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Fujifilm X100T: compagna di strada (test/prova)
mag 04 2015 08:04 |
happygiraffe
in Fujifilm X
mirrorless test prova fujifilm x100
Erede della fortunata X100, presentata ormai nel 2010, e della successiva X100-S, la X100-T è una fotocamera con alcune interessanti particolarità.
Di cosa stiamo parlando esattamente? La Fujifilm X100T è una compatta di fascia alta con un sensore APS-C da 16 megapixels e focale fissa 35mm equivalente f/2, dotata di un mirino ibrido ottico/elettronico che simula la messa a fuoco di una classica telemetro meccanica.
Costruzione e ergonomia
La fotocamera è molto ben costruita, risultando solida e leggera al tempo stesso. Si tiene molto bene in mano. Si tiene agevolmente anche con una mano sola.
L’obiettivo
L’obiettivo è un 23mm (35mm equivalente), f/2, con “8 elementi in vetro in 6 gruppi e comprende una lente con doppia superficie asferica ad alta prestazione e una lente convessa ad alta rifrazione”.
Il diaframma è costituito da 9 lamelle.
Per gli interessati le riprese macro sono possibili alla distanza minima di 10cm.
Un filtro ND incorporato offre una compensazione dell’esposizione equivalente a 3 stop, utile per fotografare con diaframmi aperti in pieno giorno.
Un nuovo otturatore ibrido meccanico/elettronico, consente di impostare tempi di scatto fino a 1/32.000 di secondo.
L’otturatore è silenziosissimo. Questa caratteristica insieme all’ingombro ridotto dell’apparecchio e al suo stile retro, che forse molti non prendono troppo sul serio, in alcune occasioni mi ha fatto sentire veramente invisibile.
Parigi. f/2, 1/90, ISO 200
Parigi. f/2, 1/40, ISO 200
Il flash
La X100-T è dotata di un piccolo flash incorporato e di una slitta per un flash esterno, ma quello che è davvero interessante notare è che, grazie al diaframma a foglia, è possibile un tempo di sincronia molto elevato: fino 1/1000” a f/2 e 1/2000” da f/2.8 in su. Questa caratteristica permette di usare il flash in condizione di elevata luminosità, ad esempio in pieno giorno, con diaframmi aperti, anche approfittando del filtro ND incorporato.
Con flash esterno in manuale. f/2, 1/12, ISO 200
Flash incorporato senza ND. f/2, 1/420, ISO 200
Flash incorporato con ND. f/2, 1/1000, ISO 200
Il mirino
Il mirino ibrido elettronico/ottico, che già era una caratteristica della prima X100, è stato profondamente modificato.
Quando si usa il mirino ottico, oltre alla possibilità di poter controllare i parametri di scatto, è stata aggiunta una cornice mobile che indica la copertura dell’inquadratura (al 92%), correggendo in tempo reale la parallasse.
Perdonate la qualità dello scatto, l'ho fatto con il telefonino...
Spostando a destra la leva sulla parte frontale della fotocamera si passa al mirino elettronico, comodo per visualizzare effettivamente gli effetti delle impostazioni scelte (esposizione, profondità di campo, simulazione pellicola).
Ma c’è dell’altro. Tornando al mirino ottico e spingendo questa volta la levetta sulla sinistra, si vede una delle principali novità della X100-T: nella porzione inferiore destra un piccolo riquadro, all’interno della finestra ottica, mostra in modalità elettronica l’area di messa a fuoco ingrandita.
Tale caratteristica può tornare molto utile, ad esempio per controllare la precisione della messa a fuoco, specialmente se in manuale.
Non mi dispiacerebbe se l’area del riquadro fosse leggermente più grande, perché a volte, specialmente per un occhialuto come me, non mi riesce naturale di vedere l’angolo in basso a destra.
I comandi
Restano invece uguali i comandi classici: tempi, diaframmi e compensazione dell’esposizione sono ancora gestiti tramite le ghiere, offrendo una praticità d’uso…e un piacere irresistibile al sottoscritto.
Tutti gli altri comandi sono molto ben disposti e il livello di personalizzazione dei pulsanti sul retro della macchina è molto ampio.
Per chi non ha voglia di andare a cercare nel menù principale, il tasto Q offre un ventaglio (anch’esso personalizzabile) di opzioni molto ampio.
la fotocamera è dotata di connettività Wi-Fi. Con un’apposita app si può controllare la fotocamera in remoto oppure scaricare le foto su telefonino o tavoletta.
Autofocus e velocità operativa
La macchina è piuttosto reattiva. La velocità operativa (accensione, autofocus, scrittura su scheda, etc) non è confrontabile a quella di una reflex, ma nel complesso risulta buona.
Questa foto, ad esempio, l'ho presa realmente in un batter d'occhio. Il tempo di vedere la scena, accendere la fotocamera, inquadrare e scattare prima che i due scendessero troppo.
Milano. f/5.6, 1/60, ISO 200
L’autofocus singolo è preciso e affidabile.
L’autofocus continuo non è all’altezza dell’AF-S, ma complessivamente lavora abbastanza bene.
Milano. f/8, 1/250, ISO 320
Ho trovato molto buono il funzionamento del riconoscimento del viso.
Naturalmente per chi volesse mettere a fuoco manualmente, qui c’è da divertirsi
Devo dire che con la X-E2 spesso ricorrevo alla messa a fuoco manuale in momenti di difficoltà ad agganciare il fuoco, mentre con la X100-T non ho mai avuto problemi di questo tipo.
Qualità di immagine
Il sensore X-Trans da 16 Megapixel è ottimo, anche se un po’ datato, e le foto prodotte sono sempre di elevata qualità anche agli alti ISO, con immagini che risultano perfettamente utilizzabili anche a valori estremi come 6400.
Per chi scatta in jpg, c’è una buona scelta di jpg in camera. Personalmente li trovo ottimi, anche se scatto quasi esclusivamente in raw. Le ombre tendono a essere un po’ chiuse e i dettagli a volte si perdono salendo con gli ISO, ma modificando le impostazioni dei profili si possono facilmente ottenere risultati diversi e più soddisfacenti.
Londra. f/2, 1/20, ISO 3200
Si possono impostare fino a tre diversi profili ISO. Troppa grazia!
Video
Non è una macchina per fare video. Si possono fare, io non ne ho mai fatti. I risultati pare che siano modesti.
Accessori
Purtroppo il parasole non è fornito in dotazione alla macchina. L’originale è venduto a una cifra ingiustificabilmente alta, ma si possono acquistare parasole di terze parti a un prezzo sensibilmente inferiore.
Segnalo che è possibile abbinare alla X100-T due lenti di conversione:
TCL-X100 1.4x equivalente a 50mm
WCL-X100 0.8x equivalente 28mm
A mio avviso è una follia, perché a questo punto uno si compra una mirrorless a ottiche intercambiabili (X1-T o X-E2 per restare in casa Fujifilm).
Ad ogni modo pare che facciano bene il loro lavoro.
Conclusioni
Arrivata alla terza generazione la Fujifilm X100T non rivoluziona il concetto, ma lo rinnova e lo perfeziona significativamente. Risulta ancora una fotocamera compatta dalle eccellenti qualità, che offre una esperienza d’uso immediatamente appagante.
E’ un macchina perfetta? Sicuramente no: è una fotocamera piuttosto particolare, ideale per street e viaggi rapidi, non indicata in tutti quei casi in cui la velocità operativa o la modularità delle ottiche sono dei requisiti fondamentali.
Londra. f/2.8, 1/60, ISO 250
Cosa mi piace
Cosa non mi piace
Cosa potrebbe non piacere a qualcuno, ma di cui a me importa poco
Di cosa stiamo parlando esattamente? La Fujifilm X100T è una compatta di fascia alta con un sensore APS-C da 16 megapixels e focale fissa 35mm equivalente f/2, dotata di un mirino ibrido ottico/elettronico che simula la messa a fuoco di una classica telemetro meccanica.
Costruzione e ergonomia
La fotocamera è molto ben costruita, risultando solida e leggera al tempo stesso. Si tiene molto bene in mano. Si tiene agevolmente anche con una mano sola.
L’obiettivo
L’obiettivo è un 23mm (35mm equivalente), f/2, con “8 elementi in vetro in 6 gruppi e comprende una lente con doppia superficie asferica ad alta prestazione e una lente convessa ad alta rifrazione”.
Il diaframma è costituito da 9 lamelle.
Per gli interessati le riprese macro sono possibili alla distanza minima di 10cm.
Un filtro ND incorporato offre una compensazione dell’esposizione equivalente a 3 stop, utile per fotografare con diaframmi aperti in pieno giorno.
Un nuovo otturatore ibrido meccanico/elettronico, consente di impostare tempi di scatto fino a 1/32.000 di secondo.
L’otturatore è silenziosissimo. Questa caratteristica insieme all’ingombro ridotto dell’apparecchio e al suo stile retro, che forse molti non prendono troppo sul serio, in alcune occasioni mi ha fatto sentire veramente invisibile.
Parigi. f/2, 1/90, ISO 200
Parigi. f/2, 1/40, ISO 200
Il flash
La X100-T è dotata di un piccolo flash incorporato e di una slitta per un flash esterno, ma quello che è davvero interessante notare è che, grazie al diaframma a foglia, è possibile un tempo di sincronia molto elevato: fino 1/1000” a f/2 e 1/2000” da f/2.8 in su. Questa caratteristica permette di usare il flash in condizione di elevata luminosità, ad esempio in pieno giorno, con diaframmi aperti, anche approfittando del filtro ND incorporato.
Con flash esterno in manuale. f/2, 1/12, ISO 200
Flash incorporato senza ND. f/2, 1/420, ISO 200
Flash incorporato con ND. f/2, 1/1000, ISO 200
Il mirino
Il mirino ibrido elettronico/ottico, che già era una caratteristica della prima X100, è stato profondamente modificato.
Quando si usa il mirino ottico, oltre alla possibilità di poter controllare i parametri di scatto, è stata aggiunta una cornice mobile che indica la copertura dell’inquadratura (al 92%), correggendo in tempo reale la parallasse.
Perdonate la qualità dello scatto, l'ho fatto con il telefonino...
Spostando a destra la leva sulla parte frontale della fotocamera si passa al mirino elettronico, comodo per visualizzare effettivamente gli effetti delle impostazioni scelte (esposizione, profondità di campo, simulazione pellicola).
Ma c’è dell’altro. Tornando al mirino ottico e spingendo questa volta la levetta sulla sinistra, si vede una delle principali novità della X100-T: nella porzione inferiore destra un piccolo riquadro, all’interno della finestra ottica, mostra in modalità elettronica l’area di messa a fuoco ingrandita.
Tale caratteristica può tornare molto utile, ad esempio per controllare la precisione della messa a fuoco, specialmente se in manuale.
Non mi dispiacerebbe se l’area del riquadro fosse leggermente più grande, perché a volte, specialmente per un occhialuto come me, non mi riesce naturale di vedere l’angolo in basso a destra.
I comandi
Restano invece uguali i comandi classici: tempi, diaframmi e compensazione dell’esposizione sono ancora gestiti tramite le ghiere, offrendo una praticità d’uso…e un piacere irresistibile al sottoscritto.
Tutti gli altri comandi sono molto ben disposti e il livello di personalizzazione dei pulsanti sul retro della macchina è molto ampio.
Per chi non ha voglia di andare a cercare nel menù principale, il tasto Q offre un ventaglio (anch’esso personalizzabile) di opzioni molto ampio.
la fotocamera è dotata di connettività Wi-Fi. Con un’apposita app si può controllare la fotocamera in remoto oppure scaricare le foto su telefonino o tavoletta.
Autofocus e velocità operativa
La macchina è piuttosto reattiva. La velocità operativa (accensione, autofocus, scrittura su scheda, etc) non è confrontabile a quella di una reflex, ma nel complesso risulta buona.
Questa foto, ad esempio, l'ho presa realmente in un batter d'occhio. Il tempo di vedere la scena, accendere la fotocamera, inquadrare e scattare prima che i due scendessero troppo.
Milano. f/5.6, 1/60, ISO 200
L’autofocus singolo è preciso e affidabile.
L’autofocus continuo non è all’altezza dell’AF-S, ma complessivamente lavora abbastanza bene.
Milano. f/8, 1/250, ISO 320
Ho trovato molto buono il funzionamento del riconoscimento del viso.
Naturalmente per chi volesse mettere a fuoco manualmente, qui c’è da divertirsi
Devo dire che con la X-E2 spesso ricorrevo alla messa a fuoco manuale in momenti di difficoltà ad agganciare il fuoco, mentre con la X100-T non ho mai avuto problemi di questo tipo.
Qualità di immagine
Il sensore X-Trans da 16 Megapixel è ottimo, anche se un po’ datato, e le foto prodotte sono sempre di elevata qualità anche agli alti ISO, con immagini che risultano perfettamente utilizzabili anche a valori estremi come 6400.
Per chi scatta in jpg, c’è una buona scelta di jpg in camera. Personalmente li trovo ottimi, anche se scatto quasi esclusivamente in raw. Le ombre tendono a essere un po’ chiuse e i dettagli a volte si perdono salendo con gli ISO, ma modificando le impostazioni dei profili si possono facilmente ottenere risultati diversi e più soddisfacenti.
Londra. f/2, 1/20, ISO 3200
Si possono impostare fino a tre diversi profili ISO. Troppa grazia!
Video
Non è una macchina per fare video. Si possono fare, io non ne ho mai fatti. I risultati pare che siano modesti.
Accessori
Purtroppo il parasole non è fornito in dotazione alla macchina. L’originale è venduto a una cifra ingiustificabilmente alta, ma si possono acquistare parasole di terze parti a un prezzo sensibilmente inferiore.
Segnalo che è possibile abbinare alla X100-T due lenti di conversione:
TCL-X100 1.4x equivalente a 50mm
WCL-X100 0.8x equivalente 28mm
A mio avviso è una follia, perché a questo punto uno si compra una mirrorless a ottiche intercambiabili (X1-T o X-E2 per restare in casa Fujifilm).
Ad ogni modo pare che facciano bene il loro lavoro.
Conclusioni
Arrivata alla terza generazione la Fujifilm X100T non rivoluziona il concetto, ma lo rinnova e lo perfeziona significativamente. Risulta ancora una fotocamera compatta dalle eccellenti qualità, che offre una esperienza d’uso immediatamente appagante.
E’ un macchina perfetta? Sicuramente no: è una fotocamera piuttosto particolare, ideale per street e viaggi rapidi, non indicata in tutti quei casi in cui la velocità operativa o la modularità delle ottiche sono dei requisiti fondamentali.
Londra. f/2.8, 1/60, ISO 250
Cosa mi piace
- la lunghezza focale, fissa, ma molto versatile.
- I controlli manuali, molto pratici.
- il mirino ibrido, il meglio dei due mondi.
- la silenziosità offerta dall’otturatore
- La possibilità di usare il flash con tempi rapidi e diaframmi aperti
- la qualità con cui è costruita e la leggerezza
- il WiFi, a volte davvero comodo
Cosa non mi piace
- durata della batteria (ne ho sempre una di riserva in tasca)
- parasole non offerto in dotazione
- Il sensore è splendido, ma comincia a essere datato
Cosa potrebbe non piacere a qualcuno, ma di cui a me importa poco
- Video
- Display fisso e non touch
- Non è tropicalizzata
- Lente fissa e non stabilizzata
Test:
Yes
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83 Comments
Questo ottimo articolo presentando uno strumento davvero interessante si integra felicemente con l'altrettanto bell'articolo di Pedrito sulla fotografia street, così che a brevissima distanza compaiono due notevoli contributi su questo genere fotografico.
Che bello.
Ho letto la tua recensione con molto piacere, la trovo essenziale e completa e le foto a corredo sono molto belle e rendono al meglio l'idea dell'uso che si deve fare di questa piccola fotocamera. Tra le righe, anzi è evidente il piacere di giocare con ghiere "fisiche", che condivido appieno.
Personalmente non comprerei la X100 per la impossibilità di cambiare ottica, perchè credo comunque vorrei un poco più di flessibilità, anche se ho capito (troppo tardi) che non bisogna esagerare, sono macchine da "piccolo è bello".
Infatti ho commesso un errore di interpretazione pensando di corredare e gestire la Xt-1 in modo "reflex" e non come andava pensata, ma è una storia triste che è meglio non approfondire ... .
E' proprio quello che ho pensato io di Fujifilm (avranno interpretato male il mercato ?) il giorno in cui - invitato da Fujifilm Italia - sono andato a vedere la presentazione della Fujifilm X-T1. Bella ma ... snaturava la logica che aveva guidato Fujifilm nel suo ritorno alle fotocamere belle. E il giorno dopo ho venduto X-E1 e obiettivi, senza voltarmi indietro.
Se solo si fossero limitati alla X-PRO1, da trasformare in X-PRO2 full-frame con pochi obiettivi "corti" e avessero fatto più edizioni della X100, con ottiche differenti (35,50 e 85), stile Sigma DP, avrebbero forse venduto di meno ?
Detto questo, la X100T rappresenta il punto di arrivo, rispetto alla "rachitica" X100 originale. C'è ancora la batteria a singhiozzo ma per il resto siamo arrivati.
Costa un pò salato (circa quanto una Sony A7 primo modello) e a qualcuno piacerebbe se avesse un 50mm ma è una macchina certamente divertente, purchè non si pretenda di usarla per cose per cui non è stata pensata
Non capisco cosa intendi.
Non ho esperienza con la XT-1, e magari é un limite di quella, ma la Sony A7 *é* l'evoluzione di una reflex, e la uso con disinvoltura.
a_
Ahi che dolore.
Sapevo che avrei dovuto stare zitto .
Penso che sony A7 possa essere (per quel che mi è parso di capire) un po' differente, ma penso che la differenza sia soprattutto nel l'uso che ne fai tur ispetto a quel che intendevo io mentre tu sei rimasto coerente con quel che facevi con le reflex (anche qui vado per ipotesi).
Diciamo che dopo avere apprezzato la Xt-1 per "strada" , mi ha ripigliato la voglia naturalsitica per cui pretendevo di farne anche un uso poco appropriato,tipo animali che scappano e cose del genere, attendendo la comparsa di un superzoom XX-400 la cui uscita continua ad essere posticipata.
Non cercare razionalità in questo perchè non ne troverai.
Adesso che non so più cosa voglio fotografare... galleggio in un limbo.
Tu una volta mi hai consigliato di prendermi una pausa dalla fotografia. Penso che avevi ragione.
Chiedo scusa a Giovanni per la digressione
Non ti preoccupare. Non era mia intenzione gettarti nello sconforto...siamo tutti qui per aiutarti!
Ma tu, piuttosto, perchè non ci dici il motivo per cui ti sei sbarazzato della X-E2 per prendere questa "compattona" ?
E quali differenze nell'uso quotidiano noti ?
Perchè forse lì fuori più d'uno potrebbe identificarsi con le tue scelte
Ok, capito.
Tornando al tema del topic, io sono rimasto affascinato da questa macchinetta fin dalla prima incarnazione... Ma non l'ho mai presa in considerazione proprio per quel 35mm equivalente.
Non per l'ottica fissa, che anzi non vedo come limite, ma per la focale che non é nelle mie corde.
Con un 50/60mm equivalente molto probabilmente l'avrei presa invece della X-Pro1.
a_
Idem. Ma a questo punto full-frame e con un sensore da almeno 24 megapizze ad alta dinamica
Intanto mi godo la X100T
Premetto che uso la X100-T come macchina da tutti i giorni, quando sono in viaggio o a zonzo per la mia città. La tengo sempre in borsa.
Il 35mm è l'ottica che uso prevalentemente per la fotografia "di strada". Con la X-E2 il 50mm (equivalente) lo usavo pochissimo, quasi mai.
Passando da X-E2 a X100-T ci ho perso in modularità, ma tanto mi ero reso conto che della modularità non me ne facevo niente, e ci ho guadagnato in dimensioni e peso.
Nel passaggio ci ho guadagnato sicuramente qualcosa in termini di prestazioni dell'AF e del mirino.
Se non fosse per il sensore ormai un po' datato, per quanto ottimo, e per l'AF, decisamente migliorato, ma comunque ancora perfettibile, per me sarebbe una macchina perfetta per il mio modo di fare street.
E per il resto c'è la reflex
Domanda: perché scegliere una X100t anziché una V3 con 10/2.8 (ok, uno stop in meno) e/o 18.5/1.8? Cioè, nella street si vedrebbe la differenza di dimensione del sensore? (l'AF sarebbe 1'000 volte a vantaggio Nikon). Questo perché avevo valutato la tua(sua) X-E2 ma poi mi sono posto il dubbio One e nel frattempo altri dubbi di stampo diverso hanno fatto scemare l'interesse. Al momento. (in particolare, il Sigma 35 ART su D800 mi pare evidenzi in maniera catatonica i limiti di AF che -quantomeno il mio esemplare- la d800 ha)
Meglio ancora una Nikon J5 con il 6.7-13mm VR (più o meno allo stesso costo ... anzi, qualche cosa di meno)
(ne riparleremo nelle prossime settimane)
Il costo in ambo i casi è pari, solo che rimanevo in una combinazione pari-diaframma o quasi.
Ad ogni modo, perché la X100T e non una delle due soluzioni One?
La Fujifilm X100T è un oggetto molto raffinato e pensato per il fotografo che riflette, passeggia, prende una brioche in un bistrot in una giornata piovosa e vuole possedere qualche cosa di distintivo.
Le Nikon 1 sono rivolte verso chi ci da dentro di raffica, corre da una parte all'altra, si contenta di un hamburger e una coca in piedi, usa schede di memoria enormi, preferisce che ci sia il sole, in modo da saturare fortemente il cielo sottoesponendo di 2/3 di EV il jpg cucinato direttamente on-camera, non si preoccupa se quello che ha in mano è veramente brutto (!).
Cartier-Bresson contro Winogrand, insomma
Al di là delle battute sulla raffinatezza del design e le brioche nei bistrot, nel mio caso il mirino (OVF e EVF) e l'immediatezza dei comandi a ghiera hanno fatto la differenza
Non conosco il sistema 1, per cui non vado oltre.
Ci sono anche un paio di stop pieni di qualità di immagine tra i due sensori, pensati per scopi del tutto differenti
(Ovviamente i due profili che ho tracciato erano puramente umoristici, anche se queste Fujifilm sono in tutto e per tutto pensate per strizzare l'occhio a chi ... Leica ma non può, perfino nei marchietti)
Le Fuji mi hanno sempre intrigato per le loro avanzate soluzioni tecnologiche inserite un corpo old style, e anche questa macchinetta (si fa per dire) non fa eccezione soprattutto per le sue caratteristiche innovative rispetto al modello precedente che hai ben descritto.
In effetti per lo street, qualora non si voglia o non ci si possa portare dietro la reflex, una fotocamera potente e compatta è quello che ci vuole per non lasciarsi sfuggire quegli scatti irripetibili che si vedono nelle occasioni più diverse.
Mi lascia un po' perplesso il sensore da solo 16 MP e il prezzo attuale di vendita, a mio parere eccessivo in rapporto a cosa si può trovare di analogo sul mercato, ma la portabilità ed usabilità della macchina e la qualità dei suoi file sarebbero i motivi per acquistarla senza pensarci troppo.
Riguardo la lente fissa da 35mm equivalente, la ritengo una scelta corretta per l'uso a cui la destinerei - il tuo stesso, Giovanni - e posso confermare che già 50mm sarebbero troppi a questo scopo. E hai ben descritto un'altra qualità importante nell'otturatore silenzioso, necessario per scatti in luoghi dove è importante non "tradirsi".
Davvero una bella recensione, compresa la tua replica ad affermare che, in ogni caso, c'è sempre la reflex qualora le buone caratteristiche di una fotocamera così ancora non bastassero.
E, se mi perdoni l'intervento, a conferma di quanto dici vorrei sottolineare che per lo street oggi è addirittura possibile usare una veloce e potente reflex full frame compatta di soli 995 grammi di peso, qual è ad esempio una D750 con il 50mm 1.8 E, magari usato in iperfocale...
Una domanda sul filtro ND incorporato...
É comodamente azionabile? (Nel senso che gli si puó dedicare un comando, o occorre entrare nel menu?)
É dosabile?
É (anche) automatico?
Perché nella mia ultima compattina Sony c'é, lo tengo sempre in automatico (di fatto uso sempre la macchina in Auto) e lo trovo molto utile, avendo l'obbiettivo luminoso quanto questo.
Mi pare una caratteristica importante.
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"Tout à fait" diciamo noi che frequentiamo i bistrot
Certamente, il design retro così simile a Leica è stato uno degli elementi di successo di queste Fujifilm.
Sì, certo, però la sensazione di essere invisibile che mi ha dato la X100-T non l'avevo mai provata prima. Sarà l'aspetto retro, l'otturatore silenzioso o l'ingombro ridotto, ma ho notato che diverse delle persone che ho fotografato a distanza ravvicinata neanche mi hanno preso in considerazione.
E' azionabile comodamente. Basta inserirlo tra le funzioni accessibili dal menù rapido Q.
Non è dosabile e non so se sia automatico, francamente non penso, ma devo verificare.
Ok grazie.
Ma se é comodamente raggiungibile, a mio parere é un accessorio molto interessante nelle nuove macchine.
Permette di evitarei tempi ultrveloci e di dare "movimento" alle scene, soprattutto nelle foto di street (oltre al poter sfruttare quel bel f2 in pieno sole).
Io su tutte le mie macchine faccio un uso abbastanza consistente di ND8, e vorrei averli a disposizione come con questa...
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Perché non la One?
Ho avuto modo di provare la la One, prima versione. Non l’ho apprezzata per nulla. Facessi sport o caccia fotografica avrebbe un senso (per me). La Fuji è una macchina per 50enni come me. E’ una macchina punto. E’ quello a cui siamo abituati, ridotta all’essenziale, anche se non è vero…
Per lo street è l’ideale. Prendiamo ad esempio la silenziosità. Mi piace molto anche la Sony a7S, non l’ho comprata perché troppo rumorosa ed ancora troppo reflex.
Con la X100T mi sto abituando a non guardare neppure il mirino, tracolla corta, iperfocale, entro nella scena e scatto. Potrei farlo anche dal telefono, c’è tanta gente che cammina guardando il cellulare che nessuno ci fa più caso. La Fujina è quasi invisibile, chi la nota non ne è infastidito, anzi è considerata un oggetto simpaticamente familiare.
I files RAW sono belli e lavorabililissimi, in genere mi trovo a ridurre le luci ed incrementare i bianchi. Per il resto sono buoni così. La PP è ridotta all’osso.
Tra i difetti: un mirino elettronico ancora “primitivo”, quindi lo uso raramente. L’autofocus ogni tanto fa cilecca. Svegliarla dallo Stand-by è dura! Rischi di perdere attimi preziosi. La simulazione delle pellicole…mica l’ho ancora capita! Funziona solo col SW dedicato!? La uso sempre in BN, ma aprendo i RAW con Bridge inizialmente le anteprime sono in BN poi, dopo qualche istante diventano a colori. Altra cosa: dovrò comprare un’altra batteria!
A parte questo, piacevolissima, costruita veramente bene e… leggera!
PS: non l’ho comprata perché copia povera della Leica. Non comprerei Leica ma le ottiche si.
Spero proprio che Nikon sforni una camera simile ma FF ed ancora più essenziale.
Mi fa piacere che ti ritrovi anche tu nella sensazione di invisibilità
due cose molto ma molto interessanti. il sincro lampo,che apre a concetti per me nuovi, e il filtro nd .... ma cosa e' un intervento elettronico sulle lenti (tipo un lcd semitrasparente) o un vero filtrino che in qualche modo si sposta/posiziona a richiesta?
paraluce... nota dolente. capperi oltre 70 euri per il disturbo! qui l'alternativa antica della mano che fa ombra mi sa che non va.
ancora una cosa....
jpeg e simulazione pellicola.
una volta che si seleziona un tipo (poniamo astia) il jpg on camera è bello pronto con le caratteristiche richieste e non si deve fare niente altro .... ? (orizzonti storti ecc permettendo )