo i pezzi (non solo 'colpi') ?
:P

Qualcuno di voi ha idea di dove si possano trovare le specifiche Nikon della finitura esterna di questi Nikkors, giusto per essere precisi... ?

Ciao,
Adri.
Assolutamente Adriano. Basta il tatto e senza tema di errori. Prova a portare le labbra a contatto con un Nikkor in metallo e con uno in plastica. Sentirai una bella differenza di temperatura passando da un materiale all'altro.

Mentre il 105/2.8 VR si sente al tatto che ha la parte bassa in lega e la parte alta in plastica (parlo dell'esterno), gli altri sono in plastica.

Il fusto interno (non il barilotto esterno) ? invece in lega leggera, parlo del cilindro che contiene le lenti.

Tra il barilotto esterno e il fusto interno c'? ... aria e lo spazio per gli ingranaggi in teflon del tipo che la Tamiya usa per le sue slot-car in scala.

Il 70-200/2.8 VR, per chi lo possiede, ? invece interamente in metallo, tranne le parti in movimento che sono in plastica all'esterno e in metallo all'interno.

Adesso se per un giocattolo da meno di 400 euro come il 70-300G VR - obiettivo spendibile che io uso per andare in campagna - ci? pu? essere comprensibile, non lo ? per oggetti di culto, attesi per un trentennio come il 24/1.4 e il 35/1.4

E qui non parliamo di sviste (come il tappo del 14-24/2.8 che quelli della Sigma se lo bevono !) ma proprio di scelte progettuali volte al risparmio !

Stop.

E se qualcuno di Nikon vuole ufficialmente venire qui a confutare queste argomentazioni siamo qui a loro disposizione.

[...]
Adesso se per un giocattolo da meno di 400 euro come il 70-300G VR - obiettivo spendibile che io uso per andare in campagna - ci? pu? essere comprensibile, non lo ? per oggetti di culto, attesi per un trentennio come il 24/1.4 e il 35/1.4

E qui non parliamo di sviste (come il tappo del 14-24/2.8 che quelli della Sigma se lo bevono !) ma proprio di scelte progettuali volte al risparmio !

Stop.

E se qualcuno di Nikon vuole ufficialmente venire qui a confutare queste argomentazioni siamo qui a loro disposizione.


e bravo... perch? t'illudi che nel caso alquanto remoto.. che leggano, vengano poi a dirti qual'cosa?..... io dico di no...

purtroppo..
Foto
Adriano Max
feb 28 2011 17:22
C'? del marcio in Danimarca... diceva un tale, chiss? quali spettri si aggirano invece tra le ottiche, le D800 e le D4 ancora in odore di uscita...
:P

Mi sono espresso male: intendo che piacerebbe uno zoom 18-70 o 18-200 poco costoso anche per una reflex FX
...
a tanti...specie i non professionisti (ma purtroppo spesso anche a loro)


ah ok, be' il 28-300 nuovo ? l'?analogo del 18-200 e anche come prezzo siamo li dai... non ? che il 18-200 nikon sia economico mentre i produttori universali per far analoghi penso aspettino che i corpi scendano di prezzo e siano abbordabili per la massa.
Un analogo del 18-70 invece mi sarebbe interessato pure a me... i fissi sono stupendi (e toccando il 135 capisco le lamentele che fate sui nuovi prodotti... li vorrei anche io tutti gli obbietti fatti come quello) ma a volte uno zoometto economico per le uscite meno importanti fa comodo: alla fine io mi son risolto per un vecchio 24-85 f3.5-4.5 piccolo ed economico... e per ora posso confermare l'experience nital che fecero, rende veramente bene sulla D700 nonostante tutto e viste le dimensioni pu? convivere tranquillamente in borsa coi fissi.
Foto
Bernardo Gattabrìa
feb 28 2011 21:09

Abbi pazienza ma il significato di questa mi sfugge


Credo che volesse dire che occhio non vede, cuore non dole.

Noi anziani abituati a obiettivi fatti come dio comanda, di metallo con cuscinetti a sfera, ci siamo piegati a malincuori a obiettivi plasticosi che inizialmente perlomeno costavano poco, ma ora a questi prezzi rimpiangiamo ancora di pi? fortemente la fattura dei vecchi. Voi che non avete trascorso e vissuto quella realt?, siete pi? disposti ad accettare il corso attuale e produzione massificata di plastica e non vi rendete conto della differenza costruttiva che prima esisteva e che ora si ? persa.

Spero proprio che gli obiettivi pro attuali siano perlomeno costruiti in metallo internamente, ma ho forti dubbi in proposito.....
Foto
~ Fabio Desmond ~
feb 28 2011 21:32
Secondo me le chiacchiere contano poco. Sono i fatti a pesare... Nikon cambier? quando gli utenti dimostreranno che i pezzi "non sono pi? boni". Ora c'? un problema, ovvero, gli obiettivi SOLIDI durano pi? di 30anni(esempio), questi di plastica non durano 6 mesi, magari dureranno 5 anni(a stringere)... ma in cinque anni, prima che arrivino le critiche SERIE(con i FATTI alla mano), si fa presto a produrne altri "scadenti".

Sinceramente farei un bel rifornimenti di AF-D ora come ora :P

(ad averci il cash :D )
Foto
Adriano Max
feb 28 2011 21:41
La plastica, comunque, dura parecchio... il punto ? se l'insieme ? duraturo...
Foto
Max Aquila
feb 28 2011 21:54

ah ok, be' il 28-300 nuovo ? l'?analogo del 18-200 e anche come prezzo siamo li dai...
...

Stefano...
analogo?
Se 18 o 28mm siano per te analoghi, non lo sono di certo per me:
il concetto alla base della mia recriminazione ? che Nikon ha le carte in mano da tempo per offrire alla sua utenza di tutti i livelli tutti i prodotti di cui avrebbe bisogno...ma non lo fa se non con il contagocce, per motivi che sfuggono a tutte le logiche di mercato che non siano quelle prettamente legate alla supremazia di settore.

C'? stato invece un tempo nel quale le case che si occupavano di fotografia si confrontavano sul piano della pura ricerca tecnologica e sullo sforzo di portare alla disponibilit? degli utilizzatori oggetti evoluti e sempre meno costosi.

Adesso il mercato si ? biforcato tra prodotti inspiegabilmente costosi in rapporto alle prestazioni pure (esempi...? il nuovo 70-200 VRII ed il vecchio 200-400 f/4) e prodotti ignobilmente tarati sul piano dell'economia di scala (zoometti di plastica di primo equipaggiamento)

Il vero problema ? l'appiattimento delle esigenze dei fotografi che non riescono pi? a discernere tra l'esigenza di portare a casa lo scatto e la possibilit? di portarne uno davvero buono!

E quando leggo (o vedo fotografare in giro) professionisti veri che si accontentano di usare qualsiasi accrocco a disposizione pur di non dover investire le somme che un corredo evoluto oggi continua a costare (inspiegabilmente dopo un decennio e mezzo di economie di scala su sensori digitali e plastiche spacciate per vetri), perch? ... <tanto scatto in RAW e poi aggiusto in postproduzione> mi intristisco e penso che due secoli (tra poco) di ricerca e sviluppo di sistema sembrano andare sprecati a vantaggio di logiche commerciali distorte.

Insomma: il 18-200 FX discreto che auspico a 500 euro sta gi? nelle possibilit? di Nikkor da tempo...
non viene commercializzato perch? spazzerebbe via tre quarti delle ottiche che continuano a spacciare sulle reflex di base e di medio livello.

Io non lo comprerei, come non guardo neppure le specifiche del 28-300 che citi: semplicemente non mi interessa...
Ma io sono un osservatore neutrale...molto al di sopra delle parti :bigemo_harabe_net-03:

Esatto. Io poco pi? che ventenne ho cominciato con un 50/1.4 AIs, obiettivo di gran classe.
Un ventenne di oggi che esordisce con un 18-135 con il bocchettone in plastica potrebbe pensare che va bene cos? ...

Perfino il mio vecchio Unitor 24/2.5 AIs del 1983 ? tutto in metallo e pur essendo stato sempre senza tappo anteriore, ? come il giorno che l'ho comperato !



Io ho cominciato con un 18-135!
per? mi ero reso conto della scarsa qualit? costruttiva, era leggero!
ho avuto per le mani il nuovo 85 1.4 afs, in effetti mi ha dato un'idea di leggerezza, fatto bene ma non solido ecco..sicuramente a vantaggio dell aleggerezza dell'attrezzatura per? in effetti aver per le mani l'85 1.8, anche se pi? piccolo + un'altra cosa. mi ha per? lasciato ben impressionato al tatto il paraluce dell'1.4 che se non erro ? in metallo avvitato..ma non vorrei sbagliarmi, non ho provato a smontarlo. se non lo fosse cmq montato dava idea di solidit?.
in generale cmq son d'accordo con voi si nota un calo di solidit?..anche solo per il passaggio metallo-plastiche, rifinite in oro, ma sempre plastiche..
Io un 18-135 plasticotto ce l'ho e so anche quanto durer? : non meno di 25 anni, forse 30/35 se il suo uso sar? cos? frequente come in questi ultimi tempi.
Il 135 o anche il 20 o l'80-200 probabilmente dureranno un poco meno ma sono pezzi che mi porto sempre dietro a sciabattare nella borsa e nelle tasche col caldo e col freddo ..(in salute e in malattia, in ricchezza e povert?..no questa ? un'altra storia) , a fargli vivere la vita che un obiettivo pro si aspetta di vivere.
Le nuove leve avranno la tempra per reggere anni di duro lavoro?
Qualora la risposta fosse no, i PRO del mondo intero accetteranno di buon grado quanto di meglio pu? proporre mamma Nikon?
..mah
ah ok max ora ho capito... io stavo pensando alle focali equivalenti... un 18-200 per FX???? Bo' si tanti lo vorrebbbero in effetti... io passo come passo sul 28-300 del resto, gi? il 3.5x del 24-85 mi sembra troppo :P

Adesso se per un giocattolo da meno di 400 euro come il 70-300G VR - obiettivo spendibile che io uso per andare in campagna - ci? pu? essere comprensibile, non lo ? per oggetti di culto, attesi per un trentennio come il 24/1.4 e il 35/1.4
E qui non parliamo di sviste (come il tappo del 14-24/2.8 che quelli della Sigma se lo bevono !) ma proprio di scelte progettuali volte al risparmio !


purtroppo devo concordare perfettamente con te Rudolf..... e la cosa mi rende triste. La mia impressione e che obiettivi come quelli costruiti negli anni passati, si faranno sempre piu' rari, e non solo in casa Nikon......
Personalmente, provo molta piu' soddisfazione a maneggiare un vecchio 70-210 a pompa, acquistato usato per poche lire, e che dopo due decenni e' ancora come nuovo, piuttosto che provare il nuovo 24-120 F4 VrII prestatomi da un amico. La plastica di cui sono fatti probabilmente durera' pure in eterno, ma la funzionalita' degli ingranaggini interni..... brrrrrrrr !
D'altro canto, se una cosa non si rompe, non se ne compra una nuova...... quindi tutti i nuovi prodotti, in qualsiasi campo, appena nascono hanno gia' la data di scadenza.....

Insomma: il 18-200 FX discreto che auspico a 500 euro sta gi? nelle possibilit? di Nikkor da tempo...
non viene commercializzato perch? spazzerebbe via tre quarti delle ottiche che continuano a spacciare sulle reflex di base e di medio livello.


Io penso che invece non abbiano una tecnologia del genere. Hai pensato alla distorsione alla focale di 18 mm? Gi? il 16-35 distorce intorno all'8%. Un'ottica del genere avrebbe una distorsione almeno doppia. Considera che il professionale 24-70 a 24 non offre risultati "professionali" ed ? un 3X scarso. Un 11x che parte da "18" su FF ritengo che ponga problematiche enormi. Io sinceramente non penso siano in grado di farlo con risultati decenti. Avessero una tecnologia del genere con risultati accettabili a mio avviso la proporrebbero subito. Vedrei gi? milioni di utenti con la compattona FX. Gi? il 28-300 sostengo che sia uno sforzo immane. Non vado pazzo per oggetti del genere (non comprer? mai uno zoom con tale escursione), per? riconosco che realizzarli non ? cosa banale.
Sinceramente non ci credo... il giorno che saranno in grado di realizzarlo decentemente lo mettono subito in vendita.
Saluti
Una precisazione corre d'obbligo per riportare a mio avviso il discorso nel suo spunto iniziale (ricordo che quanto scriviamo viene letto a livello globale).

Non sto scrivendo che i nuovi F1.4 sono obiettivi insufficienti dal punto di vista delle prestazioni pure (ho provato solo l'85/1.4G e l'ho trovato grosso modo equivalente in tutto al precedente, solo una resa di diverso gusto, quindi a mio giudizio non merit? l'upgrade) n? ho scritto o penso che la plastica - quella buona - sia inferiore al metallo.

Ho scritto che i tre-tre favolosi F1.4 non posso costare per il puro e semplice materiale che li compone, la loro fattura e durabilit?, la loro confezione economica, quanto il 70-200/2.8 VR II o il 24-70/2.8G e dovrebbero essere venduti ad un prezzo inferiore e se necessario per tenere i prezzi bassi, prodotti in quantit? maggiori per ammortizzarne i costi di sviluppo.
A questi livelli, i rari 28/1.4 disponibili sull'usato hanno una maggiore attrattivit? rispetto al nuovo 24/1.4G (Foto Dotti ne ha uno in vendita adesso su Ebay a meno di 2.000 euro, in termini di prezzo ? un affare, anche se per me resta caro. NOC ne ha venduto uno nei mesi scorsi a 1.600 euro. Parliamo di un oggetto costrito a mano, in metallo e vetro, con una lente asferica molata a mano con il laser ...).

Se Nikon ha fatto questa scelta per motivi commerciali, secondo me sta sbagliando.
E se questa ? la tendenza (Nikon che si impegna pi? sul mercato mass-market a scapito di quello di fascia alta) io sono scontento e lo dico ad alta voce.

Mi smentiscano lanciando un 50/1.2 AF-S Asph. in metallo a 1.500 euro, rifinito come il 28/1.4D ... se sono capaci !
Allora sar? di nuovo contento :bigemo_harabe_net-03:
Foto
Bruno Mora
mar 01 2011 10:50
Abbiamo capito perfettamente il discorso Mauro.
Ma ogni oggetto che viene costruito oggi nasce per essere sostituito.

Ti riporto uno stralcio di uno scritto di Sante Castignani che penso tutti gli appassionati di una certa et? conoscono:
"
se l'Herr Ernst Leitz di turno credeva in un prodotto, questo si faceva, al meglio. Non c'erano reparti preposti a lunghi studi di fattibilit?, al calcolo minuzioso dei costi, delle ore di lavoro necessarie, ecc. Sia chiaro che oggi una azienda siffatta non reggerebbe il mercato, e pertanto la portata della nostra nostalgia deve essere prudente e circoscritta. Ma non possiamo per questo dimenticare, da veri appassionati, che c'? stata un'et? dell'oro in cui sul collo del progettista non soffiava il fiato del responsabile del marketing o dell'analista dei costi di produzione. Il preambolo per dire che, da un punto di vista strettamente qualitativo, l'esperienza di M3 e sorelle non ? ripetibile.

Non voglio certo affermare che le macchine attuali siano costruite male, ma soltanto che da un punto di vista di eccellenza assoluta certe finezze non sono pi? sostenibili, n? forse apprezzate. Utile a questo punto trasferire l'attenzione a un settore per certi versi gemello, quello dell'orologeria meccanica di alto livello. Chi conosce questa nobile disciplina (tanto alta e virtuosa quanto becero e consumista appare allo scrivente la corsa all'ultimo Daytona, ma sarebbe un discorso lungo...) sa perfettamente che ci sono regole ferree che nessuna Maison rischierebbe di infrangere, pena il ripudio dei veri appassionati. Prendiamo una semplice vite: altro ? una vite con testa a taglio perfettamente lucidata, lavorata al tornio e magari azzurrata alla fiamma, altro una vitina a croce industriale, distrattamente pescata da una scatola da 10.000 pezzi. Il manager dei costi vuole la seconda, ma l'artigiano che deve assemblare la macchina riceve un primo messaggio di efficientismo, che pian piano lo distacca da un lavoro sacrale, per dirottarlo verso una aliena catena di montaggio.

E altrettanto possiamo dire delle componenti in materiale sintetico, in acciaio tranciato invece che lavorato alla macchina utensile, delle scritte serigrafate invece che incise, e cos? via, fino ad arrivare al telemetro non tarato alla perfezione perch? oggi devi farlo in mezz'ora mentre qualche anno fa ti lasciavano il doppio del tempo.
"

Non ho preso in mano i recenti tre fissi G, ma non spender? il mio denaro in essi.
Voglio costruirmi la coppia 58 1.2 e 28 1.4...
Ah, ti assicuro che il mio 85 Zeiss (che tu hai definito ordigno :bigemo_harabe_net-03: ):ha finiture e materiali da lasciare a bocca aperta....

Abbiamo capito perfettamente il discorso Mauro.
Ma ogni oggetto che viene costruito oggi nasce per essere sostituito.

[...]Ah, ti assicuro che il mio 85 Zeiss (che tu hai definito ordigno :bigemo_harabe_net-03: ):ha finiture e materiali da lasciare a bocca aperta....


Evidentemente Zeiss non crede nel suo futuro (ma guarda che i due 85/1.4 Nikon sono del tutto analoghi al tuo Zeiss, sia per costruzione che per qualit? ottiche).
Oppure, pi? facilmente, crede di meritare il prezzo dei suoi prodotti in cui ? inserito il giusto margine, sufficiente a ripagarne gli sforzi, pur con piccole tirature. :bigemo_harabe_net-03:

Io credo che se Nikon ritornasse a fare solo fotocamere ed obiettivi di fascia alta, a basso indice di rotazione ma con alti margini per numero di pezzi prodotti, camperebbe felice, senza bisogno di fabbriche fuori dal Giappone.

Beninteso, lo stesso potrebbe fare Mercedes. Come fa, del resto, Porsche, societ? che segue la stessa filosofia di Zeiss.
Foto
Bruno Mora
mar 01 2011 11:20

Io credo che se Nikon ritornasse a fare solo fotocamere ed obiettivi di fascia alta, a basso indice di rotazione ma con alti margini per numero di pezzi prodotti, camperebbe felice, senza bisogno di fabbriche fuori dal Giappone.


E' quello che mi auguro anch'io, sarei disposto a spendere e fare sacrifici, per avere l'eccellenza!
Eccellenza che per? oggi me la devo ricercare nell'usato (a parte i supertele), e va bene ma fino a un certo punto.

Evidentemente Zeiss non crede nel suo futuro (ma guarda che i due 85/1.4 Nikon sono del tutto analoghi al tuo Zeiss, sia per costruzione che per qualit? ottiche).
Oppure, pi? facilmente, crede di meritare il prezzo dei suoi prodotti in cui ? inserito il giusto margine, sufficiente a ripagarne gli sforzi, pur con piccole tirature. :bigemo_harabe_net-03:

Io credo che se Nikon ritornasse a fare solo fotocamere ed obiettivi di fascia alta, a basso indice di rotazione ma con alti margini per numero di pezzi prodotti, camperebbe felice, senza bisogno di fabbriche fuori dal Giappone.

Beninteso, lo stesso potrebbe fare Mercedes. Come fa, del resto, Porsche, societ? che segue la stessa filosofia di Zeiss.


Non so se riuscirebbe a campare. Il mercato digitale ? un po' diverso da quello automobilistico. Se lavori con le nicchie finisci per avere prezzi spropositati come Leica (che ha un listino a mio parere da furto) ed ? in perenne crisi. Comunque anche Porsche per campare ha prodotto la Cayman, la Boxter e Mercedes fa la Classe A... insomma per sopravvivere solo con l'alta gamma devi avere un quid in pi? (in campo fotografico ti devi chiamare Hasselblad e su ruote Ferrari o Lamborghini).
Avere il neofita per una casa ? importante in quanto ti crei le basi per il futuro. Se i Neofiti li prende tutti la concorrenza ? un problema nel lungo periodo ( vedi Leica vicino al fallimento). Semmai ai senior dovrebbe esser riservato un prodotto di riguardo. Spendere 2000 euro in un'ottica piuttosto fragile al tatto, non ? da Nikon. Per? aspetto di poter provare dal vero i nuovi gingilli, prima di dare sentenza. Inoltre sulle materie plastiche ? difficile esprimere un parere magari sono buone e resistenti. Certo io per il futuro non mi apsetterei mai e poi mai una solidit? tipo quella degli AIS, sarebbe credere ancora nelle favole. Tuttvaia un compromesso come la serie AFD ? ipotizzabile.
Saluti.
Scusami ma ... tra la Porsche Boxter che ? pur sempre una Porsche vera e la Coolpix L6 (da 99 euro al Mediaworld, quindi un prodotto che industrialmente vale sui 6 dollari ... australiani !) che di Nikon ha solo il marchio, per me ci scorre in mezzo il Rio delle Amazzoni :bigemo_harabe_net-03:

Scusami ma ... tra la Porsche Boxter che ? pur sempre una Porsche vera e la Coolpix L6 (da 99 euro al Mediaworld, quindi un prodotto che industrialmente vale sui 6 dollari ... australiani !) che di Nikon ha solo il marchio, per me ci scorre in mezzo il Rio delle Amazzoni :bigemo_harabe_net-03:


Parlane con un Porschista, non ? che i cultori del marchio siano molto entusiasti della Boxter... I puristi poi, in un certo qual senso quando parlo con te di Nikon ? come parlare con uno di "loro".
Comunque ti sei risposto da solo, il mercato Reflex e il mercato compatte seguono logiche e percorsi molto diversi. Non li puoi unire nello stesso calderone semplicemente perch? "macchine fotografiche".
Io pensavo ti riferissi quando parli di orientato al basso a D3100 o prodotti similari. Del mercato coolpix ti posso solo dire "non ti curar di loro, ma guarda e passa". Nikon non opera solo nel marcato fotografico, ha anche altri settori. Le coolpix le devi immaginare come uno degli altri settori, con l'unico vantaggio che sfrutta la fama del brand al 100%. Tutti i big ci sono dentro per semplici motivi, bassi costi di produzione, bassi costi di ricerca, alt? velocit? di rotazione del magazzino scorte. A parte il nome di macchina fotografica i due mercati non hanno niente in comune e a livello industriale nemmeno i luoghi di produzione. Non sono prodotti che danno alti ricarichi, ma l'ingente numero venduto crea profitto e liquidit? immediata. Sinceramente non penso che il decadimento qualitativo nella produzione Reflex possa dipendere dal segmento coolpix. Secondo me i motivi vanno cercati altrove.
Ciao
Capita sempre pi? spesso di leggere di entusiasti sostenitori del 24-120 VRII che, quando gli parli della distorsione che questo "economico" f/4 fisso presenta a tutte le focali, ti rispondono che in fondo basta un click sul computer per mettere a posto le cose.

Trovo che questa logica sia inaccettabile e suicida. Invece di lamentarsi costoro accettano di tutto: dalla costruzione di bassa qualit? (materiali) alla struttura meccanica: l'obiettivo si fa in tre, manco fosse un'antenna telescopica di antica memoria: l'ho preso in mano e la sensazione di "precariet?" ? stata molto forte.

L'atteggiamento verso il 24-120 VRII ? solo un esempio di come molti si stanno piegando ad una logica di mercato insensata, una logica che ci porter? prima ad acquistare delle ottiche "progettate per il computer" (cos? definiscono certi ultimi prodotti della casa gialla) e poi ad accettare ottiche i cui difetti saranno corretti direttamente on-camera dal fw... il tutto, ovviamente, ai prezzi che ben sappiamo.

Parlane con un Porschista, non ? che i cultori del marchio siano molto entusiasti della Boxter... I puristi poi, in un certo qual senso quando parlo con te di Nikon ? come parlare con uno di "loro".
[...]



:occhiali:
presto la divisione sul parallelo delle macchine.
chi dir? che oggi le macchine non costano pi? nulla perch? una panda trentanni fa sarebbe costata 3 volte se avesse avuto aria condizionata, air-bag, stereo CD/Mp3 (non esisteva), ESP, vernici perlate, motori diesel di nuova generazione; e chi invece dir? che queste cose sono insite nel concetto di auto oggi come non lo erano ieri e che quindi non andrebbero calcolate con l'unica tesi che costano pi? oggi.

a questo punto tutto figlio dei tempi?

no perch? 1.500 di circuiti stampati rompone le balle anche se il fine ? la foto stampata, non tanto perch? sappiamo di cosa sono fatte, ma solo per il fatto che la durata deve esere trentennale: non vogliamo di certo roba che dura una stagione!

...
Io credo che se Nikon ritornasse a fare solo fotocamere ed obiettivi di fascia alta, a basso indice di rotazione ma con alti margini per numero di pezzi prodotti, camperebbe felice, senza bisogno di fabbriche fuori dal Giappone.
...

Riporto dal sito di Nital ...

Nell'ultimo anno il reparto Nikon Imaging ha venduto in Italia circa un milione di macchine fotografiche, un dato che ha dell'incredibile. Volumi di vendita vicini a quelli di prodotti elettronici di pi? ampia diffusione come ad esempio gli smartphone. Ma l'aspetto pi? interessante ? che di questo milione di fotocamere, il 90% ? rappresentato da compatte, solo il 10% da reflex.

... dici che gli interessa molto il mercato che invece interessa noi ??? ... mi sa piuttosto che la loro produzione si ? standardizzata su quel livello di qualit? :(

Guglielmo

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