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Fine anno, tempo di bilanci


Ho scritto sul finire del 2010 questo editoriale ma nel ripubblicarlo mi sono accorto che a distanza di due anni penso esattamente tutto allo stesso modo. Ve lo riconsegno quindi senza alcuna variazione. MM
Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
W. Shakespeare, La Tempesta, Atto IV

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Il finire di un anno é spesso tempo di bilanci.

In televisione fanno le carrellate con i migliori (?) spezzoni delle trasmissioni più in voga.
Si fa il riassunto dell'anno per notizie, una cronologia dettagliata che ricordi gli avvenimenti pi? importanti.
Ci si interroga anche su cosa si é fatto e su cosa si vorrà fare nel futuro.

Ecco, questo ultimo punto è ciò di cui vorrei parlare in queste righe.

Quale che sia il motivo che genera la voglia di fotografare in ognuno di noi, dovrebbe essere quella molla che ci fa vedere come un percorso continuo la nostra passione. Perché ogni stagione fotografica ha le sue peculiarità, le sue fasi.

Fasi segnate dal tempo, dalle stagioni, dalla disponibilità di una tal strumento che ci consente di esprimerci meglio o diversamente da prima.

La nascita di nuovi interessi o la riscoperta di inclinazioni dimenticate o sopite. Il coraggio - a volte ci vuole - di prendere strade che non avevamo mai frequentato, esplorando nuovi generi o nuove soluzioni.

Ma é tempo anche di bilanci. Come é stato il mio 2010 fotograficamente parlando ?
Ho fotografato tanto, poco, meglio o peggio del passato ?

Mi sono baloccato con nuovi giocattoli oppure ho capito finalmente che genere di fotografo sono o vorrei essere ^

Magari lo sono già, magari ho buttato via il mio tempo.

Alcune delle mie foto sono delle vere e proprie gemme. Oppure ho deciso di formattare il mio hard-disk con tutte quelle schifezze inguardabili ...

Perché salvo che non ci abbia già catturato il germe della superbia (sono il migliore !), o il calare delle pulsioni giovanili ci abbia fatto entrare nella fase del letargo, é normale che si arrivi al momento in cui o si capisce di essere in grado di utilizzare la fotografia per esprimere qualche cosa, oppure stiamo veramente giocando a far passare il tempo.

Esprimere. Esprimersi, esprimere se stessi e raccontare, raccontare per esprimere se stessi, mostrare ad altri luoghi, momenti, usi, forme, colori e volti lontani. Lontani nello spazio e nel tempo. Oppure vicini, vicinissimi, sotto ai nostri occhi eppure trascurati o dimenticati.

Dire, esprimere, raccontare, mostrare, affermare, scrivere. Tante parole per individuare cosa rappresenta quel gesto di inquadrare (con la giusta ottica e le opportune pre-regolazioni) e fermare in un fotogramma quello che stiamo vedendo.

Per chi è quel gesto ? E perché ?

Possibilmente domani meglio di ieri.

Meglio per chi ? Meglio per me. Meglio per chi vedrà le mie foto. Meglio per chi, con le mie foto potrà vedere quello che ho visto io.
Ciò che ho amato. Ciò che ho cercato.

Quella materia di cui sono fatti i sogni, di cui le fotografie sono una rappresentazione, per parafrasare Prospero e le parole dell'immortale Bardo.

Buon 2011 2013 che fotograficamente rappresenti una fase significativa della vostra esistenza, del vostro essere fotografi e non semplici appassionati di fotografia e di macchinette fotografiche.
Immagine Allegata: pt_205.jpg
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Mauro Maratta per Nikonland e Nikonland Fotografi


26 Comments

Foto
Valerio Brùstia
gen 01 2013 14:30
E sì Daniele , il tuo augurio è la cosa + importante
Ti ringrazio e ricambio

Valerio

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