Nikon reflex Nikkor C 500mm f/8 il tele bonsai [TEST]

Si tratta di un obiettivo a specchi (chiamato anche reflex o catadiottrico), che sfrutta il principio proprio dei telescopi astronomici.

 

Questo particolare Nikkor, prodotto dal 1974 al 1983 (seconda serie delle tre prodotte), é privo di diaframma (che viene calcolato come fisso ad f8), ed é un manual focus dalla ghiera decisamente fluida.
Il corpo é corto e un pò tozzo, ma tutto sommato piacevole, le dimensioni sono accettabili per essere riposto in una borsa di medie dimensioni (diametro 9.3 cm, lunghezza 13.5 cm) e il peso non é eccessivo (1 Kg).

 

E' previsto l'utilizzo di filtri posteriori (in dotazione) con attacco filettato da 39 mm.

 

La messa a fuoco, manuale, parte da un minimo di 4 metri.

L'utilizzo di questo obiettivo é consigliabile su treppiede o monopiede (é provvisto di un attacco orientabile e bloccabile a 90° per inquadrature verticali), mentre a mano libera, data la lunghezza focale e l'angolo di campo di 5 gradi, risulta un pò ostico.

E' da tenere in considerazione il particolare sfocato, proprio dello schema a specchi, a "ciambella", evidenziato soprattutto in presenza di riflessi e forte illuminazione dello sfondo.

 

Qualitativamente é decisamente migliore del corrispondente MTO500mm e degli altri prodotti simili che si possono trovare sul mercato, ma non regge il confronto con i 500mm a lenti (che d'altra parte presentano costi, pesi e dimensioni decisamente diversi)

A seguire alcuni scatti eseguiti a mano libera in una giornata di luce non proprio elevata (con non poca difficoltà, dato il diaframma f8):

 

 

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