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George Hurrell : il pittore che creava le star di Hollywood
lug 29 2016 01:00 |
Lieve
in Grandi Fotografi
grandi fotografi hollywood star
George Hurrell nel suo studio situato nel famoso Sunset Boulevard, si intrattiene allegramente con una giovane Bette Davis.
Quelle che seguono sono parole di Mario Testino, fotografo tra i più accreditati nello star system internazionale, che ha avuto nel suo studio personaggi che vanno da Lady Diana Spencer a Hillary Clinton, passando per star del cinema come JLo o Natalie Portman, tutti resi con inconfondibile fascino e glamour.
E si riferiscono a George Hurrell, fotografo che Testino stesso riconosce come maestro - suo e di altri - in questo consesso e del quale ha curato personalmente più di una mostra a tributo della sua importanza nella storia della fotografia di ritratto.
"E' stato intorno alla metà degli anni 1980 che ho ho cominciato a frequentare Los Angeles per lavorare con pubblicazioni americane, soprattutto, a quel tempo, la rivista GQ. E' stato li che la mia curiosità mi ha spinto a scoprire i fotografi che avevano definito il fascino dell'epoca del grande schermo di Hollywood. Uno solo spicca per me: George Hurrell. Mi è stato subito chiaro che é stato il più importante immagine-maker di quel periodo a Hollywood. Lui aveva una straordinaria capacità di trasformare tutto e catapultandoli alle massime altezze del glamour. Nessuno sembrava più famoso, più magico, più magnifico di quanto non sembrasse nelle sue fotografie".
La scelta delle foto più rappresentative per descriverlo secondo Testino non potrebbero essere più iconiche e sono tutte, tranne una, degli anni '30 :
Joan Crawford, MGM maggio 1937
Katharine Hepburn, RKO, giugno 1938
Carole Lombard, Paramount, giugno 1937
Greta Garbo, MGM 1930
Jane Russell, United Artists, 1941
Jean Harlow, MGM 1930
Credo che anche uno che non si intende di cinema e che non ha mai visto un vecchio film in bianco e nero, non possa non avere in mente il ritratto di Hedy Lamarr che ho scelto per simboleggiare l'opera di Hurrell
Hedy Lamarr, 1939
per gli altri le foto scelte da Testino potrebbero anche bastare a dire ... ah, ecco, quello è George Hurrell !
Casualmente, tre di queste attrici sono tra le mie preferite di tutti i tempi, Hollywood e non.
Io forse non avrei scelto quelle foto ma altre al posto di Testino.
Ma insomma, abbiamo ben capito di cosa stiamo parlando e probabilmente non ci sarebbe bisogno di indagare oltre.
Stiamo parlando di un'epoca in cui la fotografia di un certo livello era in grado, grazie a magazine come Variety di creare o di ricreare l'immagine di un/una divo/a del cinema e di influenzarne la carriera (insieme a sapienti gossip, inventati o veri che fossero ).
I fotografi erano dipendenti diretti della major cinematografiche, sotto contratto esattamente come le star che immortalavano.
Immortalavano. Proprio la parola giusta in questo contesto. E George Hurrell è quello che ha più lasciato il segno.
Adesso che lo abbiamo identificato nella nostra memoria, legando al suo nome i ritratti che abbiamo sempre visto associati a quelle star, proviamo a conoscerlo meglio.
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21 Comments
Non sfuggirà, io credo, ai più attenti e interessati all'argomento, il parallelo con il nostro :
03/10/2013 - Arturo Ghergo : l'artista italiano
(e in effetti l'articolo su Hurrell doveva essere pubblicato prima di quello su Ghergo)
L'unica fotografia a colori di George Hurrell che mi è capitata sotto occhio in rete.
Gene Tierney by George Hurrell
all'epoca il nudo non era accettato nella cinematografia.
Ma mi pare che qui non ce ne sia bisogno. Un decimetro quadrato di pelle della pancia e la sottolineatura delle forme del seno con la luce, insieme alla posa e allo sfondo, secondo me, creano molto più trasporto di certe immagini "d'autore" di oggi che non lasciano invece nulla all'immaginazione
In effetti sono ritratti davvero immortali. Potrebbero essere stati scattati oggi.
Davvero notevole, vado a cercare qualche suo libro.
Bella lettura.
Un vero maestro, la resa finale è superlativa.
Un tempo che fù con bellissime donne di classe (che oggi sono diventate rarissime).
Io ho questo :
non a caso con Carole Lombard in copertina e prefazione di Sharon Stone (l'ultima diva moderna ?).
Su Amazon.it a 50 euro circa.
Una citazione dei nostri giorni che dimostra come l'eredità di Hurrell sia viva e non si tratti di statica e stantia carta da museo delle cere.
Jessica Lange, George Hurrell
praticamente una citazione da parte di Peter Lindbergh con Nicole Kidman
Jane Russell, 1946, UA, George Hurrell
Katy Perry, Vogue 2013, Annie Leibovitz
non sembra nello stile Hollywood di George Hurrell questa Angelina Jolie di Mario Testino ?
che richiama le foto di Jean Harlow e di Veronica Lake di Hurrell con questo nudo non nudo
Altra immagine iconica di George Hurrell, fuori dal cinema, l'immortale ritratto del mitico Jascha Heifetz, il più grande violinista di tutti i tempi :
Jascha Heifetz, 1937, George Hurrell
Bellissimo articolo.
Ho studiato le luci di quel periodo ma non conoscevo questo autore.
Viene voglia di approfondire.
Avete notato che solo in pochissimi casi il soggetto guarda nell'obiettivo?
I primi 5 nomi, voglio dire già il nome, farebbero commuovere anche un cammello.
Immagino fosse un stilema del periodo, il soggetto non ti guarda perché non ti vede, dal suo altissimo livello di star irraggiungibile dai comuni mortali.
Delle varie luci usate in questi ritratti trovo sempre poca simpatia per quella che rende lucide, quasi plastificate le fisionomie dei soggetti, difficilmente riesco a trovare piacevole quell'effetto. Cito ad esempio la foto di Joan Crawford o quella di Ramon Navarro. Nulla da dire sulla disposizione delle luci, è proprio l'effetto cerone sulla pelle che non mi è mai piaciuto.
E' il fotoritocco glamour. Uno standard.
Per quei soggetti ci sta. Dona perfezione, aumentando la distanza tra di loro e le persone ordinarie.
Tipo le Madonne del '200? Eh si, uno standard dalle pievi di campagna del medioevo fino a Medjugorie degli anni '90.
De gustibus
Grande articolo. Grandissimo fotografo. Un vortice di fascino, di sogno, sono d'accordo con Michele (Spinoza), si commuove anche un masso di granito. Che importa se poi nella realtà erano altro? Qui grazie a Hurrell, sono il sogno che vogliamo sognare, così vogliamo Hedi Lamarr o la pantera Lauren Bacall, e così vogliamo , Humprey Bogart nella sua nuvola di fumo.
Non so se è il segno dei tempi ma la comunque splendida Jessica Lange mi colpisce meno ritratta con questo stile. Forse perchè ho in mente la torrida ristoratrice del "postino".
Riguardo ai contributi, non so se sia pre-giudizio o che, ma trovo leggermente fuori tono quello di Annie Leibowitz, non so se è lei che ha "indurito" o se Katy Perry per quanto bella, non sia paragonabile alle altre, ma qualcosa mi la fa sembrare questa fotografia diversa dalle altre.
Mentre sia Angelina Jolie che la letteralmente mozzafiato (breathtaking!) Nicole Kidman ci stanno benissimo.
Beh la Jane Russell di Hurrell é praticamente 'porno' per l'epoca : la preda del bandito, stesa sulla paglia.
Fu Howard Hughes stesso a pretenderlo (cerca su google Jane Russell, the outlaw del 1943).
La citazione ci sta, é il motivo per cui l'ho riportata. Per mostrare che quanto dice Testino é attuale, Hurrell non é un fossile del cinema muto é presente in moltissime delle foto attuali delle star, nonostante in mezzo sia passato Avedon
Mentre la foto della Lange di Hurrell, riprende in tempi recenti quelle di Hurrell stesso a Veronica Lake, pose, luci, capelli. Per farne una 'femme fatal' del noir, di quelle che ti portano alla perdizione con il protagonista del film che finisce immancabilmente morto disperato.
Veronica Lake, Hurrell, 1941
Del resto 'il postino suona sempre due volte' del 1981 - con Lange e Nicholson - é il remake dell'altrettanto torbido film del 1946 con Lana Turner e il povero John Garfield
Lana Turner, Hurrell, 1941
Se l'argomento interessa, più avanti parleremo di Laszlo Willinger che sostituì Hurrell alla MGM quando questo si dimise dall'incarico
Interessa moltissimo!
Gran bel ottimo articolo Mauro... grazie!
Letto l'articolo ho ordinato il libro segnalato da Mauro. Arrivato ieri:è un tomo bello grosso!
Grazie!!!